Autore Topic: Joelette, la nuova carrozzella "da montagna" per disabili  (Letto 9970 volte)

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Sul recente notiziario della Sat è presentata, con tanto di prova sul campo, la "Joelette" una particolare carrozzella per disabili che permette il trasporto della persona anche su sentieri di montagna con maggiore comfort e sicurezza

http://www.sat.tn.it/bollettino/3_2008.pdf (pagina 13)
« Ultima modifica: 03/12/2008 18:11 da AGH »
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Re: Joelette, la nuova carrozzella "da montagna" per disabili
« Risposta #1 il: 03/12/2008 18:22 »
Finalmente è realtà anche in Trentino! Mi fa molto piacere che la SAT abbia raccolto positivamente la mia/nostra proposta di acquistarne una da mettere a disposizione delle sezioni e delle associazioni che la di volta in volta la richiedono. È un traguardo importante che spero possa avere un seguito significativo.

In Francia la joelette viene usata fin dal 1987 e permette ai disabili motori anche gravi di fare escursioni abbastanza impegnative (diciamo quasi tutti i percorsi E). Il giorno dell'inaugurazione, sabato 6 settembre, con gli amici della SAT di Arco siamo saliti dalla Malga Campo al Monte Stivo impigando due ore, quando i tempi "normali" sono di circa due ore e mezza.

Spero tuttavia che non sfugga il significato più profondo e secondo me più importante di questo strumento, che non è (solo) quello di permettere ai disabili motori di andare in montagna, ma prima di tutto quello di poterci andare insieme agli altri, a chi non è disabile, cioè di partecipare ad escursioni in montagna non "pensate" per disabili ma aperte a tutti.

Spero anche che i Sigg.ri Consiglieri appena eletti abbiano il buon senso di modificare l'art. 22 della L.P. 8/1993 che vieta la circolazione dei non meglio definiti "mezzi meccanici" sui sentieri di montagna più stretti di 1,10 metri o con pendenze superiori al 20%. La norma, pensata per le MTB (e fin qui non posso che essere d'accordo) si estende però a tutti i "mezzi meccanici", tra cui rientra sicuramente la joelette, essendo per il Codice della Strada un veicolo a braccia.

Attualmente il Trentino è l'unica regione alpina che ne vieta l'utilizzo, nonostante abbia i politici più pagati d'Europa, dai quali sarebbe quanto meno lecito aspettarsi che scrivano leggi chiare e comprensibili e soprattutto che conoscano la realtà alla quale la legge si va a riferire.

Tra l'altro, anche ammettendo che il buon senso dei forestali che magari eviteranno di applicare le sanzioni (ma ne siamo proprio sicuri?) supplisca alla discutibile formulazione di questa norma, in caso di eventuali incedenti, sorgerebbero immancabilmente problematiche di tipo assicurativo.

Ritornando alla joelette, in Francia è stata inoltre utilizzata con successo, sui percorsi più, facili, in combinazione con l'asino. Inoltre recentemente è stato predisposto una sorta di sci da installare al posto della ruota per poterla usare anche in inverno con la neve:
http://www.hce.asso.fr/Joelette-sur-skis-aux-Plans-d (link in francese).

Se a qualcuno può interessare, ecco qui alcuni filmati amatoriali francesi (ma le immagini sono più che eloquenti e del resto credo che sia grazie a questi filmati che la SAT abbia raccolto l'invio per fare questo acquisto...) che mostrano la joelette sul campo:

http://dailymotion.alice.it/relevance/search/joelette/video/xv65v_joelettes-en-beaufortain_sport

http://dailymotion.alice.it/relevance/search/joelette/video/xygsu_joelettes-en-pyrenees

http://dailymotion.alice.it/relevance/search/joelette/video/xzvf8_grotte-des-boeufs_sport

http://dailymotion.alice.it/relevance/search/joelette/video/xs8wk_pas-de-lallier_sport

http://telegrenoble.kewego.fr/video/iLyROoaftTiN.html

http://dailymotion.alice.it/relevance/search/joelette/video/xsaim_chalets-de-la-balme_sport

http://dailymotion.alice.it/related/1545117/video/xs9fd_lac-crozet_sport

http://dailymotion.alice.it/video/xx47x_joelette-en-queyras_sport

Buona serata a tutti,

Stefano

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Re: Joelette, la nuova carrozzella "da montagna" per disabili
« Risposta #2 il: 03/12/2008 18:29 »
Spero anche che i Sigg.ri Consiglieri appena eletti abbiano il buon senso di modificare l'art. 22 della L.P. 8/1993 che vieta la circolazione dei non meglio definiti "mezzi meccanici" sui sentieri di montagna più stretti di 1,10 metri o con pendenze superiori al 20%. La norma, pensata per le MTB (e fin qui non posso che essere d'accordo) si estende però a tutti i "mezzi meccanici", tra cui rientra sicuramente la joelette, essendo per il Codice della Strada un veicolo a braccia.

wow, ottima documentazione stefano! Riguardo al divieto, penso si tratti di una svista, nel senso che nessuno, al momento di scrivere la legge, ha certo pensato alla joelette... di cui molti, io compreso, fino a pochi mesi fa ignoravano persino l'esistenza. Speriamo pongano rimedio, ma qualcuno ne ha chiesto la modifica? Perchè se si aspetta che si muovano loro, campa cavallo... :)
« Ultima modifica: 03/12/2008 18:37 da AGH »
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Re: Joelette, la nuova carrozzella "da montagna" per disabili
« Risposta #3 il: 03/12/2008 19:00 »
Citazione
Riguardo al divieto, penso si tratti di una svista, nel senso che nessuno, al momento di scrivere la legge, ha certo pensato alla joelette... di cui molti, io compreso fino a pochi mesi fa, ignorava persino l'esistenza.

Sicuramente si è trattato di una svista. Però, a mio parere, un conto è la svista di una persona comune, non addetta ai lavori, un conto è la svista di TUTTI i consiglieri e di TUTTI gli assessori, i quali sono pagati profumatamente con i nostri soldi proprio per la competenza che dovrebbero dimostrare. E che qui non hanno certo dimostrato.

La joelette esiste in Francia dal lontano 1987 ed è attualmente l'unico strumento che permette a disabili motori di andare su sentieri. É stata utilizzata anche in altre regioni italiane, come la Val d'Aosta e perfino l'Abruzzo, e in altri stati tra cui il Perù per trekking nelle Ande. Non era quindi una cosa così difficile da sapere per chi dovrebbe occuparsi di queste cose, bastava documentarsi un po'. E poi, quanto meno, scrivere leggi chiare e comprensibili... Cos'è un "mezzo meccanico"?

Non vorrei apparire troppo duro, ma sinceramente mi domando come mai chi si occupa di problematiche di disabili in una regione di montagna come la nostra non si sia MAI documentato su come si può portare un disabile in montagna.

Nemmeno, dopo ampio risalto della stampa (sia l'Adige che il Trentino avevano dedicato spazio alla cosa sia ad agosto al momento dell'arrivo in Trentino della joelette, sia alla gita di settembre) nessuno dei Sigg.ri Consiglieri ha pensato ad una modifica.

Anche prima dell'acquisto bastava mettersi due ore su Google e cercare un po'... e magari sapere guardare un pochino più in là dei propri confini... Io mi sono documentato così, non sono nato imparato, e come lavoro principale sono semplice ragioniere...

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Speriamo pongano rimedio, ma qualcuno ne ha chiesto la modifica?

Noi come Montagna Amica non l'abbiamo chiesta. Ne abbiamo avuto abbastanza di come si viene trattati in questi casi. L'elemosina non la chiediamo, le attività andremo semplicemente a farle altrove, fuori dal Trentino.

Vuoi un esempio? Parliamo della nuova legge sull'accompagnamento in montagna. Mentre prima con la vecchia normativa l'accompagnamento meramente escursionistico non era regolamentato e chiunque lo poteva fare, con la nuova norma sull'"accompagnatore di territorio" ecco cosa ci hanno regalato:
-L'obbligo di fare un corso a pagamento, insieme a persone alla prima esperienza nell'ambito di accompagnamento, che però ha fruttato al Collegio Guide Alpine quasi 90.000 euro per circa 200 ore di corso, quasi sempre in aula per imparare (non ridete) anche a distinguere un prodotto DOP da uno IGP, piuttosto che sapere come si costruisce una meridiana, con solo qualche argomento relativo alla nostra professione di accompagnatori, e poi che siamo stati tra i fortunati ad essere tra i primi abilitati alla professione visto che è stata fatta una graduatoria previa selezione;
-Il divieto di accompagnare oltre i 1.800 metri di quota (a proposito, mi piacerebbe sapere come hanno trovato questo limite di 1800 metri, cosa c'è dopo, l'orco cattivo?), quindi va benissimo un bel percorso impervio EE nella zona del Garda, ma non un bel prato a 2.000 metri di quota e un divieto assoluto di accompagnare su escursioni in ambiente innevato anche non valanghivo, salvo singoli percorsi in deroga che verranno individuati ma che per ora non sono ancora stati individuati e non potranno certo supplire ai limiti di questa norma.
Questa norma è l'art. 16-nis della L.P. 20/1993, tanto per dire che non sono ubriaco, purtroppo.

L'anno scorso, come Montagna Amica, abbiamo inviato una Mail a TUTTI i consiglieri di tutti gli schieramenti politici (Montagna Amica è assolutamente apolitica) chiedendo di rivedere questa norma (scritta per tutelare le Guide Alpine che invece di fare le guide alpine spesso fanno gli accompagnatori di media montagna... Possono farlo, per carità, ma non dovrebbe essere neppure immaginabile che vogliano escludere gli altri da quello che non è il loro lavoro più tipico, cioè l'accompagnamento in ambito alpinistico).

Avevamo proposto in via provvisoria, come segnale di buona volontà, di innalzare almeno il limite di quota da 1800 a 2000 metri. Risultato: tre sole rispose, due della maggioranza ed una dell'opposizione. I consiglieri di maggioranza hanno portato la cosa sui tavoli dell'Assessore che poi è rimasta lì e dopo un anno non è stato ancora fatto nulla; attualmente nella bozza di Finanziaria per il 2009 (come se ci fossero solo le Finanziarie per modificare queste norme...) non c'è chiaramente niente al riguardo.

Il consigliere di opposizione ha predisposto l'emendamento nella scorsa Finanziaria, che poi la maggioranza non ha votato.

Risultato: stiamo trasferendo dove possibile le nostre attività in Süd-Tirol e qualche uscita anche in Austria, dove chi scrive le leggi per lo meno sa che cos'è la montagna e forse almeno una volta nella sua vita gli scarponi ai piedi li ha anche messi.

Capisci bene che non ho altro tempo da perdere per andare a spiegare a chi dovrebbe occuparsi di queste cose cosa dovrebbe fare...

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Perchè se si aspetta che si muovano loro, campa cavallo...
Vedi sopra... Comunque se mi pagano lo stipendio di consigliere, la proposta di modifica gliela faccio... -:)

Scusate lo sfogo, ma veramente dopo avere fatto attività che nessun altro prima aveva fatto con i disabili (non vedenti accompagnati sulla Cima d'Asta, quest'estate abbiamo organizzato un evento in collaborazione con il Soccorso Alpino in cui un alpinista sanza una gamba è salito da primo per una via di roccia portando da seconda una non vedente, e tante altre) e non avere mai chiesto un solo centesimo alla Provincia ed essere stati poi trattati in questo modo... Capirete che non è il massimo e che la pazienza credo che al mio posto l'avrebbero già persa in tanti... -:)

Buona serata a tutti e se avete tempo e voglia guardare i filmati!

Stefano
« Ultima modifica: 03/12/2008 19:04 da MontagnaAmica »

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Re: Joelette, la nuova carrozzella "da montagna" per disabili
« Risposta #4 il: 03/12/2008 19:15 »
-Il divieto di accompagnare oltre i 1.800 metri di quota (a proposito, mi piacerebbe sapere come hanno trovato questo limite di 1800 metri, cosa c'è dopo, l'orco cattivo?), quindi va benissimo un bel percorso impervio EE nella zona del Garda, ma non un bel prato a 2.000 metri di quota e un divieto assoluto di accompagnare su escursioni in ambiente innevato anche non valanghivo, salvo singoli percorsi in deroga che verranno individuati ma che per ora non sono ancora stati individuati e non potranno certo supplire ai limiti di questa norma.
Questa norma è l'art. 16-nis della L.P. 20/1993, tanto per dire che non sono ubriaco, purtroppo.

si questa cosa ridicola dei 1800 metri l'avevo letta da qualche parte in un articolo che parlava della regolamentazione degli accompagnatori in montagna. E' evidentemente una norma corporativa in favore delle guide alpine, ma tutti capiscono che fissare il limite indicando semplicemente una quota può essere una comoda scorciatoia ma è, nello stesso tempo, anche un'assurdità. Del resto non è l'unica, ciascuno in italia e quindi anche in trentino si fa la sua brava corporazione e poi mette tutti i paletti possibili per recintare il proprio orto (guide alpine, maestri di sci, accompagnatori turistici eccetera). 

Riguardo la scarsa attenzione ai disabili temo sia una questione di arretratezza culturale: manca l'educazione, quindi semplicemente "non ci si pensa". Ecco il perché di tante barriere, stavolta fisiche, che si trovano ovunque... marciapiedi, scale, accessi nei palazzi o altre strutture pubbliche...

Io nel mio piccolissimo cerco di contribuire dando risalto a questa iniziativa...

PS: video ne ho guardati alcuni, sembra davvero un'idea valida.
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Offline daniele73

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Re: Joelette, la nuova carrozzella "da montagna" per disabili
« Risposta #5 il: 05/03/2012 22:47 »
Nella mia 3 giorni toscasna sulla via Francigena, nell'ultima tappa della festa a cui ho partecipato c'era l'associazione CamminoPossibile con una joelette che ho come molti aiutato a spingere. Splendido mezzo e idea geniale.