GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ARGOMENTI MONTANARI => Notizie di montagna => Topic aperto da: AGH - 04/08/2009 20:29
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(http://www.cilibertoribera.it/foto_sito/RIMEDI%20DELLA%20NONNA/CONSIGLI%20vespa.jpg)
Escursionista uccisa da una vespa
da montagnatv il Mar, 2009-08-04 10:46
MEL, Belluno -- Una tragica fatalità quella in cui ha perso la vita una donna di 54 anni sulle montagne bellunesi. La donna, durante un'escursione sul monte "Foral" è stata punta da una vespa che ha scatenato uno shock anafilattico.
La donna, originaria di Treviso, si trovava nella zona insieme al marito per le vacanze. Domenica, intorno alle 13, la disgrazia: una vespa l'ha punta mentre pranzava all'aperto in una casera sulle pendici della montagna. Pochi minuti dopo si è scatenata la reazione allergica con gondiore, difficoltà a respirare e convulsioni.
Immediata la chiamata all'elisoccorso di Treviso, che però non ha potuto fare molto: il medico è arrivato sul posto quando ormai la donna aveva perso conoscenza e non è riuscito a rianimarla. A quanto pare, la donna non sapeva di essere allergica alle vespe.
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ma roba da matti... ci si preoccupa tanto per le vipere, e poi si muore per una vespa... ma come si fa a sapere se si è allergici al veleno della vespa?
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ma roba da matti... ci si preoccupa tanto per le vipere, e poi si muore per una vespa... ma come si fa a sapere se si è allergici al veleno della vespa?
io ho davvero più paura di una reazione allergica del genere per una vespa che non per il morso di una vipera (mi pare evenienza mooooooolto più rara).
Solitamente, i soggetti allergici lo sono a più tipi di veleni d'insetto, ed hanno reazioni locali esagerate alle punture (io ad esempio anche dopo una puntura di zanzara produco un "ponfo" di alcuni cm di diametro, che resta anche diversi giorni).
Ovviamente, chi non è mai stato punto da una vespa in tutta la sua vita non è allergico al veleno.
Che dici, giriamo con un po' di adrenalina e cortisone nello zaino? ;) Io ci ho pensato... Ho sempre qualche pastiglia di antistaminico ma non saprei se può esser sufficiente o no...
http://www.provincia.bz.it/gesundheitswesen/downloads/prevenzione/Wespengift_it.pdf (http://www.provincia.bz.it/gesundheitswesen/downloads/prevenzione/Wespengift_it.pdf)
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Qui
http://www.associazioneilpungiglione.it/diagnosi.htm (http://www.associazioneilpungiglione.it/diagnosi.htm)
ho trovato la risposta al mio dubbio. l'antistaminico da solo non avrebbe molto effetto...
Certo che comprarsi sta adranalina al costo di circa 80 euro a dose... :-\
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Dovrebbero esserci delle prove allergiche da fare (mi pare "test per imenotteri")....mi ero informata perchè anni fa avevo preso una puntura d'ape su una mano ed ero andata al pronto soccorso dove mi avevano fatto puntura di cortisone e antitetanica...poi mi si era gonfiato il braccio fino al gomito :-[
Certi dicono che si può diventare allergici dopo la prima puntura...altri invece dicono ch se non fa shock anafilattico la prima allora si può star tranquilli.... mah :-\
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Certi dicono che si può diventare allergici dopo la prima puntura...altri invece dicono ch se non fa shock anafilattico la prima allora si può star tranquilli.... mah :-\
per quel che ne so io, l'allergia può subentrare per gradi, e poi scatenarsi in seguito a una puntura.
Del resto, chi non è mai stato punto da una vespa? Credo più o meno tutti.. Il problema è capire se si è a rischio o meno, perchè come si vede molti di quelli che muoiono per shockanafilattico non sapevano di essere allergici...
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Certi dicono che si può diventare allergici dopo la prima puntura...altri invece dicono ch se non fa shock anafilattico la prima allora si può star tranquilli.... mah :-\
una persona non può essere allergica a qualcosa se non è mai venuta in contatto con la cosa stessa...
per essere allergica al veleno di vespa, devi essere stata punta una volta, quindi la puntura a rischio è la seconda!
i test senza dubbio ci sono, per esser certi bisognerebbe farli, ma chi li fà?
reazioni esagerate alle punture di zanzara io le ho, ma sono locali (ponfi molto estesi, prurito e rossore per giorni), quindi dan solo fastidio ma non son pericolosi (tra l'altro i tipi di veleni vespa-zanzara dovrebbero essere differenti) però mi fan venire il dubbio che il mio organismo reagisca un po' troppo e che questo potrebbe esere il segnale di "allerta" che sono soggetto a rischio. una specie di campanello d'allarme. non sò se mi son spiegata!
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per essere allergica al veleno di vespa, devi essere stata punta una volta, quindi la puntura a rischio è la seconda!
Olè! :-X cmq ne avevo presa una più leggera tempo dopo ma non mi aveva fatto niente....ero terrorizzata :-\
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Olè! :-X cmq ne avevo presa una più leggera tempo dopo ma non mi aveva fatto niente....ero terrorizzata :-\
eh... io son stata punta due volte... niente shock, quindi son salva, o posso aspettarmi di tutto? ???
certo, punta su una mano, era diventata un palloncino e gonfia fin oltre il gomito, non sò se era normale... :-\
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una persona non può essere allergica a qualcosa se non è mai venuta in contatto con la cosa stessa...
per essere allergica al veleno di vespa, devi essere stata punta una volta, quindi la puntura a rischio è la seconda!
d'accordo, ma io per dire sono stato punto diverse volte, specie da ragazzino quando ficcavo le mani dappertutto, che ne so io se sono ancora a rischio? Poi non sono cosi' sicuro che la reazione non possa scatenarsi anche alla prima puntura...
E quindi anche tu saresti dunque a rischio? Ma poi il veleno di una vespa è uguale a quello di un'ape o, chessò io, di un calabrone, di uno scorpione o di un ragno? Mi madre mentre annaffiava i gerani è stata punta da qualcosa e le è venuta una mano cosi'... Per fortuna se l'è cavata con una "manona", ma come si fa a sapere se ora è a rischio...
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d'accordo, ma io per dire sono stato punto diverse volte, specie da ragazzino quando ficcavo le mani dappertutto, che ne so io se sono ancora a rischio? Poi non sono cosi' sicuro che la reazione non possa scatenarsi anche alla prima puntura...
il nostro corpo deve esser entrato in contatto con la sostanza, per scatenare l'allergia al secondo contatto... son sicura, l'avevo studiato all'università..
E quindi anche tu saresti dunque a rischio? Ma poi il veleno di una vespa è uguale a quello di un'ape o, chessò io, di un calabrone, di uno scorpione o di un ragno? Mi madre mentre annaffiava i gerani è stata punta da qualcosa e le è venuta una mano cosi'... Per fortuna se l'è cavata con una "manona", ma come si fa a sapere se ora è a rischio...
nel link che ho messo prima dice che api, vespe, calabroni han lo stesso veleno...
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certo, punta su una mano, era diventata un palloncino e gonfia fin oltre il gomito, non sò se era normale... :-\
beh a me stessa cosa!la mano faceva paura poi "batteva" :'( certo che fosse prenderla sul collo una cosa del genere credo che sarebbero ca**i :-[
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il nostro corpo deve esser entrato in contatto con la sostanza, per scatenare l'allergia al secondo contatto... son sicura, l'avevo studiato all'università..
ma anche per una puntura presa, che ne so, 20 anni prima? ;D
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ma anche per una puntura presa, che ne so, 20 anni prima? ;D
eh quel giorno a lezione ero distratta ::) purtroppo il mio collega che lavora al centro di omo-tossicologia è in ferie... altrimenti chiederei a lui! mi tocca aspettar settembre però. anche se non sarà più il momento, vi aggiornerò col suo parere!
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ne parlavamo giusto l'altro giorno.... >:(
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Vaneze, bimbo assalito
da uno sciame di vespe
07/08/2009 16:53
vespeTRENTO - A Vaneze un bambino è stato preso di mira da uno sciame di vespe che l'hanno punto sul braccio e sulla testa. Anche per il piccolo è stato necessario un ricovero precauzionale in pediatria ma entrambe ieri erano stati giudicati fuori pericolo e hanno potuto lasciare l'ospedale. La disavventura nei boschi, però, la ricorderanno per parecchio tempo. «Nessuno dei due era fortunatamente allergico alla puntura da imenotteri - spiega il pediatra Giovanni Lorenin - in quanto in questo caso sarebbe bastata una puntura per scatenare lo shock anafilattico». A rendere necessarie le cure mediche è stata invece la quantità di punture che i due ragazzini hanno ricevuto: «Avevano i sintomi di intossicazione da quantità di veleno», conferma il pediatra. Il rischio di essere attaccati da uno sciame di vespe è particolarmente alto in queste settimane di fine estate quando questi insetti hanno costruito il loro vespaio nei nostri boschi, anche sui sentieri, e dunque è facile, specie per i bambini, finirci sopra con i piedi o scambiare il nido con qualcosa da poter prendere a calci. Le vespe, però, non sono le api e nel caso si sentano attaccate non solo possono colpire in gruppo ma anche pugere più volte. Può quindi capitare che una vespa, magari rimasta intrappolata in un indumento o come è accaduto per la ragazzina ricoverata al S. Chiara nei capelli, punga più volte. Questo è possibile perché il pungiglione delle vespe non ha un uncino come quello delle api, e quindi non resta infisso nella cute, consentendo all'insetto di colpire ripetutamente. In caso di punture multiple la reazione tossica può essere varia. L'esordio generalmente si ha con febbre associata a disturbi gastroenterici, dispnea e insufficienza renale acuta, la conseguenza più temuta. P.T.
L'Adige di oggi
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Cavolo ma se ne sentono tantissimi in questi giorni! secondo me sono particolarmente agressive....magari a causa del caldo...boh... :-[ che paura
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ma roba da matti... ci si preoccupa tanto per le vipere, e poi si muore per una vespa...
quoto. Le vespe, soprattutto nel bosco in questa stagione, sono un pericolo reale ed è molto facile calpestare inavvertitamente un favo di vespe generalmente quando si cammina tra legna ed alberi caduti.
Io ne ho il terrore anche se non sono stato mai punto: le odio proprio molto cordialmente perchè attaccano x un nonnulla...
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[mode OT=on]
olé il primo post dopo le ferie ;D
[mode OT=off]
io da piccolo sono andato a ravanare nel buco sbagliato di un muretto e mi sono ritrovato pieno di punture.
non sono morto e se non sbaglio non sono nemmeno andato al pronto soccorso.
il mio prof di ginnastica delle superiori mi ha raccontato però che sua moglie gira sempre con una dose di adrenalina, e che è stata vitale quando in una spiaggietta sperduta in croazia (mi pare) uno dei pochi bagnanti è stato punto sulla lingua che ha quindi bloccato le vie respiratorie. iniezione e di corsa al ps e se l'è cavata. senza l'adrenalina sarebbe morto in un'attimo... ci stavo facendo anch'io un pensierino per una fiala nella cassetta medica in macchina e magari anche nello zaino.
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FastJekt
http://www.selfpediatrico.it/fastjekt.html (http://www.selfpediatrico.it/fastjekt.html)
una siringa da piantarsi nella gamba (anche attraverso i vestiti) e in 10sec somministra la dose. tutto in automatico, la pressione quando l'ago è entrato del tutto fa scattare il meccaniscmo di iniezione.
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FastJekt
http://www.selfpediatrico.it/fastjekt.html (http://www.selfpediatrico.it/fastjekt.html)
una siringa da piantarsi nella gamba (anche attraverso i vestiti) e in 10sec somministra la dose. tutto in automatico, la pressione quando l'ago è entrato del tutto fa scattare il meccaniscmo di iniezione.
fa abbastanza impressione... e poi chi decide quando piantarsela nella coscia? Se magari uno si agita per nulla, magari morso da un serpente innocuo, che succede?
Tra l'altro, un escursionista ieri è morto per il morso di vipera che ha provocato lo shock anafilattico :(
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(http://www.montagna.tv/files/images/Giugno%202006/vipera.jpg)
Como, escursionista muore per il morso di una vipera
COMO -- Un uomo di 57 anni è morto nel tardo pomeriggio di ieri per choc anafilattico dovuto al morso di una vipera. La disgrazia è avvenuta sulle montagne nei pressi di Menaggio, in provincia di Como.
Enrico Trivelli, questo il nome della vittima, aveva 57 anni ed era di Bene Lario (Como). Al momento dell'incidente era con altre due persone e stava facendo un'escursione in montagna.
Inavvertitamente sarebbe passato vicino a vipera che impaurita lo avrebbe morso al polpaccio, provocandogli uno choc anafilattico che gli ha fatto perdere conoscenza.
Inutile l'intervento dell'elicottero del 118. Nonostante le cure prestategli dai medici di soccorso l'uomo non ce l'ha fatta.
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fa abbastanza impressione... e poi chi decide quando piantarsela nella coscia? Se magari uno si agita per nulla, magari morso da un serpente innocuo, che succede?
tanto per cominciare la prima cosa da fare è mantenere la calma. se ci si agita si peggiora solo la situazione.
come detto in precedenza io sono stato punto da più vespe a ripetizione da bambino, e senza adrenalina (ne ps) sono ancora vivo, forse sono state le sberle che mi sono preso per il casino combinato che mi hanno reso immune (è forse, dico forse, + saggio).
quando piantarsela nella coscia?
se ho un bozzo che mi sta ostruendo la gola mi sa che mi pianterei anche un tondino nella gamba se servisse.
le persone che sanno di poter andare in contro a shock anafilattico sono istruite sull'uso della siringa e ai primi sintomi dovrebbero agire.
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altri episodi... e intanto sembra che la zanzara tigre sia arrivata a trento... >:(
C'è una certa apprensione in Trentino per una serie di assalti di sciami di vespe
Nei giorni scorsi una ragazzina è stata punta da una ventina di insetti nei boschi sopra Vetriolo, lunedì a Baselga di Piné una donna è stata assalita da uno sciame di insetti ed è stata colta da shock anafilattico, ieri altri due episodi analoghi si sono verificati a Carisolo e Tonadico. Nel primo caso le vespe hanno assalito e punto un giovane di 19 anni che è stato soccorso e trasportato in ambulanza all'ospedale di Tione. A Tonadico, invece, vittima delle punture degli insetti è stato un cinquantenne per il quale è stato necessario il trasporto con l'elicottero di Trentino Emergenza all'ospedale di Borgo Valsugana. In entrambi i casi i sanitari, con adeguati interventi terapeutici, sono riusciti ad arrestare l'evoluzione delle lesioni. Nel caso di punture di vespe, il tempestivo intervento dei sanitari può essere determinante qualora la persona presenti forme di allergie specifiche. Le vespe - sottolineano gli esperti - diventano più numerose nella tarda estate e in autunno. Possono essere molto aggressive se disturbate o di fronte ad un pericolo per sè e per il loro nido. Per ridurre la loro presenza il consiglio è di tenere lontano da casa i contenitori di rifiuti, non lasciare cibi scoperti ed eliminare ogni contenitore di acqua disponibile.
L'adige di oggi
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non so se è una mia impressione ma, almeno qua nel pinetano ci sono, nonostante i laghi e molte zone acquitrinose, ancora poche zanzare... In quota, in montagna, ancor meno...
Anche le zecche, per ora, che riscontro sulle gatte, sembrano pochissime rispetto all'anno scorso...
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Le segnalazioni dalla zona lungo il Fersina si fanno di giorno in giorno più insistenti: molti abitanti sono convinti di aver avvistato la famigerata zanzara tigre
Le segnalazioni dalla zona lungo il Fersina si fanno di giorno in giorno più insistenti: molti abitanti sono convinti di aver avvistato la famigerata zanzara tigre. In base ai dati del Cnr, disponibili sul sito internet della Vape foundation, il Trentino è «mediamente infestato», al contrario dell'Alto Adige e di molte zone del Veneto dove si registra un'alta densità di questi insetti, e non sembra che la regione sia luogo prolifico per la zanzara tigre. Eppure, il dottor Umberto Ferrarese, collaboratore del Museo civico di Rovereto che da anni si occupa del monitoraggio delle varie specie di zanzare presenti nella provincia di Trento, afferma: «Nel basso Trentino la zanzara tigre è arrivata già 19 anni fa, il che significa che sono circa otto anni che è uscita dai focolari di arrivo». Questa particolare specie di insetto, che punge anche durante il giorno ed è molto più fastidiosa delle sue «cugine» comuni, è arrivata in Italia attraverso vari traffici veicolari. In particolare, grazie al mercato dei copertoni usati, la specie, originaria dell'Asia, si è trasferita dalla Cina fino agli Stati Uniti e, da lì, è giunta in buona parte d'Europa. Ferrarese, però, non è d'accordo con chi afferma che quest'anno in città ci sia un numero maggiore di zanzare: «La verità è che la presenza delle zanzare tigre ha modificato la percezione delle persone. Essendo molto fastidiose hanno aumentato l'insofferenza della gente nei confronti di questi insetti».
Nessun aumento reale, dunque, solo delle impressioni, anche se l'andamento dell'infestazione di zanzare durante l'anno è differente a seconda del periodo, come spiega l'esperto: «A metà primavera, quando iniziano a schiudersi le prime larve, le zanzare sono poco numerose, ma poi subiscono una crescita esponenziale. In questi giorni viviamo il periodo di massima densità che durerà fino a metà settembre, quando le zanzare diminuiranno nuovamente». Differente intensità, ma secondo un modello di sviluppo annuale che non muta. L'esperto, però, tiene a precisare: «Rispetto alle zanzare di altre specie, che non hanno bisogno di trovare un loro posto all'interno del nostro territorio perché presenti da lungo tempo, quella tigre incrementa la concentrazione a inizio stagione di anno in anno; al momento sono ancora poche rispetto ad altre zone d'Italia, per questo è importante arginarle».
In questo senso, dal 2001 tutti i comuni, per legge, hanno il compito di disinfestare le aree pubbliche, ma «il vero problema sono i privati che non sanno di coltivare le larve in casa o nel loro giardino» afferma Ferrarese. In questi casi, appena ci si accorge di ospitare una colonia di uova, bisogna prendere i dovuti provvedimenti. In ogni caso, la prevenzione per evitare il proliferare delle zanzare, sia quelle tigre che quelle «comuni», spetta a tutti. «Il cambiamento climatico può favorire, ma non determinare, l'aumento di densità di questo genere di insetti» conclude l'esperto.
A fargli eco la dottoressa Valeria Lencioni, conservatrice al Museo tridentino di scienze naturali di Trento: «Un determinato clima può favorire maggiormente la schiusa delle uova, ma non può incrementare, da solo, il numero di zanzare. Una maggiore presenza di larve, invece, può essere data da pratiche errate del singolo cittadino, come l'innaffiare troppo le piante o farlo in orari non idonei».
L'Adige 12/08/2009
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Una maggiore presenza di larve, invece, può essere data da pratiche errate del singolo cittadino, come l'innaffiare troppo le piante o farlo in orari non idonei».
Vallo a spiegare a quel cretino del mio vicino, che lascia la canna dell'acqua aperta finchè in terra si forman dei laghi... >:(
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daje, ancora un caso di shock analfilattico >:(
Consigliere punto da una vespa, Adesso è ricoverato
17/08/2009 10:20
CANAL SAN BOVO - Un pranzo domenicale scombussolato da un piccolo, ma pericoloso, insetto. È quanto avvenuto ieri in valle del Vanoi, in località Prade, nelle vicinanze di Canal San Bovo, al consigliere comunale Fiorentino Gobber, ex assessore del piccolo centro del Vanoi. Gobber stava passando il pranzo della domenica in compagnia di alcune persone. Ad un tratto Gobber è stato punto da una vespa e il veleno dell'insetto ha causato al consigliere comunale uno shock anafilattico. È stato necessario chiamare il 118, che ha inviato sul posto l'elicottero del pronto intervento. Il mezzo ha recuperato Gobber e lo ha trasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove è stato ricoverato precauzionalmente.
L'Adige di oggi
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CANAL SAN BOVO - Un pranzo domenicale scombussolato da un piccolo, ma pericoloso, insetto. È quanto avvenuto ieri in valle del Vanoi, in località Prade, nelle vicinanze di Canal San Bovo, al consigliere comunale Fiorentino Gobber, ex assessore del piccolo centro del Vanoi. Gobber stava passando il pranzo della domenica in compagnia di alcune persone. Ad un tratto Gobber è stato punto da una vespa e il veleno dell'insetto ha causato al consigliere comunale uno shock anafilattico. È stato necessario chiamare il 118, che ha inviato sul posto l'elicottero del pronto intervento. Il mezzo ha recuperato Gobber e lo ha trasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove è stato ricoverato precauzionalmente.
è tutto da vedere se lo shock anafilattico era degno del suo nome o se era solo un bozzo più grosso del solito...
non mi fido molto dei giornalisti, specie in campo medico.