Autore Topic: Fulmini (!)  (Letto 10991 volte)

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #15 il: 02/07/2008 20:53 »
Vasto prato no... pietraia no... dove ti metti quando scoppia un temporale?!

dipende dalla situazione... :) secondo me il bosco fitto e omogeneo è un buon rifugio, ovviamente non sotto piante particolarmente alte... e comunque mai in situazione dove sei la parte più alta o esposta del paesaggio... quindi no cime, creste, prati etc. poi via dall'acqua, dai canalini rocciosi, ovviamente alla larga da ferrate e metalli vari etc.

certo è facile dirlo, poi magari il temporale ti sorprende e devi improvvisare... :)
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Offline Claudia

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #16 il: 02/07/2008 20:58 »
stavo proprio pensando a domenica scorsa: abbiamo sampato il temporale che si è diretto a valle, ma se ci avesse sorpresi ci saremmo trovati in una lunghissima valletta senza alberi o ripari...credo che tu abbia presente il sentiero di ritorno dal lago corvo al passo palù. se per non essere la parte più esposta del paesaggio mi sdraio in terra?  ;D

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #17 il: 02/07/2008 21:07 »
stavo proprio pensando a domenica scorsa: abbiamo sampato il temporale che si è diretto a valle, ma se ci avesse sorpresi ci saremmo trovati in una lunghissima valletta senza alberi o ripari...credo che tu abbia presente il sentiero di ritorno dal lago corvo al passo palù. se per non essere la parte più esposta del paesaggio mi sdraio in terra?  ;D

non credo sia una buona idea :) dicono di rannicchiarsi, coi piedi UNITI, stando su qualcosa di isolante, es, lo zaino. Se si è in due, tenersi a distanza, alla peggio se ne "zolfora" uno solo  ;D
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Offline radetzky

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #18 il: 02/07/2008 21:17 »
in questa stagione temporalesca meglio portarsi come compagno di gita un amico molto alto ed allampanato, se poi ha la capoccia di ferro meglio ancora  ;D
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #19 il: 02/07/2008 21:19 »
Terrò presente...
anche se mi verrebbe molto difficile fermarmi sotto la pioggia e star lì a prender l'acqua, di solito mi affretto il più possibile con la speranza di trovare un riparo...
in questa stagione temporalesca meglio portarsi come compagno di gita un amico molto alto ed allampanato, se poi ha la capoccia di ferro meglio ancora  ;D
se poi non è nemmeno tanto amico meglio  ;D

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #20 il: 02/07/2008 21:20 »
in questa stagione temporalesca meglio portarsi come compagno di gita un amico molto alto ed allampanato, se poi ha la capoccia di ferro meglio ancora  ;D

mettergli un casco di ferro, o fargli tenere in mano piccozza e bastoni, e al collo collanine in oro?  ;D
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Offline radetzky

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #21 il: 02/07/2008 21:24 »
anche se mi verrebbe molto difficile fermarmi sotto la pioggia e star lì a prender l'acqua, di solito mi affretto il più possibile

diceva il mitico comico genovese Gilberto Govi: "è un errore corere quando piove ! perchè se corri vai a prendere anche quella che viene giù dalle altre parti !"
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline Claudia

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #22 il: 02/07/2008 21:32 »
Mica scemo il tipo!

Offline iw6bff

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #23 il: 03/07/2008 08:08 »
Vasto prato no... pietraia no... dove ti metti quando scoppia un temporale?!
Sotto un bell' ombrello, così se piove non ti bagni, poi, se arriva un bel fulmine, almeno l' ombrello si asciuga! ;D
Ettore

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #24 il: 03/07/2008 08:22 »
Sotto un bell' ombrello, così se piove non ti bagni, poi, se arriva un bel fulmine, almeno l' ombrello si asciuga! ;D
Ettore

che si asciughi è fuori dubbio, il problema è che so asciuga anche il cervello  ;D
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Offline iw6bff

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #25 il: 03/07/2008 08:43 »
che si asciughi è fuori dubbio, il problema è che so asciuga anche il cervello  ;D
Pignolo!  ;D
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villaagnedo

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #26 il: 06/07/2008 21:23 »
UCCISO DA UN FULMINE MENTRE FUGGE DA SPIAGGIA SUL TICINO

Stava fuggendo dalla spiaggia per mettersi al riparo dalle intemperie quando e' stato colpito in pieno da un fulmine che lo ha ucciso sul colpo. La sconcertante tragedia e' avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi nei pressi della centrale elettrica, a Vizzola Ticino. La vittima, un 30enne residente in provincia di Milano, aveva raggiunto quella spiaggetta in riva al Ticino come migliaia di altre persone per trascorrere una domenica all'insegna del totale relax.

 :o :o

manuel115

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #27 il: 09/07/2008 19:40 »
Cos’è il fulmine?

Esistono tre tipi di fulmine: tra nubi diverse, all’interno della stessa nube e tra nube e terra. Sono ovviamente solo gli ultimi a essere pericolosi per chi svolge attività in montagna.
I fulmini tra nube e terra sono il modo in cui la terra riacquista gli elettroni (cariche negative) che vengono continuamente “perse” col bel tempo. I fulmini sono quindi principalmente negativi e cioè una enorme carica negativa che solitamente si ammassa alla base della nube viene scaricata a terra in un tempo brevissimo. Esistono tuttavia anche fulmini positivi i cui effetti sono del tutto analoghi a quelli dei
fulmini negativi ma sono meno frequenti.
Il fulmine avviene quando l’aria non è più in grado di tenere separata dal suolo l’enorme carica che si è ammassata alla base della nuvola. Quando il campo elettrico al suolo raggiunge valori così elevati i capelli tendono a sollevarsi e si sentono dei crepitii. Sui comignoli e sugli angoli dei tetti si possono vedere delle fiammelle azzurre chiamate fuochi di Sant’Elmo.
Quando si verificano questi fenomeni la probabilità che cada un fulmine è molto elevata.
Un’altra curiosità: il fulmine è più frequentemente unico ma non è raro che all’interno dello stesso canale cadano più fulmini in un tempo brevissimo. Infatti se si fotografa un temporale notturno muovendo la macchina fotografica si possono poi contare queste scariche e si vedrà che a volte sono più di una e possono arrivare anche ad una decina.

Se si viene colpiti direttamente dal fulmine difficilmente si ha possibilità di sopravvivere basti guardare gli effetti che il fulmine ha sulle piante colpite.
Il pericolo però sussiste anche quando il fulmine ci cade vicino. Infatti, contrariamente a quanto si crede la corrente del fulmine non entra direttamente nel terreno ma “galleggia” in superficie diminuendo la sua intensità mano a mano che ci si allontana dal punto di caduta.

E’ fondamentale quindi toccare il terreno in un solo punto per ridurre la corrente di passo ed è meglio camminare saltellando in modo da toccare il terreno sempre con un piede solo.
I bovini e gli ovini, avendo le zampe anteriori molto distanti da quelle posteriori sono più facilmente vittime dei fulmini a causa della corrente di passo; la corrente di passo può essere sufficiente a provocare arresto respiratorio o cardiaco (più raro), bruciature della pelle e contrazioni involontarie dei muscoli che possono indurre dei bruschi movimenti incontrollati o addirittura provocare delle fratture alle ossa.
La corda utilizzate per le assicurazioni tra persone o al cavo della ferrata possono essere pericolose specie se bagnate.

Dove cadono i fulmini: I fulmini possono cadere ovunque. Quando il campo elettrico tra nube e suolo è sufficientemente intenso. Anelli, collane, orecchini, braccialetti non attirano in modo particolare i fulmini ma possono eventualmente provocare bruciature: per questa ragione si ritiene che i monili attirino i fulmini.

Cos’è il tuono?

Il tuono altro non è che l’onda acustica generata dal repentino innalzamento di temperatura dovuto al fulmine. Si stima in circa 30.000 °C la temperatura dell’aria attorno al fulmine, per cui se un fulmine ci cade vicino verremo probabilmente ustionati.

Si può prevedere con certezza?

No. Ma come sopra riportato esistono condizioni meteorologiche più o meno favorevoli allo sviluppo dei temporali. Bisogna quindi informarsi sulla situazione e previsioni meteo e se durante un escursione si osservano uno o più dei seguenti fenomeni lo sviluppo dei temporali è più probabile:

se il cielo tende a scurirsi

se già al primo mattino si formano delle nuvole molto sviluppate verticalmente

se la pressione cala

se persiste o aumenta la foschia

se è afoso in valle.

5 regole da seguire
(tratte da http://www.lightningsafety.com/)

Informazioni più dettagliate si possono trovare sul libro “il tempo in montagna” di Kappenberger e Kerkmann ed. Zanichelli, La fisica di Feynmann,

1. Avere sempre le idee chiare su cosa fare se si verificherà un temporale. Consultare le previsioni meteorologiche aggiornate. Appena vedete un fulmine o sentite un tuono mettete in atto il vostro piano d’emergenza.
Seguire il vecchio motto trentino “se toneza avanti piover sta nel campo e non ti muover” è molto imprudente. Molto meglio seguire il motto americano “If you can see it – flee it; if you can hear it – clear it” Se puoi vederlo (fulmine) sbrigati, se puoi sentirlo (tuono) fuggi.
Infatti i lampi si vedono, specie di notte, anche a decine di chilometri di distanza mentre i tuoni si sentono fino a pochi chilometri.

2. Se vi trovate all’aperto…. Andate subito in macchina coi finestrini completamente chiusi o in un edificio con porte e finestre chiuse.
Se ciò non è possibile allontanatevi rapidamente dalle cime e dalle creste della montagna e dagli alberi isolati. Evitate di stare negli spazi aperti, vicino ai tralicci e ai macchinari in generale.
State accucciati coi piedi uniti. Se ci sono tralicci o cavi dell’alta tensione si dovrebbe stare più al sicuro sotto i cavi ma lontano dai tralicci, accucciati e con i piedi uniti. Il fulmine è attirato dai cavi e dai tralicci e dovrebbe scaricarsi a terra attraverso questi ultimi.
Se siete in un bosco state accucciati con i piedi uniti ed il più possibile lontano dai tronchi degli alberi più alti ed evitate di stare sotto i rami bassi. Se state facendo il bagno in piscina o al lago uscite dall’acqua ed allontanatevi dalla riva. Se venite sorpresi e non riuscite a raggiungere alcun posto sicuro allontanatevi dai posti più pericolosi ed accucciatevi tenendo i piedi ben uniti.
Non sdraiatevi, non sedetevi per terra, non appoggiatevi agli alberi, alle rocce ecc. Tappatevi le orecchie con le mani per evitare i danni ai timpani dei tuoni. Se avete trovato una grotta non state sull’imbocco ma più all’interno e assumete la posizione accucciata con i piedi uniti.

Evitate di stare vicino a dove potrebbe scorrere l’acqua: i torrenti si ingrossano rapidamente.

Non date le mani ai compagni e state distanziati di una decina di metri.

Liberatevi di piccozze, sci, ombrelli, ombrelloni ed ogni cosa appuntita di medie dimensioni specie se rivolta verso l’alto. Non state sotto tettoie o balconi.

3. Se vi trovate in casa… State lontano dalle porte e dalle finestre che devono essere comunque chiuse. Evitate il contatto e la vicinanza con oggetti metallici collegati all’esterno come impianto elettrico, tubi dell’acqua, radiatori, rubinetti e telefono. Non lavate i piatti, non fate la doccia, non lavatevi.
Non usate il telefono fisso, toglietevi le cuffie, spegnete o meglio togliete la spina degli elettrodomestici, computer, televisioni etc. Chiudete porte e finestre. E’ pericoloso stare alla finestra o sulla soglia o sotto una tettoia ad osservare i temporali.



Se un fulmine cade sulla vostra casa tenderà a scaricarsi a terra passando sui muri esterni e se vi trovate sotto una tettoia o sulla soglia la vostra testa è molto vicina al muro ed il fulmine potrebbe preferire di scaricarsi a terra attraverso di voi

4. Il pericolo si considera generalmente terminato 30 minuti dopo l’ultima osservazione di tuono o fulmine.<

5. Le persone colpite dal fulmine non sono cariche elettricamente e quindi non si rischia nulla a soccorrerle. Chiamare subito i soccorsi ed effettuare se necessario il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca.
Molto frequente in caso di fulminazione è il blocco respiratorio e più raro l’arresto cardiaco. L’80% delle vittime da fulminazione sopravvive. Se il soccorso è tempestivo si aumenta la probabilità di sopravvivenza.
« Ultima modifica: 09/07/2008 19:45 da manuel115 »

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Re: Fulmini (!)
« Risposta #28 il: 07/07/2009 07:52 »
sempre utile un ripasso :)

Le lesioni da fulmine possono essere ampiamente prevenute prendendo le opportune precauzioni: valutando accuratamente le previsioni del tempo prima di recarsi in montagna. Valutando continuamente le condizioni del tempo durante l’escursione. Evitando d’incamminarsi nelle ore pomeridiane, soprattutto nei mesi estivi.

Se si viene sorpresi da un temporale in montagna conviene scendere di quota e cercare un buon rifugio (case, rifugi, bivacchi, fienili, cappelle) mantenendosi lontani dalle pareti esterne e da porte e finestre, tettoie e balconi, e non sostando sull’uscio.

In case o rifugi non utilizzare apparecchi telefonici fissi, scollegare apparecchi elettrici, evitare di toccare condutture, tubature e impianto elettrico, evitare il contatto con l’acqua.  In piccole capanne aperte c’è il rischio di fulmini laterali. Le grotte vanno bene purché siano abbastanza ampie in modo da potersi mantenere ad una debita distanza (almeno 1 metro) dall’ingresso e dalle pareti.

Le tende non forniscono  protezione. In ambiente aperto è buona norma allontanarsi da tutti i punti che sporgono sensibilmente rispetto ai dintorni (cumuli di sassi, alberi isolati, tralicci, impianti di risalita ecc..). Il fulmine è attirato dai cavi dell’alta tensione e dai tralicci stessi e potrebbe scaricarsi a terra attraverso questi ultimi.

Allontanarsi dai luoghi esposti (vette, creste). Stare in un bosco può essere sicuro purché sotto un albero non isolato e più basso di quelli circostanti. Se si è obbligati a stare in una zona aperta stare accovacciati a piedi uniti e con le ginocchia ravvicinate, mantenendo il contatto con il terreno con la più piccola area corporea possibile, in modo da limitare al minimo le lesioni dovute alle correnti che si disperdono lungo il terreno (corrente di passo). Può essere utile stare seduti sullo zaino o su una corda asciutta.

E' buona norma mantenere tappate le orecchie. Se si è in gruppo mantenersi lontani gli uni dagli altri. Gli oggetti metallici non attirano di per se la corrente (a meno che sporgano in modo significativo dallo zaino, come può accadere per ombrelli, bastoncini, piccozze, sci, ecc…), ma devono essere riposti lontano dal corpo perché sono dei buoni conduttori e possono provocare gravi lesioni da contatto.

La corrente può seguire le corde soprattutto se umide. Lungo una via ferrata bisogna allontanarsi immediatamente da corde e scale metalliche. La sensazione di pelle che pizzica, l’elettrizzazione dei capelli, un odore di bruciato, la comparsa di crepitii o scintille (fuochi di S. Elmo) stanno ad indicare imminente pericolo di scarica. L’inizio e la fine di un temporale costituiscono i momenti più pericolosi.

Si dovrebbe, infine, seguire la regola del 30 secondi-30 minuti che indica che vi è pericolo di essere colpiti da un fulmine finché l’intervallo tra fulmine e tuono si mantiene minore di 30 secondi, e che si dovrebbe ricominciare ad arrampicare solo dopo 30 minuti dall’ultimo tuono percepito.

Se ci si trova a dover soccorrere un soggetto colpito da un fulmine non lasciarsi prendere dal panico e allertare subito i soccorsi organizzati, perché il soggetto dovrà essere al più presto sottoposto per lo meno ad accertamenti medici. Il 70-80 % delle persone colpite da fulminazione sopravvive, per cui un soccorso tempestivo ha molte probabilità di successo.

Poiché la morte avviene principalmente per arresto cardio-respiratorio, in attesa dei soccorsi organizzati possono risultare efficaci le manovre di rianimazione cardiopolmonare (o RCP = massaggio cardiaco e respirazione artificiale), solo dopo aver valutato il soggetto secondo lo schema ABC della rianimazione (airway-breathing-circulation = pervietà delle vie aeree, presenza di respirazione spontanea, presenza di attività cardiaca) e seguendo le apposite procedure.

La protezione dall’ipotermia (attenzione: non usare i teli termici alluminizzati durante un temporale), la posizione laterale di sicurezza, la copertura delle ustioni cutanee con garze sterili saranno sempre utili, così come il trattamento di altre eventuali lesioni (per esempio ferite e fratture da caduta) secondo le consuete norme di soccorso. Una persona colpita da un fulmine non rimane “carica elettricamente” e quindi soccorrendola non si rischia nulla.

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i danni fisici della scarica elettrica:

I meccanismi con cui i fulmini determinano i loro danni dipendono principalmente da tre meccanismi: azione diretta della corrente sui tessuti, conversione dell’elettricità in energia termica, traumi secondari all’onda d’urto della scarica elettrica.

La maggior parte degli incidenti mortali è il risultato di un arresto cardio-respiratorio immediato che si può verificare o per paralisi del centro respiratorio con arresto cardiaco secondario all’asfissia (cioè alla cessazione della respirazione) o, viceversa, per un arresto cardiaco (per fibrillazione ventricolare o asistolia) seguito da un danno secondario del sistema nervoso centrale (per cessazione dell’apporto di ossigeno), o per effetto contemporaneo della scarica elettrica su entrambi gli organi.

Altre cause di morte sono costituite dai gravi traumi conseguenti all’onda d’urto prodotta dal fulmine o alle contrazioni muscolari involontarie indotte dall’elettricità, che possono scaraventare a distanza i malcapitati o far cadere gli alpinisti durante un’arrampicata.

Le lesioni della cute possono essere localizzate agli strati più superficiali (ustioni, marchio elettrico) o interessare i tessuti più profondi fino alla completa carbonizzazione di un intero distretto corporeo. Inoltre la corrente può determinare gravi lesioni anche nei tessuti e negli organi interni che incontra lungo il suo percorso.

L’elettricità spesso segue i grossi vasi sanguigni provocando un danneggiamento della loro parete, portando alla formazione di aneurismi, o la loro rottura con emorragie interne. Nei vasi più piccoli il calore determina invece la coagulazione del sangue e la loro occlusione. Non di rado si può determinare una rottura della membrana timpanica e, a livello oculare, la formazione di cataratta.

A volte gli effetti possono essere transitori (minuti - ore) interessando prevalentemente il sistema nervoso (amnesia, confusione, perdita di coscienza, vertigini, paralisi sensitivo-motorie) e/o i muscoli (debolezza generale, contratture muscolari).
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