GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

ARGOMENTI MONTANARI => Notizie di montagna => Topic aperto da: AGH - 17/12/2007 12:52

Titolo: Miracolato in Lagorai
Inserito da: AGH - 17/12/2007 12:52
avete letto di quel ragazzo che è stato salvato in extremis su cima Lagorai questo week? Gli è andata bene, era già in ipotermia, semi-incosciente sulla cima del Lagorai a 2500 metri, l'hanno trovato le squadre di soccorso all'una di notte! Può accendere un bel cero alla Madonna e soprattutto ai soccorritori :)

Tra sabato e domenica il clima era veramente ostico, con termometro tra -15 e -20, per giunta ventosi. A quelle quote con quel freddo e senza riparo non c'è scampo... :( Per fortuna è andata bene
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: Guido - 17/12/2007 15:54
come è andata? come ha fatto a trovarsi là all'una di notte ???
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: Smit - 17/12/2007 16:08
come è andata? come ha fatto a trovarsi là all'una di notte ???

Prova a leggere qua (finche' rimane disponibile):
http://www.ladige.it/giornale_online/a_giornale_index.php?DataPubb=20071216 (http://www.ladige.it/giornale_online/a_giornale_index.php?DataPubb=20071216)
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: Guido - 17/12/2007 16:19
grazie. :) però bisogna registrarsi :-\
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: algol - 17/12/2007 16:23
Ma ho letto bene che il suo compagno è tornato indietro col buio a cercarlo?
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: nantes - 17/12/2007 16:28
L’ho letto anch’io sul giornale di ieri, ma in tutta sincerità il racconto mi ha lasciato sbigottito; innanzitutto mi sembra che il gruppo non aveva gli sci e affrontare una cima come la cima lagorai in inverno con lo stesso ragionamento di un escursione estiva mi sembra incredibile (si nominava di almeno 60 cm di neve da tracciare); poi sembra che abbia voluto raggiungere la cima da solo, lasciando i propri compagni alle due del pomeriggio, sapendo di impegnare almeno due ore per arrivarci; infatti sul giornale diceva di essere arrivato sulla cima Lagorai mentre cominciava a diventare notte. E, mentre scendeva dalla cima dalla parte opposta a quella di salita, cioè verso forcella lagorai, ha telefonato al soccorso e dopo un po’ ha perso i sensi per la fatica. Il suo compagno, non vedendolo tornare l'ha cercato per un pò ma ha rinunciato viste le condizioni
Penso che un cero non sia sufficiente, capita raramente di essere ritrovati di notte… fuori sentiero… in una zona poco battuta… in condizioni invernali… ; il ragazzo ha solo 21 anni e quindi si può presumere poca esperienza ma può fare un monumento all’organizzazione e alla caparbietà dei volontari del soccorso.
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: algol - 17/12/2007 16:33
L’ho letto anch’io sul giornale di ieri, ma in tutta sincerità il racconto mi ha lasciato sbigottito; innanzitutto mi sembra che il gruppo non aveva gli sci e affrontare una cima come la cima lagorai in inverno con lo stesso ragionamento di un escursione estiva mi sembra incredibile (si nominava di almeno 60 cm di neve da tracciare); poi sembra che abbia voluto raggiungere la cima da solo, lasciando i propri compagni alle due del pomeriggio, sapendo di impegnare almeno due ore per arrivarci; infatti sul giornale diceva di essere arrivato sulla cima Lagorai mentre cominciava a diventare notte. E, mentre scendeva dalla cima dalla parte opposta a quella di salita, cioè verso forcella lagorai, ha telefonato al soccorso e dopo un po’ ha perso i sensi per la fatica. Il suo compagno, non vedendolo tornare l'ha cercato per un pò ma ha rinunciato viste le condizioni
Penso che un cero non sia sufficiente, capita raramente di essere ritrovati di notte… fuori sentiero… in una zona poco battuta… in condizioni invernali… ; il ragazzo ha solo 21 anni e quindi si può presumere poca esperienza ma può fare un monumento all’organizzazione e alla caparbietà dei volontari del soccorso.


Nantes, quoto ogni virgola.
Aggiungo che, se non ho capito male, il terzo era un cinquantenne.
Mah ...
Ovviamente un plauso alle squadre di soccorso.
E una domanda (solo polemica, no cazzeggio): se questo ci rimetteva la pelle (e meno male che è finita bene, sottolineo, non è che se sbagli in montagna ci deve essere per forza la pena di morte) domani avremmo letto sul giornale "Montagna assassina"??
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: Guido - 17/12/2007 16:38
o "Alpinista pirla" ? ::)
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: AGH - 17/12/2007 18:09
Io ero a quasi 2400 ieri sul Fravort: la cima era sventata d'accordo ma di neve ce n'era comunque poca, si e no 20-30 cm massimo. Mi pare poco probabile che ci fossero 60 cm di neve a 2500, forse in un canalone con accumuli. Comunque dai, chi non ha mai sbagliato scagli la prima pietra :)
Il ragazzo è giovane, gli è andata bene e farà tesoro di questa esperienza :)
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: Claudia - 17/12/2007 22:42
Fortunato che PUO' farne tesoro...
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: salvatore tn - 18/12/2007 10:23
io ho + o -25 anni di esperienza di montagna un pò neno di scialpinismo e arrampicata ma cmq due regole che non bisogna mai scordarsi secondo me, (ed e un opinione personale)

Preuss disse:
"non bisogna essere soltanto all' altezza delle difficoltà ma occorre essere nettamente superiori ad esse. La misura delle difficoltà che un alpinista può con sicurezza superare in discesa senza l'uso della corda e con animo tranquillo deve rappresentare il limite massimo che egli può affrontare in salita. Su tutto deve dominare il principio della sicurezza".

e l'altro:

"Salite sui monti, se volete,
ma ricordate che coraggio e vigore non valgono nulla senza la prudenza;
ricordate che la negligenza di un istante solo può distruggere la felicità di una vita.
Non fate nulla precipitosamente, vigilate, i vostri passi e fin dal principio pensate quale può essere la fine". E. Whimper  (è la firma posta in calce hai miei interventi)
io credo in queste regole che ho sempre applicato alle mie escursioni: arrampicata,ferrate,scialpinismo, ed anche per la "semplice" escursione domenicale, un abbraccio da Sal
ps
la regola del .......partire per ritornare....... sia a casa che in montagna la volta successiva.....
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: Smit - 18/12/2007 11:08
Preuss disse:
"non bisogna essere soltanto all' altezza delle difficoltà ma occorre essere nettamente superiori ad esse. La misura delle difficoltà che un alpinista può con sicurezza superare in discesa senza l'uso della corda e con animo tranquillo deve rappresentare il limite massimo che egli può affrontare in salita. Su tutto deve dominare il principio della sicurezza".

Queste sono le tipiche affermazioni dei fuoriclasse...

Come fa uno davanti ad una difficolta' a sapere se la sua preparazione e' superiore alla difficolta' incontrata? Ci prova...
Se mentre cammini in montagna ti trovi davanti una crestina e non hai mai attraversato una cresta, o se vai a fare scialpinismo e non hai mai fatto un traverso in un canalone come fai a sapere se sei all'altezza?

Preuss per poter dire che e' capace di scendere da una parete senza corda ci sara' prima salito...o no?

O provi con cautela o torni a casa. A me e' capitato molte volte di essere in dubbio su un passaggio e poi dopo averlo fatto mi sono trovato a pensare "che pirla ad avere paura" (mi viene in mente diversi anni fa quando ho fatto le Bocchette Alte per la prima volta), cosi' come alcune volte ho detto "Basta...torno indietro" (l'ultima volta tentando di raggiungere per le creste il Torrione d'Albiolo dal Redival).
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: PassoVeloce - 18/12/2007 11:20
Su tutto deve dominare il principio della sicurezza".[/color]

Dipende per sicurezza cosa si intende.....
A volte la causa di certi "incidenti" è proprio l'eccessiva sicurezza che fa sottovalutare i problemi che ci potrebbero essere....
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: algol - 18/12/2007 11:44
Preuss mi pare non sia morto nel suo letto.
Ha ragione il vecchio Bilbo: "E' pericoloso, Frodo, uscire dalla  porta. Ti metti sulla strada, e se non dirigi bene i piedi, non si sa dove puoi finire spazzato via".

Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: salvatore tn - 18/12/2007 23:38
Preuss disse:
"non bisogna essere soltanto all' altezza delle difficoltà ma occorre essere nettamente superiori ad esse. La misura delle difficoltà che un alpinista può con sicurezza superare in discesa senza l'uso della corda e con animo tranquillo deve rappresentare il limite massimo che egli può affrontare in salita. Su tutto deve dominare il principio della sicurezza".

Queste sono le tipiche affermazioni dei fuoriclasse...

 come fai a sapere se sei all'altezza?




 ;D visto che a differenza di preuss o altri abbiamo la possibiltà di leggere le relazioni

io leggo le relazioni o la relazione del escursione che vado a fare e se mi mette
la scala delle difficoltà EEA  EE E (per l'escursionismo) I II III fino al A4 (credo di ricordare ecc (per l'arrampicata) F PD AD D TD ED EX (per NEVE GHIACCIO) e per il sci alpinista MS BS OS, e se non sono preparato per una EEA O UNA EX faccio prima la PD e poi mi cimenterò in qualcosa di più difficile o no ???, oppure partiamo immediatamente per un sesto grado e non abbiamo mai fatto un primo grado :) è cosi che capisco se sono all'altezza o no.......  io non so come fate voi a valutare il vostro grado di preparazione, ma io faccio così ed ho fatto delle arrampicate, delle ferrate come delle traversate di ghiacciai bellissime e in sicurezza
ho visto nella mia vita alpinistica molte persone andare in montagna impreparate, inadeguatamente attrezzate, magari ti va bene per un po ma poi se sbagli ti ritrovi a chiamare il soccorso alpino....e se sei fortunato vai ad accendere un cero.... ;)
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: Smit - 19/12/2007 08:40
;D visto che a differenza di preuss o altri abbiamo la possibiltà di leggere le relazioni

Beh...dipende da chi fa le relazioni...
Torno all'esempio che ti ho fatto nel precedente post: stavo cercando di arrivare al Torrione d'Albiolo dalla Bocca di Strino. Il Gadler me la dava come "traversata su non difficili creste" (o qualcosa di simile)...a tre quarti ho pensato bene di girare i tacchi e tornare sui miei passi.  :o
Per non parlare poi delle "facili roccette" del Buscaini...  ;D

Sulle relazioni poi non e' contemplato il poter sbagliare sentiero o il perdersi per cui ti diro' che la sicurezza assoluta non esiste, nemmeno se vai da Vallesinella al Brentei...  :(
Esiste la prudenza e a volte la saggezza...che poi spesso sono la stessa cosa (cit. Battisti: ...troppo spesso la saggezza e' solamente la prudenza piu' stagnante...).
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: salvatore tn - 19/12/2007 09:04
si è vero...... in che anno è stato scritto il libro a cui ti riferisci?
anche io sulle piccole dolomiti una relazione portava III+IV-ma invece era un V secco però ero preparato per fare il VI qui è la sicurezza

le montagne mutano quella bocca è stata relazionata che ne so....10 ....anni fa ? è possibile... infatti se leggi le valutazioni dei gradi di difficoltà mettono che la classificazione rimane essenzialmente indicativa in alta montagna sta a noi con la preparazione a valutare se affrontare il passaggio o meno

per esempio in val fiscalina dovranno essere riscritte una buona parte delle relazioni
 e se quest estate andiamo in.... che ne so.... ne cito una a esempio.... adamello quel passaggio che 5, 10 anni fa era semplice oggi non lo è più e sta nella nostra valutazione al momento di affrontare il passaggio capire se è sicuro o meno
Titolo: Re: Miracolato in Lagorai
Inserito da: Smit - 19/12/2007 09:24
si è vero...... in che anno è stato scritto il libro a cui ti riferisci?
[...]
le montagne mutano quella bocca è stata relazionata che ne so....10 ....anni fa ? è possibile... infatti se leggi le valutazioni dei gradi di difficoltà mettono che la classificazione rimane essenzialmente indicativa in alta montagna sta a noi con la preparazione a valutare se affrontare il passaggio o meno

Non sto parlando di ghiacciaio...e' una normale cresta rocciosa che e' li da centinaia di anni...ci sono ancora i resti delle fortificazioni della guerra.
Ma lasciamo stare il caso singolo...quello che voglio dire, e poi chiudo, e' che ci sono tante variabili in un escursione in montagna. Variabili che spesso non dipendono da noi, ma dall'ambiente, dalle mutevoli condizioni climatiche, addirittura da altri escursionisti/alpinisti/scialpinisti. Queste variabili, per quanto uno sia preparato, possono trasformare una gita in un inferno.

PS: il Gadler come il Buscaini credo che tuttora, anche se un po' datate, siano due delle guide maggiormente diffuse.