GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Non è andato sotto perché l'airbag lo ha tenuto a galla.
Quando si vede apparire la linea di frattura, ed è già tardi, è davvero impressionante.
'Scolta, metti qualche discesina tranquilla tra i pezi, va...

Non è andato sotto perché l'airbag lo ha tenuto a galla.....

Ma dai, questa era una slavina. E lui comunque tonto, non si fanno certe diagonali

Io ho scritto "tranquilla", questa qui dà la pace eterna...

Mi riferivo alla dicitura «tranquilla tra i pezi» che lascia, o lascerebbe intendere, la pericolosa convinzione che sciare tra gli alberi sia piú sicuro... (come sempre invece, dipende)

E' un'espressione che nasce dal ricordo di alcune belle sciate nel bosco, più fitto, molto meno pendente e con innevamento  minore di quello che del tuo video. Non volevo certo dare l'impressione alla quale fai cenno. Poi sottovoce ti dico che anch'io, ai bei tempi, ho fatto qualche sciocchezza...

e chi non le ha fatte? L'importante è poterle raccontare

Letto questo proprio oggi sul forum di Over the Top
http://forum.thetop.it/viewtopic.php?p=117619#117619

Inviato: Mer Feb 01, 2012 9:20    Oggetto: QUANDO MENO TE LA ASPETTI
 
Ora che i farmaci cominciano a fare un po' effetto racconto l'incidente di lunedì:
domenica avevamo fatto una sciata stupenda sui pendii sotto la croda rossa (vedi filmato leo)
lunedì abbiamo accolto il suggerimento di arno e siamo andati a passo Stalle
lì però un vento terribile e un freddo insopportabile ci ha impedito di proseguire
abbiamo allora deciso di ritornare al lago e rifare il pendio del giorno prima, accontentandoci della sciata senza cime nè forcelle alla Montalalm abbiamo incontrato molti scialpinisti che scendevano, dicendo che faceva troppo freddo e che solo due avevano proseguito verso la croda rossa noi volevamo ripetere la magnifica sciata del giorno prima, per cui siamo risaliti fino al catino sotto la croda rossa
lì abbiamo preso i ripidi pendii che scendono verso la Montalalm
la neve era cambiata, al posto della farina una crosta leggera, non fastidiosa
in basso, quando la pendenza diventa modesta (20°, forse meno), io mi sono spostato un po' a sinistra per prendere velocità (tra gli alberi era sui 30°)
appena sono entrato nella fascia di alberi in un nanosecondo è partito tutto
nemmeno il tempo di rendermi conto mi sono visto davanti 3 larici attaccati
avendo gli sci a valle li ho piantati contro gli alberi e col corpo ho cercato di fare opposizione alla valanga che mi spingeva alle spalle
credo sia lì chi ho danneggiato il ginocchio
naturalmente la massa nevosa ha piegato i larici e mi ha sbalzato a testa in giù, senza sci
dentro la massa nevosa non vedevo più niente, finchè ho sentito una botta fortissima alla pancia, che si era piantata su un larice più grosso
le gambe erano a sinistra, le spalle a destra, e i lastroni alle mie spalle continuavano a premere contro l'albero (il mio corpo faceva una V sull'albero, con la pancia come vertice)
in quei momenti la pressione era tale che credevo mi spezzasse in due
miracolosamente dopo qualche secondo tutto è cessato, e mi sono trovato incastrato tra l'albero e l'accumulo che il mio corpo aveva creato
non riuscivo a liberarmi, perché il lastrone era compatto
subito sono accorsi suffi e silvano, che erano girati e non si erano accorti di niente
inizialmente credevo di avere la gamba rotta e la milza spappolata, per i dolori che sentivo, poi a poco a poco ho visto che riuscivo a piegare il ginocchio
prima che il dolore aumentasse e il ginocchio si bloccasse mi hanno riagganciato gli sci e siamo scesi lentamente a valle (eravamo a un centinaio di metri dalla Montalalm, e da lì strada fino alla macchina)
spezzati i bastonicini, piegati gli skistopper, rotti i pantaloni e scucito persino lo stemma OTT sullo zaino

concludendo: se mi avessero chiesto il pericolo valanghe avrei detto 1, e il pendio era stato arato il giorno prima da un centinaio di scialpinisti, senza che si fosse mosso niente anche su pendenze elevate
eravamo sui pendii lievi nei pressi del ristorante, e nulla faceva pensare a lastroni, al massimo un po' di crosta leggera... 
invece...

Non frequento più OTT da un paio d'anni. Fai bene tu a pescare queste notizie molto istruttive.
A proposito: quando ho letto dei due travolti al passo Stalle, sono andato a vedermi il meteo A. Adige. Dava pericolo 2, che per tutti, penso, anche per me, significa alè, si va senza problemi. Con il senno di poi, del quale le fosse son piene, si può dire "il vento.., la crosta ecc. ecc.". Ma quando la voglia di andare è tanta, non si sta lì a sottilizzare. C'è sempre da imparare dalle disgrazie altrui, purtroppo.
Grazie del contributo.

ho paura che, riguardo alle valanghe, per "esperti" che si possa essere rimane sempre una zona d'ombra più o meno ampia, e gli incidenti accaduti a molta gente di grande esperienza ne è la prova. Il fenomeno è complesso e soggetto a troppe variabili. Ho fatto un corso tanti anni fa, dove ho scoperto la mia raggelante ignoranza in materia. Da allora cerco di essere più prudente, ma spesso mi vengono mille dubbi quando mi trovo davanti a un pendio. Anche con rischio 1 ho visto foto di valanghe abbastanza terrificanti.

Forse soltanto la pendenza del terreno è un dato sicuro, nel senso che sotto un certo gradiente la neve non può muoversi.

ma anche la pendenza di per sé significa poco, bisogna vedere il contesto, cosa c'è intorno. Invito a rivedere questa valanga terrificante nel video qui sotto: in pochi secondi si fa un migliaio di metri di dislivello, nella sua corsa supera di slancio un contrafforte roccioso alto almeno 2-300 metri e precipita a valle in una spianata per investire una strada forestale e infine una zona boscosa pianeggiante, tutti posti considerati "sicuri" dai più 

http://it.youtube.com/watch?v=6wZhtcFBXXY&feature=dir

I manuali parlano di un'inclinazione minima del pendio di 30° (e meno ancora per neve umida) per la partenza della massa nevosa. Sotto i 15° (poco meno del 30% di pendenza) non dovrebbero esserci rischi. Ad esempio, dalla cima di Costalta potrebbe staccarsi una slavina verso nord, lungo il sentiero? Io credo di no.
Il tuo video (ma tu hai la valangovideoteca?) mostra un valangone che ARRIVA in zona pianeggiante ma dopo essere partito da un pendio fortemente a rischio.

appunto Non basta essere su terreno pianeggiante, bisogna vedere cosa hai intorno. Su Costalta credo sia una delle poche montagne pressoché priva di rischi (perlomeno nella salita classica da redebus). Tu hai memoria di valanghe in costalta?

Scusate se mi intrometto, l' ultima è caduta 2 anni fa e dove è passata il terreno  sembrava levigato, la neve con il calore provocato dal attrito appariva vetrificata, lo spostamento d' aria ai lati del canalone a sradicato e spezzato gli alberi. UN altra, scesa una cinquantina di anni fa aveva raggiunto la val dei Bergagni a fianco del piccolo villaggio dei Fovi Alti sorprendendo due persone di Miola  intente a fare legna una si salvo salendo su un albero, l' altra venne raggiunta e travolta da una massa di neve mista a fango, sassi, e detriti vari. Riusci a salvarsi a malapena e porto fino alla fine le conseguenze di quella tragica esperienza. Una gamba maciullata e varie fratture in tutto il corpo.