Autore Topic: Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole  (Letto 6728 volte)

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Offline Mau

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I Comuni di Forni di sopra e di sotto (UD) hanno da poco attivato questa iniziativa. Ecco il relativo comunicato, tratto dal sito Facebook del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane (ho tralasciato la descrizione dei 7 itinerari):

"Dopo le recenti abbondanti nevicate che hanno elevato il rischio valanghe, i comuni di Forni di Sopra e Forni di Sotto nelle Dolomiti friulane hanno provveduto alla preparazione di una rete di piste battute per la pratica sicura dello sci-alpinismo e per gli amanti delle "ciaspe".
Sono ben 7 gli itinerari battuti con il "gatto delle nevi" per una distanza totale di quasi 50 chilometri lungo piste forestali della valle. I percorsi sono privi di difficoltà tecniche e si sviluppano lungo boschi, radure e pascoli di montagna, intervallando tratti con varia pendenza e suggestivi punti di osservazione sulle Dolomiti Friulane e sull'alta val Tagliamento.L'accesso alle piste è assolutamente gratuito, si consiglia equipaggiamento adeguato in quanto potrebbero esserci dei tratti ghiacciati. A Forni di Sopra è possibile noleggiare l'equipaggiamento (sci - scarponi ciaspe). In alcuni tratti, ove si oltrepassano dei canali, è necessario prestare attenzione ad eventuali transiti di valanghe. Prima dell'uscita è consigliato consultare i bollettini delle previsioni meteo. Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e le guide naturalistiche organizzano delle escursioni guidate, eventuali informazioni si possono prendere presso la sede Turismo FVG di Forni di Sopra.
mail: info.fornidisopra@turismo.fvg.it  tel: 0433886767 tel: 0433886767"

Che ne pensate? A me sembra una buona iniziativa, soprattutto per chi inizia queste pratiche .. :D
La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

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Offline pianmasan

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #1 il: 30/01/2013 18:05 »
Che ne pensate? A me sembra una buona iniziativa, soprattutto per chi inizia queste pratiche .. :D
Hai detto giustamente "soprattutto per chi inizia"... L'iniziativa è lodevole ma in qualche modo spinge scialpinisti e ciaspolatori su percorsi preconfezionati, e questo è quasi l'opposto di quanto essi cercano. Resto perplesso.  :-[ :-\

Offline AGH

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #2 il: 30/01/2013 18:13 »
"Dopo le recenti abbondanti nevicate che hanno elevato il rischio valanghe, i comuni di Forni di Sopra e Forni di Sotto nelle Dolomiti friulane hanno provveduto alla preparazione di una rete di piste battute per la pratica sicura dello sci-alpinismo e per gli amanti delle "ciaspe".

Che ne pensate? A me sembra una buona iniziativa, soprattutto per chi inizia queste pratiche .. :D

mah... per le ciaspole potrei anche essere d'accordo, ma lo scialpinista dubito vada sui percorsi battuti, è il contrario dell'essenza stessa dello scialpinismo. E' come obbligarlo ad andare sulle piste. Ma perché? Vabbè che ormai gira tutto al contrario ma insomma... E' come quelli che vanno in ciaspole sulle piste battute dai gatti delle nevi, ma che senso ha? Sarà talebano ma lo trovo non solo insensato ma anche diseducativo. Potevano segnare il percorso con della segnaletica leggera e, se proprio, una traccia da motoslitta. Le escursioni più belle sono sempre quelle fatte FUORI traccia! Insomma si banalizza tutto come al solito, togliendo quel minimo di "fascino dell'avventura" che è insito all'andare con le ciaspe o con gli sci al di fuori dei percorsi battuti. Poi non lamentiamoci se gli escurionisti italiani sono i più scarsi d'europa (a detta dei rifugisti e guide alpine), sono quelli che camminano al massimo un'ora e mezza e solo a patto di farsi la stramangiata la rifugio. Bah
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Offline enry69

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #3 il: 30/01/2013 18:17 »
Hai detto giustamente "soprattutto per chi inizia"... L'iniziativa è lodevole ma in qualche modo spinge scialpinisti e ciaspolatori su percorsi preconfezionati, e questo è quasi l'opposto di quanto essi cercano. Resto perplesso.  :-[ :-\
mi hai tolto le parole di bocca ;)
"Tra le montagne mi sforzo di perfezionarmi fisicamente e spiritualmente. In loro presenza cerco di capire la mia vita, di neutralizzare la vanità, l'avidità, la paura. Esamino il mio passato, sogno il futuro e avverto in maniera particolarmente acuta il presente. Ad ogni impresa rinasco".  AB

Offline Mau

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #4 il: 30/01/2013 18:30 »
Ribadisco... per me iniziativa lodevole per i neofiti... ..e che può essere utile, per far crescere la passione... capisco che "i Messner", giustamente, vogliano fare altro... :)
Riguardo ai percorsi "preconfezionati"... allora forse che  fa un percorso "preconfezionato" anche chi, in invernale, arriva su una forcella o su una cima seguendo alle lettera il percorso indicato da un libro di itinerari, magari passando esattamente sulle tracce ben battute di altri che lo hanno preceduto? ;D
Mi sembrano giudizi un po' troppo severi...
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Offline radetzky

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #5 il: 30/01/2013 18:41 »
considerato che in Carnia è venuta + del doppio della neve caduta in Trentino, l'iniziativa mi sembra lodevole soprattutto in ottica di sicurezza.
Chiaro che può essere meno affascinante seguire una traccia battuta e che forse qualche bandierina sarebbe sufficiente per segnalare un versante sicuro ma...nessuno è obbligato credo..
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline AGH

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #6 il: 30/01/2013 18:46 »
percorso indicato da un libro di itinerari, magari passando esattamente sulle tracce ben battute di altri che lo hanno preceduto? ;D
Mi sembrano giudizi un po' troppo severi...

può darsi, ma io ho letto di ben 50 km di itinerari battuti dai gatti!  Non è più "qualche percorso per neofiti" quindi ma una pianificazione su vasta scala. Come detto io sono un talebano e non faccio testo, ma che senso ha andare con le ciaspole sulla pista battuta da un gatto? (si andrebbe più rapidamente a piedi). E' l'approccio che non posso condividere: perché così si rade al suolo qualunque senso d'avventura e di esplorazione, qualunque fatica e difficoltà, anche minimi, che poi alla fine sono il sale di una escursione che lascia un qualche ricordo.
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Offline edel

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #7 il: 30/01/2013 19:00 »
può darsi, ma io ho letto di ben 50 km di itinerari battuti dai gatti!  Non è più "qualche percorso per neofiti" quindi ma una pianificazione su vasta scala. Come detto io sono un talebano e non faccio testo, ma che senso ha andare con le ciaspole sulla pista battuta da un gatto? (si andrebbe più rapidamente a piedi). E' l'approccio che non posso condividere: perché così si rade al suolo qualunque senso d'avventura e di esplorazione, qualunque fatica e difficoltà, anche minimi, che poi alla fine sono il sale di una escursione che lascia un qualche ricordo.

Può darsi che si sia esagerato... Ma sinceramente, per noi che abbiamo iniziato da poco a ciaspolare, non abbiamo esperienza di consistenza neve o versanti piu o meno sicuri...e che se troviamo la pista battuta non dispiace affatto perchè non abbiamo più molta resistenza e fatichiamo un pò meno...è sicuramente una iniziativa che ci è gradita e ci può interessare! :D  Anzi se possibile cercheremo di approfittarne!  :)



Offline Pistacchio

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #8 il: 30/01/2013 20:09 »
Può darsi che si sia esagerato... Ma sinceramente, per noi che abbiamo iniziato da poco a ciaspolare, non abbiamo esperienza di consistenza neve o versanti piu o meno sicuri...e che se troviamo la pista battuta non dispiace affatto perchè non abbiamo più molta resistenza e fatichiamo un pò meno...è sicuramente una iniziativa che ci è gradita e ci può interessare! :D  Anzi se possibile cercheremo di approfittarne!  :)

Cara stellalpina :D guarda è meglio fare un percorso con 200 metri di dislivello in mezzo al bosco senza panorama ma in vergine e senza traccia che 2.000 metri in montagna in traccia.
Poi dipende da quanto sei misantropa (orsa)

Offline kobang

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #9 il: 30/01/2013 20:10 »
A me qualcosa non quadra...Quanti principianti restano coinvolti in incidenti da valanga?Statisticamente pochissimi
Percorsi,versanti sicuri a priori e magari certificati dalle bandierine?A dir poco fuorviante,salvo non si tratti di strade forestali e nemmeno tutte e neppure sempre.
Regolamentare ed incanalare una delle massime espressioni di libertà del libero girare in montagne innevate? Assurdo.
Formazione presso le scuole di scialpinismo,esperienza diretta con chi ha più anni di pratica sulle spalle,frequentazione assidua della montagna anche quando la giornata non è bella,imparare e praticare le tecniche di valutazione del manto nevoso,imparare a leggere ed interpretare i dati meteo,verificare le condizioni sul posto con umiltà e con la precisa consapevolezza che c'è sempre l'imponderabile e che le proprie scelte possono determinare un rischio per altri,come pure la consapevolezza che non è vero che se c'è una traccia e qualcuno è già passato vuol dire che quel percorso è ok.Avere ben presenti i propri limiti tecnici e non nasconderli in favore dell'ambizione o dello spirito di emulazione.

L'alternativa è la scelta scellerata di "sequestrare una montagna" da parte della magistratura sull'onda di ripetuti incidenti (Mottarone e non solo, alcuni anni fà).
Il rischio non è eliminabile in assoluto,si possono solo seguire regole  ed attuare comportamenti che lo rendono meno probabile.Nel volo libero,in arrampicata,in vela valgono comunque le stesse considerazioni

Sul sito scrivono persone qualificate e con riconosciuta competenza,in grado di esprimere un parere più appropriato del mio,ma resta il principio che in natura le variabili sono tante e non èpossibile averle sempre tutte sotto controllo


Offline Mau

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #10 il: 30/01/2013 20:44 »
A me qualcosa non quadra...Quanti principianti restano coinvolti in incidenti da valanga?Statisticamente pochissimi
Percorsi,versanti sicuri a priori e magari certificati dalle bandierine?A dir poco fuorviante,salvo non si tratti di strade forestali e nemmeno tutte e neppure sempre.
Regolamentare ed incanalare una delle massime espressioni di libertà del libero girare in montagne innevate? Assurdo.
Formazione presso le scuole di scialpinismo,esperienza diretta con chi ha più anni di pratica sulle spalle,frequentazione assidua della montagna anche quando la giornata non è bella,imparare e praticare le tecniche di valutazione del manto nevoso,imparare a leggere ed interpretare i dati meteo,verificare le condizioni sul posto con umiltà e con la precisa consapevolezza che c'è sempre l'imponderabile e che le proprie scelte possono determinare un rischio per altri,come pure la consapevolezza che non è vero che se c'è una traccia e qualcuno è già passato vuol dire che quel percorso è ok.Avere ben presenti i propri limiti tecnici e non nasconderli in favore dell'ambizione o dello spirito di emulazione.
L'alternativa è la scelta scellerata di "sequestrare una montagna" da parte della magistratura sull'onda di ripetuti incidenti (Mottarone e non solo, alcuni anni fà).
Il rischio non è eliminabile in assoluto,si possono solo seguire regole  ed attuare comportamenti che lo rendono meno probabile.Nel volo libero,in arrampicata,in vela valgono comunque le stesse considerazioni

Sul sito scrivono persone qualificate e con riconosciuta competenza,in grado di esprimere un parere più appropriato del mio,ma resta il principio che in natura le variabili sono tante e non èpossibile averle sempre tutte sotto controllo
Condivido tutto del tuo intervento ... anche se - sarà di certo un mio limite - non ho ben capito cosa ne pensi, nello specifico, dell'iniziativa dei due comuni friulani.. :)
Racconto questa esperienza da modesto ciaspolatore (non è una parolaccia, vero, ciaspolatore? ;D)... diversi anni fa, in una delle prime ciaspolate sociali del mio CAI, come accompagnatore, siamo saliti da Forcella Cibiana al Monte Rite (circa 700 metri di dislivello), in circa una trentina di gitanti, molti alle prime armi... il forte-museo di Messner non c'era ancora.. tuttavia, siccome in cima c'era una stazione meteo, trovammo la strada forestale tutta ben battuta dal gatto... ci fu un po' di delusione fra i + esperti... tuttavia, grazie alla battitura, molti neofiti riuscirono con le ciaspe, anche se quasi inutili, ad arrivare in cima; poi, in discesa, presa un po' di dimestichezza, molti di questi principianti, cominciarono ad uscire dalla strada battuta, a tagliare i tornanti e ad andare in neve fresca... divertendosi tantissimo, pur fra qualche cadutal ...la gita fu un successo.. alcuni di questi principianti sono a distanza di anni diventati anche buoni  ciaspolatori o ottimi scialpinisti e, di sicuro, ORA non cercano le piste battute dai gatti...però, forse, senza quella prima, forse banale ciaspolata, non avrebbero mai preso la passione per le escursioni invernali, anche le più "toste" ...  ;)... poi, ovvio, personalmente, anch'io preferisco andare in neve fresca, su neve non battuta... molti non ci crederanno ... ma l'avventura piace anche ai ciaspolatori... ;)
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Offline kobang

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #11 il: 30/01/2013 20:52 »
Se ci si limita a pochi tratti a scopo didattico tipo i campetti scuola per i discesisti o, al limite, i campi Artva per l'addestramento specifico,può essere una iniziativa lodevole.Battere km di pista no;è il solitomodo per dire compra le ciaspole,gli accessori e non preoccuparti d'altro:a farti "divertire" ci pensiamo noi.Insomma quel tipo di montagna per tutti e comunque,utile per fare...utili,ma in antitesi col mio concetto di montagna per chi se la sa meritare.

Offline kobang

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #12 il: 30/01/2013 20:58 »
Dimenticavo una cosa:in montagna non mi piacciono le categorie:scialpinisti,arrampicatori,ciaspolatori,treckers....Ci sono  i montanari,cioè gli appassionati che vanno in montagna,la amano e rispettano e vi praticano varie discipline a seconda delle proprie inclinazioni e poi la massa dei "consumatori",aberrante frutto della valorizzazione e svendita dell'ambiente alpino.
Quindi caro Mau la parola ciaspolatore non è affatto esecrabile!Buone pestolate. 

Offline edel

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #13 il: 30/01/2013 21:05 »
Cara stellalpina :D guarda è meglio fare un percorso con 200 metri di dislivello in mezzo al bosco senza panorama ma in vergine e senza traccia che 2.000 metri in montagna in traccia.
Poi dipende da quanto sei misantropa (orsa)
Posso essere d'accordo con te Pistacchio! :)  Le nostre ora sono quasi sempre passeggiate e percorsi semplici. Siamo in fase calante purtroppo per quanto riguarda energia e resistenza fisica... facciamo parte dei "diversamente giovani" ;) e pure con qualche problemino...anche se la passione per la montagna resta immutata da parecchi decenni.  Mi ritengo abbastanza "orsa" perciò scegliamo spesso e volentieri di ciaspolare in mezzo al bosco su neve immacolata faticando un pò di più ma godendoci la solitudine e il silenzio totale (come abbiamo fatto sabato scorso)! :) ...altre volte però apprezziamo anche una pista battuta,  sicura, che ci fà faticare meno e magari ci offre la possibilità di raggiungere luoghi che altrimenti ci sarebbero preclusi e godere di panorami splendidi!  Tutto qua! :)
Se poi si sia esagerato con troppi km di percorso battuto e ne bastassero anche meno...può anche essere...non entro nel merito...

Offline Mau

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #14 il: 30/01/2013 21:07 »
Dimenticavo una cosa:in montagna non mi piacciono le categorie:scialpinisti,arrampicatori,ciaspolatori,treckers....Ci sono  i montanari,cioè gli appassionati che vanno in montagna,la amano e rispettano e vi praticano varie discipline a seconda delle proprie inclinazioni e poi la massa dei "consumatori",aberrante frutto della valorizzazione e svendita dell'ambiente alpino.
Quindi caro Mau la parola ciaspolatore non è affatto esecrabile!Buone pestolate.
D'accordissimo :D... forse la mia, allora,  era solo un'impressione... :)
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