Autore Topic: [PASUBIO] Fiaccolata di Natale: da Santorso (218m) al Monte Summano (1299m)  (Letto 9295 volte)

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Offline Franz

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Come accade di consuetudine da ormai ben 26 anni, gli appassionati di montagna vicentini, e non solo, si ritrovano puntualmente sulla cima del Monte Summano (m.1299) in occasione della tradizionale fiaccolata di Natale. La manifestazione, nota anche come il “Natale dell’Alpinista” e organizzata dal GES di Schio con la collaborazione del GAM Schio, GAM Santorso, GAM Piovene, CAI Schio e GEM Marano, rappresenta un'occasione particolarmente gioiosa per scambiarsi, in compagnia di cari amici, gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. La discesa con le fiaccole rappresenta inoltre un modo per inviare simbolicamente gli auguri agli abitanti della pianura.

Il Monte Summano (dal latino “summanus”, cioè “posto in alto) si può considerare come l'ultima propaggine delle Piccole Dolomiti, che si stacca dalla dorsale del Pasubio a formare la catena del Novegno, Priaforà e Summano. Ha la forma di un grande cuneo, che si protende tra la piana di Schio-Thiene e la Valdastico...e gli orizzonti che si possono godere da quassù sono davvero magnifici. Esso è stato fin da sempre meta di pellegrinaggi. I reperti archeologici testimoniano, infatti, la presenza di un antico luogo di culto pagano dedicato al dio Plutone (detto Summus Manium, cioè il sommo degli dei degli inferi a cui si recavano a sacrificare i primi abitanti della zona), che continuò ad essere frequentato anche in epoca romana. Con l''evangelizzazione cristiana avvenuta, secondo la tradizione, ad opera di S. Prosdocimo, primo vescovo di Padova, il Summano venne dedicato alla Vergine Maria, denominata "Regina Montis Summani". In seguito vi venne costruito un Santuario, considerato uno tra i più antichi e venerati luoghi di culto del Veneto, alla cui custodia furono destinati, inizialmente, dei religiosi eremiti sostituiti, dal 1452 dai frati Girolimini, i quali vi rimasero fino al 1775, anno in cui la Repubblica Veneta decretò lo scioglimento di numerosi conventi.

Il Monte Summano è inoltre molto conosciuto per la sua flora. Anche se non esistono piante esclusive, essa rimane comunque ricchissima. Tra le numerosissime specie vi sono il raro giglio della Carniola, l’iris del Cengialto, le peonie selvatiche, e poi più numerosi il giglio martagone, le orchidee e le genziane. Ed è proprio con le erbe medicinali del Summano che i frati Girolimini preparavano il famoso Girolomino, un liquore chiaro e limpido ottenuto, con metodi tenuti sempre segreti, mediante macerazione di circa 33 erbe del Summano in spirito. Ve lo garantisco io personalmente: è davvero un ottimo liquore!

Per la seconda volta nella nostra “carriera escursionistica”, anch'io e Manu decidiamo dunque di ripartecipare al meraviglioso evento natalizio, che attendevamo con trepidazione da ormai più di un mese. L'appuntamento è alle 14 in piazza Aldo Moro a Santorso (m. 218), dove incontriamo anche Denise l'Alpina, intrepida ed agguerrita più che mai, ed i suoi simpaticissimi amici del GAM. Giornata incredibile, cielo limpido e terso, sole splendente, arietta più che tiepida...tutto sembra volgere a nostro favore...
Da piazza Aldo Moro seguiamo l'indicazione “Santuario” (o “Il Santo”, chiesa che custodisce l’urna con i resti di Sant’Orso, il nobile penitente francese o tedesco che ha dato il nome al paese), che si raggiunge brevemente in dieci minuti, dopo aver superato la chiesa del paese. Da qui inizia il percorso vero e proprio, noto come l’antico itinerario della “Via Crucis”, che per mulattiera e sentiero ci condurrà alla Chiesa dei Gerolimini (m.1188) per la Santa Messa delle 17:30 e poi in vetta al Monte Summano (m.1299). Dal Santuario il sentiero muove verso ovest e nel bosco raggiunge la località Castello. La mulattiera sale ora nel bosco di carpino, faggio, maggiociondolo, leccio e acacia, e lungo la quale si possono ammirare le stazioni della Via Crucis erette in segno di devozione popolare nel dopoguerra.

Giungiamo dopo circa una quarantina di minuti di cammino in località Prà Roagna (500 m.), formato da un'ampia radura di prati. Qui ci fermiamo ad osservare estasiate la splendida vista sulle cime innevate delle Piccole Dolomiti con il Pasubio, il Cornetto, il Bafelan, il Carega e il Novegno.

Il sentiero si sviluppa ora sulla dorsale sud del monte con una serie di tornanti, fino a raggiungere il bosco di abete rosso e di pino strobo sottostante la Malga Summano (m. 1040). Proprio qui veniamo raggiunte da Maria Grazia, amica e collega di lavoro di Manu, e in lieta compagnia della quale proseguiamo, tra “ciacole” e risate, il nostro erto cammino. Oltrepassiamo così la malga seguendo sempre la mulattiera e, dopo circa due ore e mezza totali di cammino, arriviamo, illuminate ed accolte da uno splendido tramonto infuocato, alla Chiesa dei Girolimini e al Rifugio Baita Genzianella.

Il sole sta ormai andando a dormire, così il frescolino si fa presto sentire. Ci “armiamo” quindi di giacca, berretto, sciarpa, guanti...e...vin brulé. I fantastici organizzatori della fiaccolata, hanno infatti preparato per tutti i partecipanti alla fiaccolata un ottimo bicchiere di Glühwein e, per i meno temerari, del tè. Noi donne coraggiose e montanare purosangue, optiamo ovviamente per la ciucca. Dopo esserci scaldate piedi, naso e orecchie con un “bon goto de vin de bojo”, ci fiondiamo in chiesa, già stracolma di gente, tutta imbacuccata nei suoi berretti multicolori. Ascoltiamo la Santa Messa, accompagnata dalle soavi voci del Coro GES di Schio. Un signore ci annuncia che come di consuetudine, i soldi raccolti durante la celebrazione verranno devoluti in beneficenza. In questa occasione, il CAI di Schio ha deciso di donare la somma all'Associazione Italiana Sindrome di Rett di Mantova.

Una volta finita la funzione religiosa...decidiamo di concederci un bis di vin brulé...il fatidico bicchiere della staffa!

Sul piazzale davanti alla chiesa è già pronta un'alta catasta di “fassine”, e ben presto viene acceso un grande falò a rischiarare la notte. Ci raduniamo tutti intorno al magico fuoco per riscaldarci, mentre il coro intona per noi canti natalizi e alpini. Saliamo piano piano sulla cima del Summano, superando in breve tempo gli ultimi cento metri di dislivello per facile sentiero innevato. Sulla sua sommità si erge un'enorme croce con la sagoma di Cristo, che è stata appositamente illuminata per l'occasione. Di giorno, il panorama dalla cima elevata e solitaria abbraccia un ampio orizzonte di montagne, dalle Pale di San Martino con il Cimone della Pala, al Massiccio del Grappa, alle vette più prossime dell'Altopiano dei Sette Comuni, al Cimone, allo Spiz di Tonezza, al Monte Giove, al Priaforà e al Novegno, al Pasubio, Cornetto, Baffelan e Carega, oltre che a tutte la catena dei Colli Vicentini, alla Valdastico, al bellissimo altipiano dei Tretti di Schio e alla sottostante pianura vicentina.

Dopo una breve sosta decidiamo che è ormai ora di scendere e accendiamo le torce (da anni sono proibite, per sicurezza, le fiaccole) in segno di saluto ed augurio per un Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti, nella speranza di portare così un beneaugurante messaggio di pace e serenità a tutti gli abitanti della pianura che ci stanno guardando da laggiù. Senza alcuna fretta, ripercorriamo la strada fatta nel pomeriggio in salita e raggiungiamo, in allegra e ottima compagnia, l'auto al parcheggio (per fortuna la nuovissima Fiat 500 rosso fiammante della Manu è ancora tutta integra!). Scendendo, facciamo attenzione a non scivolare sul ghiaccio ma la prode Manu, desiderosa di “bissare” la clamorosa planata dell'anno scorso, decide di lanciarsi a tutto spiano su una sottilissima, invisibilissima, alquanto insidiosissima lastra di ghiaccio posta sulla strada cementata e “allietarci” con le sue incredibili ed acrobatiche piroette, frutto di lunghi anni di studio e pratica della danza...non solo classica!...per fortuna nulla di grave...ma il giorno dopo le “pache le se fa proprio sentire sul deo, gamba, senocio e...colo” (lei sostiene dipenda soprattutto dall'età...diciamo...in rapida fase di avanzamento!). Non mancano nemmeno due baldi e fieri gentiluomini d'un tempo, che con bontà d'animo cavalleresca, ci offrono un goccino di grappa all'erba luigia...speciale...da leccarsi i baffi...giusta giusta anche per scaldarsi i piedi!

Ma non finisce mica qui! Alle 22 suonate ci aspetta la taverna del signor Grotto e della sua generosissima famiglia, che ci offrono un eccellente minestrone caldo, contornato da ottima sopressa, pancetta, salame, formaggio, radicchio, cavolo cappuccio, pane...e...naturalmente...acqua, vino e caffé. L'offerta è libera e la somma raccolta verrà devoluta in favore dei meninos de rua brasiliani.

Che dire...un appuntamento annuale al quale sarebbe davvero un grandissimo peccato mancare...un’escursione che si è svolta in un clima natalizio, pervaso dalla magica atmosfera che solo in questi giorni riusciamo a cogliere e che ci ha permesso di vivere in maniera unica i fantastici e suggestivi panorami e i diversi momenti che la serata e la montagna ci hanno donato...nella speranza e nella fiducia che la stessa gioia provata oggi si possa ripetere in egual misura anche l'anno prossimo.
« Ultima modifica: 05/03/2009 12:43 da Claudia »

donkey71

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Son stato di casa al Summano per anni. Ora giro altre montagne. Ma quando salgo su per il Costo a trovar gli amici di lassù, non posso non strizzar l'occhiolino alla croce di vetta del Summano. E ai ricordi della gioventù, una delle prime montagne che ho salito. Ciao Franz, grazie del post su una cima sicuramente...minore. Ma così cara ai vicentini.

Ro76xxx

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Bello mi auguro che nella prossima ci possiamo venire anche noi con le ciaspole che dici?Basta che ce lo fai sapre x tempo...... :D ;)

Offline Franz

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Bello mi auguro che nella prossima ci possiamo venire anche noi con le ciaspole che dici?Basta che ce lo fai sapre x tempo...... :D ;)

Molto molto volentieri!  :D :D :D :D

Offline Franz

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Son stato di casa al Summano per anni. Ora giro altre montagne. Ma quando salgo su per il Costo a trovar gli amici di lassù, non posso non strizzar l'occhiolino alla croce di vetta del Summano. E ai ricordi della gioventù, una delle prime montagne che ho salito. Ciao Franz, grazie del post su una cima sicuramente...minore. Ma così cara ai vicentini.

Grazie infinite donkey! :D :D :D :D

Offline Franz

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Aggiungo in ritardo delle foto:

Offline Franz

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