ancora bocconi avvelenati, ma chi puà essere il DEFICIENTE che compie azioni simili?
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Esche avvelenate, bocconi di carne che nascondono sostanze topicide e che domenica sera hanno causato la morte di un piccolo Schnauzer, la mascotte del bar Millenium a Lavis
Esche avvelenate, bocconi di carne che nascondono sostanze topicide e che domenica sera hanno causato la morte di un piccolo Schnauzer, la mascotte del bar Millenium a Lavis. È da settimane che in paese vengono ritrovati pezzi di polpette che contengono un potente veleno che fa paura sia ai proprietari dei cani che ai genitori: i bocconi infatti non sono stati ritrovati solo in via Lungo Avisio, dove di solito si porta a passeggiare il cane, ma anche nelle aree verdi frequentate dai più piccoli. Sono stati proprio alcuni bambini, una ventina di giorni fa, a consegnare al veterinario alcuni bocconi raccolti in via Peratoner; ieri dal servizio veterinario dell'azienda sanitaria è arrivato l'esito delle analisi con la conferma: quei pezzi di carne erano avvelenati.
Le esche contenevano dicumarolo, ossia veleno per topi, un anticoagulante che porta alla morte delle bestiole e che può causare serie conseguenze ai bambini che per curiosità maneggiano i bocconi. Il sindaco Graziano Pellegrini venerdì 18 settembre ha ricevuto una lettera dall'Azienda sanitaria, nella quale si cita un caso di avvelenamento delle scorse settimane.
Tra i suoi poteri c'è quello di emettere un'ordinanza con la quale si invitano le forze dell'ordine a sorvegliare il territorio per la salute dei cani, ma anche per le persone. La polizia locale era già stata avvisata ad inizio settembre e subito gli agenti hanno fatto un primo sopralluogo fra via Peratoner e via Proner. Ma la gente ha segnalato bocconi pure in via Varner, in via Clementi, lungo l'Avisio. Il veterinario Stefano Bortolami esprime un certo livello di preoccupazione. «Un mese fa sono arrivati i bambini con alcune esche, stamattina (ieri per chi legge) mi è stato portato un sacchetto con altri pezzi di carne che farò analizzare - spiega - Nell'ultimo periodo ho curato tre cani che avevano ingerito bocconi avvelenati e si sono salvati. Sono a conoscenza di altri casi di cui si sono occupati altri studi veterinari. Non si può andare avanti così e spero che qualcosa venga fatto ora che anche il sindaco è stato informato. Oltre al problema degli animali c'è il pericolo per i bambini». Tiziano Tommasi dietro al bancone del bar Millennium ieri raccontava la fine dolorosa di Nebbia, lo Schnauzer di un anno e mezzo di papà Fernando: «Vomitava una sostanza tipo chewing gum. Ha impiegato qualche ora a fare effetto. Il cane è stato male venerdì e domenica sera è morto». Ma gli animali rimasti vittima delle esche avvelenate potrebbero essere di più. «Ho due bambini - continua Tommasi - non vorrei mai che quei bocconi diventassero un pericolo anche per loro». Maria Luisa Cammelli è entrata con due Labrador dal veterinario per portare un vasetto con bocconi raccolti qualche giorno fa (foto in alto) ed un sacchetto di plastica con bocconi non ancora distribuiti: chi ha commesso questi atti barbari probabilmente stava per essere scoperto e allora ha lasciato i suoi bocconi in un sacchetto di plastica, in via Lungo Avisio, dove i cani ed i padroni possono essere più liberi. «Un'amica che lavora in un negozio di giardinaggio e prodotti agricoli - spiega Cammelli - mi ha detto che non ha mai venduto così tanti rodenticidi come in questo periodo». Un distillato di cattiveria quindi. Maria Luisa ammette: «c'è chi non raccoglie gli escrementi del proprio animale». Basta questo per condannare a morte un cane? Unico rimedio alle esche è la museruola. Intanto, in paese qualcuno vuole organizzare una raccolta firme.
L'Adige di ieir