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tovel è un posto magnifico ma va accuramente evitato nei periodi in cui viene preso d'assalto dai turisti Nella stagione "morta" o evitando i weekend, si ritrova ancora un'atmosfera magggica
Accidenti.Un voto per la foto con la foglia, bellissima. Ci hai su la mano, pare.A proposito, benvenuto.
Citazione da: passo - 11/02/2008 21:33Accidenti.Un voto per la foto con la foglia, bellissima. Ci hai su la mano, pare.A proposito, benvenuto.Passo: la capacita' di fare queste foto al lago di Tovel te la danno gratis quando paghi il parcheggio... Il posto si presta talmente tanto che anche un pollo come me riesce a fare foto meravigliose (ovviamente senza nulla togliere alla mano di Daniele che essendo andato in novembre non ha pagato il pedaggio ).
Infatti ho applaudito alla foto del cartello con foglia, che racchiude, a mio modestissimo avviso, tutta la magia del luogo fuori stagione.Il grigio livido del legno ed il logo del parco provato dalle stagioni con quella foglia secca a fianco riassumono il concetto meglio di dieci parole.
Citazione da: passo - 12/02/2008 08:58Infatti ho applaudito alla foto del cartello con foglia, che racchiude, a mio modestissimo avviso, tutta la magia del luogo fuori stagione.Il grigio livido del legno ed il logo del parco provato dalle stagioni con quella foglia secca a fianco riassumono il concetto meglio di dieci parole.Boh...io sono un banale fotografo di panorami...non ho molta sensibilita' artistico/fotografica! Spiegamai meglio: perche' la "foto con foglia secca" esprime meglio delle altre due la "magia del luogo fuori stagione"?
La foto "profuma" per immagini, ci senti il freddo della tavola consunta e la fragranza degli aghi di pino e delle foglie morte dei faggi.
La foto con foglia secca secondo me è pregevole perché localizza il contesto in un modo non banale (ovvio: devi saperlo che è stato a Tovel, e lui infatti lo dice; se il titolo della foto fosse, per dire, "Autunno al lago di Tovel", il risultato sarebbe assicurato), perché il rosso della foglia - posizionata scaltramente poco a lato dell'intersezione in alto a sinistra della griglia - spicca su uno sfondo cromatico inusuale per il luogo (dove tutti fotografano l'acqua, la montagna, i riflessi, le fronde d'oro etc. etc.) che ti parla dell'incessante lavorìo delle stagioni sul legno.La foto "profuma" per immagini, ci senti il freddo della tavola consunta e la fragranza degli aghi di pino e delle foglie morte dei faggi.Basta così, che sono al chiuso e mi viene da dare di matto altrimentio.
Anch'io sono un banale fotografo di quel che capita, non c'è problema.Le altre due foto di Daniele sono molto belle, anche se, come dici tu, probabilmente le scatti anche palleggiando la fotocamera. La foto con foglia secca secondo me è pregevole perché localizza il contesto in un modo non banale (ovvio: devi saperlo che è stato a Tovel, e lui infatti lo dice; se il titolo della foto fosse, per dire, "Autunno al lago di Tovel", il risultato sarebbe assicurato), perché il rosso della foglia - posizionata scaltramente poco a lato dell'intersezione in alto a sinistra della griglia - spicca su uno sfondo cromatico inusuale per il luogo (dove tutti fotografano l'acqua, la montagna, i riflessi, le fronde d'oro etc. etc.) che ti parla dell'incessante lavorìo delle stagioni sul legno.La foto "profuma" per immagini, ci senti il freddo della tavola consunta e la fragranza degli aghi di pino e delle foglie morte dei faggi.Basta così, che sono al chiuso e mi viene da dare di matto altrimentio.