In vetta al M. Maggio
Con qualche ora libera dal lavoro quando siamo a
Folgaria, decidiamo di fare una rapida ricognizione al
Monte Maggio. In valle c'è un nebbione fitto ma appena siamo a Fondo Piccolo appare il cielo azzurro. A
Passo Coe c'è un sole splendido e un caldo quasi africano.
Posteggiamo poco sopra Malga Zonta per evitare il taglieggiamento del parcheggio a pagmento quindi tagliando per il pianoro innevate con faticosa neve crostosa raggiungiamo prima il
sentiero E124, poi una traccia che ci porta sul
versante nordoccidentale dove c'è un magnifica mulattiera austriaca della Grande Guerra che, con un lungo traversone a ridosso del crinale ci porta verso la cima.
La neve è poca e si cammina abbastanza bene anche senza ciaspole
La magnifica e panoramica strada militare austriaca
Vista verso il Carè Alto
Salendo ammiriamo il magnifico panorama sul P
asubio orientale col Palon, poi Dente Italiano, Dente Austriaco, Roite, Col Santino, Col Santo. La
valle di Terragnolo in basso e coperta da uno strato di nubi fitte. Senza difficoltà arriviamo sulla cima con la grande croce, la pianura veneta sotto un mare di nuvole.
Il versante nordoccidentale del crinale di Monte Maggio, "tagliato" in costa dalla strada della Grande Guerra
Vista sul Pasubio
In vetta!
Dopo qualche foto e aver ammirato il
grandioso panorama a 360° scendiamo per il
sentiero E124 sul versante Nordorientale, quindi tagliamo per tracce, per non calpestare la pista da fondo, fino alla
Base Tuono, l'ex base missilistica Nato trasformata in museo, relitto della Guerra Fredda.
Base Tuono, l'ex base missilistica della Nato
A malga Zonta c'è una muta di cani husky che portano a spasso i turisti, ecco un magnifico esemplare
Giro ad anello facilissimo, corto, ultrapanoramico, dislivello appena di 300 metri, sviluppo circa 7 km. Attualmente il tracciato è ben battuto, ma se si vuole tagliare per il bosco conviene avere le ciaspole perché si sprofonda in circa 30 cm di neve ancora cedevole e crostosa