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ne ho incontrati due proprio sotto al roite, ma ho capito subito che non erano italiani ma tedeschi: quando mi hanno visto arrivare si sono fermati e sono scesi immediatamente dalla bici con un sorriso e salutando. Devo dire che in questo caso i biciclettari sul sentiero non mi hanno dato così fastidio...
Ma erano tedeschi, mica italiani stesso discorso in moto, se dal retrovisore ti vede un tedesco, accosta a destra, un' italiano allarga a sinistra Ettore
i tedeschi fanno quello che gli vien detto.... nel bene e nel male .. meglio essere italiani va..
pur non essendo in completo disaccordo con miki , secondo me è il punto di vista che è sbagliato: non sono bravi gli altri, siamo noi, che siamo dei gran prepotenti e maleducati.
non sono bravi gli altri, siamo noi, che siamo dei gran prepotenti e maleducati.
Bha!!...ogni nazione per fortuna ha le sue caratteristiche, però dire che in una ci siano i ciclisti educati e in un’altra i ciclisti maleducati mi pare eccessivo .. Non bisogna dimenticare che I tedeschi che ci troviamo in bici in mezzo ai boschi hanno ricevuto una bella scrematura: sono sportivi amanti della natura a cui piace l’Italia.. (visto che si sono sobbarcati centinaia di km e stanno spendendo centinaio di euro per faticare sui nostri monti). Mentre nello stesso bosco possiamo incontrare qualsiasi tamarro italiano, che magari si è fatto portare in cima in auto, solo per farsi un’adrenalinica discesa..
Quindi io credo che non si possa dire che in italia ci siano i ciclisti maleducati e da altre parti i ciclisti educati, ma che "mediamente" noi italiani (e se si è onesti ci si deve mettere dentro un po' tutti) siamo più maleducati ed irrispettosi del prossimo e delle regole e con un minore senso civico e "di appartenenza" rispetto ai nostri amici crucchi, o ammmericani...
Certamente non si può fare di tutta l'erba un fascio, però io per esperienza personale ho notato un rispetto e un educazione maggiore anche quando ero io ad essere nelle loro "lande", sia sulle piste da sci come per strada, sia per sentieri, idem per quanto riguarda gli USA come dice bene Franz. Quindi io credo che non si possa dire che in italia ci siano i ciclisti maleducati e da altre parti i ciclisti educati, ma che "mediamente" noi italiani (e se si è onesti ci si deve mettere dentro un po' tutti) siamo più maleducati ed irrispettosi del prossimo e delle regole e con un minore senso civico e "di appartenenza" rispetto ai nostri amici crucchi, o ammmericani...