GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
TRENTINO => Ambiente del Trentino => Natura => Topic aperto da: pianmasan - 18/08/2025 09:28
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https://www.ladige.it/territori/giudicarie-rendena/2025/08/17/il-pastore-fabio-delpero-lupi-e-orsi-qui-ogni-anno-e-peggio-a-noi-non-pensa-nessuno-1.4151630
https://www.ildolomiti.it/ambiente/2025/cani-da-guardiania-i-cartelli-sono-il-primo-passo-per-evitare-situazioni-spiacevoli-ma-serve-piu-consapevolezza-anche-dai-fruitori-della-montagna
Io penso che in una discussione bisogna sempre tener presenti le ragioni di una e dell'altra parte.
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il pastore Delpero è stato smentito dalla Provincia: nessuna predazione è stata comunicata alla PAT (obbligatoria per legge)
https://www.ildolomiti.it/cronaca/2025/orsi-e-lupi-in-val-daone-non-ci-sono-denunce-e-segnalazioni-alla-forestale-la-provincia-sulle-presunte-predazioni-e-il-pastore-che-decide-di-tornare-a-valle
Spesso la raccontano un po' diversa da quel che è: fanno la sceneggiate dell'abbandono dell'alpeggio solo dopo che è trascorso il periodo minimo per prendere i contributi (60-70 gg), o per mancanza d'acqua o pascoli secchi ed esauriti per la siccità. Però è più comodo incolpare orsi e lupi :)
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Del tutto vero e verificato.Alcuni malgari seri ,anche nel trentino occidentale mi hanno detto che il vero problema è il cambio climatico che non garantisce più le ottimali condizioni per il pascolo. Sta diventando complicata anche la fienagione.Predazioni documentate poche,mentre aumentano i capi uccisi da violenti fenomeni meteo.Il pascolo non adeguato favorisce anche varie patologie.
Poichè molti rappresentanti degli allevatori sono a caccia di careghe politiche o amministrative,si accodano alla demenziale linea del fugazzi,del centodenti e altri balordi del genere.
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Questo pastore ha portato le pecore sui pascoli in quota per molti anni. Ora, in una, due stagioni abbandona l'alpeggio in anticipo solo dopo aver ottenuto i contributi: o è un truffatore o qualche ragione può averla, come dicevo nel mio primo commento. Direi che sarebbe meglio verificarle, queste ragioni.
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Parlando coi malgari e pastori zona baita,il problema principale è la scarsità di erba.Questo comporta ridotta produzione di latte e così via.I furbi e malandrini ci sono:chi denuncia superfici per fienagione su cui nonha titolo al fine di lucrare sui contributi,greggi zombie spesso provenienti dal centro e sud,denunciate come produttive,salvo poi lasciarle crepare nei posti più assurdi (leggersi l'ampia documentazione sulla mafia dei pascoli in trentino,costruita e gestita da due noti fratelli trentini....).Poi dare la colpa ai predatori torna comodo per farsi amici i vari fugazziani ed avere qualche regalia extra in cambio di voti.Malgrado tutto,per mia esperienza, la maggior parte di allevatori e pastori conserva una certa dignità e onestà.Poi sui notiziari ovviamente vanno solo quelli che fan comodo alla giunta provinciale
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Questo pastore ha portato le pecore sui pascoli in quota per molti anni. Ora, in una, due stagioni abbandona l'alpeggio in anticipo solo dopo aver ottenuto i contributi: o è un truffatore o qualche ragione può averla, come dicevo nel mio primo commento. Direi che sarebbe meglio verificarle, queste ragioni.
nessuno ha sostenuto che il pastore è un truffatore. Il diritto ai contributi spetta (giustamente) a chi fa l'alpeggio sul serio, ovvero almeno 60-70 giorni (dipende dalle zone e altri parametri fissati per legge). Ma quando il pastore sulla stampa dice che abbandona per colpa delle predazioni, e la Provincia risponde che nessuna predazione è stata comunicata, il dubbio che racconti balle è legittimo, e che l'abbandono dell'alpeggio sia dovuto in realtà ad altre ragioni come la mancanza d'acqua, pascoli secchi etc.
La morte di un animale "da reddito", per qualsiasi motivo avvenuta, deve essere comunicata obbligatoriamente per legge, e il veterinario, sempre per legge, deve intervenire per stabilire le cause di morte dell'animale. Questa è una norma che serve per contrastare eventuali malattie contagiose e bloccare le epidemie, e serve anche al pastore per ottenere gli indennizzi degli animali predati. Se non denuncia le predazioni alla Provincia, ovviamente niente rimborsi. Quindi il pastore non la racconta giusta. Ben che vada, ha omesso di denunciare le predazioni, violando norme obbligatorie del settore con possibili responsabilità amministrative e penali.