Autore Topic: Preso il vandalo delle croci di vetta: è una guida alpina  (Letto 11536 volte)

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Offline AGH

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Patrick Bussard, la guida alpina che distruggeva
le croci di vetta (foto da Montagna.tv)


Curioso episodio in Svizzera, dove hanno individuato il vandalo che, da qualche tempo, distruggeva le croci di vetta.
Si tratta di Patrick Bussard, guida alpina, che non si pente ma anzi rivedica il proprio operato. Oltre alla condanna penale, rischia l'espulsione dalle guide.
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Croci di vetta, catturato il profanatore

GRUYERE, Svizzera -- E' stato arrestato il "profanatore di croci di vetta" a cui la polizia svizzera dava la caccia dallo scorso ottobre. Si tratta di una guida alpina, Patrick Bussard di 48 anni, che ha confessato i misfatti compiuti sulle cime del Vanil Noir e delle Merles, senza però esprimere alcun rimorso, anzi. "Non è vandalismo gratuito. Volevo provocare un dibattito. Non mi piacciono le croci, la natura non appartiene ad alcuna religione". E nell'ambiente, si scatenano polemiche e sconcerto.

Lo scorso ottobre era stata profanata la croce del Vanil Noir, montagna di 2.389 metri nel cantone di Vaud e Friburgo. Durante la notte, qualcuno aveva svitato la piattaforma della croce e vi aveva appoggiato una bandiera rossa. Un mese fa il secondo atto vandalico: la croce di legno che svettava sulla vicina cima delle Merlas è stata segata alla base.

Nei giorni scorsi, l'arresto del colpevole: Patrick Bussard, guida alpina, abitante a Moléson-sur-Gruyères, che durante l'interrogatorio ha confessato tutto al commissario Jean-Luc Mooser. "Ho risalito Les Merles con le pelli in 3 ore - ha raccontato Bussard -. Era giorno, ma soffiava la bufera, così ho evitato di incontrare curiosi. Avevo un piccolo zaino con il seghetto. Ho lasciato cadere la croce in pochi minuti, il legno era dolce".

Come si è risaliti a lui? "La profanazione della croce-Vanil Noir ha avuto luogo di notte e nella neve - spiega Mooser -. Abbiamo pensato che fosse stato un professionista. Le voci di paese sulle sue opinioni religiose che ci sono giunte all'orecchio, hanno poi condotto sulla strada giusta".

Ora la guida è stata rilasciata, anche perchè non ha precedenti penali, ma dovrà fronteggiare un processo penale per violazione della libertà di culto e per danni materiali. Un altro procedimento sarà avviato probabilmente dal corpo delle guide, che paventa la sua esclusione dal gruppo. Ma Bussard è convinto di aver fatto la cosa giusta.

"Il mio non è stato vandalismo gratuito - ha spiegato Bussard (nella foto a fianco) ai giornali -. Me la sono presa con queste due croci per avviare un dibattitto su questo simbolo religioso. Non mi piace, lo trovo barbarico perché rappresenta la crocifissione, la morte e la sofferenza di Cristo. Che cosa avrebbe pensato Cristo vedendosi rappresentato così? So che la mia è una provocazione forte ma ci ho pensato molto. Chiedo scusa a tutte le persone a cui ho fatto male, non era l'obiettivo. Ma non mi pento".

Bussard è convinto infatti di aver soltanto avuto il coraggio mancato ad altri. "Ho fatto quello che molti pensano in silenzio - ha detto alla stampa -. La Chiesa impone questo simbolo ma le vette devono essere, dal mio punto di vista, degli spazi di libertà. Mi sembra che ci siano luoghi di culto sufficienti a rispettare le convinzioni di tutti. Ho confessato dopo l'arresto, è vero, ma comunque mi aspettavo tutto questo".

"Commettere reati in montagna, attaccando gli oggetti religiosi, non è promuovere un dibattito costruttivo" hanno replicato il prefetto e le autorità del cantone. "La croce non imbarazza le persone - ha aggiunto, duro, il sindaco di Bas Intyamon, dove sorge Les Merles -. E' parte del nostro patrimonio culturale. E per i credenti, è una bella sensazione arrivare in vetta e vedere la croce".

La condanna è unanime anche dal mondo alpinistico e dal soccorso alpino. Non è la prima volta che la polemica sulle croci di vetta viene sollevata. Basti ricordare ciò che accadde nel 2006 sul Pizzo Badile, quando un gruppo di alpinisti composto da Jacopo Merizzi, Luca Maspes, Mario Scarpa e Giovanni Novella portò sulla vetta una statua del Buddha per lo stesso motivo. Mai, però, era accaduto che le croci venissero profanate o distrutte.

"Sono sorpreso che il responsabile di questo gesto sia una guida alpina - ha dichiarato Pierre-André Kolly, presidente della sezione Gruyere del Club Alpino Svizzero -. Un alpinista nell'anima dovrebbe rispettare le cime e capire questi simboli. Anche in Nepal, i mucchi di pietre hanno una dimensione spirituale. Sono sicuro che ci fosse andato, avrebbe messo una pietra sul tumulo. La commissione Guide prenderà di sicuro in considerazione la sua esclusione: siamo unanimi nel considerare che si tratta di un'azione stupida. Queste croci non infastidiscono nessuno. Fanno parte della storia e hanno anche un ruolo concreto nell'indicare la vetta della montagna".

"Il suo gesto esprime il pensiero di una minoranza che deve essere rispettata - ha detto al quotidiano le Matin il vicario generale della diocesi, Nicolas Betticher -, ma penso che la maggioranza della nostra società abbia una dimensione cristiana. Il crocifisso trova posto in diversi spazi pubblici: ha una dimensione orizzontale di valori umani come la solidarietà, che si trova per esempio nella Croce Rossa e che non può offendere il non-credente. Il credente aggiunge soltanto una dimensione verticale, spirituale a questo simbolo".

Betticher ha anche invitato Bussard a discutere personalmente della questione, ma la guida alpina sta ancora riflettendo se sia il caso o meno di parlare con il vicario ecclesiastico.

da montagna.tv
« Ultima modifica: 18/03/2010 11:39 da AGH »
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Offline Guido

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 Durante la notte, qualcuno aveva svitato la piattaforma della croce e vi aveva appoggiato una bandiera rossa.

"Non è vandalismo gratuito. Volevo provocare un dibattito. Non mi piacciono le croci, la natura non appartiene ad alcuna religione".

Chissà...allora apparterrà forse all'unione sovietica? a cuba? al parito comunista?

Ribadisco, come evidenziato dal gesto di questo demente, il fatto di tirare in ballo la natura non c'entra niente, è solo una scusa per mascherare il proprio odio verso la religione cattolica e la chiesa.
La stessa cosa l'han fatta con una madonnina sul monte cusna ponendo alla base del manufatto, la stella a 5 punte dei brigatisti, quindi mi sembra che la "libertà della montagna e della natura" c'entri ben poco.
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

Stefano.vr64

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Povera gente che sfoga la sua bassezza culturale (con la c minuscola) su Simboli che appartengono alla nostra Cultura (con la C maiuscola), alla nostra Tradizione, alla nostra Storia. Preferisco non parlarne, rischierei di farmi cacciare dal forum.



Comunque la croce di vetta io la porto sempre al collo, quindi possono anche toglierle tutte, ma la mia rimarrà, ogni volta che sarò su una vetta. Come quella dell'ufficio: il giorno che me la faranno togliere (e da come stanno andando le cose prima o poi ci riusciranno) la trasferirò dal muro alla scrivania. E da li non la toglieranno mai.

Offline JFT

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Secondo me si sta facendo bollire un calderone un poco caotico...  :-\
...Una cosa è stigmatizzare l'azione di un vandalo imbecille che danneggia inutilmente simboli cui tanta gente attribuisce un valore particolarmente profondo, altra cosa ancora è prendersela in senso generale con certi simboli che per l'individuo o hanno valore, e, dunque, importanza, o non ce l'hanno ed allora non si capisce che fastidio debbano poi dare...
...altra cosa è poi discutere se la religione debba essere fatto pubblico o privato e se questa discussione stessa debba essere considerata un sopruso da parte di chi sostiene che debba essere un fatto pubblico...
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
Friedrich Nietzsche

Offline radetzky

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Secondo me si sta facendo bollire un calderone un poco caotico...  :-\
....

quoto. Ed aggiungo che una povera e malandata vecchia croce in legno nei pressi di una malga o su un aspro sentiero od una misera croce in ferro a ricordo di un caduto esprimono, queste sì, vera Cultura: non certo l'inutile ostentazione delle mega Croci di vetta che hanno invaso le cime. 
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline AGH

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Io sono ateissimo, in linea di massima le croci non mi danno fastidio, sarà che ormai fanno parte del paesaggio, sono abituato a vederle e sono svuotate di significato. Mi danno abbastanza fastidio invece le nuove croci, questa continua imposizione di simboli religiosi, ma che bisogno c'è? Rispetto chi si porta il crocifisso al collo, molto meno chi vorrebbe imporre i simboli della sua religione non in casa sua ma ovunque, dalle aule a scuola fin sulle vette delle montagne! Ormai non c'è più una cima che sia senza! E  basta.
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Offline PassoVeloce

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Rispetto chi si porta il crocifisso al collo, molto meno chi vorrebbe imporre i simboli della sua religione non in casa sua ma ovunque, dalle aule a scuola fin sulle vette delle montagne! Ormai non c'è più una cima che sia senza! E  basta.
eh certo moschee ovunque e per una croce, che è il simbolo della NOSTRA religione, si fa un gran casino!vedremo fra 10 anni come sarà la situazione...  :-X ma non lamentiamoci dopo...
« Ultima modifica: 19/03/2010 09:40 da PassoVeloce »

Offline JFT

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eh certo moschee ovunque e per una croce, che è il simbolo della NOSTRA religione, si fa un gran casino!vedremo fra 10 anni come sarà la situazione...  :-X ma non lamentiamoci dopo...

Fermo il rispetto, che deve essere sacrosanto, dei sentimenti religiosi di tutti, e fermo anche il rispetto di quei sentimenti che, in un particolare luogo, si fondono anche con la tradizione e, perchè no, anche con una identità culturale, che è comunque un bene, proprio perchè il mondo cambia, velocemente e quasi mai nella direzione aspettata, credo che a livello sociale ci vorrebbe un sano esercizio di laicità, perchè vorrei evitare di vedere, tra vent'anni, sostituire un simbolo religioso con un altro, e magari con molta più prepotenza.
Alla fine un mucchio di sassi non farebbe male a nessuno, ed ognuno ci vede chi vuole.
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eh certo moschee ovunque e per una croce, che è il simbolo della NOSTRA religione,

della TUA religione prego  ;D
Poi dove vedi tutte 'ste moschee? Quanto alle croci, non sono una ma milioni...
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Offline PassoVeloce

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della TUA religione prego  ;D
no comment!!
Poi dove vedi tutte 'ste moschee? Quanto alle croci, non sono una ma milioni...
Che ottuso!cmq la penso esattamente come Stefano...

Quindi se per te la croce "non esiste" cosa la bollini a fare?  >:(

Offline Guido

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Qui si è usciti dal seminato: il discorso è il vandalismo operato da un cretino, che non è stato fatto contro una stazione meteo, un bivacco, una pila di sassi tibetani, cosa che sarebbe stata stigmatizzata da tutti...ma contro una croce... e qui già subito iniziano i distinguo...inoltre il poverino per cercare consensi afferma di averlo fatto diciamo per un senso "ecologista" che però viene immediatamente smentito dal fatto di aver posto una bandiera rossa. Quello che si evidenzia in questi gesti e nella loro comprensione è oltre all'astio e il disprezzo nei confronti della religione cattolica (sono sicuro che se il simbolo fosse stato buddista sicuramente l'imbecille l'avrebbe lasciato stare) è l'odio di sè.
Se invece vogliamo parlare del fenomeno in generale sono anche d'accordo che ogni croce merita un discorso a sè che ha anche a che vedere con la sua storia, l'esteticità e l'invasività e la densità delle croci nella zona.
Abbastanza contrario anch'io a quelle nuove e mastodontiche, ma trovo insopportabile l'arroganza e la prepotenza di chicchessia che si erge a decidere che qualcosa debba essere rovinato o distrutto solo perchè non gli piace o non è d'accordo.
Ricordo che i talebani fecero lo stesso con i budda di bamyan  in afghanistan intorno al 2000 distruggendoli a colpi di cannone.
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Offline PassoVeloce

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Ricordo che i talebani fecero lo stesso con i budda di bamyan  in afghanistan intorno al 2000 distruggendoli a colpi di cannone.
Ecco ...perfetto!! quindi facilitiamogli anche le cose....

Offline JFT

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Quello che si evidenzia in questi gesti e nella loro comprensione è oltre all'astio e il disprezzo nei confronti della religione cattolica [...] è l'odio di sè.

Si può discutere di tutto, però si dovrebbe partire dal rispetto. Ed una discussione seria non dovrebbe mai partire con una prepotenza o un atto violento, secondo me.

(sono sicuro che se il simbolo fosse stato buddista sicuramente l'imbecille l'avrebbe lasciato stare)

Ci sarebbe stato un altro imbecille, probabilmente. Come quelli maialemuniti che si divertono a offendere la sensibilità di chi non la pensa come loro....
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Friedrich Nietzsche

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Offline danj

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Rischio un bel rimbrotto al lavoro ma VOGLIO ESSERE SOLIDALE CON HAG che mi sembra abbia una posizione solidaria. Va bene il rispetto, ma deve essere per tutti anche per chi non ha una religione che non è collettiva (NOSTRA???) ma individuale: c'è chi crede in quello, chi in questo, chi non sa, chi non crede a nulla... e tutti devono essere rispettati. Per quanto riguarda le croci, personalmente la maggior parte  mi lasciano indifferente proprio per il significato di estremismo che generano in alcuni...Pensate alle parole e agli atti di colui che si vuole morto su quella croce e confrontateli con la vostra posizione...E' vero, alcune, quelle antiche soprattutto, hanno un significato che rimanda alla storia del comunità, ma quelle brutture moderne non fanno altro che rovinare il paesaggio!