GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ARGOMENTI MONTANARI => Notizie di montagna => Topic aperto da: Franz - 23/02/2009 09:28
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Leggendo in una rivista un'articolo su Messner e la sua rete museale, il grande alpinista altoatesino ha dichiarato a proposito delle "sue" montagne: “In vita mia ho salito 3.500 montagne. Nel corso di quasi cento viaggi ho avuto modo di conoscere molte catene montuose della Terra: le Ande, i rilievi dell'Antartide come quelli dell'Oceania, del Giappone e dell'Alaska. Eppure non ho visto forme più belle delle Dolomiti: le Odle, il Sassolungo e le strapiombanti pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo. Fin da bambino sono stato sorpreso e stupito da tanta verità. Impressioni mai più superate: il ritorno nel mio Paese è dunque anche una dichiarazione d'amore alle Dolomiti”.
Voi che ne pensate?
Io, personalmente, la trovo una splendida dichiarazione d'amore alle "proprie" montagne.
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Di che cosa è fatta la bellezza di una donna....? Non la conformità con un modello, un fantasma, ecc...Ma sopratutto di tutto ciò che la fà diversa di tutte le altre, associando sia il fisico che la mente. E poco importa il giudizio generale.
Per la montagna, è la stessa cosa...solo che la sua "mente" risulta costruita con la nostra sensibilità a certi lineamenti, a determinati momenti associati nei ricordi...magari di altre montagne ? Cosi un tale vedrà il capolavoro dietro una "qualsiasi" sagoma, mentre l'altro non si accorgerà nemmeno che esiste.
Sù, avviamo una discussione sul concetto di "bello" :)
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l'uomo mi è abbastanza antipatico. I suoi musei li trovo abbastanza affaristici. Abitare in un castello costa, ed è anche un po' eroico.
Ma è un GRANDISSIMO alpinista, e qui dice una grande verità
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Cosi un tale vedrà il capolavoro dietro una "qualsiasi" sagoma, mentre l'altro non si accorgerà nemmeno che esiste.
Sù, avviamo una discussione sul concetto di "bello" :)
quoto, è bello ciò che piace :)
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Leggendo in una rivista un'articolo su Messner e la sua rete museale, il grande alpinista altoatesino ha dichiarato a proposito delle "sue" montagne: “In vita mia ho salito 3.500 montagne. Nel corso di quasi cento viaggi ho avuto modo di conoscere molte catene montuose della Terra: le Ande, i rilievi dell'Antartide come quelli dell'Oceania, del Giappone e dell'Alaska. Eppure non ho visto forme più belle delle Dolomiti: le Odle, il Sassolungo e le strapiombanti pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo. Fin da bambino sono stato sorpreso e stupito da tanta verità. Impressioni mai più superate: il ritorno nel mio Paese è dunque anche una dichiarazione d'amore alle Dolomiti”.
Voi che ne pensate?
Io, personalmente, la trovo una splendida dichiarazione d'amore alle "proprie" montagne.
io ho viaggiucchiato un po', certo non come Messner :), e di posti belli ne ho visti parecchi. Dalla Norvegia alle Ande, alle Montagne Rocciose americane e canadesi.... Forse le Montagne Rocciose sono il posto più spettacolare, soprattutto per la vastità: per noi che siamo chiusi in questo fazzoletto di terra piccolissimo e iper-antropizzato, è una sensazione difficile da comprendere...
Poi è chiaro che ciascuno ama in particolare il posto dove è nato. Ricordo un tizio in Romania, si chiamava Sandor, che aveva voluto condurci a tutti i costi a vedere "le montagne più belle del mondo", e ci aveva inflitto ore e ore d'auto sulle scassatissime strade romene. Quando siamo arrivati, distrutti dal viaggio, e abbiamo visto queste montagne, volevamo pigliarlo a sassate :) Lui non aveva colpa ovviamente, per lui erano veramente le più belle... ma per noi, abituati alle Dolomiti...
Comunque è vero, noi siamo davvero fortunati ad abitare in Trentino...
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....Comunque è vero, noi siamo davvero fortunati ad abitare in Trentino...
Direi "nelle Alpi". Certo, le montagne eccessivamente antropizzate possono portare qualche delusione...Nondimeno, il "bello" delle Alpi risulta anche lì. Non mi ricordo quale nostro scrittore diceva che le montagne selvatiche (il "Wilderness") potevano essere paragonate ad una capigliatura fra la quale nessuna mano era mai passata...poiché la nostra "natura", al di fuori dei ghiaccai e delle vette al di sopra dei 3000 metri, non ha più niente di naturale : i contadini/pastori/boscaioli, sin dal neolitico, hanno creato una forma di giardino percorribile e diverso in ogni suo particolare. Una montagna umana, dove la violenza dei tempi primitivi è stata rimossa o quasi.