Dal Rifugio Fraccaroli (2238m) guardando verso SO si stagliano le due cime della cresta media. Concludo i resoconti dell'estate 2015, coronando questi due mesi memorabili con un anello sulle
Piccole Dolomiti che resterà impresso sotto le mie palpebre, permettendomi di resistere in apnea sensoriale qui in Olanda fino a Natale (spero).
Partiamo alle ore 9:15 dal
Rifugio C. Battisti (1275m), salendo per il
sentiero 110.
La chiesetta che affianca il Rifugio C. Battisti (1275m).Il panorama verso SE.Il tratto iniziale del sentiero 110. Il sentiero si innalza rapidamente fino a
1716m, quota a cui arriviamo valicando il
Passo della Lora, nelle prossimità del quale un tranquillo gregge di pecore bruca indifferente al passaggio degli escursionisti.
Da sinistra a destra: il Sasso Molesse (1809m) e Cima Tre Croci (1939m), viste dal Passo della Lora (1716m).
Le placide pecorelle tra i mugheti più in basso a destra. Da qui prendiamo il
sentiero 182/G02 in direzione nord. Aggiriamo il
Monte Plische (1991m) lungo il versante ovest, per poi raggiungere il
Rifugio Scalorbi (1776m).
Il Rifugio Scalorbi (1776m) visto da sud e la chiesetta degli Alpini adiacente, oggi appestata ed addobbata a commemorazione di non so cosa.
Non ho nulla contro il corpo degli Alpini, ma gli assembramenti di persone in montagna mi risultano antitetici. Ci dileguiamo rapidamente. Dal
Rifugio Scalorbi imbocchiamo il
sentiero 109 (parte del
sentiero della pace/E5), che costeggia il versante occidentale del
Monte Obante (2072m) per poi congiungersi all'ex-strada militare ora
sentiero 157, che con qualche tornante approccia
Cima Carega (2259m) dal versante SE, per poi superarla e condurre al
Rifugio Fraccaroli (2238m), dove ci fermiamo a pranzare ed a contemplare, ancora increduli, il panorama nitido che ci si staglia innanzi, grazie alla giornata estremamente tersa.
Guardando a SO, dal sentiero 109 ecco stagliarsi i bucolici altipiani della Lessinia.In vista del Rifugio Fraccaroli (2238m), gli stomachi pronti a dare battaglia alla fame.L'incredibile vista verso la Bocchetta di Grola (2153m), che si trova dove il sentiero scompare dalla visuale.
Trovo questa distesa di pietre, erbetta e radi arbusti tanto bella da risultare surreale.Mentre gli amici si trastullano sotto un sole generoso ma mai molesto, raggiungo Cima Carega (2259m) e scatto qualche foto,
tra cui una al Rifugio Fraccaroli (2238m) dall'alto. Si scorge ancora una volta l'altopiano lessino. Una volta rifocillatici, discendiamo per il
Vallone della Teleferica per il
sentiero 108B, che mena alla
strada militare/segnavia 109, che discendiamo incrociando il
Rifugio Passo Pertica (1573m). Proseguiamo, fino ad una deviazione sul
sentiero 190 che in qualche minuto ci fa discendere ripidamente fino al
Rifugio Alpino Revolto (1355m).
Percorrendo la strada militare/segnavia 109. Il Rifugio Alpino Revolto (1355m) visto dal versante opposto della vallata. Perdonate lo "scatto artistico" in bianco e nero, non ho resistito. Da qui intraprendiamo un ultimo strappo di più di 350m di dislivello che attraverso la
Valle del Diavolo (lungo i
sentieri 185 e G5/190) ci permetteranno di raggiungere nuovamente il
Passo della Lora (1716m), che questa volta raggiungeremo al tramonto da SO. Ogni fatica è ampiamente ripagata da ciò che le seguenti foto pallidamente tentano di rappresentare...
Tramonto sui versanti meridionali della Valle del Diavolo.Il Sole, prima di andarsene, bacia con ardenti promesse di ritorno le amate guglie. Ridiscendiamo infine il vallone fino al
Rifugio C. Battisti (1275m). Intanto la notte scende, regalandoci un ultimo, indimenticabile spettacolo: i capannoni, le zone industriali, i centri commerciali e le strade della val padana, normalmente ragioni di fastidio per gli amanti della natura quali ci riteniamo un po' tutti qui, d'un tratto brillano di una luce diversa, schegge di umanità disperse nell'oscurità, osservate da un anfiteatro affollato da faggi, betulle, pini, larici, ... che ora sono un tutt'uno con buio e vento. Sopra a tutti, la quieta guardiana Luna lancia i suoi raggi gentili, donando profili all'altrimenti inevitabile informità della notte.
Scende la notte.Il Rifugio C. Battisti (1275m) alla luce della luna. Un giro semplice e mozzafiato. Unica nota negativa, l'affollata natura del luogo. Noi l'abbiamo fatto di domenica, probabilmente quest'autunno si presenteranno splendide occasioni infrasettimanali per apprezzare le
Piccole Dolomiti in (quasi) solitaria. Fossi in voi lo farei.
Lunghezza percorso:
18kmDislivello:
2000m circaIn allegato il percorso in formato KML.