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Oggi mi son fatto il regalo di natale, questo libro di navarini! Non vedo l'ora di farmi dei bei giri in Lagorai in ciaspole (quéle sò usàr...) seguendo gli itinerari della guida. Gli ho dato solo una rapida sfogliata, mi sembra conciso ma allo stesso tempo completo.
Sacrilegio!!!!!
Sarò un nuovo eretico, verrò bruciato su una pira di vecchi sci da alpinismo!! Comunque ho guardato, sono prevalentemente itinerari di difficoltà MS, e credo che tanti si possano adattare alle ciaspole. Vi farò sapere, e magari qualche consiglio da chi conosce gli itinerari presenti nel libro.
mettiamoci nei panni dei ciaspolari: dove possono andare se non rifare i classici percorsi di sci alpinismo? L'unica cosa che detesto è il trincerone che lasciano, con gli sci diventa pessimo Ma c'è posto per tutti dai
Altro discorso è la discesa, a mio avviso è molto più "invadente" quella lasciata dagli skialpers: ognuno vuol passare dove la neve è vergine e un candido pendio viene trasformato in poco tempo in un turbinio di serpentine.
Con le ciaspole invece si ripercorre generalmente la trincea già esistente.
Noto una leggera incomunicabilità tra scialpinisti e ciaspolari
.....rispetto alla brutale trincea dei ciabattoni
...(quelle vecchie di legno con lo spago)....
Manco si chiamavano ciaspole ma racchette da neve. Devo averle anch'io da qualche parte se i tarli non hanno fatto banchetto ...
foto racchette e ramponi del mio babbo... le racchette sono quasi perfette ed in ottimo stato di conservazionein quanto ai pistoni lasciati dai ciaspolatori beh, diciamo che, con un pò di accortezza e di buona volontà si può, quantomeno, evitare di lasciare le voragini: io in piano ed in discesa, dove la neve lo permette, sgancio il tallone e procedo come se calzassi sci da fondo (si può anche correre), così facendo la ciaspola viene trascinata in avanti e non lascia l'impronta bensì una specie di pista.E spezziamo anche una lancia a favore delle ciaspole: nel fitto del bosco, con gli sci, non ci si può andare !
I danni peggiori pero' i ciaspolari non le fanno con le trincee (quando sono tanti) ma coi buchi che lasciano sui sentieri o sulle forestali (quando sono pochi): quando poi la neve ghiaccia diventa un calvario passarci sopra con gli sci o a piedi
concordo in pieno, ma, come dicevo, se tu scendi sullo stesso percorso ed hai l'accortezza di sganciare e procedere allegramente ricopri i buchi fatti in salita se la neve era tanta e fresca: a me dà fastidio lasciare i buchi, stanno male e disturbano e magari un capriolo potrebbe spezzarsi una zampa...
Io e la mia consorte siamo tracciasostenibile lei davanti con le ciaspe io dietro con gli sci ricopro e pareggio..