GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ARGOMENTI MONTANARI => Notizie di montagna => Topic aperto da: AGH - 18/03/2010 11:37
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(http://www.montagna.tv/UserFiles/Image/Marzo2010/patrickcroix.jpg)
Patrick Bussard, la guida alpina che distruggeva
le croci di vetta (foto da Montagna.tv)
Curioso episodio in Svizzera, dove hanno individuato il vandalo che, da qualche tempo, distruggeva le croci di vetta.
Si tratta di Patrick Bussard, guida alpina, che non si pente ma anzi rivedica il proprio operato. Oltre alla condanna penale, rischia l'espulsione dalle guide.
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Croci di vetta, catturato il profanatore
GRUYERE, Svizzera -- E' stato arrestato il "profanatore di croci di vetta" a cui la polizia svizzera dava la caccia dallo scorso ottobre. Si tratta di una guida alpina, Patrick Bussard di 48 anni, che ha confessato i misfatti compiuti sulle cime del Vanil Noir e delle Merles, senza però esprimere alcun rimorso, anzi. "Non è vandalismo gratuito. Volevo provocare un dibattito. Non mi piacciono le croci, la natura non appartiene ad alcuna religione". E nell'ambiente, si scatenano polemiche e sconcerto.
Lo scorso ottobre era stata profanata la croce del Vanil Noir, montagna di 2.389 metri nel cantone di Vaud e Friburgo. Durante la notte, qualcuno aveva svitato la piattaforma della croce e vi aveva appoggiato una bandiera rossa. Un mese fa il secondo atto vandalico: la croce di legno che svettava sulla vicina cima delle Merlas è stata segata alla base.
Nei giorni scorsi, l'arresto del colpevole: Patrick Bussard, guida alpina, abitante a Moléson-sur-Gruyères, che durante l'interrogatorio ha confessato tutto al commissario Jean-Luc Mooser. "Ho risalito Les Merles con le pelli in 3 ore - ha raccontato Bussard -. Era giorno, ma soffiava la bufera, così ho evitato di incontrare curiosi. Avevo un piccolo zaino con il seghetto. Ho lasciato cadere la croce in pochi minuti, il legno era dolce".
Come si è risaliti a lui? "La profanazione della croce-Vanil Noir ha avuto luogo di notte e nella neve - spiega Mooser -. Abbiamo pensato che fosse stato un professionista. Le voci di paese sulle sue opinioni religiose che ci sono giunte all'orecchio, hanno poi condotto sulla strada giusta".
Ora la guida è stata rilasciata, anche perchè non ha precedenti penali, ma dovrà fronteggiare un processo penale per violazione della libertà di culto e per danni materiali. Un altro procedimento sarà avviato probabilmente dal corpo delle guide, che paventa la sua esclusione dal gruppo. Ma Bussard è convinto di aver fatto la cosa giusta.
"Il mio non è stato vandalismo gratuito - ha spiegato Bussard (nella foto a fianco) ai giornali -. Me la sono presa con queste due croci per avviare un dibattitto su questo simbolo religioso. Non mi piace, lo trovo barbarico perché rappresenta la crocifissione, la morte e la sofferenza di Cristo. Che cosa avrebbe pensato Cristo vedendosi rappresentato così? So che la mia è una provocazione forte ma ci ho pensato molto. Chiedo scusa a tutte le persone a cui ho fatto male, non era l'obiettivo. Ma non mi pento".
Bussard è convinto infatti di aver soltanto avuto il coraggio mancato ad altri. "Ho fatto quello che molti pensano in silenzio - ha detto alla stampa -. La Chiesa impone questo simbolo ma le vette devono essere, dal mio punto di vista, degli spazi di libertà. Mi sembra che ci siano luoghi di culto sufficienti a rispettare le convinzioni di tutti. Ho confessato dopo l'arresto, è vero, ma comunque mi aspettavo tutto questo".
"Commettere reati in montagna, attaccando gli oggetti religiosi, non è promuovere un dibattito costruttivo" hanno replicato il prefetto e le autorità del cantone. "La croce non imbarazza le persone - ha aggiunto, duro, il sindaco di Bas Intyamon, dove sorge Les Merles -. E' parte del nostro patrimonio culturale. E per i credenti, è una bella sensazione arrivare in vetta e vedere la croce".
La condanna è unanime anche dal mondo alpinistico e dal soccorso alpino. Non è la prima volta che la polemica sulle croci di vetta viene sollevata. Basti ricordare ciò che accadde nel 2006 sul Pizzo Badile, quando un gruppo di alpinisti composto da Jacopo Merizzi, Luca Maspes, Mario Scarpa e Giovanni Novella portò sulla vetta una statua del Buddha per lo stesso motivo. Mai, però, era accaduto che le croci venissero profanate o distrutte.
"Sono sorpreso che il responsabile di questo gesto sia una guida alpina - ha dichiarato Pierre-André Kolly, presidente della sezione Gruyere del Club Alpino Svizzero -. Un alpinista nell'anima dovrebbe rispettare le cime e capire questi simboli. Anche in Nepal, i mucchi di pietre hanno una dimensione spirituale. Sono sicuro che ci fosse andato, avrebbe messo una pietra sul tumulo. La commissione Guide prenderà di sicuro in considerazione la sua esclusione: siamo unanimi nel considerare che si tratta di un'azione stupida. Queste croci non infastidiscono nessuno. Fanno parte della storia e hanno anche un ruolo concreto nell'indicare la vetta della montagna".
"Il suo gesto esprime il pensiero di una minoranza che deve essere rispettata - ha detto al quotidiano le Matin il vicario generale della diocesi, Nicolas Betticher -, ma penso che la maggioranza della nostra società abbia una dimensione cristiana. Il crocifisso trova posto in diversi spazi pubblici: ha una dimensione orizzontale di valori umani come la solidarietà, che si trova per esempio nella Croce Rossa e che non può offendere il non-credente. Il credente aggiunge soltanto una dimensione verticale, spirituale a questo simbolo".
Betticher ha anche invitato Bussard a discutere personalmente della questione, ma la guida alpina sta ancora riflettendo se sia il caso o meno di parlare con il vicario ecclesiastico.
da montagna.tv
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Durante la notte, qualcuno aveva svitato la piattaforma della croce e vi aveva appoggiato una bandiera rossa.
"Non è vandalismo gratuito. Volevo provocare un dibattito. Non mi piacciono le croci, la natura non appartiene ad alcuna religione".
Chissà...allora apparterrà forse all'unione sovietica? a cuba? al parito comunista?
Ribadisco, come evidenziato dal gesto di questo demente, il fatto di tirare in ballo la natura non c'entra niente, è solo una scusa per mascherare il proprio odio verso la religione cattolica e la chiesa.
La stessa cosa l'han fatta con una madonnina sul monte cusna ponendo alla base del manufatto, la stella a 5 punte dei brigatisti, quindi mi sembra che la "libertà della montagna e della natura" c'entri ben poco.
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Povera gente che sfoga la sua bassezza culturale (con la c minuscola) su Simboli che appartengono alla nostra Cultura (con la C maiuscola), alla nostra Tradizione, alla nostra Storia. Preferisco non parlarne, rischierei di farmi cacciare dal forum.
Comunque la croce di vetta io la porto sempre al collo, quindi possono anche toglierle tutte, ma la mia rimarrà, ogni volta che sarò su una vetta. Come quella dell'ufficio: il giorno che me la faranno togliere (e da come stanno andando le cose prima o poi ci riusciranno) la trasferirò dal muro alla scrivania. E da li non la toglieranno mai.
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Secondo me si sta facendo bollire un calderone un poco caotico... :-\
...Una cosa è stigmatizzare l'azione di un vandalo imbecille che danneggia inutilmente simboli cui tanta gente attribuisce un valore particolarmente profondo, altra cosa ancora è prendersela in senso generale con certi simboli che per l'individuo o hanno valore, e, dunque, importanza, o non ce l'hanno ed allora non si capisce che fastidio debbano poi dare...
...altra cosa è poi discutere se la religione debba essere fatto pubblico o privato e se questa discussione stessa debba essere considerata un sopruso da parte di chi sostiene che debba essere un fatto pubblico...
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Secondo me si sta facendo bollire un calderone un poco caotico... :-\
....
quoto. Ed aggiungo che una povera e malandata vecchia croce in legno nei pressi di una malga o su un aspro sentiero od una misera croce in ferro a ricordo di un caduto esprimono, queste sì, vera Cultura: non certo l'inutile ostentazione delle mega Croci di vetta che hanno invaso le cime.
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Io sono ateissimo, in linea di massima le croci non mi danno fastidio, sarà che ormai fanno parte del paesaggio, sono abituato a vederle e sono svuotate di significato. Mi danno abbastanza fastidio invece le nuove croci, questa continua imposizione di simboli religiosi, ma che bisogno c'è? Rispetto chi si porta il crocifisso al collo, molto meno chi vorrebbe imporre i simboli della sua religione non in casa sua ma ovunque, dalle aule a scuola fin sulle vette delle montagne! Ormai non c'è più una cima che sia senza! E basta.
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Rispetto chi si porta il crocifisso al collo, molto meno chi vorrebbe imporre i simboli della sua religione non in casa sua ma ovunque, dalle aule a scuola fin sulle vette delle montagne! Ormai non c'è più una cima che sia senza! E basta.
eh certo moschee ovunque e per una croce, che è il simbolo della NOSTRA religione, si fa un gran casino!vedremo fra 10 anni come sarà la situazione... :-X ma non lamentiamoci dopo...
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eh certo moschee ovunque e per una croce, che è il simbolo della NOSTRA religione, si fa un gran casino!vedremo fra 10 anni come sarà la situazione... :-X ma non lamentiamoci dopo...
Fermo il rispetto, che deve essere sacrosanto, dei sentimenti religiosi di tutti, e fermo anche il rispetto di quei sentimenti che, in un particolare luogo, si fondono anche con la tradizione e, perchè no, anche con una identità culturale, che è comunque un bene, proprio perchè il mondo cambia, velocemente e quasi mai nella direzione aspettata, credo che a livello sociale ci vorrebbe un sano esercizio di laicità, perchè vorrei evitare di vedere, tra vent'anni, sostituire un simbolo religioso con un altro, e magari con molta più prepotenza.
Alla fine un mucchio di sassi non farebbe male a nessuno, ed ognuno ci vede chi vuole.
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eh certo moschee ovunque e per una croce, che è il simbolo della NOSTRA religione,
della TUA religione prego ;D
Poi dove vedi tutte 'ste moschee? Quanto alle croci, non sono una ma milioni...
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della TUA religione prego ;D
no comment!!
Poi dove vedi tutte 'ste moschee? Quanto alle croci, non sono una ma milioni...
Che ottuso!cmq la penso esattamente come Stefano...
Quindi se per te la croce "non esiste" cosa la bollini a fare? >:(
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Qui si è usciti dal seminato: il discorso è il vandalismo operato da un cretino, che non è stato fatto contro una stazione meteo, un bivacco, una pila di sassi tibetani, cosa che sarebbe stata stigmatizzata da tutti...ma contro una croce... e qui già subito iniziano i distinguo...inoltre il poverino per cercare consensi afferma di averlo fatto diciamo per un senso "ecologista" che però viene immediatamente smentito dal fatto di aver posto una bandiera rossa. Quello che si evidenzia in questi gesti e nella loro comprensione è oltre all'astio e il disprezzo nei confronti della religione cattolica (sono sicuro che se il simbolo fosse stato buddista sicuramente l'imbecille l'avrebbe lasciato stare) è l'odio di sè.
Se invece vogliamo parlare del fenomeno in generale sono anche d'accordo che ogni croce merita un discorso a sè che ha anche a che vedere con la sua storia, l'esteticità e l'invasività e la densità delle croci nella zona.
Abbastanza contrario anch'io a quelle nuove e mastodontiche, ma trovo insopportabile l'arroganza e la prepotenza di chicchessia che si erge a decidere che qualcosa debba essere rovinato o distrutto solo perchè non gli piace o non è d'accordo.
Ricordo che i talebani fecero lo stesso con i budda di bamyan in afghanistan intorno al 2000 distruggendoli a colpi di cannone.
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Ricordo che i talebani fecero lo stesso con i budda di bamyan in afghanistan intorno al 2000 distruggendoli a colpi di cannone.
Ecco ...perfetto!! quindi facilitiamogli anche le cose....
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Quello che si evidenzia in questi gesti e nella loro comprensione è oltre all'astio e il disprezzo nei confronti della religione cattolica [...] è l'odio di sè.
Si può discutere di tutto, però si dovrebbe partire dal rispetto. Ed una discussione seria non dovrebbe mai partire con una prepotenza o un atto violento, secondo me.
(sono sicuro che se il simbolo fosse stato buddista sicuramente l'imbecille l'avrebbe lasciato stare)
Ci sarebbe stato un altro imbecille, probabilmente. Come quelli maialemuniti che si divertono a offendere la sensibilità di chi non la pensa come loro....
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r
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Rischio un bel rimbrotto al lavoro ma VOGLIO ESSERE SOLIDALE CON HAG che mi sembra abbia una posizione solidaria. Va bene il rispetto, ma deve essere per tutti anche per chi non ha una religione che non è collettiva (NOSTRA???) ma individuale: c'è chi crede in quello, chi in questo, chi non sa, chi non crede a nulla... e tutti devono essere rispettati. Per quanto riguarda le croci, personalmente la maggior parte mi lasciano indifferente proprio per il significato di estremismo che generano in alcuni...Pensate alle parole e agli atti di colui che si vuole morto su quella croce e confrontateli con la vostra posizione...E' vero, alcune, quelle antiche soprattutto, hanno un significato che rimanda alla storia del comunità, ma quelle brutture moderne non fanno altro che rovinare il paesaggio!
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Si può discutere di tutto, però si dovrebbe partire dal rispetto. Ed una discussione seria non dovrebbe mai partire con una prepotenza o un atto violento, secondo me.
Ci sarebbe stato un altro imbecille, probabilmente. Come quelli maialemuniti che si divertono a offendere la sensibilità di chi non la pensa come loro....
bene, non stiamo dicendo la stessa cosa?
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bene, non stiamo dicendo la stessa cosa?
Si, direi di si.
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non certo l'inutile ostentazione delle mega Croci di vetta che hanno invaso le cime.
Condivido il tuo pensiero .ne ho viste molte di assurde tipo questa con "terrazzino panoramico" su un braccio della croce (anche se in verita serviva da torre di avvistamento incendi boschivi)
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premetto che le croci troppo invadenti non mi piacciono. Neanche in certi itinerari le targhe per ricordare qualche amico caduto. Neanche la moltiplicazione di simboli religiosi.
PERO'
distinguo tra le targhe ricordo che sono appunto ricordi privati di qualche gruppo.. scout, i salesiani, che mi hanno messo un enorme ritratto di D.Bosco sulla via del passo della Sentinella!
e tra le semplici croci che sono almeno una memoria collettiva di una religione che ha fatto l'Europa, ha civilizzato molti barbari (germani, ungheresi, scandinavi...) conservato la cultura greco-romana (diversamente dagli islamici, distruttori di ogni residuo passato)
L'ateo DOC è quello che di ogni simbolo religioso si fa un baffo. Diversamente dai vari UAAR (un.atei agnostici razionalisti) che fanno una gran propaganda missionaria. Questo non è ateismo, ma una nuova ennesima setta.
In sostanza lascerei solo le croci sulle vette o i ricordi storici (madonnine all'inizio o alla fine dei punti difficili del transito dei pastori, dei malgari, in vicinanza di malghe..)
Ricordo anche che attualmente la r. cristiana è sempre la più seguita e i praticanti sono sempre una cospicua minoranza della popolazione complessiva
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Anch'io sono dell'idea che non si debba distruggere ciò che già c'è. Certo è che se ognuno tollerasse ogni cosa che viene poggiata sulle cime via via che il tempo passa, avremmo una catena alpina irta di pungiglioni.
E cosa succederà quando le cime ancora integre saranno finite (poche ancora per la verità)? Scommettiamo che appariranno nuovi tabernali, quadri votivi, targhe inneggianti, ceri a celle solari che anticiperanno l'arrivo in vetta?
E poi sentieri già esistenti che avranno la loro targa nominale in memoria di chichessia?
E che dire del tentativo di apporre una cassetta, per eventuali oboli in denaro per la manutenzione del nuovo e delirante manufatto posto in vetta, cementata prima di arrivare sulla stessa cima?
Il delirio di certe mentalità umane non ha confini.
Personalmente mi sento di biasimare l'atto compiuto da quella guida, ma accettare a priori ogni manufatto che appaia su una vetta, con la motivazione che è sacro o fa parte del bagaglio culturale o della storia cristiana del paese o ancora della tradizione del tal luogo o tal regione, è inaccettabile.
E non a caso ho parlato di manufatto, in quanto la croce è tale così come lo è un qualunque altro oggetto lassù posto.
E' spesso molto difficile sapere come comportarsi, certo è che quando si arriva su una cima che pensavi, sapevi che era selvaggia, e la trovi *occupata* dall'imposizione di un manufatto qualunque esso sia, magari enorme e tracottante, ecco..., il mio primo impulso è meglio non renderlo noto.
Rimando, per chi abbia voglia di leggerlo, a un mio scritto di qualche tempo fa, nel quale, e sul quale, non ho cambiato di una virgola il mio pensiero:
http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=413.msg5225#msg5225 (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=413.msg5225#msg5225)
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Le rare volte che arrivo in cima a qualcosa trovarci una croce mi da fastidio, cosi' come me lo darebbe trovarci una bandiera rossa, una mezzaluna, un buddha, l'immagine della regina Elisabetta, la bandiera italiana o quella scozzese...
Io capisco che ai simpatici amici cristiani invece la vista della croce sommitale rallegri il cuore. Mi piacerebbe che anche loro tenessero presente che ci sono persone a cui invece crea una sensazione di fastidio da moderato a patologico (come per lo svizzero). Che la religione cristiana abbia portato civilizzazione, sinceramente, non mi sembra assolutamente un motivo valido per riempire la montagna di croci. Se dovessimo mettere simboli per chiunque ha portato civilizzazione ci sarebbe di che preoccuparsi :)
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non capisco proprio perchè debbano dare fastidio. Se una croce è bella, e integrata nel paesaggio.... Quella della Hohewilde, o quella del Cervino o quella del Grossglockner hanno un po' di eroico...
Se i simboli sono pochi e distribuiti con misura...
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non capisco proprio perchè debbano dare fastidio. Se una croce è bella, e integrata nel paesaggio.... Quella della Hohewilde, o quella del Cervino o quella del Grossglockner hanno un po' di eroico...
Se i simboli sono pochi e distribuiti con misura...
Non si tocca il fatto di essere più o meno cristiano, più o meno religioso, più o meno tollerante.
Si parla della croce vista come manufatto. Null'altro.
Posso essere anch'io profondamente cristiano, ma non perciò vado a porre i miei simboli sulle vette montane.
Dici "Se i simboli sono pochi e distribuiti con misura...", ma evidentemente non hai chiara la misura del numero di manufatti, perché tali sono, che ci sono sul territorio montano.
E quali sono i criteri che regolano il diritto di porre una croce in vetta, a che pro, quali misure, perché proprio su quella cima? E chi detta tali criteri?
Se io fossi buddista, accetteresti senza dir nulla che ponessi i miei budda giganti su ogni apice che io ritenga adatto?
Prova a vedere la cima con il dovuto rispetto per lei, la montagna, e per gli altri escursionisti che verranno, che non per forza avranno le tue ideologie di religione, ma sicuramente saranno semplici appassionati della montagna libera.
Sono ben altri, e già ben forniti, i posti ove poter professare la propria fede, sia essa anche solo in termini di simboli, che al giorno d'oggi sulle vette sono molti ad essere fuori posto e fuori misura.
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Quella del Summano (04) è proprio impressionante.. in negativo.
Capisco le croci, o manufatti (tipo la colonna dell'Ortigara), legate alle vicende belliche ed in memoria di esse. Anche sulle croci che hanno una loro storia particolare, legata alla storia delle persone che hanno vissuto i luoghi (tipo Sette Croci sul Pasubio), non credo ci sia molto da dire.
Per tutte le altre sono molto più scettico... boh.. sembra una mania senza particolare senso, anche per i cristiani penso che potrebbero perdere di significato alla fine. Altrimenti perchè limitarsi alle cime dei monti? ci sono tanti laghi, spiagge, colline, dossi, fiumi, ponti..
Mi pare poi che, la mancanza di sobrietà nella scelta costruttiva di alcune croci secondo me fa trapela il probabile limitato sentimento cristiano di chi le ha volute.
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La Croce del Pratomagno, dalle mie parti.
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la Croce della Cavallazza...
è come dovrebbero essere le croci di vetta, secondo me: motivate da un evento reale e serio, semplici, non fastidiose per l'occhio ed in sintonia con il paesaggio.
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la Croce della Cavallazza...
è come dovrebbero essere le croci di vetta, secondo me: motivate da un evento reale e serio, semplici, non fastidiose per l'occhio ed in sintonia con il paesaggio.
esatto. A me queste dicono qualcosa !
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Non si tocca il fatto di essere più o meno cristiano, più o meno religioso, più o meno tollerante.
Si parla della croce vista come manufatto. Null'altro.
Posso essere anch'io profondamente cristiano, ma non perciò vado a porre i miei simboli sulle vette montane.
Dici "Se i simboli sono pochi e distribuiti con misura...", ma evidentemente non hai chiara la misura del numero di manufatti, perché tali sono, che ci sono sul territorio montano.
E quali sono i criteri che regolano il diritto di porre una croce in vetta, a che pro, quali misure, perché proprio su quella cima? E chi detta tali criteri?
Se io fossi buddista, accetteresti senza dir nulla che ponessi i miei budda giganti su ogni apice che io ritenga adatto?
Prova a vedere la cima con il dovuto rispetto per lei, la montagna, e per gli altri escursionisti che verranno, che non per forza avranno le tue ideologie di religione, ma sicuramente saranno semplici appassionati della montagna libera.
Sono ben altri, e già ben forniti, i posti ove poter professare la propria fede, sia essa anche solo in termini di simboli, che al giorno d'oggi sulle vette sono molti ad essere fuori posto e fuori misura.
Commento i RED
Buddha: QUANTI sono i buddisti in Italia che VOGLIONO i buddha sulle montagne? e QUANTI i cristiani cui fa piacere vedere qualche croce? o quanti coloro cui il simbolo non fa ne caldo ne freddo?
ideologie..:una religione non è una ideologia, è qualcosa di diverso. Il comunismo o il liberalismo è una ideologia.
Ripeto: Le croci Belle, ESTETICHE, poco frequenti, ecc. rappresentano LA STORIA E LE TRADIZIONI DEL POPOLO vuoi sopprimerle in nome di cosa?
Vorresti un pout-purrì di buddha, falci di luna, croci uncinate, yang, ecc. in nome del relativismo culturale (cioè: dai addosso al cristiano, umiliano e ridimensionalo usando come armi l'esistenza di QUALCHE islamico o shintoista?) oppure un bel piazza pulita tipo UAAR ?
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La Croce del Pratomagno, dalle mie parti.
ellamadonna! ;D ma quanto è alta?
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Come ho già detto il discorso dovrebbe essere a sè stante per ogni croce, che ha, O MENO, una sua storia, una sua estetica, una sua ragione;
in base a questo senza pregiudizi ideologici si dovrebbe ragionare.
Una croce orrenda, rimanendo comunque orrenda, potrebbe avere un senso perchè è posta ad ortigara...(il problema quindi, in questo caso,non è quello della croce in sè, ma della sua oscenità).
Non dimentichiamo neanche (cosa che invece sembra sfugga a molti), che le montagne è vero che sono di tutti, ma sono "di più" di chi ci abita ai piedi e che ci vive da generazioni e se la comunità di un paese ai piedi della "propria cima" ha deciso di mettere una croce e una via crucis sulla propria forestale che porta alla malga, vorrei proprio capire con che autorità e diritto, un turista (inteso come tutti gli escursionisti e alpinisti che comunque sono ospiti e/o turisti perchè lì forse ci passeranno in una domenica l'unica volta della loro vita) arrivi lì e conoscendo solo la traccia da seguire su una cartina, pretenda di poter dare un giudizio sulla storia, sulla cultura e sulla devozione della zona ed essere quello con la verità in tasca come se fosse a casa propria. Vada, magari storca il naso perchè non è d'accordo, ma abbia rispetto per il luogo che lo ospita, anche se pensa diversamente, non stia lì a lamentarsi come l'italiano medio di qualsiasi cosa non gli vada un minimo a genio, accetti quello che quel luogo ha da donargli e al massimo non ci torni mai più. In fondo non fanno così anche i grandi alpinisti che siano atei o supercristiani che vanno in Tibet? vanno e rispettano la cultura, la storia e il modo di vivere degli autoctoni, senza giudicare... perchè non farlo a casa propria? La montagna non è una cosa inanimata, soprattutto le nostre amate Alpi , vibrano delle centiania di generazioni che le hanno abitate, temute, esplorate, lavorate, anche rovinate, finanche usate come tomba. Io credo che le nostre montagne, a differenza delle montagne selvagge e inabitate come la patagonia, che sono solo natura, abbiano una grande anima.
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Non dimentichiamo neanche ...se la comunità di un paese ai piedi della "propria cima" ha deciso di mettere una croce e una via crucis sulla propria forestale che porta alla malga, vorrei proprio capire con che autorità e diritto, un turista (inteso come tutti gli escursionisti e alpinisti che comunque sono ospiti e/o turisti perchè lì forse ci passeranno in una domenica l'unica volta della loro vita) arrivi lì e conoscendo solo la traccia da seguire su una cartina, pretenda di poter dare un giudizio sulla storia, sulla cultura e sulla devozione della zona ed essere quello con la verità in tasca come se fosse a casa propria.
quoto. Anche perchè i valligiani, solitamente, mettono Croci in stile Cavallazza
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ellamadonna! ;D ma quanto è alta?
E' enoooorme :o
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Non dimentichiamo neanche (cosa che invece sembra sfugga a molti), che le montagne è vero che sono di tutti, ma sono "di più" di chi ci abita ai piedi e che ci vive da generazioni e se la comunità di un paese ai piedi della "propria cima" ha deciso di mettere una croce e una via crucis sulla propria forestale che porta alla malga
Concordo.
Se qualcuno si ricorda la vicenda della "Cima Alta", ebbene, li c'è una piccola maestà, di ferro verniciato, che non si può definire un bel manufatto. Ma conosco chi ce l'ha portata, a spalla, che ci sta dietro e che lo ha fatto in segno di devozione (forse) prima verso la sua montagna, e poi verso il suo Dio.
Da non credente, amo quella cima e mi piace trovervi quella maestà, devo dire. non deve essere PER FORZA tutto uguale.
Poi è odioso, invece, che, in nome della fede, si forzi la mano e si appongano manufatti che dicono poco a molti, se non a tutti. Ma è più una questione di metodo, secondo me. E di sentimento con il quale si fanno le cose, alal fine.
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Quella del Summano (04) è proprio impressionante.. in negativo.
Ma no, il Cristo che fa ciao con la manina e' bellissimo! Un genio quello che l'ha fatto...
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Buddha: QUANTI sono i buddisti in Italia che VOGLIONO i buddha sulle montagne? e QUANTI i cristiani cui fa piacere vedere qualche croce? o quanti coloro cui il simbolo non fa ne caldo ne freddo?
ideologie..:una religione non è una ideologia, è qualcosa di diverso. Il comunismo o il liberalismo è una ideologia.
Ripeto: Le croci Belle, ESTETICHE, poco frequenti, ecc. rappresentano LA STORIA E LE TRADIZIONI DEL POPOLO vuoi sopprimerle in nome di cosa?
Vorresti un pout-purrì di buddha, falci di luna, croci uncinate, yang, ecc. in nome del relativismo culturale (cioè: dai addosso al cristiano, umiliano e ridimensionalo usando come armi l'esistenza di QUALCHE islamico o shintoista?) oppure un bel piazza pulita tipo UAAR ?
Non ho mai contato i buddisti che ci sono e, tra questi, quanti vorrebbero un budda sulle cime, ma ve ne fossero anche solo qualche decina, non basterebbero ormai quelle rimaste integre, di cime.
Scusa, ma CHI sceglie della bellezza o bruttezza del manufatto da erigere, dell'estetica, o del numero di manufatti in base al quale decidere se innalzarne un'altro o no?
Non voglio né pout-purrì, né piazza pulita (nemmeno mi sembra d'averlo scritto). Ovvio che quel che c'è rimarrà lì. Ma è quel che continua a venire, che muove i dubbi.
La croce nata l'anno scorso sulla cima Bel Prà, o ancora sulla Croda Marcora, o anche il Sorapiss, cime neglette ove sono piombati i valorizzatori dei giochi montani odierni, con che criterio sono state erette? Ne hai ben chiara la motivazione? Forse perché il posto era ancora libero?
E quella sull'Antelao ( piccola e discreta) perché è stata sostituita con una dieci volte più grande? Forse perché vi si può pregare meglio all'ombra dei suoi metri e passa? E stessa sorte è stata per il Pelmo. Quali e quanti monti ancora, possono venire intaccati dal ferro e dal cemento?
La più grande forma di rispetto che può ricevere la cima di una montagna, è porre sassi ove già c'erano sassi
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La più grande forma di rispetto che può ricevere la cima di una montagna, è porre sassi ove già c'erano sassi
quoto quoto quoto
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ALBE, d'accordo sui tuoi esempi. Cattivo gusto. Circa quella del monte Summano (4metri) il Cristo la sopra non fa ciao ciao, ma una mano è aperta, come per allontanare qualcosa di terribile. Inquietante direi più che brutto.
Come giudicare i manufatti? Intanto dire di no per principio a qualunque nuovo manufatto, e se proprio lo vogliono mettere deve essere comunque di dimensioni ridotte e appunto VOLUTO con referendum locale.
Poi una commissione, ma non di uomini di kultura di mestiere, ahimè, quasi tutti ignoranti di religione e mangiapreti per vocazione, e votati a scegliere opere d'arte per lo più incomprensibili. Piuttosto una composta da gente semplice, con un po' di amore per il bello, come p.e. i membri di "circoli culturali di paese" che si fanno gite a vedere pezzi di Italia, e SEMPRE COMUNQUE al più abitanti della valle in questione.
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Comunque la croce di vetta io la porto sempre al collo, quindi possono anche toglierle tutte, ma la mia rimarrà, ogni volta che sarò su una vetta
appunto, te la tieni al collo e siam tutti felici
:)