Autore Topic: Tre anni dopo Vaia  (Letto 12400 volte)

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Offline pianmasan

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« Ultima modifica: 30/10/2021 16:06 da pianmasan »

Offline bandurko

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Re:Tre anni dopo Vaia
« Risposta #1 il: 01/11/2021 12:02 »
Grazie per la segnalazione del video. Giusto ricordare un evento le cui conseguenze hanno mutato il paesaggio.
Purtroppo l'emergenza non è finita ed è forse più pericolosa. Come si diceva nel filmato il nemico ora si chiama bostrico e i danni si possono vedere alzando lo sguardo sui versanti già martoriati da Vaia.
Dei forestali, incontrati la scorsa estate amalga Casoni alta, erano piuttosto certi che i danni del parassita, anche se affrontato tempestivamente, saranno almeno pari a quello provocati dalla tempesta.
« Ultima modifica: 01/11/2021 12:04 da bandurko »

Offline AGH

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Re:Tre anni dopo Vaia
« Risposta #2 il: 01/11/2021 12:26 »
Ho fatto anche io un sopralluogo a tre anni di distanza qui in Piné, nel link foto e considerazioni.
Il problema bostrico esiste ma secondo me è molto esagerato da quelli che hanno interesse a sfruttare ancora Vaia: nuovi appalti lavori boschivi, movimento terra, costruzione di nuove forestali (con ulteriori danni) eccetera. Il bostrico è predato dagli uccelli, che cresceranno di pari passo con la sua diffusione. Ho sentito forestali affermare la sciocchezza che il bostrico avrebbe già fatto più danni di Vaia, un'assurdità bella e buona.

https://www.facebook.com/groups/172096820100230/posts/899443567365548
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Offline bandurko

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Re:Tre anni dopo Vaia
« Risposta #3 il: 01/11/2021 15:24 »
Ho fatto anche io un sopralluogo a tre anni di distanza qui in Piné, nel link foto e considerazioni.
Il problema bostrico esiste ma secondo me è molto esagerato da quelli che hanno interesse a sfruttare ancora Vaia: nuovi appalti lavori boschivi, movimento terra, costruzione di nuove forestali (con ulteriori danni) eccetera. Il bostrico è predato dagli uccelli, che cresceranno di pari passo con la sua diffusione. Ho sentito forestali affermare la sciocchezza che il bostrico avrebbe già fatto più danni di Vaia, un'assurdità bella e buona.

https://www.facebook.com/groups/172096820100230/posts/899443567365548

Osservando tutta la dorsale di Costalta e la zona sopra Regnana, l'impressione è che le macchie di piante aggredite dal bostrico si stiano ampliando, oltre che diventando più numerose.
Indubbiamente nelle zone colpite da Vaia si possono notare già dei cambiamenti nell'avifauna con un aumento del numero di specie che le frequentano e che possono costituire un ostacolo alla diffusione del bostrico.
In genere però la natura si adatta ai cambiamenti piuttosto che prevenirli e questo mi fa essere un po' meno ottimistaa di quanto sia tu, anche se ovviamente spero di sbagliarmi.
« Ultima modifica: 01/11/2021 15:26 da bandurko »

Offline AGH

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Re:Tre anni dopo Vaia
« Risposta #4 il: 01/11/2021 18:27 »
Il bostrico è un problema, è chiaro, ma lo si esagera di molto. Per esempio abitando in Piné vedo spesso i boschi qui: ci sono delle zone colpite ovviamente, ma non sono così estese come pensano molti. Dove abito io ad esempio, i danni da bostrico sono minimi, la val Fregasoga per dire è praticamente intatta. Speriamo non peggiori, in ogni caso la natura farà il suo corso, sperando che l'uomo nel frattempo non faccia altri danni, come ha fatto finora con le monoculture di abete rosso: Vaia dovrebbe averci insegnato qualcosa... in teoria

Ti segnalo un articolo di Casanova
https://www.questotrentino.it/articolo/15673/dopo_la_tempesta
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Offline bandurko

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Re:Tre anni dopo Vaia
« Risposta #5 il: 03/11/2021 00:07 »
Grazie per la segnalazione dell'articolo. Su di una cosa in particolare concordo: la gestione del post Vaia avrebbe dovuto essere centralizzato e non lasciato in mano a enti locali, che nel caso non sono state ne le regioni ( o provincie) e nemmeno i comuni ma, in alcuni casi, addirittura le Asuc (frazioni), cosa che ha comportato, per la smania di monetizzare, colpevoli ritardi.

Offline AGH

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Re:Tre anni dopo Vaia
« Risposta #6 il: 03/11/2021 13:00 »
ce n'è un altro, sempre di Casanova (che è ispettore forestale), dove critica il fatto che c'è stato un "arrembaggio" alla montagna e ai boschi grazie a Vaia, sopratutto per costruire nuove forestali, però non è ancora visibile su QT. Si sa che le catastrofi naturali sono tali per alcuni, e un affare per altri... (terremoto docet)
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Offline kobang

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Re:Tre anni dopo Vaia
« Risposta #7 il: 03/11/2021 20:26 »
Girando ho già visto fin troppe zone dove sono state ripiantate piantine da vivaio di abete rosso.....Si parlava di favorire la varietà degli alberi per garantire biodiversità e maggiore resistenza/resilienza per i futuri eventi tipo vaia.Si parlava anche di lasciare aree di radura sempre per lo stesso motivo.
Evidentemente poco si è imparato.