Un'altra escursione con la luna piena, questa volta sul monte Cengio, altopiano di Asiago.
Su questo monte si è combattuto aspramente durante la grande guerra, quì furono fermati gli A.U. ormai in vista della pianura, famoso è il salto dei granatieri, una parete strapiombante sulla valdastico, percorsa da una via di roccia in artificiale, molto difficile e molto strapiombante, la via degli eroi.
Su questo salto dei granatieri aleggia la leggenda che i nostri soldati, pur di non cedere il terreno al nemico si siamo avvinghiati in un corpo a corpo mortale, lasciandosi cadere con questi nel vuoto.
Tale leggenda prese consistenza nel primo dopoguerra, quando furono recuperati i numerosi caduti sparsi nei campi di battaglia, alla base di queste ripide pareti furono rinvenuti i corpi dei soldati italiani e austriaci insieme, dal ritrovamento dei corpi mescolati scaturì la convinzione che caddero nel vuoto insieme, la verità emerse molti anni dopo, in realtà il comandante austriaco fra un combattimento e l'altro non avendo il tempo di seppellire i corpi dei caduti, li fece precipitare risolvendo così, in un modo molto discutibile, ma dettato dal periodo e dalle esigenze della guerra, il problema delle sepolture.
Il percorso è semplice e abbastanza breve, in un paio d'ore si fa tutto il giro, molto panoramico e spettacolare, ha inizio dal piazzale Principe, che si raggiunge dalla strada del Costo, in località Campiello, si prende la mulattiera che parte a sx della cappella, utile una torcia elettrica, alcune gallerie sono buie, il percorso è molto esposto ma protetto, il dislivello è minimo, d'estate il rifugio sotto la chiesetta è aperto.
Qui le foto:
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