Autore Topic: Valanghe: comportamento e denunce  (Letto 2261 volte)

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Offline Mau

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Valanghe: comportamento e denunce
« il: 21/02/2011 12:25 »
Prendo spunto dal recente caso di 3 scialpinisti travolti da una valanga nella zona di Roccaraso, sembra, nei pressi degli impianti. Mi ha particolarmente colpito il fatto che in TV, proprio mentre mostravano le immagini del salvataggio di uno dei 3 (per fortuna salvato e senza gravi danni; anche gli altri 2 si sono salvati) il giornalista comunicava che i 3 sono stati denunciati ... non ricordo bene le motivazioni della denuncia. Lasciando perdere il caso specifico, volevo sapere il parere dei forumisti sulla problematica generale.
Richiamo il parere del primario della centrale provinciale di emergenza Manfred Brandstätter che in un suo intervento ospitato da questo forum dal titolo "Non criminalizzare gli scialpinisti" afferma, fra l'altro: " Sono d'accordo: chi, facendo fuoripista accanto a un impianto, provoca una slavina causando vittime o feriti, dev'essere perseguito penalmente. Ma lasciamo agli alpinisti la libertà di rischiare in prima persona. Che crimine commettono se provocano una valanga? Riflettiamoci, altrimenti prima o poi arriveranno le multe per chi getta di sotto un sassolino mentre arrampica sulle Dolomiti». Concordo pienamente con questa posizione, che mi pare assai autorevole. Non voglio certo negare che, in alcuni casi, ci possa essere da parte dello scialp. o del ciaspolatore imprudenza o impreparazione o sottovalutazione dei pericoli ... Ma, nello stesso tempo temo che, molto spesso, ci siano tanti pregiudizi nei confronti dell'escursionismo invernale e che lo si voglia colpire x partito preso ... Quando qualcuno ci  lascia la pelle sotto una valanga, la stampa suona la grancassa "Sì, poverino, ma in fondo se l'è cercata ..." "La colpa è sua ..." Che è del tipo:Cade un aereo ed è sempre colpa del pilota ... Forse sono troppo malizioso, ma ...: non è questa posizione nasca dal fatto che l'escursionismo invernale, a differenza dello sci in pista non fa incassare? Non è che questa attività sia "scomoda", perchè non omologata, fuori dal giro della massa?
E quando, come è successo parecchie volte, la valanga cade, senza colpa di scialp., nelle piste, protette, sicure e controllate, cosa dicono allora certi soloni? Non è che forse, qualche volta almeno, bisogna arrendersi e parlare di fatalità, senza cercare sempre la colpa di qualcuno, perchè non tutto - per fortuna - si può prevedere, omologare o controllare? Ribadisco: non voglio essere frainteso; so che ci sono anche comportamenti incoscienti, ma ...
Ciao
Maurizio
 

La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

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Offline kobang

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Re: Valanghe: comportamento e denunce
« Risposta #1 il: 21/02/2011 14:24 »
Concordo con te Mau.
Spesso le regole sono dettate dal bisogno/opportunità di andare incontro alle aspettative emozionali dei cosiddetti benpensanti.In genere partorite da incopetenti in materia e difficilmente applicabili senza produrre paradossali diseguaglianze.Se poi vai nel merito dei diritti ed obblighi delle società che gestiscono le stazioni di sci ti accorgi che è vero tutto ed il contrario di tutto,fatto salvo il principio di non toccare mai chi lucra....

Offline AGH

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Re: Valanghe: comportamento e denunce
« Risposta #2 il: 21/02/2011 15:46 »
Concordo con te Mau.
Spesso le regole sono dettate dal bisogno/opportunità di andare incontro alle aspettative emozionali dei cosiddetti benpensanti.In genere partorite da incopetenti in materia e difficilmente applicabili senza produrre paradossali diseguaglianze.Se poi vai nel merito dei diritti ed obblighi delle società che gestiscono le stazioni di sci ti accorgi che è vero tutto ed il contrario di tutto,fatto salvo il principio di non toccare mai chi lucra....

a me francamente pare una deriva demenziale. Spesso sono gli stessi soccorritori a dire "no" agli obblighi di vario tipo, o peggio ai divieti generalizzati, perché essi stessi, prima che soccorritori, sono anche e soprattutto alpinisti, scialpinisti e veri amanti della montagna. Cioè uno dei pochi luoghi ormai cioè dove ci si può sentire, sia pure per poche ore, veramente liberi di elevarsi dalle "miserie" quotidiane. Ma in Italia c'è questa smania ottusa e, in fondo, autoritaria, di voler normare tutto, di trattare i cittadini come minus habens, dei sottosviluppati da tutelare o meglio irreggimentare con ogni mezzo. La fatica di legiferare con un minimo di buon senso, e conoscenza del problema, viene eliminata con la facile scorciatoia del divieto tout court. In questo quadro deprimente si erge poderoso l'interesse economico degli impiantisti, che si considerano ormai padroni della montagna nonostante questa gli sia affidata in concessione, e che per sbarazzarsi di qualunque problema derivato da possibili incidenti, premono per i divieti generalizzati e con l'ostracismo, più o meno dichiarato, a qualunque pratica sportiva che non sia quella che gestiscono loro direttamente.
« Ultima modifica: 21/02/2011 20:31 da AGH »
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Offline SPIDI

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Re: Valanghe: comportamento e denunce
« Risposta #3 il: 21/02/2011 19:50 »
Sono pienamente d' accordo con quello che e' stato detto precedentemente, si vorrebbe regolamentare anche l' imponderabile!!! Mi chiedo come mai la sat con i suoi 26600 soci non faccia sentire la sua voce in modo chiaro e inequivocabile prendendo una posizione chiara in materia ! "Anche i soci SAT votano no"!!!   
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto

Offline kobang

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Re: Valanghe: comportamento e denunce
« Risposta #4 il: 21/02/2011 22:21 »
Vorrei ricordare che il CAI e la SAT hanno sempre avuto una discreta "contiguità" con gli apparati di governo e le istituzioni,nel bene e nel male.Non sono mai stati organi associativi politicamente indifferenti.Diverso il discorso giustamente evidenziato che riguarda i professionisti del soccorso che in materia hanno chiaramente espresso dissenso sulle varie leggi e regole stupidamente proposte o varate

Offline radetzky

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Re: Valanghe: comportamento e denunce
« Risposta #5 il: 22/02/2011 08:34 »
Vorrei ricordare che il CAI e la SAT hanno sempre avuto una discreta "contiguità" con gli apparati di governo e le istituzioni,nel bene e nel male.Non sono mai stati organi associativi politicamente indifferenti.Diverso il discorso giustamente evidenziato che riguarda i professionisti del soccorso che in materia hanno chiaramente espresso dissenso sulle varie leggi e regole stupidamente proposte o varate

Bravo ! Straquoto !
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline AGH

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Re: Valanghe: comportamento e denunce
« Risposta #6 il: 22/02/2011 09:14 »
Bravo ! Straquoto !

purtroppo in italia il concetto "E' libero tutto ciò che non è espressamente vietato" sta diventando "E' vietato tutto ciò che non è espressamente consentito"...  >:(
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Offline marziavr

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Re: Valanghe: comportamento e denunce
« Risposta #7 il: 22/02/2011 12:03 »
se si regolamenta ultreiormente va a finirebbe che chi provoca una valanga scappa senza avvisare e prestare soccorso per paura di eventuali denuncie ....

per me la legge va bene com'è ora : se si provoca una valanga evitabile con danni in luoghi frequentati, la denuncia e atto penale ci sta !