Autore Topic: Sofferenza dei rododendri  (Letto 3911 volte)

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Offline kobang

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Sofferenza dei rododendri
« il: 18/06/2022 15:26 »
Durante le ultime gite in Lagorai ho notato quasi ovunque un gran numero di piante di rododendro completamente essiccate.
Hanno l'aspetto come se fossero state esposte alla fiamma;alcune presentano porzioni ancora verdi e talvolta fiorite.
Particolarmente visibile il fenomeno in Val Cavè e sulle pendici di Fravort,Hoabonti e Cola.
Malgrado la evidente siccità,altre fioriture sono particolarmente rigogliose,con tantissima Nigritella che rilascia il caratteristico profumo di cioccolato, tanti Ranuncoli che quest'anno spiccano per le grosse dimensioni dei fiori.
I più grandi li ho visti sulle pendici della Vigolana,in particolare intorno a malga Derocca e sui prati nella zona che porta al Sasso dell'Aquila.
Laghi e laghetti soffrono visibilmente di carenza d'acqua con i più piccoli prossimi ad "imborbarsi",ossia diventare depressioni vagamente umide ed inerbate....
Molti dei paesaggi non hanno più la consueta fisionomia,con tutta la montagna che mostra in modo molto più palese che non in valle la drammatica crisi idrica.

Offline AGH

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Re:Sofferenza dei rododendri
« Risposta #1 il: 19/06/2022 08:37 »
Il mio "termometro" personale è la zona sopra casa, in Val Fregasoga, dove faccio tutti i giorni i miei giretti pomeridiani/serali. In particolare il Rio de le Cunèle, un affluente secondario del Rio Fregasoga: vado in una radura lungo il rio, dove ho riattivato un ramo secco del torrente, e perciò posso vedere le variazioni di portata quasi in tempo reale :) La portata si alza dopo i temporali e si abbassa nei giorni seguenti, ma devo dire che questo torrente, in 8 anni che sono qua, non l'ho mai visto sofferente.

Probabilmente questa è una zona fortunata, praticamente sotto il M. Cogne, e può contare su un impluvio piuttosto vasto che va dal Frattoni-Cogne, Fregasoga, M. Croce, Schliverai Spitz. Infatti il Rio Fregasoga, il corso d'acqua principale che raccoglie tutti gli affluenti, viene purtroppo quasi prosciugato nei pressi di Brusago per deviare l'acqua verso l'altopiano, che invece ha problemi di scarsità d'acqua piuttosto seri.
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