Autore Topic: SnowMaps, modello fisico-matematico per calcolare l'altezza della neve  (Letto 1165 volte)

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Offline AGH

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Calcolare la quantità di neve che c'è sulle montagne con precisione e poter così sapere quanta acqua scenderà a valle in primavera: questa è solo una delle possibilità che offre SnowMaps, il primo software italiano basato su un modello fisico-matematico che calcola la massa di neve. Grazie all'innovativo modello fisico-matematico sviluppato dalla start-up nel TIS Mountain-eering Srl, la gestione dei bacini di raccolta delle acque per uso agricolo e idrico e l'analisi del rischio valanghe e incendi saranno molto più facili e precise.

Il software, frutto dell'attività di ricerca della giovane azienda altoatesina, crea delle mappe di altezza neve che vengono utilizzate anche dal rinomato Centro Valanghe di Arabba. Per calcolare la massa di neve e quindi di acqua presente in un certo punto, il software SnowMaps opera un calcolo matematico considerando il volume della pioggia, la temperatura dell'aria, la velocità del vento e la radiazione solare. «Per esempio, se a febbraio nevica molto, noi ancora a marzo riusciamo a calcolare quanto si è compattata o sciolta la neve» afferma Matteo dall'Amico, uno degli ingegneri co-fondatori della Mountain-eering. Fino ad oggi, invece, i metodi usati sono sempre stati basati sul calcolo statistico che mette in relazione solo due parametri: la quota e la quantità di neve caduta.

«Noi prendiamo in considerazione tutte le variabili metereologiche per avere un quadro il più possibile vicino alla realtà» continua l'imprenditore e ricercatore bolzanino, che aggiunge: «Dal satellite si può calcolare la percentuale del territorio coperta dalla neve, ma con SnowMaps è possibile conoscere l'altezza in ogni punto, nonché la massa equivalente di acqua inglobata nella neve presente in quella determinata area».

Il software si può usare non solo per capire quanta acqua arriverà in primavera nei bacini di raccolta delle acque delle centrali idroelettriche, ma anche per aiutare l'analisi del rischio valanghe o semplicemente per pianificare una gita in montagna con maggiore consapevolezza. Inoltre si può usare anche per monitorare il rischio incendi, come spiega Sebastian Mayrgündter, Manager del Cluster Sicurezza Alpina & Protezione Civile del TIS: «In Alto Adige l'inverno è la stagione più secca e sapere se e quanta neve è presente in un determinato territorio e quanta acqua è disponibile aiuterebbe a capire quali zone potrebbero essere più soggette agli incendi».

da http://www.lavalsugana.it
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