GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

02/06/2011

Rif. Lancia - Dente Austriaco, Dente Italiano - Rif Papa.

Giorno della festa della Repubblica.
Un amico propone in occasione della festività un giro che ripercorra i passi della Grande Guerra.
Entusiasti iniziamo a preparare gli zaini.

Partenza di buonissima ora, percorriamo la strada della Vallarsa fino in località Giazzera, piccolo paese nella comunità di Trambileno.
Proseguiamo poi lungo la strada che porta nell'Alpe di Pozza fino a lasciare la macchina al famoso "SASSOM", noto punto ove parcheggiare nonchè noto per la celebre scritta "Benvenuti nel regno della Pozza".
Siamo nei dintorni di Malga Cheserle per cui siamo all'incirca sui 1400 m.

Dopo circa 1 ora siamo al rifugio V.Lancia confidando in un caffè mattutino, ma ci accorgiamo che è ancora troppo presto anche per i gestori e noi avventori mattutini (sono infatti circa le 6.45), dopo una prima pausa durante la quale ci rifocilliamo e ci prepariamo con abbigliamento adeguato, iniziamo a prepararci per proseguire.
Fino a quel momento infatti, avevamo percorso un sentiero al riparo nel bosco, ma giunti al Lancia il vento freddo del mattino inizia a farsi sentire. Sicuri poi che il percorso in cresta sarà ancora più ventilato, ci prepariamo al vento e proseguiamo il cammino.

Ci immettiamo così sul sentiero 102 che sale velocemente in direzione CIma Battisti. Alla Bocchetta delle Corde (m 1880) il sentiero 102 incrocia il sentiero Europeo E5 più noto come Sentiero della Pace, che ripercorre i luoghi della Grande Guerra; abbandoniamo quindi il 102 per percorrere il sentiero Europeo.
Fa rilettere l'atmosfera che c'è una volta intrapreso questo sentiero. Sembra di sentire ancora le grida dei soldati o l'eco degli spari. Tutto intorno è colmo dei segni e delle ferite lasciate dalle battaglie in quei posti, erano infatti zone in cui la prima linea Italiana si affacciava sulla prima linea Austro-Ungarica ed in effetti solo in un secondo momento ci rendemmo conto di quanto i due schieramenti fossero vicini. Davvero ad un tiro di sasso.

Proseguiamo quindi sul sentiero Europeo che prosegue la sua salita ma in modo più dolce; raggiunta la punta Roite (m 2144) abbiamo un'ottima visuale sulla vallata della Pozza che comprende anche il rifugio Lancia più sotto.

Il paesaggio è quasi lunare e la miriade di petre se osservate bene, racchiudono non solo i segni della guerra, ma anche segreti della preistoria e non è per nulla difficile trovare fossili di bellezza eccezionale, tanto che la tentazione di rubare qualche sasso è stata davvero grande.

Superato il Piccolo Roite (m 2119), il paesaggio diviene un pochino più austero, si presenta la nebbia a farci compagnia e troviamo in alcuni passaggi persino la neve; non immaginavo di trovare la neve a giugno a quote così relativamente basse. Poco più in là ci saluta con balzi sulla neve una famigliola di camosci.
Proseguiamo il cammino e dopo aver preso una leggera pioggia raggiungiamo il "Dente Austriaco" (m 2203) - la prima linea Austro-Ungarica durante la Grande Guerra. Le trincee sono numerose, gallerie, postazioni, punti di vedetta, croci, scatolette arrugginite. Penso che un metal detector impazzirebbe qui.

La voglia di esplorare e capire ci assale ed esploriamo un po' qua ed un po' là le postazioni e le perfette gallerie scavate dai soldati in condizioni estreme, privi di strumenti, gallerie che risuonano ancora degli echi degli spari e nel loro silenzio lasciano lo spazio a pensieri intimi e non possiamo in questo contesto che soffermarci un istante e mandare un pensiero ai caduti del Pasubio.
(scusate il piccolo OT, ma mi sembrava d'obbligo)

Proseguiamo e poco più in là (saranno si e no una cinquantina di metri) vediamo i resti della prima linea Italiana. Infatti durante la "battaglia delle mine", gli Italiani hanno avuto la peggio.


I paesaggi silenziosi permettono, quando la nebbia un pochino dirada, di apprezzare la maestosità delle montagne che ci circondano anche se il fortissimo vento ci fa sempore compagnia e penetra fino le ossa nonostante l'abbigliamento tecnico di cui disponiamo.
Oltrepassato il Dente Italiano, si fa fatica a distinguere il sentiero poichè la neve in alcuni punti copre quasi tutto; nonostante ciò, la visibilità è buona dato che la nebbia arriva ad intermittenza e proseguiamo inventando il percorso che poco più in là comincia a scollinare.
Sbuchiamo così faticosamente poco sopra il rifugio Achille Papa.
Notiamo subito una spessa nebbia che dal rifugio ci viene incontro, accompagnata da nuvoloni neri minacciosi. Decidiamo dunque a malincuore a poche centinaia di metri dal rifugio, di desistere dal raggiungerlo fermandoci in mezzo alla strada a consumare il nostro pranzo, guadagnando così un po' di tempo e visibilità anticipando il temporale che minaccioso ci insegue sulla strada del ritorno.

Poco dopo infatti, dopo esserci abbondantemente rifocillati, ritorniamo sui nostri passi, ripercorrendo a ritroso la strada fatta fino a qui.
Giunti però alla Bocchetta delle Corde (poco lontani dal rifugio Lancia), scegliamo di effettuare una deviazione e non passare dal rifugio Lancia come all'andata, ma percorrere una strada alternativa molto panoramica che passa da Malga Zocchi (dove i gentilissimi gestori ci hanno concesso di comprare dell'ottimo formaggio - seppur in periodo di chiusura) e dopo citrca 3/4 d'ora raggiungere la macchina al "Sassom".

Sembra di aver effettuato un viaggio spazio- temporale ripercorrendo luoghi e tempi remoti. Addirittura ci è sembrato di vivere un cambio di stagione, infatti la neve trovata nei pressi del Dente Italiano ed Austriaco che rimanda a paesaggi invernali, ha lasciato il posto ai verdi prati fioriti nei dintorni di Malga Zocchi.

Tempo di percorrenza: circa 9 ore (comprensivo però delle esplorazioni alle gallerie Italo-Austriache).
Dislivello totale sandata+ritorno: circa 1600 metri.

Per le foto, appena riesco velle posterò volentieri.

Ciao!
io non ero mai arrivato al Papa dalla parte del Lancia; l'ho sempre fatto dalle gallerie o dalla strada degli eroi.

Però il 95% delle volte, al Papa ho trovato nebbia!
Non me lo spiego, forse la posizione o forse lo scontro tra correnti d'aria a temperature ed umidità diverse.
Però quasi sempre.

Avrei un sacco di bei giretti da raccontare qui. Ma a differenza di quasi tutti, non mi annoto mai il numero del sentiero o il nome di una cima... Ammiro, fotografo e ricordo le emozioni.
E ne faccio tesoro!
 

Grazie mille!
Mi fa piacere vedere che in qualche modo sono utile anche io al forum.
Infatti qui ci sono da poco ma ho già attinto a piene mani!!!
 

Daniele.

Quando mio figlio era piccolino - adesso ha 28 anni - sono salito da Bocchetta Campiglia-Xomo almeno 7-8 volte al Rif. Papa, anche insieme a qualche altro ragazzino amico di mio figlio, facendo le 52 gallerie; per loro ragazzini - ma anche x me  - era proprio un'avventura appassionante fare le gallerie, con tanto di pila .

Ah però! ... mi sa che se ci tornerai ancora andrai ad occhi chiusi ... e la pila non ti servirà più!

Davvero tanti tanti complimenti per lo splendido giro, in un luogo che io amo particolarmente  
La descrizione dell'escursione è spettacolare e da essa traspare tutto il vero amore ed il rispetto che hai per la montagna e per i tutti giovani soldati che riposano lassù  

P.S.: hai visto che bel lavoro di ristrutturazione delle trincee ha fatto la forestale sui Denti e Palon e lo splendido lavoro di risistemazione del cimitero svolto dai fanti all'Arco Romano? 

Davvero tanti tanti complimenti per lo splendido giro, in un luogo che io amo particolarmente  
La descrizione dell'escursione è spettacolare e da essa traspare tutto il vero amore ed il rispetto che hai per la montagna e per i tutti giovani soldati che riposano lassù  

P.S.: hai visto che bel lavoro di ristrutturazione delle trincee ha fatto la forestale sui Denti e Palon e lo splendido lavoro di risistemazione del cimitero svolto dai fanti all'Arco Romano? 

Ho notato che le trincee ai Denti erano molto curate e secondo me anche in qualche galleria c'è stato un po' di lavoro di ristrutturazione.
Purtroppo però non abbiamo avuto modo di visitare l'arco perchè il giro ci sembrava già abbastanza lungo così. Sicuramente la prossima volta farò una salto e non mancherò di postare qui nuovamente le mie impressioni!
Grazie ancora!
 

Sono stata tante volte sul Pasubio, ma dal Lancia mai, e continuo ripromettermi di andarci da lì ....

per ridurre le foto io uso microsoft office picture manager

Anch'io uso questo programma. Fa parte dei programmi del pacchetto Office 2007. Mi trovo benissimo  

ancora...