Autore Topic: Alpinista precipita da Cima Brenta  (Letto 2433 volte)

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Alpinista precipita da Cima Brenta
« il: 14/06/2009 18:05 »
Ancora una disgrazia in alta quota

14/06/2009 17:47
TRENTO - Un alpinista e' morto dopo una caduta sulla Vedretta Nord, che conduce a Cima Brenta, sull'omonimo Gruppo di Brenta, in Trentino. E' stato trovato privo di documenti e sono in corso accertamenti sulla sua identita' da parte dei carabinieri. L'incidente e' avvenuto in quota, dove ci sono ancora neve e ghiaccio, e a dare l'allarme sono stati due escursionisti, che hanno sentito le grida dell'uomo, mentre percorrevano un sentiero vicino.

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Re: Alpinista precipita da Cima Brenta
« Risposta #1 il: 14/06/2009 18:07 »
Un alpinista è precipitato per oltre 400 metri mentre scalava da solo la vetta del Brenta lungo la parete nord. La vittima, circa 50 anni, non aveva documenti e sono in corso gli accertamenti per verificare la sua identità. A dare l'allarme, due escursionisti richiamati dalle grida dell'uomo che stava cadendo.

L'incidente - spiega il soccorso alpino del Trentino - si è verificato intorno alle 12.30 sullo Scivolo Nord che conduce su Cima Brenta, nel gruppo omonimo. A circa tre quarti dell'itinerario, sui 2.500 metri di altitudine, nella parte dove la pendenza è più accentuata, l'alpinista è scivolato verso valle per 400 metri. La caduta è stata fatale.

I soccorsi sono stati allertati da due escursionisti che stavano percorrendo il sentiero Benini e che sono stati richiamati dalle grida dell'alpinista. Un elicottero ha recuperato la salma trasferita nel cimitero di Madonna di Campiglio.

da repubblica di oggi
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/cronaca/incidente-montagna/brenta/brenta.html
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Re: Alpinista precipita da Cima Brenta
« Risposta #2 il: 14/06/2009 23:28 »
Incidente sul Brenta: muore Ugo Tisi
14/06/2009 17:47

TRENTO - Ugo Tisi, 53 anni di Giustino, è morto dopo una caduta sulla Vedretta Nord, che conduce a Cima Brenta, sull'omonimo Gruppo di Brenta, in Trentino. L'uomo era molto conosciuto in tutta la Val Rendena. L'incidente e' avvenuto in quota, dove ci sono ancora neve e ghiaccio, e a dare l'allarme sono stati due escursionisti, che hanno sentito le grida dell'uomo, mentre percorrevano un sentiero vicino.

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« Ultima modifica: 14/06/2009 23:36 da AGH »
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Offline PassoVeloce

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Re: Alpinista precipita da Cima Brenta
« Risposta #3 il: 16/06/2009 08:22 »
In merito a questo incidente riporto le parole di Adriano Alimonta....credo siano molto importanti.....
La tragedia consumatasi ieri nel cuore del Brenta, la prima della stagione estiva, offre purtroppo lo spunto (il peggiore possibile, peraltro), per mettere in guardia gli amanti delle escursioni in montagna dagli inediti rischi legati all'inverno particolarmente nevoso che ci siamo lasciati alle spalle. A parlarne è Adriano Alimonta , già presidente del soccorso alpino, al quale ieri è toccato l'ingrato compito di recuperare la salma del povero Ugo Tisi, ai piedi dello Scivolo Brenta. Lui il Gruppo del Brenta lo conosce bene come pochi e non teme smentita dicendo di non averlo mai visto negli ultimi vent'anni così innevato a metà giugno, come lo è adesso. «Tutti i percorsi d'alta quota sono ancora pieni di neve - afferma -. Sono condizioni assolutamente eccezionali per questo periodo, meglio assimilabili a quelle che si riscontrano in primavera. Il problema è che in primavera certi itinerari nessuno si sogna di affrontarli; a metà giugno, però sì...». Alimonta raccomanda ad escursionisti e alpinisti un supplemento di prudenza in questa fase dell'anno rispetto al passato: «Non è un anno come tutti gli altri - ribadisce -. I classici pericoli incombenti sui pochi che si avventurano in montagna in primavera, ora interessano anche la massa di appassionati che la affronta con la bella stagione». Ma da cosa bisogna guardarsi, in particolare? La neve e gli effetti legati alle sue trasformazioni sono la fonte primaria di pericoli più o meno evidenti. «C'è tanta neve, che nelle ore del mattino si presenta ancora molto compatta, per non dire in forma di ghiaccio nei versanti a nord - avverte Alimonta -. Avere l'attrezzatura adeguata in situazioni normalmente superabili anche in scarpe da ginnastica, può fare la differenza fra concludere felicemente una gita o farsi male seriamente, se non peggio. Detto con altre parole, ora come ora è indispensabile almeno calzare gli scarponi, anche se personalmente mi sento di consigliare di portarsi appresso pure i ramponi. Altro consiglio: evitare i calzoncini corti; in presenza di neve ghiacciata indossare pantaloni lunghi in caso anche di brevi scivolate evita di farsi male stupidamente». Altro rischio da cui mette in guardia Alimonta è quello delle scariche di neve e sassi: «Siamo in pieno disgelo, è bene non scordarlo, quindi particolare attenzione va posta nella scelta degli itinerari».

donkey71

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Re: Prudenza...
« Risposta #4 il: 18/06/2009 18:45 »
Lunedì mi trovavo su a Forcella degli Scarperi, e non so dirvene un vero perché. Ritengo probabile che ogni tanto l'essere umano debba andar per luoghi silenziosi solo per il piacere di vagabondare, senza mète di rilievo o cime indicate su una cartina. Ma farsi troppe domande, non serve. Come dice un amico che domenica mi chiamava dal Cervino, bisogna sempre andare sul campo...è lì che si scova l'unica verità. A parte le mie personali filosofie, a dir la verità avevo addocchiato questo canalone dalle parti di San Candido già parecchio tempo fa. Non vi nego che lassù le condizioni non erano certo "semplici". Più serie di quel che avevo teorizzato a casa, ma una prudenziale attrezzatura mi ha salvato l'ascensione.
Neve portante sì e ampi pezzi ancora ghiacciati (in ombra) ma qualche tratto/attraversamento instabile, ed una buona scarica di sassi al ritorno...per una discesa fatta con passo un pochino più felpato.  Insomma, quest'anno serve una prudenza a dir poco eccezionale. Malgrado l'esperienza, con queste condizioni, non si può proprio mai sentirsi del tutto sicuri. Colgo quindi le parole del Sig. Alimonta come assolutamente veritiere e mi sento alquanto già ad oggi preoccupato per la massa di gente che pensa di riversarsi quest'anno per le Dolomiti pensando ad una stagione qualunque. Non è una stagione normale, questo inverno nevoso ci lascia in eredità canali innevati sui versanti nord, che richiedono una certa esperienza e l'impiego di idonea attrezzatura.
Spero che gli incidenti degli ultimi giorni fungano da mònito per coloro che intendono andar in quota, bisogna andarci cauti. I problemi derivano proprio da queste lingue di neve ancora presente sui versanti più in ombra. Saper rinunciare, lo dico ancora una volta, è un atto di ragionevole intelligenza. Non abbiate mai paura di farlo. In montagna si va per star bene e divertirsi, facendo quel che si sa fare.

  
« Ultima modifica: 18/06/2009 18:47 da DONKEY »

Offline JFT

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Re: Prudenza...
« Risposta #5 il: 19/06/2009 08:22 »
Saper rinunciare [...] è un atto di ragionevole intelligenza. Non abbiate mai paura di farlo. In montagna si va per star bene e divertirsi, facendo quel che si sa fare.

Mi chiedo quanto siano condivise in generale queste parole, che sottoscrivo con entusiasmo.
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
Friedrich Nietzsche

Offline Guido

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Re: Prudenza...
« Risposta #6 il: 19/06/2009 18:38 »
Come dice un amico che domenica mi chiamava dal Cervino,   

C'era un tuo amico sul Cervino domenica scorsa? fagli i complimenti!  :)
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

donkey71

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Re: l'amico veloce.
« Risposta #7 il: 25/06/2009 19:54 »
L'amico? Beh, il vispo più che cinquantenne è partito da Venezia. Autostrada Milano-Torino per 5 ore non stop. Salito il Cervino. Telefonata d'invidia al sottoscritto. Ritorno a casa da moglie e pargoli. In giornata, circa una ventina d'ore in tutto. Che cosa vuoi che ti dica...un missile. Ma oramai, di lui, non mi stupisco più. A dirtela tutta, è un habitué della velocità...fatico spesso a stargli dietro. Io lo chiamo l'Amico Veloce.... ;D
« Ultima modifica: 25/06/2009 19:56 da DONKEY »