Autore Topic: Incidente spedizione italiana sull'Aconcagua  (Letto 8479 volte)

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Daviddd

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Re: Incidente spedizione italiana sull'Aconcagua
« Risposta #15 il: 09/01/2009 14:50 »
Anch'io a 3900 verso il Tacul sono dovuto rientrare per una grandinata...le picche friggevano! siamo scesi come delle furie e penso di aver fatto 300 mt in 10 min! se sei cotto però salendo neanche lo noti il tempo che cambia...e ti freghi!
« Ultima modifica: 17/02/2009 18:31 da AGH »

Offline alessandro28

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Re: Incidente spedizione italiana in sud-america
« Risposta #16 il: 11/01/2009 11:07 »
Citazione
La drammaticita' di quelle lunghe ore a pochi metri dalla vetta riaffiora nei racconti, in primo luogo della morte di Elena. A un certo punto, subito dopo aver raggiunto vetta, "la nostra compagna Elena era in ipotermia totale, non era piu' gestibile. Abbiamo dovuto prendere una decisione: o rimanevamo accanto a lei e rischiavamo di morire tutti quanti o dovevamo salvarci. La forza di sopravvivenza del gruppo era troppo forte", racconta Matteo, che ricorda inoltre come uno dei fattori determinanti della tragedia sia stato il malore di Campanini, oltre ad un'inaspettata tempesta di neve, fatti sui quali coincidono in pieno anche i racconti di Marina e Mirko.
da rainews24 di ieri

non commento la decisione di abbandonare una del gruppo perché in ipotermia grave, ma ai primi sintomi non potevano tornare indietro?

Offline soramont

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Re: Incidente spedizione italiana in sud-america
« Risposta #17 il: 11/01/2009 18:31 »
Citazione da: .msg34090
o rimanevamo accanto a lei e rischiavamo di morire tutti quanti o dovevamo salvarci. La forza di sopravvivenza del gruppo era troppo forte
il grande dilemma morale che si presenta in questi casi : cercare di salvarsi e abbandonare il compagno a morte certa o rimanere accanto a lui ma diminuendo le proprie possibilita di sopravvivenza ?  Una scelta drammatica e che non si puo giudicare se non da chi ha vissuto una simile esperienza
« Ultima modifica: 11/01/2009 18:40 da soramont »
Andai per i boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita  e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi,e per non scoprire,in punto di morte ,che non ero vissuto,(H,D,Thoreau)

Offline AGH

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Re: Incidente spedizione italiana in sud-america
« Risposta #18 il: 11/01/2009 21:17 »
il grande dilemma morale che si presenta in questi casi : cercare di salvarsi e abbandonare il compagno a morte certa o rimanere accanto a lui ma diminuendo le proprie possibilita di sopravvivenza ?  Una scelta drammatica e che non si puo giudicare se non da chi ha vissuto una simile esperienza

si è molto difficile giudicare da qui, comodamente seduti in poltrona, anche perché a quelle quote, e sull'orlo dello sfinimento, il cervello non è più tanto lucido... certo non auguro nessuno a doversi trovare a fare una scelta simile...
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Daviddd

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Re: Incidente spedizione italiana in sud-america
« Risposta #19 il: 12/01/2009 11:23 »
il fatto che mi continua a sconcertare è il fatto che i problemi erano già sorti prima di arrivare in vetta...quindi dovevano comunque prevedere un rientro d'emergenza. Forse erano già tutti bello cotti ben prima! io nn sono mai arrivato a tali quote e nn so se l'altitudine ti rende così irrazionale da non vedere a cosa stai andando in contro...ma la guida si però! Non critico le guide, cerco solo di prendere atto di cosa può sempre succedere.

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Re: Incidente spedizione italiana in sud-america
« Risposta #20 il: 12/01/2009 11:49 »
il fatto che mi continua a sconcertare è il fatto che i problemi erano già sorti prima di arrivare in vetta...quindi dovevano comunque prevedere un rientro d'emergenza. Forse erano già tutti bello cotti ben prima! io nn sono mai arrivato a tali quote e nn so se l'altitudine ti rende così irrazionale da non vedere a cosa stai andando in contro...ma la guida si però! Non critico le guide, cerco solo di prendere atto di cosa può sempre succedere.

io penso che a quelle quote non si scherza, basta che qualcosa vada storto e sei subito nei guai fino al collo...
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Offline AGH

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Re: Incidente spedizione italiana in sud-america
« Risposta #21 il: 17/02/2009 18:31 »
il terribile video degli ultimi minuti del povero Federico Campanini, la guida che ha perso la vita  assieme all'italiana Elena Senin durante l'ascensione all'Aconcagua. Il padre di Campanini ora accusa: "Lo hanno fatto morire come un cane". L'uomo ha sporto denuncia alle autorità locali e il dibattito si sta infiammando. La domanda è: i soccorsi sono stati negligenti?

Nel video Campanini appare sfinito, fa di tutto per camminare, tenta di alzarsi ma non ce la fa: cade nella neve, cammina carponi, trascinato dalle corde dei soccorritori. Si sentono le loro voci: devono decidere se lasciarlo in vetta oppure portarlo a valle, mentre intorno a loro la tempesta infuria. L'equipe di soccorso deve affrontare condizioni estreme a un'altitudine di 6.500 metri: il tempo, la discesa difficile, la pendenza altissima.

La registrazione, probabilmente girata da uno dei soccorritori, è entrata in possesso dell'avvocato della famiglia Campanini, Gianni Venier. "Vogliamo giustizia, non si spiega perché una delle persone che si vedono nel video chieda di abbandonare Federico", afferma il legale. Secondo Venier i soccorritori hanno agito in modo "inumano". Il quotidiano Clarin ha chiesto l'opinione di un soccorritore esperto, che difende l'operato dei colleghi: "A giudicare da quel poco che si vede nel filmato - afferma Victor Herrera - hanno fatto tutto il possibile. A 7.000 metri d'altitudine e in condizioni molto dure, non li si può giudicare".

http://www.youtube.com/watch?v=UZJCyJinIWU

l'articolo su Repubblica
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/ande-italiani/video-clarin/video-clarin.html
« Ultima modifica: 17/02/2009 18:32 da AGH »
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Offline alessandro28

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Re: Incidente spedizione italiana sull'Aconcagua
« Risposta #22 il: 18/02/2009 09:54 »
mi sento in dovere di dire che i soccorritori si sono fatti di corsa tutta l'ascesa per andare a salvarli, non mi pare giusto accusarli di averlo lasciato morire, magari sarebbero morti pure loro nel tentativo di salvarlo.

Offline AGH

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Re: Incidente spedizione italiana sull'Aconcagua
« Risposta #23 il: 18/02/2009 10:08 »
mi sento in dovere di dire che i soccorritori si sono fatti di corsa tutta l'ascesa per andare a salvarli, non mi pare giusto accusarli di averlo lasciato morire, magari sarebbero morti pure loro nel tentativo di salvarlo.

chiariamo: in non critico NESSUNO, ho solo riportato la notizia... è difficile giudicare stando in poltrona...
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Offline PassoVeloce

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Re: Incidente spedizione italiana sull'Aconcagua
« Risposta #24 il: 18/02/2009 10:12 »
chiariamo: in non critico NESSUNO, ho solo riportato la notizia... è difficile giudicare stando in poltrona...
Però la scena era veramente drammatica....non credo si possa neanche immaginare quello che ha sofferto  :'(
Non ho capito solo una cosa: ma perchè se quelli erano i soccorritori lo portavano in cima??e poi l'hanno lasciato lì?

Brogy

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Re: Incidente spedizione italiana sull'Aconcagua
« Risposta #25 il: 18/02/2009 12:43 »
ma perchè se quelli erano i soccorritori lo portavano in cima??e poi l'hanno lasciato lì?

Dovevano riportarlo in Cima per riprendere il giusto sentiero che li avrebbe riportati giù,dove erano non
potevano proseguire la discesa.

Offline camilla

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Re: Incidente spedizione italiana sull'Aconcagua
« Risposta #26 il: 18/02/2009 14:35 »
Non è tanto dove lo portavano, se in cima o giù, è il modo con cui lo hanno trascinato che impressiona, possibile che non ci sia stato un modo un pò meno disumano per soccorrerlo?
Erano in tanti i soccorritori e non credo che fossero inesperti, magari potevano usare modi diversi.
Poi è ovvio che chi sta seduto a casa non può e non deve giudicare.....

Ro76xxx

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Re: Incidente spedizione italiana sull'Aconcagua
« Risposta #27 il: 18/02/2009 15:13 »
E' spaventoso.....terrificante........non c'è da giudicar troppo ma solo poter notare lo sforzo abnorme e il suo respiro sempre più affaticato......la sua premorte in onda è terribile!!!!Lasciamo che a decidere siano coloro che indagheranno sul fatto ma sopratutto voglio poter dare un'abbraccio alla famiglia di Federico Campanini e dirgli che mi auguro che la giustizia valuti molto bene tutto xchè di errori ne hanno fatti anche troppi.......e che con ciò si possa ricordare quest'uomo diversamente,ma di parole adeguate non ce ne saranno mai abbastanza x colmare il vostro dolore.....vi abbraccio....

donkey71

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Re: Incidente spedizione italiana sull'Aconcagua
« Risposta #28 il: 18/02/2009 19:29 »
Che dire? Difficile giudicare un soccorso in condizioni così estreme. Spesso bisogna far la dura scelta del male minore. Da qui, non mi sento di giudicare. Se non il fatto di aver spettacolarizzato ancora una volta la morte di una persona. Questo è abominevole, sicuramente da condannare a mio modesto avviso.

Offline soramont

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Re: Incidente spedizione italiana sull'Aconcagua
« Risposta #29 il: 19/02/2009 21:02 »
dal Secolo XIX 19 febbraio
Mirko Affasio, se da un lato assolve i soccorritori, dall’altro conferma le modalità drammatiche del loro intervento emerse dalle immagini diffuse dai genitori della guida scomparsa proprio affinché si indagasse sul caso.

Un racconto drammatico, il suo: «Anche noi siamo stati trascinati in quella maniera, con una corda al collo. È stata la nostra fortuna, io riuscivo a stare in piedi, Matteo (Refrigerato, l’altro cairese della spedizione, ndr) invece è stato trascinato dentro un sacco a pelo. A quei soccorritori arrivati lassù in cima all’Aconcagua dobbiamo dire grazie».

«Lo hanno abbandonato, lasciato morire e addirittura insultato» era il senso dell’accusa del padre di Federico Campanini, che ha diffuso il video shock con i drammatici momenti dei soccorsi. «Io lassù c’ero, e sono stato a fianco della nostra guida sino a quando è stato possibile. Ormai per lui non c’era più nulla da fare. Avevamo provato a fargli un’iniezione, ma non ci siamo riusciti con Matteo perché il liquido era congelato. Il suo corpo era già tutto nero. Non è stato abbandonato».

Affasio, che sta completando le cure per riprendere l’uso di una mano e di un piede, fa la spola tra Bragno, dove abita, l’ospedale Santa Corona e quello di Savona, dove agli arti congelati gli vengono somministrate flebo. «Dell’altra mano e dell’altro piede sono riuscito a recuperarne la funzionalità, adesso valuterò la possibilità di un intervento chirurgico».



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