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Non per sollevare altra polvere, ma sottoscrivo ogni singola parola di Agh.Aggiungerei per completezza che a noi in linea di massima le croci (quelle vecchie per lo meno) non danno fastidio perchè siamo abituati a vederle. Perchè siamo nati in un paese occidentale che ci ha plagiato in questo aspetto.Troverei giusto però, come sostiene giustamente Agh, che le croci cadute vengano semplicemente rimosse proprio per rispetto alle culture diverse.I princìpi di onestà, rispetto, uguaglianza, fraternità ecc...ecc... prescindono dalla fede. E questo DEVE essere un concetto chiaro a chiunque.Se si pensa che Fede= gustizia si sbaglia.Se si pensa che diverso=sbagliato si sbaglia.Ecco perchè proprio in nome di quei princìpi e del rispetto per l'altro, ogni croce caduta dovrebbe lasciare il posto ad uno spazio vuoto.
E' tipico della società occidentale riempire i "vuoti fisici" con qualcosa di materiale, come riempire di cianfrusaglie inutili ogni minimo "angolino vuoto" della propria casa...senza però pensare di riempire i "vuoti del cuore e dell'anima" con sentimenti veri e sani!La società occidentale è alla perenne ricerca di simboli tangibili di qualsiasi genere e natura...non solo religiosa. Rispetto il sacro ed i suoi simboli (l'uomo da sempre li ricerca e ne ha bisogno per dare un senso ed una speranza al suo "cammino di vita") ma, a mio modesto parere, questi non dovrebbero mai prendere il sopravvento sulla vera essenza della spiritualità, in quanto il significato stesso del termine "spiritualità" dovrebbe...anzi deve... trascendere il materialismo e trovare massima espressione di sé in valori ben più alti e non "corporei".
...forse non mi sono espressa bene...scusami...provo a sintetizzare e a chiarire meglio il discorso: rispetto i simboli religiosi, a patto che questi non vadano a sostituire e, soprattutto, ad offuscare la spiritualità stessa, la cui essenza trascende per natura il materialismo ...quindi non c'è bisogno che un simbolo religioso sia della stessa grandezza della Statua della Libertà ... anzi...se proposto in dimensioni più "minute e proporzionate" darà più "ampio e largo" spazio al significato spirituale che esso dovrebbero esprimere e simbolizzare
...certo in una chiesa sono d'accordissimo... o in un tempio o una moschea...I praticanti delle varie religioni sono LIBERI di pregare nei propri luoghi di culto. Cosa c'entrano mai le montagne? io leggo un po' di prepotenza nel volersi impossessare (religiosamente parlando) delle cime con una nuova croce!
Io non identifico un luogo sacro solo ed esclusivamente con un edificio, racchiuso e delimitato da quattro mura. Il sacro è ovunque, dentro e fuori di noi ed ha valori e principi universali da condividere con chiunque ed ovunque.
...infatti io non parlo di cristiano, buddhista, mussulmano, induista, ecc....ma di spiritualità e religiosità in senso universale...in quanto facenti inscindibilmente parte della vita dell'uomo fin dalle sue origini...
La religione fa parte della vita SOLO di chi sceglie di tenerla. E non di tutti!!A me che scelgo di non tenere la religiosità nella mia vita non mi si può imporre una croce! ...o altro simbolo che sia!perchè se voglio pregare (cioè se scelgo di farlo) posso andare liberamente nella chiesa di turno.Le montagne non c'entrano proprio na mazza con la religione
Quando salgo su una cima e rimango incantata...stregata... da tanta bellezza che mi circonda, le sensazioni che provo in quell'istante scaturiscono dal profondo del mio animo e del mio cuore...dal mio spirito!...l'arrivare con impegno e fatica alla vetta ha di per sé un significato simbolico...rappresenta il raggiungimento di una meta...di una conquista interiore più che esteriore...
io non capisco perché bisogna attribuire a tutti gli altri gli stessi sentimenti che proviamo noi. Per TE sarà così, per altri sarà simile, o anche del tutto diverso. C'è insomma sempre, sotto sotto, questa convinzione che i nostri "valori", qualunque essi siano, siano migliori e più importanti di quelli degli altri. Ma chi l'ha detto? Pensa te che alcuni/e che non vanno in montagna non capiscono assolutamente perché io salga sulle cime. Infatti mi chiedono, costernati "Ma una volta che sei arrivato in cima cosa fai?" Se questo vale per qualcosa di così terreno come camminare per le montagne, figuriamoci quanto può valere per sentimenti privatissimi come il credo o la fede religiosa
Ma che caspiterina stiamo dicendo?!? Ho portato l'esempio delle salita ad una cima perché questo è un forum di montagna!...se uno va in riva al mare o in mezzo al deserto e rimane incantato da cotanta bellezza, penso proprio che anche in quel caso tali sentimenti scaturiscano dalla propria sfera interiore...e non dalle parti basse del proprio corpo umano!...tutto lì!
Ma che caspiterina stiamo dicendo?!? Ho portato l'esempio delle salita ad una cima perché questo è un forum di montagna!...se uno va in riva al mare o in mezzo al deserto e rimane incantato da cotanta bellezza, penso proprio che anche in quel caso tali sentimenti scaturiscano dalla propria sfera interiore...