Autore Topic: Valanga a Cima d'Asta sul percorso della gara scialpinistica 2013  (Letto 2498 volte)

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Offline Mau

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Valanga a Cima d'Asta sul percorso della Sky-Alp 2013

http://www.lavocedelnordest.eu/valanga-in-cima-dasta-nessun-ferito/

secondo me questo evento, per fortuna senza conseguenze, merita una rilessione ...

Il fatto che una valanga sia comunque caduta lungo il percorso di un itinerario che, in quanto sede di una gara organizzata, avrebbe dovuto essere comunque + "controllato" di altri, dovrebbe, a mio parere, consigliare maggior prudenza ai "sapienti del giorno dopo" che, se un evento analogo succede allo scialpinista qualunque su un itinerario qualunque, sparano dal pulpito sentenze affrettate... ;D

La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

Foto qui https://picasaweb.google.com/101452674008708650686?gsessionid=pC6VWv221ZhsNxdPABmQrw

Offline AGH

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Valanga a Cima d'Asta sul percorso della Sky-Alp 2013

http://www.lavocedelnordest.eu/valanga-in-cima-dasta-nessun-ferito/

secondo me questo evento, per fortuna senza conseguenze, merita una rilessione ...

Il fatto che una valanga sia comunque caduta lungo il percorso di un itinerario che, in quanto sede di una gara organizzata, avrebbe dovuto essere comunque + "controllato" di altri, dovrebbe, a mio parere, consigliare maggior prudenza ai "sapienti del giorno dopo" che, se un evento analogo succede allo scialpinista qualunque su un itinerario qualunque, sparano dal pulpito sentenze affrettate... ;D

io resto dell'idea che le valanghe sono spesso un fenomeno troppo complesso per poterlo prevedere con relativa sicurezza, prova ne sia il numero di incidenti capitati a gente indubbiamente esperta. Ieri è andata bene: quanti esperti e guide alpine avranno controllato il percorso ritenendolo "sicuro"? Ai tempi miei ci si accontentava di fare scialpinismo a fine inverno o primavera quando il manto era generalmente assestato e più sicuro.  Ora basta una nevicata e tutti si catapultano sulle montagne ancora a novembre :D Non do' giudizi, ciascuno fa quel che gli pare, io sono diventato timoroso e faccio molte meno uscite rispetto a una volta quando forse prendevo le cose più alla leggera.
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Offline Mau

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io resto dell'idea che le valanghe sono spesso un fenomeno troppo complesso per poterlo prevedere con relativa sicurezza, prova ne sia il numero di incidenti capitati a gente indubbiamente esperta. Ieri è andata bene: quanti esperti e guide alpine avranno controllato il percorso ritenendolo "sicuro"? Ai tempi miei ci si accontentava di fare scialpinismo a fine inverno o primavera quando il manto era generalmente assestato e più sicuro.  Ora basta una nevicata e tutti si catapultano sulle montagne ancora a novembre :D Non do' giudizi, ciascuno fa quel che gli pare, io sono diventato timoroso e faccio molte meno uscite rispetto a una volta quando forse prendevo le cose più alla leggera.
Sono d'accordo al 100% con te... :) ... (sarebbe utile comunque sapere il punto esatto di dove è caduta la valanga...)....per non esere frainteso: il mio parere non vuole certo essere un incitamento all'imprudenza o alla superificalità.. ma solo una constatazione che, forse, in molti casi, soprattutto nei percorsi su neve, esiste un certo margine di imprevedibilità  e di fatalità da mettere in conto..... se fosse sufficiente la preparazione fisico-tecnico-atletica e lo studio accurato dei percorsi, tutti i grandi alpinisti dovrebbero morire di morte naturale nel proprio letto... ;).. e invece sappiamo che non è così...

PS Mi piacerebbe sapere il parere di altri su questo argomento... :)
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Offline Pistacchio

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Premetto di essere malfidente rispetto a quello che scrivono i giornali, quindi la valanga POTREBBE essere caduta li "vicino". Ammesso e non concesso che la notizia sia buona, va considerato che un certo rischio di fondo esiste sempre. Va altresì considerato che la valanga è caduta dopo la fine della gara, sappiamo bene tutti che la mattina i rischi sono minori. Aggiungo che ci sarà un motivo perché per le gare (e non solo quelle) richiedono l'ARVA. Poi una volta, esci in un percorso fatto e rifatto mille volte in un punto dove a memoria d'uomo non si è mai vista una valanga, e scopri che per qualche giro strano del vento si è fatto un accumulo che poi si stacca mentre ci passi sopra.
In conclusione la montagna non è mai completamente sicura e spesso nemmeno l'esperienza basta a capire i segnali (se ce ne sono) Chi va in montagna conosce i pericoli e deve accettare la probabilità di incidente, altrimenti può sempre stare a casa nessuno lo obbliga.
Si capisce?

Offline AGH

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Va altresì considerato che la valanga è caduta dopo la fine della gara, sappiamo bene tutti che la mattina i rischi sono minori. Aggiungo che ci sarà un motivo perché per le gare (e non solo quelle) richiedono l'ARVA. Poi una volta, esci in un percorso fatto e rifatto mille volte in un punto dove a memoria d'uomo non si è mai vista una valanga, e scopri che per qualche giro strano del vento si è fatto un accumulo che poi si stacca mentre ci passi sopra.

ribadisco che non colpevolizzo nessuno, chi organizza la gara è degno della massima stima e ammirazione, sono sicuro che tutti hanno agito con assoluta buona fede. Ma se fosse successo qualcosa? Bisogna accettare che chi fa certe cose si assume anche il rischio, del resto nessuno è obbligato a partecipare, così come nessuno è obbligato a fare scialpinismo
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Offline kobang

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Resta il fatto che azzerare il rischio è impossibile.Quando col CNSAS curavamo la sicurezza sul percorso di gara in C. d'Asta,il giorno prima si controllava tutto il possibile,i tracciatori indicavano le zone da controllare con più attenzione ed uomini.Poi basta un repentino aumento del vento o della temperatura e le condizioni mutano.
Francamente non sono fra quelli che ad ogni uscita si pone la questione se rischio tanto o poco,nè penso che andare meno volte sia un fattore di riduzione del rischio:basta una volta perchè sia quella buona....
Tenuto conto dei fondamentali elementi di prudenza,i miei compagni ed io andiamo,cercando di sfruttare la neve dall'inizio alla fine della stagione.Lo ripeto ancora:la valutazione finale si fà sul posto,pronti anche alla rinuncia o al cambio di itinerario se qualcosa non quadra.
Restando all'attuale direi che è ovvio che il gran caldo repentino e la pioggia copiosa hanno devastato il manto e quindi c'è da aspettarsi di tutto,ovunque.
Domenica faremo la Hafeloerl in Ultental e ci stiamo documentando il più possibile,ma ciò non toglie che se si rifiuta un minimo di "rischio" conviene dedicarsi ad altro.