Dalla cima del Monte Maggio verso il Coston dei Laghi e, sullo sfondo, il Pasubio In realtà avevo intenzione di tentare la salita-traversata al
Pasubio da Giazzera ma, non conoscendo le condizioni della neve, ho preferito fare un giro alternativo simile per esposizione, per saggiare la consistenza del manto nevoso. Inoltre il meteo non era troppo rassicurante visto che prevedeva un peggioramento dal pomeriggio, e trovarsi sul Pasubio con la nebbia non mi pareva il caso. La scelta è caduta quindi sul più abbordabile
Monte Maggio m 1856, sopra
Passo Coe, sentito nominare tante volte per il suo panorama ma mai fatto.
Il punto di partenza presso la strada provinciale: si distingue la Base Tuono e in lontananza il Monte MaggioQuando arrivo a
Passo Coe c’è una bolgia di sciatori, scendo verso
Malga Zonta per sfuggire al taglieggiamento dei parcheggi a pagamento (!) e al primo slargo lungo la strada ne approfitto. Calzate le ciaspole m’involo per ampie e candide distese alla ricerca del
sentiero 124. Una piacevole sorpresa: la neve tiene benissimo e non si sprofonda. Qua e là ci sono accumuli sventati di neve farinosa,10-20 cm al massimo. Ravano a intuito nel bosco finché intercetto il 124, che nell’ultima parte è in realtà è una strada militare che percorre la dorsale nord del Monte Maggio. Nessun problema dunque, man mano che si sale il paesaggio si fa spettacolare.
Le spianate sono punteggiate di baiteIl traversone finale alla cima lungo la vecchia strada militare che coincide col sentiero 124Sogli Bianchi in primo Piano, sullo sfondo il PasubioCarè Alto sullo sfondo, al centro la catena tra Stivo e Cornetto, Finonchio in primo pianoLa dorsale est del Monte Maggio con la Cima di ValscuraUltimi metri alla cimaNon “bellissimo” l’ultimo traversone in costa prima della cima, ma il manto sembra sicuro traversando in cima il costone molto ripido. In caso di pericolo conviene salire direttamente sulla dorsale. Con un ultimo strappino sono sulla cima con enorme croce in ferro. Davvero strepitoso il panorama a 360 gradi. Pareva freddo ieri ma oggi si sta d’incanto, in cielo non una nuvola. Bello il crinale con cornicioni fino al
Coston dei Laghi, che però preferisco non fare.
http://dl.dropbox.com/u/3668401/panoramiche/monte_maggio/montemaggio130316.htmlFoto panoramica a 360° (apri a tutto schermo con l'ultima icona in basso a dx per una visione migliore)
Vedo il
Pasubio da lontano, con le sue vaste propaggini, un dedalo di avvallamenti prevedibilmente non semplicissimo da affrontare. Bighellono sulla cima del Monte Maggio un bel po’, studiando le cime circostanti e facendo foto. Come previsto il tempo inizia a peggiorare da sud, il Pasubio sta per essere avvolto dalle nuvolaglie.
Cornetto e Vigolana visti da sud Cima di Monte Maggio, sullo sfondo il PasubioPanoramica dal Col Santo al PasubioPasubio con Cima Palon e i due "denti", italiano ed austriaco In vetta al Monte MaggioMonte Maggio e vista verso NELa salita è stata breve, decido di provare a
scendere la dorsale est verso Cima Valscura. Contrariamente a quanto faccio di solito non ho osservato bene l’ipotetica discesa, la cresta sembra fattibile ma poi? Inizio la discesa per l’ampia dorsale, che però poi si restringe prima di salire a Valscura.
Discesa verso Cima Valscura per l'ampia dorsaleCima di ValscuraAttraverso un piccolo ma suggestivo labirinto di gobboni e vallette, quindi sono sulla crestina finale, non difficile ma da fare con un minimo di attenzione perché a est ci sono precipizi mica male con canaloni ripidissimi. In breve sono su
Cima Valscura 1792, anche questa con notevole panorama.
Da Cima Valscura verso Monte MaggioIl tempo peggiora rapidamente a sud, affretto la discesa per la cresta, affilata in cima ma poi abbastanza comoda. I fianchi sono molto scoscesi, impossibile scendere con le ciaspole, mentre scendo aguzzo la vista cercando un varco verso la piana.
Arrivato a quota 1656, dove c’è un grosso cippo con la scritta Confine Tirolese - Confine Comunale e la data 1853, e trovo quello che temevo: una ripida scarpata mi divide dalla parte pianeggiante più in basso.
La discesa da Cima ValscuraIl grosso cippo confinarioPiego verso nord nel bosco ripido, i traversoni sono problematici, nei tratti con neve farinosa le ciaspole “partono” verso valle. Con discesa laboriosa e faticosa calo di quota nel bosco rado, spesso abbranco le piante per arrestare la discesa affannosa
Bisogna stare attenti perché il bosco diventa fitto e qua e là ci sono salti di roccia. Ravanando riesco a trovare un varco e uscire sul piano presso una
grossa dolina a m 1510 dove c’è uno strumento meteorologico. Proseguo intercettando la pista da sci di fondo, che seguo per un tratto, quindi taglio verso la ex base Nato coi missili.
Fine della discesa presso la grande dolinaBase TuonoPer le ampie distese punteggiate di baite rientro alla macchinaMi giro indietro e vedo Cima Valscura tra le nuvolaglie, appena in tempo
. Tagliando per belle distese punteggiate di piccole baite in pietra, raggiungo infine la macchina, sano e salvo anche stavolta
Sviluppo 9 km, disl. 400 m scarsi.
Il percorso