Oggi veloce passeggiata antimeridiana in compagnia di Kobang e cagne verso c. Valbona (non raggiunta), nella zona dei Fiorentini/passo Coe.
Saliamo lungo la valle dei Tre sassi dal prà Bertoldo. Silenzio, temperatura mite, nessuno in giro, sentiero comodo, chiacchiere tranquille, qualche dolce ravanaggio… Tutto bene? No! Orrende strisce di una strana sostanza bianca decorano la montagna, una di queste la dobbiamo pure attraversare… vabbè, lasciamo perdere.
Raggiugiamo la larghissima cresta
che collega la c. Valbona alla Costa d’Agra poco ad est di quest’ultima, ma ben lontani dalla stazione superiore dell’impianto che deturpa la calottona della cima.
A girar lo sguardo la situazione neve è penosa, solo ad ovest (Carè alto e giù di lì) le montagne sembrano ben innevate.
Il Pasubio
Proseguiamo verso la Valbona e incontriamo una fitta selva di mughi
che ci obbligano ad alcune deviazioni con discese su un versante (erba secca, ocio!)
e risalite verso la cresta.
Quando i mughi diventano impenetrabili, siamo costretti a scendere sulla provinciale. Raggiungiamo il passo Valbona ma rinunciamo alla cima, difesa dai mughi su tutti i lati.
La cima non salita.
Lagorai malinconico
Per strada militare pianeggiante siamo alla forcella Molon, dalla quale scendiamo nella val delle Lanze. Anche qui bisogna attraversare una desolante pista silenziosa. L’unico rumore è quello ferraglioso del triste e solitario impianto, che gira, per girare, ma lo fa quasi per conto suo. Poco prima dei Fiorentini tagliamo nel bosco e ancora sull’asfalto della provinciale torniamo al parcheggio.
Buon Natale!