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Un'incredibile strage sul K2[...]
Da Polenza si e' dato ancora da fare, hai visto?E' curioso pero' come tutti gli alpinisti impegnati in questo genere di attivita' riconoscano in lui la persona a cui fare riferimento in casi di emergenza (e non solo).
Sara' forse che in queste circostanze e' "bello" sapere che c'e' qualcuno su cui contare e a cui rivolgersi in caso di necessita'?
Questo dimostra il fatto che molta più gente parte per fare percorsi fuori dai suoi limiti: qualche volta va bene, qualche volta finisce male, specie se diamo un mano alla sfortuna andando a fare un 8000.Non voglio sembrare di parte facendo sembrare un eroe il solo Confortola, ma certo è che se lui, il capo-spedizione olandese e pochi altri sono sopravvissuti lo devono alla loro preparazione e alla fortuna.Gli incompetenti non ci vanno certo da soli però sul K2... spero che da ora in poi ci si renda conto che di limiti non esistono solo quelli di velocità, ma molti altri di cui spesso ci si dimentica.
in effetti......"Lassù è stato un inferno. Durante la discesa, a oltre 8.000 metri, per la quota e la fatica mi sono addirittura addormentato in mezzo alla neve e quando mi sono svegliato non mi rendevo più bene conto di dove mi trovassi". notte."
mi pare che non si tenga mai ababstanza conto del ruolo EROICO di tanti sherpa sconosciuti...
A beneficio dei "malfidati" ( ) copio e incollo dalla newsletter di montagna.tv (
a beneficio delle anime belle..
Brutta bestia la diffidenza..."Non ho mai detto che i soccorsi sul Nanga Parbat sono stati inutili o indesiderati. Agostino Da Polenza, Gnaro Mondinelli e Maurizio Gallo sono corsi laggiù per amicizia e spirito alpinistico. Il loro è stato un gesto bellissimo e prezioso per noi. Non smetterò mai di ringraziarli"