GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

ARGOMENTI MONTANARI => Notizie di montagna => Topic aperto da: Mau - 30/01/2013 17:54

Titolo: Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: Mau - 30/01/2013 17:54
I Comuni di Forni di sopra e di sotto (UD) hanno da poco attivato questa iniziativa. Ecco il relativo comunicato, tratto dal sito Facebook del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane (ho tralasciato la descrizione dei 7 itinerari):

"Dopo le recenti abbondanti nevicate che hanno elevato il rischio valanghe, i comuni di Forni di Sopra e Forni di Sotto nelle Dolomiti friulane hanno provveduto alla preparazione di una rete di piste battute per la pratica sicura dello sci-alpinismo e per gli amanti delle "ciaspe".
Sono ben 7 gli itinerari battuti con il "gatto delle nevi" per una distanza totale di quasi 50 chilometri lungo piste forestali della valle. I percorsi sono privi di difficoltà tecniche e si sviluppano lungo boschi, radure e pascoli di montagna, intervallando tratti con varia pendenza e suggestivi punti di osservazione sulle Dolomiti Friulane e sull'alta val Tagliamento.L'accesso alle piste è assolutamente gratuito, si consiglia equipaggiamento adeguato in quanto potrebbero esserci dei tratti ghiacciati. A Forni di Sopra è possibile noleggiare l'equipaggiamento (sci - scarponi ciaspe). In alcuni tratti, ove si oltrepassano dei canali, è necessario prestare attenzione ad eventuali transiti di valanghe. Prima dell'uscita è consigliato consultare i bollettini delle previsioni meteo. Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e le guide naturalistiche organizzano delle escursioni guidate, eventuali informazioni si possono prendere presso la sede Turismo FVG di Forni di Sopra.
mail: info.fornidisopra@turismo.fvg.it  tel: 0433886767 tel: 0433886767"

Che ne pensate? A me sembra una buona iniziativa, soprattutto per chi inizia queste pratiche .. :D
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: pianmasan - 30/01/2013 18:05
Che ne pensate? A me sembra una buona iniziativa, soprattutto per chi inizia queste pratiche .. :D
Hai detto giustamente "soprattutto per chi inizia"... L'iniziativa è lodevole ma in qualche modo spinge scialpinisti e ciaspolatori su percorsi preconfezionati, e questo è quasi l'opposto di quanto essi cercano. Resto perplesso.  :-[ :-\
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: AGH - 30/01/2013 18:13
"Dopo le recenti abbondanti nevicate che hanno elevato il rischio valanghe, i comuni di Forni di Sopra e Forni di Sotto nelle Dolomiti friulane hanno provveduto alla preparazione di una rete di piste battute per la pratica sicura dello sci-alpinismo e per gli amanti delle "ciaspe".

Che ne pensate? A me sembra una buona iniziativa, soprattutto per chi inizia queste pratiche .. :D

mah... per le ciaspole potrei anche essere d'accordo, ma lo scialpinista dubito vada sui percorsi battuti, è il contrario dell'essenza stessa dello scialpinismo. E' come obbligarlo ad andare sulle piste. Ma perché? Vabbè che ormai gira tutto al contrario ma insomma... E' come quelli che vanno in ciaspole sulle piste battute dai gatti delle nevi, ma che senso ha? Sarà talebano ma lo trovo non solo insensato ma anche diseducativo. Potevano segnare il percorso con della segnaletica leggera e, se proprio, una traccia da motoslitta. Le escursioni più belle sono sempre quelle fatte FUORI traccia! Insomma si banalizza tutto come al solito, togliendo quel minimo di "fascino dell'avventura" che è insito all'andare con le ciaspe o con gli sci al di fuori dei percorsi battuti. Poi non lamentiamoci se gli escurionisti italiani sono i più scarsi d'europa (a detta dei rifugisti e guide alpine), sono quelli che camminano al massimo un'ora e mezza e solo a patto di farsi la stramangiata la rifugio. Bah
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: enry69 - 30/01/2013 18:17
Hai detto giustamente "soprattutto per chi inizia"... L'iniziativa è lodevole ma in qualche modo spinge scialpinisti e ciaspolatori su percorsi preconfezionati, e questo è quasi l'opposto di quanto essi cercano. Resto perplesso.  :-[ :-\
mi hai tolto le parole di bocca ;)
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: Mau - 30/01/2013 18:30
Ribadisco... per me iniziativa lodevole per i neofiti... ..e che può essere utile, per far crescere la passione... capisco che "i Messner", giustamente, vogliano fare altro... :)
Riguardo ai percorsi "preconfezionati"... allora forse che  fa un percorso "preconfezionato" anche chi, in invernale, arriva su una forcella o su una cima seguendo alle lettera il percorso indicato da un libro di itinerari, magari passando esattamente sulle tracce ben battute di altri che lo hanno preceduto? ;D
Mi sembrano giudizi un po' troppo severi...
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: radetzky - 30/01/2013 18:41
considerato che in Carnia è venuta + del doppio della neve caduta in Trentino, l'iniziativa mi sembra lodevole soprattutto in ottica di sicurezza.
Chiaro che può essere meno affascinante seguire una traccia battuta e che forse qualche bandierina sarebbe sufficiente per segnalare un versante sicuro ma...nessuno è obbligato credo..
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: AGH - 30/01/2013 18:46
percorso indicato da un libro di itinerari, magari passando esattamente sulle tracce ben battute di altri che lo hanno preceduto? ;D
Mi sembrano giudizi un po' troppo severi...

può darsi, ma io ho letto di ben 50 km di itinerari battuti dai gatti!  Non è più "qualche percorso per neofiti" quindi ma una pianificazione su vasta scala. Come detto io sono un talebano e non faccio testo, ma che senso ha andare con le ciaspole sulla pista battuta da un gatto? (si andrebbe più rapidamente a piedi). E' l'approccio che non posso condividere: perché così si rade al suolo qualunque senso d'avventura e di esplorazione, qualunque fatica e difficoltà, anche minimi, che poi alla fine sono il sale di una escursione che lascia un qualche ricordo.
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: edel - 30/01/2013 19:00
può darsi, ma io ho letto di ben 50 km di itinerari battuti dai gatti!  Non è più "qualche percorso per neofiti" quindi ma una pianificazione su vasta scala. Come detto io sono un talebano e non faccio testo, ma che senso ha andare con le ciaspole sulla pista battuta da un gatto? (si andrebbe più rapidamente a piedi). E' l'approccio che non posso condividere: perché così si rade al suolo qualunque senso d'avventura e di esplorazione, qualunque fatica e difficoltà, anche minimi, che poi alla fine sono il sale di una escursione che lascia un qualche ricordo.

Può darsi che si sia esagerato... Ma sinceramente, per noi che abbiamo iniziato da poco a ciaspolare, non abbiamo esperienza di consistenza neve o versanti piu o meno sicuri...e che se troviamo la pista battuta non dispiace affatto perchè non abbiamo più molta resistenza e fatichiamo un pò meno...è sicuramente una iniziativa che ci è gradita e ci può interessare! :D  Anzi se possibile cercheremo di approfittarne!  :)


Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: Pistacchio - 30/01/2013 20:09
Può darsi che si sia esagerato... Ma sinceramente, per noi che abbiamo iniziato da poco a ciaspolare, non abbiamo esperienza di consistenza neve o versanti piu o meno sicuri...e che se troviamo la pista battuta non dispiace affatto perchè non abbiamo più molta resistenza e fatichiamo un pò meno...è sicuramente una iniziativa che ci è gradita e ci può interessare! :D  Anzi se possibile cercheremo di approfittarne!  :)

Cara stellalpina :D guarda è meglio fare un percorso con 200 metri di dislivello in mezzo al bosco senza panorama ma in vergine e senza traccia che 2.000 metri in montagna in traccia.
Poi dipende da quanto sei misantropa (orsa)
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: kobang - 30/01/2013 20:10
A me qualcosa non quadra...Quanti principianti restano coinvolti in incidenti da valanga?Statisticamente pochissimi
Percorsi,versanti sicuri a priori e magari certificati dalle bandierine?A dir poco fuorviante,salvo non si tratti di strade forestali e nemmeno tutte e neppure sempre.
Regolamentare ed incanalare una delle massime espressioni di libertà del libero girare in montagne innevate? Assurdo.
Formazione presso le scuole di scialpinismo,esperienza diretta con chi ha più anni di pratica sulle spalle,frequentazione assidua della montagna anche quando la giornata non è bella,imparare e praticare le tecniche di valutazione del manto nevoso,imparare a leggere ed interpretare i dati meteo,verificare le condizioni sul posto con umiltà e con la precisa consapevolezza che c'è sempre l'imponderabile e che le proprie scelte possono determinare un rischio per altri,come pure la consapevolezza che non è vero che se c'è una traccia e qualcuno è già passato vuol dire che quel percorso è ok.Avere ben presenti i propri limiti tecnici e non nasconderli in favore dell'ambizione o dello spirito di emulazione.

L'alternativa è la scelta scellerata di "sequestrare una montagna" da parte della magistratura sull'onda di ripetuti incidenti (Mottarone e non solo, alcuni anni fà).
Il rischio non è eliminabile in assoluto,si possono solo seguire regole  ed attuare comportamenti che lo rendono meno probabile.Nel volo libero,in arrampicata,in vela valgono comunque le stesse considerazioni

Sul sito scrivono persone qualificate e con riconosciuta competenza,in grado di esprimere un parere più appropriato del mio,ma resta il principio che in natura le variabili sono tante e non èpossibile averle sempre tutte sotto controllo

Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: Mau - 30/01/2013 20:44
A me qualcosa non quadra...Quanti principianti restano coinvolti in incidenti da valanga?Statisticamente pochissimi
Percorsi,versanti sicuri a priori e magari certificati dalle bandierine?A dir poco fuorviante,salvo non si tratti di strade forestali e nemmeno tutte e neppure sempre.
Regolamentare ed incanalare una delle massime espressioni di libertà del libero girare in montagne innevate? Assurdo.
Formazione presso le scuole di scialpinismo,esperienza diretta con chi ha più anni di pratica sulle spalle,frequentazione assidua della montagna anche quando la giornata non è bella,imparare e praticare le tecniche di valutazione del manto nevoso,imparare a leggere ed interpretare i dati meteo,verificare le condizioni sul posto con umiltà e con la precisa consapevolezza che c'è sempre l'imponderabile e che le proprie scelte possono determinare un rischio per altri,come pure la consapevolezza che non è vero che se c'è una traccia e qualcuno è già passato vuol dire che quel percorso è ok.Avere ben presenti i propri limiti tecnici e non nasconderli in favore dell'ambizione o dello spirito di emulazione.
L'alternativa è la scelta scellerata di "sequestrare una montagna" da parte della magistratura sull'onda di ripetuti incidenti (Mottarone e non solo, alcuni anni fà).
Il rischio non è eliminabile in assoluto,si possono solo seguire regole  ed attuare comportamenti che lo rendono meno probabile.Nel volo libero,in arrampicata,in vela valgono comunque le stesse considerazioni

Sul sito scrivono persone qualificate e con riconosciuta competenza,in grado di esprimere un parere più appropriato del mio,ma resta il principio che in natura le variabili sono tante e non èpossibile averle sempre tutte sotto controllo
Condivido tutto del tuo intervento ... anche se - sarà di certo un mio limite - non ho ben capito cosa ne pensi, nello specifico, dell'iniziativa dei due comuni friulani.. :)
Racconto questa esperienza da modesto ciaspolatore (non è una parolaccia, vero, ciaspolatore? ;D)... diversi anni fa, in una delle prime ciaspolate sociali del mio CAI, come accompagnatore, siamo saliti da Forcella Cibiana al Monte Rite (circa 700 metri di dislivello), in circa una trentina di gitanti, molti alle prime armi... il forte-museo di Messner non c'era ancora.. tuttavia, siccome in cima c'era una stazione meteo, trovammo la strada forestale tutta ben battuta dal gatto... ci fu un po' di delusione fra i + esperti... tuttavia, grazie alla battitura, molti neofiti riuscirono con le ciaspe, anche se quasi inutili, ad arrivare in cima; poi, in discesa, presa un po' di dimestichezza, molti di questi principianti, cominciarono ad uscire dalla strada battuta, a tagliare i tornanti e ad andare in neve fresca... divertendosi tantissimo, pur fra qualche cadutal ...la gita fu un successo.. alcuni di questi principianti sono a distanza di anni diventati anche buoni  ciaspolatori o ottimi scialpinisti e, di sicuro, ORA non cercano le piste battute dai gatti...però, forse, senza quella prima, forse banale ciaspolata, non avrebbero mai preso la passione per le escursioni invernali, anche le più "toste" ...  ;)... poi, ovvio, personalmente, anch'io preferisco andare in neve fresca, su neve non battuta... molti non ci crederanno ... ma l'avventura piace anche ai ciaspolatori... ;)
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: kobang - 30/01/2013 20:52
Se ci si limita a pochi tratti a scopo didattico tipo i campetti scuola per i discesisti o, al limite, i campi Artva per l'addestramento specifico,può essere una iniziativa lodevole.Battere km di pista no;è il solitomodo per dire compra le ciaspole,gli accessori e non preoccuparti d'altro:a farti "divertire" ci pensiamo noi.Insomma quel tipo di montagna per tutti e comunque,utile per fare...utili,ma in antitesi col mio concetto di montagna per chi se la sa meritare.
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: kobang - 30/01/2013 20:58
Dimenticavo una cosa:in montagna non mi piacciono le categorie:scialpinisti,arrampicatori,ciaspolatori,treckers....Ci sono  i montanari,cioè gli appassionati che vanno in montagna,la amano e rispettano e vi praticano varie discipline a seconda delle proprie inclinazioni e poi la massa dei "consumatori",aberrante frutto della valorizzazione e svendita dell'ambiente alpino.
Quindi caro Mau la parola ciaspolatore non è affatto esecrabile!Buone pestolate. 
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: edel - 30/01/2013 21:05
Cara stellalpina :D guarda è meglio fare un percorso con 200 metri di dislivello in mezzo al bosco senza panorama ma in vergine e senza traccia che 2.000 metri in montagna in traccia.
Poi dipende da quanto sei misantropa (orsa)
Posso essere d'accordo con te Pistacchio! :)  Le nostre ora sono quasi sempre passeggiate e percorsi semplici. Siamo in fase calante purtroppo per quanto riguarda energia e resistenza fisica... facciamo parte dei "diversamente giovani" ;) e pure con qualche problemino...anche se la passione per la montagna resta immutata da parecchi decenni.  Mi ritengo abbastanza "orsa" perciò scegliamo spesso e volentieri di ciaspolare in mezzo al bosco su neve immacolata faticando un pò di più ma godendoci la solitudine e il silenzio totale (come abbiamo fatto sabato scorso)! :) ...altre volte però apprezziamo anche una pista battuta,  sicura, che ci fà faticare meno e magari ci offre la possibilità di raggiungere luoghi che altrimenti ci sarebbero preclusi e godere di panorami splendidi!  Tutto qua! :)
Se poi si sia esagerato con troppi km di percorso battuto e ne bastassero anche meno...può anche essere...non entro nel merito...
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: Mau - 30/01/2013 21:07
Dimenticavo una cosa:in montagna non mi piacciono le categorie:scialpinisti,arrampicatori,ciaspolatori,treckers....Ci sono  i montanari,cioè gli appassionati che vanno in montagna,la amano e rispettano e vi praticano varie discipline a seconda delle proprie inclinazioni e poi la massa dei "consumatori",aberrante frutto della valorizzazione e svendita dell'ambiente alpino.
Quindi caro Mau la parola ciaspolatore non è affatto esecrabile!Buone pestolate.
D'accordissimo :D... forse la mia, allora,  era solo un'impressione... :)
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: AGH - 30/01/2013 21:24
Se ci si limita a pochi tratti a scopo didattico tipo i campetti scuola per i discesisti o, al limite, i campi Artva per l'addestramento specifico,può essere una iniziativa lodevole.Battere km di pista no;è il solitomodo per dire compra le ciaspole,gli accessori e non preoccuparti d'altro:a farti "divertire" ci pensiamo noi.Insomma quel tipo di montagna per tutti e comunque,utile per fare...utili,ma in antitesi col mio concetto di montagna per chi se la sa meritare.

bravo, hai detto in sintesi ciò che volevo dire io
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: Man - 30/01/2013 21:28
Dimenticavo una cosa:in montagna non mi piacciono le categorie:scialpinisti,arrampicatori,ciaspolatori,treckers....Ci sono  i montanari,cioè gli appassionati che vanno in montagna,la amano e rispettano e vi praticano varie discipline a seconda delle proprie inclinazioni e poi la massa dei "consumatori",aberrante frutto della valorizzazione e svendita dell'ambiente alpino.
Quindi caro Mau la parola ciaspolatore non è affatto esecrabile!Buone pestolate. 

Kobang, io ti compro!  :)

Sono d'accordo con te anche sul rischio: ridurre i rischi ha ovviamente benefici, ma ci si dimentica spesso che ha anche dei costi - in questo caso il costo di 'snaturare' la montagna e il rapporto che si ha con essa. Arriva un punto in cui ridurre i rischi comporta costi piu' alti dei benefici.  Io non sono abbastanza esperto in questo campo per giudicare (eufemismo), ma la mia sensazione personale e' che decine di KM di piste battute per ciaspolare vada oltre questo punto.

Pero' il punto che fa Edelweiss e' stato un po' ignorato. Lei tocca un tasto diverso dal rischio e dai principianti, cioe' quello dell'accessibilita' per amanti della montagna 'al di sopra di ogni sospetto', come lei (non il turistame). Questo e' un ulteriore beneficio da considerare, ma mi chiedo: non ci sono in Friuli posti come ce ne sono tanti in Trentino dove e' possibile ciaspolare in modo 'accessibile' verso luoghi bellissimi, senza bisogno di creare piste? Mi viene in mente una tranquillisma e magica ciaspolata quaisi orizzontale fatta anni fa in zona Trenca...ma ce ne sono tante cosi'! Davvero c'e' bisogno di piste?
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: AGH - 30/01/2013 21:56
Pero' il punto che fa Edelweiss e' stato un po' ignorato. Lei tocca un tasto diverso dal rischio e dai principianti, cioe' quello dell'accessibilita' per amanti della montagna 'al di sopra di ogni sospetto', come lei (non il turistame). Questo e' un ulteriore beneficio da considerare, ma mi chiedo: non ci sono in Friuli posti come ce ne sono tanti in Trentino dove e' possibile ciaspolare in modo 'accessibile' verso luoghi bellissimi, senza bisogno di creare piste? Mi viene in mente una tranquillisma e magica ciaspolata quaisi orizzontale fatta anni fa in zona Trenca...ma ce ne sono tante cosi'! Davvero c'e' bisogno di piste?

ovviamente no. Per un tracciato sicuro per ciaspolatori basta una motoslitta e un po' di paletti e bandierine. Quello che mi sconcerta appunto è che, con la scusa della sicurezza, qualcuno abbia in mente altro. 50 km di piste da battere coi gatti diventano facilmente un business: a cui poi segue tutto il resto :(((
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: kobang - 31/01/2013 07:49
Un'idea più interessante ed ecologica sarebbe un elenco di percorsi naturalmente e prevedibilmente sicuri,tipo quello citato da Man.Pensate alle infinite possibilità delle Vezzene o dei Piani di Bosentino,la camminata fino al Lago di Erdemolo,i numerosi itinerari che collegano la Trenca con La Bassa (zona Fravort) e Vetriolo,le forestali in Tesino e Celado,come nel Pinetano.Insomma l'elenco può essere vasto e non a caso ci sono tante guide per andare con ciaspole,quante quelle per scialpinismo.Andare in montagna deve anche essere un modo per conoscere posti diversi e poi così si può sempre trovare il giro giusto in considerazione di meteo o tempistiche.Un "Circuito" per ciaspole è come la pista da fondo o discesa:tutti insieme appassionatamente....come i criceti sulla ruota.
Quando uno si è fatto le ossa su terreno facile sarà naturale sperimentare percorsi con maggiori dislivelli ed anche pendenze più impegnative.
Se poi si obietta che andare sul tranquillo non consente di raggiungere quote panoramiche,anche qui non è vero.Bastano gite come quella del Passo 5 Croci,con puntata sul Socede per avere l'emozione della quota e dei panorami in assoluta sicurezza anche per un neofita (che si spera aggregato a qualcuno più esperto...).
Qualunque soluzione,ma basta con l'adattare la natura alle esigenze di fruizione di chi in cambio non vuole dare niente (un pò di fatica,un pò di pazienza per imparare,un pò di umiltà e ragionevolezza nell'andare)
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: AGH - 31/01/2013 08:21
curioso questo passo comico nello scritto riportato da mau:

A Forni di Sopra è possibile noleggiare l'equipaggiamento (sci - scarponi ciaspe). In alcuni tratti, ove si oltrepassano dei canali, è necessario prestare attenzione ad eventuali transiti di valanghe

prestare attenzione a eventuale transiti di valanghe.... ecco, questa é la cultura della montagna che trasmettono queste iniziative. Poi non ho capito: se, nel malaugurato caso, qualcuno venisse travolto, chi è responsabile?  I gattisti? I  noleggiatori di ciaspole? Mah.
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: pianmasan - 31/01/2013 08:41
Dopo aver letto il post di Mau, ho subito pensato che il punto discriminante fosse la battitura dei percorsi. Dimentichiamo i parametri "natura salvaggia ecc." o "business" che abbiamo evidenziato.
Un itinerario in neve fresca, pur segnalato con bandierine o cartelli o quant'altro, è nella disponibilità dell'utente scialpinista o ciaspolatore che si assume tutte le responsabilità della sua fruizione.
La preparazione del percorso (battitura, livellamento di ostacoli, posizionamento di strutture di sicurezza ecc.) fa entrare, secondo me, nel gioco delle responsabilità, e in misura non piccola, anche chi ha eseguito i lavori.
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: AGH - 31/01/2013 09:20
La preparazione del percorso (battitura, livellamento di ostacoli, posizionamento di strutture di sicurezza ecc.) fa entrare, secondo me, nel gioco delle responsabilità, e in misura non piccola, anche chi ha eseguito i lavori.

esattamente...
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: Alan - 31/01/2013 09:58
Sono un pò contrario a questo.
E' comodo sicuramente e sicuro per chi inizia, ma non mi piace...

Uno che va a fare skialp ci va coscente dei rischi, se inizi a farlo diventare così easy allora si abbasserà nella gente la soglia del rischio!!! Ma è una visione mia personale della cosa...
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: radetzky - 31/01/2013 11:28
Essendo qui dentro quasi tutti "feroci" Orsi Talebani (io in testa eh !), le argomentazioni sono ovvie e scontate e, generalmente parlando, appropriate.
Nel caso specifico però, la Carnia qui dentro la conoscono, bene, solo Mau ed edelweiss e, un pò meno, il sottoscritto.

leggiamo bene l'allegato, per favore ..

Alcune note esplicative per chi non conosce la Carnia (ed i "chiarniei"):

la Carnia non è il Trentino: nevica di più e le montagne sono estremamente ripide (anche se meno alte), gli altipiani sono pochissimi e poco estesi ed i rischi molto + elevati...

In Carnia non esistono mega stazioni invernali e mega impianti grazie alla morfologia del territorio, non è e non sarà mai terra di business invernale come il Trentino, grazie a Dio
Un pò di conoscenza del territorio non guasterebbe, in fin dei conti dal Trentino si arriva in Carnia in meno di due ore !

50 km. su forestale sono ben poca cosa: la pianificazione scientifica su vasta scala, in questo settore, è appannaggio esclusivo del Trentino, purtroppo !

Giustissima ed appropriata la considerazione di Pianmasan.."La preparazione del percorso (battitura, livellamento di ostacoli, posizionamento di strutture di sicurezza ecc.) fa entrare, secondo me, nel gioco delle responsabilità, e in misura non piccola, anche chi ha eseguito i lavori."

Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: Mau - 31/01/2013 12:20
Nel pieno rispetto delle opinioni di tutti.. ci mancherebbe altro...

Come ha ben detto Rad... la Carnia non è il Trentino :)... Forni di sotto e di sopra non sono Cavalese o Canazei... la Carnia non è la Val di Fassa... per fortuna o per sfortuna a seconda dei punti di vista ... in Carnia, di regola, non ci sono finti Rifugi ... ;) ... qui non c'è (e  non ci sarà mai) il turismo di massa, dentro cui si annidano, inevitabilmente, maleducati e pasticcioni...chi arriva qui (pochi estimatori), di solito, sa cosa cerca, cosa trova e rispetta la montagna...anche se passeggia su un percorso battuto dal gatto ... :)... qui non ci saranno mai frotte di persone scatenate...ma qualche sparuto appassionato...
 l'iniziativa di cui parliamo potrà avere sicuramente anche qualche aspetto discutibile ma .... addirittura che sia diseducativa mi pare eccessivo... insomma questa levata di scudi senza appello mi sembra un po' sopra le righe.. :)
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: Man - 31/01/2013 14:06
Io infatti avevo chiesto


non ci sono in Friuli posti come ce ne sono tanti in Trentino dove e' possibile ciaspolare in modo 'accessibile' verso luoghi bellissimi, senza bisogno di creare piste?

dalle vostre risposte sto capendo che la risposta e' no.
devo dire peraltro che dalle descrizioni di rad e mau la voglia di fare una capatina in Carnia mi e' venuta... :)
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: radetzky - 31/01/2013 14:17
devo dire peraltro che dalle descrizioni di rad e mau la voglia di fare una capatina in Carnia mi e' venuta... :)

OK per te ed woman, ma solo voi eh ! Meno zente viene in Carnia e meglio è... ;)
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: edel - 31/01/2013 14:53
Nel pieno rispetto delle opinioni di tutti.. ci mancherebbe altro...

Ognuno ha il suo modo di pensare e ragionare...ed è importante poterlo fare liberamente! :) 
Però è essenziale sottolineare appunto che la Carnia non è come gran parte del Trentino... e anche del Bellunese...in oltre 40 anni che giriamo per le montagne abbiamo visto sorgere obrobri e scempi di ogni genere, montagne sventrate per far posto ad impianti,  file di bus-navette che portano ovunque... basta non camminare, e pagare!! ;D ...sicuramente il Lagorai è la zona che conserva ancora le caratteristiche  che amiamo trovare in montagna, e per questo ora spesso andiamo lì... Comunque a me è capitato di soggiornare in una località della Carnia, in un albergo durante un bellissimo week a metà settembre ed eravamo in 4 persone.  Il proprietario quando ho chiesto come và durante l'inverno mi ha risposto malinconicamente che "anche loro vanno in letargo" ...dal momento che non c'è niente...assenza di impianti perciò non arrivano turisti... Magari ci sarebbe anche l'appassionato di scialp o ciaspole ma spesso cerca la località che eventualmente offra qualcosa e che accontenti anche famiglia e figli...
Solo in Carnia a noi è capitato di pernottare in un rifugio con quasi 100 posti letto e trovarci solo noi due! (e di rifugi ne abbiamo girati tanti!!)   Esperienza bellissima...ma che rende l'idea del turismo e della folla che gira in quei posti, veramente meravigliosi, ma forse sconosciuti alla massa delle persone che frequentano la montagna! ...e che comunque auspico rimangano tali! ;)
Non credo che ci si possa scandalizzare per qualche percorso di neve battuta...o che questo basti per far arrivare "orde di turistame"!  ...poi, tutto ritorna come prima...non si deturpa nulla!!!  Non si sta parlando di boschi distrutti per far posto a piste o ad orribili  impianti di  risalita.
Poi, per carità,  non mi addentro nei discorsi di responsabilità di chi e di cosa...non ho la minima competenza per farlo...questo è un altro discorso.
 
Titolo: Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
Inserito da: Man - 31/01/2013 15:31
OK per te ed woman, ma solo voi eh ! Meno zente viene in Carnia e meglio è... ;)

Grazie, prometto che non lo diciamo a nessun altro.  :) Il numero medio di persone che incontriamo - e piu' volte non ne incontriamo- in un'escursione si conta sulle dita di una mano...senza mignolo, e non intendiamo peggiorare il tabellino.  :)