GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Monti Lessini - Piccole Dolomiti - Pasubio - Finonchio => Topic aperto da: Claudia - 30/10/2007 21:40
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Ciao! Nel weekend vi ho traditi, son stata in Veneto :P
La partenza per il Fraccaroli è dal paese di Selva di Progno (570 m), località Giazza, da cui si prosegue sulla strada fino al Rif. Revolto (1336 m – Parcheggio).
Da qui, si può decidere se rimanere sulla forestale o tagliare alcuni tornanti col sentiero 286 che procede verso N (i cartelli dicono 186 ma la mappa 286... cmq il sentiero è solo quello, non ci si può sbagliare) fino a Passo Pertica; da Passo Pertica verso N-E sulla forestale (che prende la numerazione 109/206) verso una brevissima galleria. Poco oltre si arriva al RIFUGIO SCALORBI – 1767 m (1h 30m procedendo con calma) a cui si può arrivare anche deviando a destra verso la sottostante Malga Campobruno e poi risalendo per prati.
Dal rifugio, deviare sn/dx poi prendere il sentiero 112, che risale le “Valbone” ed il Vallone di Campobrun stando sulla dx (sn idrografica), fino alla Bocchetta Mosca (2029m), da qui serpentine che salgono volgendosi a N, fino alla Forcella tra Cima Carega e Costa Media.
Qui poco più in basso a dx si vede il RIFUGIO FRACCAROLI – 2230 m (1h 30m sempre con caaaaaaaalma).
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il fraccaroli è in trentino! :P
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Bene mi sento meno in colpa!!! Allora dev'esser per quello che m'è piaciuto tanto ;)
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SICURAMENTE :PPP
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Le Piccole Dolomiti sono uno dei luoghi più suggestivi del trentino meridionale.
Relativamente facili da raggiungere, benché non altissime offrono la magneficenza di un ambiente di alta quota e la possibilità di escursioni anche molto lunghe.
Visto che ci sono approfitto del 3D di Claudia per segnalare qualche itinerario in zona, da percorrere magari prima delle nevicate vere.
1 - VALLONE DI PISSAVACCA
1200 metri di sentiero verticale, praticamente un drittone, la prima parte in un colatoio malagevole e faticoso, la seconda su ghiaione ancora più faticoso (tre passi su e uno indietro).
Partenza dall'ultimo tornante sotto il paese di Camposilvano 1000 mt, attraversamento del vallone, pezzo di strada asfaltata Obra-Campogrosso in questa direzione, attacco del valloe e successivo ghiaione fino alla bocchetta del Cherlong. Da lì agevole sentiero per il rif. Fraccaroli. Ritorno dalla bocchetta dei Fondi fino al passo Campogrosso e discesa in fondovalle per tornare a Camposilvano.
2 - CIMA LEVANTE
Partenza da Ronchi di Ala 700 mt circa, bella ex strada militare che risale il ripido versante con lunghi e comodi traversi, impennata sotto cima Levante per guadagnare la cima a mt 2020 (unica difficoltà canalone da attraversare, insidioso quando è innevato).
Discesa per il versante sud ad incrociare il bivio sotto la Pala del Cherle, altro breve tratto di ex strada militare fino al raccordo con il sentiero 108 (a memoria, controllate se vi interessa) e discesa con decise pendenze fino alla strada forestale in prossimità di una ex cava di marmo (indicata così sulle carte). Da qui per forestale alla sorgente in località Motori (!) e nuovamente a Ronchi.
3 - FRACCAROLI DAL PASSO PERTICA
Partenza da Ronchi di Ala 700 mt circa, indi noiosissima strada di fondovalle fino alla corrispondenza con il passo Pertica 1522 mt, che si raggiunge (finalmente) con sentiero degno di tal nome. Dal passo si percorre il sentiero alpinistico "Cesare Battisti", bella traccia di nessuna difficoltà che gradualmente si alza fino ad intercettare la lunga cresta che porta a Cima Carega. Al termine della "Costa media" (questo il nome della cresta) si giunge al rifugio Fraccaroli. Da lì ci si difige a N in direzione cima Posta, passando dalla capanna Sinel fino alla pala del Cherle. Da questo punto la traccia è quella descritta nell'itinerario n. 2.
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Cavolo che begli itinerari passo grazie! Salendo alla Bocchetta Mosca ho visto lo spettacolare Vaio dei Colori per cui credo non salirò mai nella mia vita, però anche se al Fraccaroli c'era tanta nebbia ho intravisto moltissimi sentieri e mi piacerebbe saperne di più! Purtroppo come vi ho detto non trovo mappe della zona... e siccome non ho voglia di beccarmi altre sgridate da Agh se giro senza mappa... ::)
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Cavolo che begli itinerari passo grazie! Salendo alla Bocchetta Mosca ho visto lo spettacolare Vaio dei Colori per cui credo non salirò mai nella mia vita,
?? E perchè mai??
però anche se al Fraccaroli c'era tanta nebbia ho intravisto moltissimi sentieri e mi piacerebbe saperne di più! Purtroppo come vi ho detto non trovo mappe della zona...
Incredibilmente io di quella zona ho solo una 1:50000 del Sentiero della Pace.
e siccome non ho voglia di beccarmi altre sgridate da Agh se giro senza mappa... ::)
Se AGH ti sgrida dillo allo zio passo, che lo sculaccio io.!! ;D
Sai cos'é? Le Piccole Dolomtiti, per la loro conformazione, sono divise esattamente a metà quanto a frequentazione: la parte nord ai trentini, la parte sud ai veneti. In effetti il versante al quale hai puntato tu è lungo da raggiungere con i mezzi dal trentino. Per quello si sale o dalla Vallarsa o dalla valle di Ronchi.
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Cavolo che begli itinerari passo grazie! Salendo alla Bocchetta Mosca ho visto lo spettacolare Vaio dei Colori per cui credo non salirò mai nella mia vita,
?? E perchè mai??
mi ha fatto una paura... poi non ho mai arrampicato! però hai ragione, magari un giorno divento una superarrampicatrice e lo faccio ;)
però anche se al Fraccaroli c'era tanta nebbia ho intravisto moltissimi sentieri e mi piacerebbe saperne di più! Purtroppo come vi ho detto non trovo mappe della zona...
Incredibilmente io di quella zona ho solo una 1:50000 del Sentiero della Pace.
uffi eri la mia speranza...
e siccome non ho voglia di beccarmi altre sgridate da Agh se giro senza mappa... ::)
Se AGH ti sgrida dillo allo zio passo, che lo sculaccio io.!! ;D
mamamamammamamamamamamam passo tu vuoi sculacciare tuttiiiiiiiiii
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Purtroppo come vi ho detto non trovo mappe della zona... e siccome non ho voglia di beccarmi altre sgridate da Agh se giro senza mappa... ::)
no so che mappe tu abbia ma ti segnalo la mappa doppia pasubio-carega :1.25.000, fatta benissimo mi pare dal cai di vicenza!
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Grazie capo, la devo cercare in qualche sito internet perchè qui in zona trovarne è un pò dura... forse non è una meta molto richiesta, non sò! E' piuttosto facile trovare le tabacco e le kompass, ma le altre...
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Incredibilmente io di quella zona ho solo una 1:50000 del Sentiero della Pace.
uffi eri la mia speranza...
Chiamami passopasso, sarò la tua cartina (vivente, bien sur, cosicché potrai anche spianarmi sul tavolo e annusarmi perfino :o). ;D
Se AGH ti sgrida dillo allo zio passo, che lo sculaccio io.!! ;D
mamamamammamamamamamamam passo tu vuoi sculacciare tuttiiiiiiiiii
In verità mi ero proposto per sculacciare solo te. Poi la cosa mi è sfuggita di mano. ;D
AGH dice bene ( ::)), ci deve essere una carta al 25.000 del CAI Vicenza.
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sono DUE carte, una per il pasubio e una per il carega in scala 1:25.000, recentissime, mi sono sembrate davvero ottime
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sono DUE carte, una per il pasubio e una per il carega in scala 1:25.000, recentissime, mi sono sembrate davvero ottime
Di agevole reperibilità?
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questo non lo saprei dire ma credo non troppo :) Nelle edicole specializzate qui a trento dovresti trovarle, magari ordinandole.
Una è
La Viaggeria
Via San Vigilio, 20 - 38100 Trento
Tel. 0461-233337 - fax 0461-986075
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Passopasso qui il discorso degenera! :o
Agh grazie del consiglio, anche se Trento mi è un pò fuori mano per passare in edicola... Vedrò se ho abbastanza fortuna da trovarle da qualcuno senza ordinarle, se no farò gite da altre parti nel frattempo ;)
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Passopasso qui il discorso degenera! :o
In effetti ...
Per farmi perdonare domani, prendendo spunto dal tuo topic, ripercorrerò il vallone di Pissavacca e te ne relazionerò, con adeguata documentazione fotografica, ad uso di una tua eventuale prossima salita.
Va meglio così? ;D
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Pasubio - Piccole Dolomiti
Carta Escursionistica nr 118 della 4LAND....a colori!
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Pasubio - Piccole Dolomiti
Carta Escursionistica nr 118 della 4LAND....a colori!
E' vero che le 4land hanno una colorazione differente dallo "standard" cui siamo abituati?
Se non ricordo male AGH parlava di ghiacciai fucsia invece che bianchi ...
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fucsia no dai, però è vero le carte 4land hanno una colorazione particolare (per fasce altimetriche di 200 metri). Se vai a ripescare il thread, secondo gli autori sono più leggibili. A me sinceramente non fa impazzire: le Pale di S. Martino sono rosa :( e le creste del Lagorai bianche, tantoché sembrano ghiacciai... a me non piace.
Può darsi che sia questione di abitudine ma io penso che se si è arrivati a una colorazione standard che funziona, forse è meglio cercare di migliorarla piuttosto che stravolgerla. Le abetaie marroni sotto ai laghi di Colbrion mi mettono davvero tristezza :(
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effettivamente abituati ad usare le tabacco e le kompass, i colori mi fanno un pochino di confusione. Non ultima poi la questione dei dettagli. Ho veramente l'impressione che a fronte di esatti riferimenti si calcolati e riportati via via col GPS, alcuni dettagli non trascurabili...mancano del tutto.
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si ci sono mancanze abbastanza clamorose. Oddio, uno potrebbe obiettare che essendo carte per gps se uno ha lo strumento può muoversi praticamente a occhi chiusi senza timore di sbagliare. Tuttavia la cosa continua a non convincermi :) (anche perché io il gps non ce l'ho)
Capisco che avendo dovuto rimappare tutto il lavoro sia stato enorme, però io su una carta escursionsitica preferisco avere tutti i riferimenti utili. Non esiste che manchi una funivia (quella del lusia per esempio, o tutti gli impianti di passo valles!)
Tu che mancanze hai riscontrato?
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scs...sono uscito un attimo.
Persto fatto! Ho chiesto a mia moglie...che non dimentica mai niente!
Magari potrà essere di scarso valore dal punto di vista escursionistico ma come punti di riferimento per me potrebbero essere determinanti, mi faceva notare ad esempio che in val sorgazza, prossimità dell'omonima malga e sotto cima d'asta, non sono segnate rispettivamente il grosso impianto di sollevamento dell'Enel al lago di Costabrunella e nemmeno la teleferica per i rifornimenti del rifugio Brentari.
Ripeto sono un esempio ma controllerò con più cura.
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In effetti ...
Per farmi perdonare domani, prendendo spunto dal tuo topic, ripercorrerò il vallone di Pissavacca e te ne relazionerò, con adeguata documentazione fotografica, ad uso di una tua eventuale prossima salita.
Va meglio così? ;D
Ok così può andare! Io invece credo di fare, nel weekend, il giro che mi hai consigliato tu partendo dal passo manghen: ho bisogno di un giro bello ma con poco dislivello, che il mio ginocchio è tornato a farsi sentire... Però non riesco a stare a casa!!!
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In effetti ...
Per farmi perdonare domani, prendendo spunto dal tuo topic, ripercorrerò il vallone di Pissavacca e te ne relazionerò, con adeguata documentazione fotografica, ad uso di una tua eventuale prossima salita.
Va meglio così? ;D
Ok così può andare! Io invece credo di fare, nel weekend, il giro che mi hai consigliato tu partendo dal passo manghen: ho bisogno di un giro bello ma con poco dislivello, che il mio ginocchio è tornato a farsi sentire... Però non riesco a stare a casa!!!
Ecco fatto.
Intanto che organizzo le foto per un nuovo topic ti mostro il sole che gioca a nascondino fra i pinnacoli.
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Ciao! Ieri ho fatto l'itinerari che mi aveva suggerito Passopasso: Passo Manghen - Forcella del Frate - Forcella Ziolera - Forcella Pala del Becco - Forcella Montalon e ritorno dal Lago delle Buse: SPET - TA CO - LO. Cielo limpidissimo, paesaggi da urlo, quasi nessuno in giro, tanta neve (ogni pendio all'ombra era innevato), tanto sole (ogni pendio al sole era di colori vivacissimi). E... a ogni forcella tanto vento, tanto che ho dovuto inaugurare il berrettino nuovo ;D tra un pò vi mando qualche foto!
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ma non te l'avevo consigliato anche io? :P
Fai un post apposito mi raccomando :)
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Prendendo spunto dalle tue descrizioni ho fatto lo stellune e le buse basse... a quel giro passopasso proponeva una variante per partire direttamente in quota dal passo manghen... ma non offendetevi, li ho fatti entrambi ;) appena ho tempo, apro una discussione dedicata e ci metto un pò di foto!
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ma non te l'avevo consigliato anche io? :P
Vedi perché ti scambiano per un ultrapensionato? ;D
Claudia è andata su dal Montalon due settimane fa, ma ieri, forse pentitasi per l'omissione, ha pensato bene di seguire l'evergreen propostole dal qui presente passopasso, ricavandone, a quanto pare, grande appagamento. ;)
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In realtà cercavo un itinerario con minore dislivello per non sforzare troppo il ginocchio... ma vedila come vuoi passo ;D
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In realtà cercavo un itinerario con minore dislivello per non sforzare troppo il ginocchio... ma vedila come vuoi passo ;D
Grazie di avere puntualizzato, dormirò più tranquillo.
In realtà pensavo che cercassi un itinerario con minore dislivello per non forzare troppo il ginocchio, non avevo realizzato che cercavi un itinerario con minore dislivello per non forzare troppo il ginocchio.
Infatti non sapevo come interpretare quanto hai scritto sopra: "Io invece credo di fare, nel weekend, il giro che mi hai consigliato tu partendo dal passo manghen: ho bisogno di un giro bello ma con poco dislivello, che il mio ginocchio è tornato a farsi sentire... Però non riesco a stare a casa!!!"
Ma vedila pure come vuoi, Claudia. ;D
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Cmq il grande appagamente c'è stato davvero! Bravo Passo, ottimo itinerario, lo consiglio vivamente a tutti! ;)
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Ah dimenticavo... Mappe del Pasubio-Carega trovate! Versione digitale ma meglio che niente dai :)
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Ah dimenticavo... Mappe del Pasubio-Carega trovate! Versione digitale ma meglio che niente dai :)
Trovate dove? In rete?
Sabato ho chiesto a un tizio di mostrarmi le mappe del Cai VI: sono fatte bene, e c'è anche un libretto allegato con la descrizione dei sentieri.
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Sì Passo, ho trovato le mappe Pasubio Carega del CAI (sono due fogli) e pure il libretto! Ci ho messo un pò a scaricarle (da eMule) perchè son piuttosto pesanti e con poche fonti, ma adesso le ho finalmente. E il librettino pare sintetico ma completo!
Ma... perchè dice "Passopasso utente non iscritto"?
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ciao, ho visto che parlate del carega...
sono di verona e la zona un po' la conosco.
a me piace molto perchè si possono fare tante cose: traversate, vai, cime e ferrate. Il vaio dei colori è un classico che tutti i buoni escursionisti dovrebbero fare per la soddisfazione che da'.
15 gg fa' c'era poca neve e molla ma era ancora fattibile, se nevica davvero bisogna aspettare che ghiacci e andare sù con i ramponi e picca che è il non plus ultra; cmq si puo' fare anche in estate ed è una bella sensazione vedere i colori delle rocce. serve imbrago e set da ferrata (per 50m) e picca se c'è la neve.
Si parte da Campogrosso (VI) o da Obra (TN) o da Giazza (VR).
Se qualcuno è interessato a stralci cartine jpg o giri me li chieda pure.
ciao Mirko
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Il vaio dei colori è un classico che tutti i buoni escursionisti dovrebbero fare per la soddisfazione che da'
scusa l'ignoranza, ne ho sentito parlare spesso cos'ha di particolare? C'è un tratto attrezzato di 50 m che richiede imbrago???
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Il vaio dei colori è molto famoso nel veronese e vicentino.
Per la bellezza dei colori delle rocce quando sono bagnate dalla fusione della neve.
Quindi bisognerebbe farlo con neve dura nei mesi di gennaio o febbraio.
Si sale con picca e ramponi - e con imbrago e set da ferrata per un tratto attrezzato che è lungo 50m.
Il vaio si puo prendere dalla strada campogrosso - obra e allora è lungo circa 500 - 600 m.
Se lo prendi dal sentiero che parte dal campogrosso lo accorci di 200 m.
E' un vaio con roccioni tra pareti molto incassate alte centinaia di metri.
Con neve sono tutti ricoperti pero' a fomare un unico pendio in forte pendenza.
Più si sale piu' la pendenza si accentua e all'uscita - a bocchetta mosca - a q. 2000
la pendenza è oltre i 60° credo.
Va fatto con attenzione perchè ci sono 3 biforcazioni se non erro 1.dx 2.sx 3.dx.
Segnali veramente pochi: solo bolli rossi e qualche freccione sbiadito.
La carta non aiuta.
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Nulla a che vedere con la maestosità del Trentino Centrale e Settentrionale. Ma le Piccole Dolomiti rimangono bei posti, sono famose per i "vai" e per quell'aspetto un po' tormentato. La roccia non è ottima, serve abitudine. Famosi anche i temporali con fulmini da queste parti, spesso rapidi e violenti. I vai sono canaloni che adornano i fianchi dalle cime, in inverno si riempiono di neve e ghiaccio bello tosto che ben si presta per salite con picozza e ramponi, anche molto impegnative. Il più conosciuto e facile, il Vaio dei Colori. Che consiglio a chi piace un po' l'alpinismo classico misto. I sentieri sono belli, c'è da scarpinare. La doppia mappa Pasubio_Carega in 1:25000 edita dal Cai vicentino è la migliore, a mio avviso. Chi è stato a Giazza, avrà anche apprezzato la antica parlata cimbra...ai più incomprensibile. A me pure! Buoni giri a tutti.
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Forse il canalone che per eccellenza appaga coloro cui piace vivere il confine tra escursionismo e alpinismo è il Vaio del Ponte in Pasubio. Ambiente e suggestioni assicurate.
Il cosiddetto "ponte" è un enorme macigno incastrato tra alte pareti e a parecchi metri dal fondo del canalone
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dov'è? e come vi si accede?
è una ferrata o un sentiero attrezzato?
o una via?
mi scrivi un po' di info o una breve descrizione?
grazie mirko
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Un percorso attrezzato è in genere un sentiero che attraversa roccette, cenge, canaloni. Anche se non sempre raggiunge una vetta. A differenza delle cosiddette ferrate, questi percorsi non sono completamente muniti di scale, pioli o funi ma lo sono nei punti più esposti dove c'è qualche artificio che agevola e mette in sicurezza l'escursionista. Sono itinerari più semplici delle vie ferrate e mantengono di più le caratteristiche del sentiero vero e proprio che non quello dell'arrampicata. Ma il sentiero, invece di svilupparsi su un piano più o meno largo, si districa tra le rocce e a volte, oltre ai piedi, bisogna usare anche le mani. Visto che si parlava di Carega e dintorni, ecco un facile itinerario che sale da Passo Pian delle Fugazze, attraverso il Vaio Stretto e la Selletta dell’Emmele, fino alla cima del Monte Cornetto. Dislivello attorno ai 700 metri, da coprire in circa 2 ore. Beh, stiamo larghi e diciamo 2,5 ore o qualcuno può anche maledirmi. Il percorso è interessante e quando si arriva alla "sfesa" del vaio stretto, inizia la attrezzatura. Ecco, dico subito che è facile ma non per incoscienti della domenica. Quindi, niente scarpe da ginnastica ma dei buoni scarponi. Che siamo sempre in montagna. Si parte dal passo Pian delle Fugazze, quota 1162 e si inforca la diramazione della Statale 46 che porta all’Ossario del Monte Pasubio, a 100mt oltre malga Cornetto, si può anche lasciare l'automezzo...o la bici per chi ha gambe! Siamo a mt 1225 e si può prendere a dx, un sentiero che, attraversati con modesta pendenza i pascoli, sale poi con ampi tornanti entro il bosco fino a raggiungere la base delle pareti rocciose. Qui inizia il bello, dai. Si risalgono le corde fisse per gradoni e salti rocciosi situati sulla destra del vaio fino ad entrare nella spaccatura di esso, che si apre sopra il primo salto di roccia. Ah, che pacchia. Vinto lo sbarramento del mezzo (salendo a destra per una scala e poi infilandosi in un pertugio dal quale si esce a sinistra per un esposto passaggio), si continua in su per corde fisse, destreggiandosi tra altri saltini, oltre i quali si perviene alla parte terminale del vaio. Eh mica è finita, dai.Ma quasi.
Uscito da esso il sentiero, procedendo con stretti tornanti sul faticoso ghiaione, raggiunge la Selletta dell’Emmele a quota 1675. Da queste parti è caduto uno dei grandi cavalieri delle dolomiti, il Mass, grande alpinista e piccolo grande uomo. Beh, un po' di pausa se volete...
La salita procede con un percorso aereo e panoramico che aggira le torri dell’Emmele e del Dente Rotto giungendo alla Forcella del Cornetto. E siamo a mt 1825, dopo che il nostro orologio segna circa 1,45 ore dalla partenza...o al max 2,15 ore, per chi va più piano.
Si supera una paretina per 25 metri di corda fissa, si riprende la mulattiera al termine della quale si risale un canalino "terriccioso" per altri 25/30 metril oltre il quale ci tocca...respirare aria di vetta. A metri 1899 slm, dopo circa 2,5-3 ore di salita, possiamo stapp...ehm, i festeggiamenti a fondovalle..volevo dire, guardarci attorno. Senza nuvole, il panorama è ampio sulle Prealpi Vicentine.
RITORNO: per la stessa via. O x sentiero d’arroccamento costruito durante la I Guerra Mondiale.
AndySpiz, ora vi saluta. Ma mai prender sottogamba la montagna.
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Cavolo grazie della descrizione, sembra molto interessante!!! Non è che magari hai pure qualche foto ;D