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La drammaticita' di quelle lunghe ore a pochi metri dalla vetta riaffiora nei racconti, in primo luogo della morte di Elena. A un certo punto, subito dopo aver raggiunto vetta, "la nostra compagna Elena era in ipotermia totale, non era piu' gestibile. Abbiamo dovuto prendere una decisione: o rimanevamo accanto a lei e rischiavamo di morire tutti quanti o dovevamo salvarci. La forza di sopravvivenza del gruppo era troppo forte", racconta Matteo, che ricorda inoltre come uno dei fattori determinanti della tragedia sia stato il malore di Campanini, oltre ad un'inaspettata tempesta di neve, fatti sui quali coincidono in pieno anche i racconti di Marina e Mirko.
o rimanevamo accanto a lei e rischiavamo di morire tutti quanti o dovevamo salvarci. La forza di sopravvivenza del gruppo era troppo forte
il grande dilemma morale che si presenta in questi casi : cercare di salvarsi e abbandonare il compagno a morte certa o rimanere accanto a lui ma diminuendo le proprie possibilita di sopravvivenza ? Una scelta drammatica e che non si puo giudicare se non da chi ha vissuto una simile esperienza
il fatto che mi continua a sconcertare è il fatto che i problemi erano già sorti prima di arrivare in vetta...quindi dovevano comunque prevedere un rientro d'emergenza. Forse erano già tutti bello cotti ben prima! io nn sono mai arrivato a tali quote e nn so se l'altitudine ti rende così irrazionale da non vedere a cosa stai andando in contro...ma la guida si però! Non critico le guide, cerco solo di prendere atto di cosa può sempre succedere.
mi sento in dovere di dire che i soccorritori si sono fatti di corsa tutta l'ascesa per andare a salvarli, non mi pare giusto accusarli di averlo lasciato morire, magari sarebbero morti pure loro nel tentativo di salvarlo.
chiariamo: in non critico NESSUNO, ho solo riportato la notizia... è difficile giudicare stando in poltrona...
ma perchè se quelli erano i soccorritori lo portavano in cima??e poi l'hanno lasciato lì?