con il piccolo 350 ci sono riusciti??..
secondo me è tutta un'operazione pubblicitaria per convincere la PAT a non comprare gli AW139 della concorrenza
naturalmente poggiare il pattino non equivale ad un vero atterraggio. Si tratta di prestazioni estreme, comunque eccezionali. Mi ricordo che molti anni fa, quando facevo il cameraman, ho fatto un giro su uno di quei mini elicotteri biposto con motore a scoppio, a pistoni
Ricordo che, appena decollati, mentre sistemavo la mia apparecchiatura, diedi un'occhiata sotto e vidi la fine della pista a nord, allora dissi al pilota: "Be' possiamo andare"... E lui disse "eh, sono a chiodo!"
Il pilota non era di qua e non sapeva una mazza della geografia locale, dovevamo fare un giro intorno al Brenta... Sicché ero a io a dovergli fornire le delucidazioni sull'orientamento... Dovevamo anche riprendere il Lago di Molveno. A un certo punto mi disse "dove' il passo s giovanni?" Io gli dissi "è la', indicando la sella a fianco della paganella". Quello andò dritto per un po', poi virò decisamente al che dissi "ehi, dove vai, il passo e di là". E quello: "eh ma mica ci posso andare direttamente, prima devo prendere un po' di quota"
Insomma capii che l'elicotterino in questione aveva pochissima potenza, e a differenza degli elicotteroni provinciali strapotenti, questo doveva muoversi con molta attenzione, perché a 2500 metri di quota era già al limite o quasi. Le cime del brenta per dire, che superano i 3000 metri, erano già off limits. Facemmo il giro verso sud, entrammo timidamente in Val d'Algone, gli chiesi di atterrare a 2000 metri su un pianoro ma disse di no, che poi non avremmo più potuto decollare...
Poi siamo girati in val rendena e ci siamo avventurati dentro la Val Brenta, col terrore di rimanere "imbottigliati" per via di alcune nuvolaglie... All'altezza del rif. Brentei decidemmo che era meglio uscire, e di corsa...
Se infatti la visuale si chiude, il mezzo non ha abbastanza potenza per salire in verticale e tirarsi fuori dai casini...
Poi abbiamo fatto il passo campo carlomagno, costeggiato faticosamente il peller e torati, sfiniti, a trento. All'epoca le riprese si facevano a spalla, seduti sulla porta e coi piedi sul pattino, esposti a tutti i venti e all'attrito aerodinamico, quindi era tutto molto faticoso... In più con la preoccupazione dell'elicottero scarso...