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La Rete Radio Montana è un progetto che mira ad incrementare la sicurezza in montagna per mezzo delle comunicazioni radio. Esso propone principalmente l'impiego di una frequenza radio di libero uso, unificata a livello nazionale, che verrà impiegata come canale per l'interscambio di informazioni operative tra più persone durante le attività outdoor, proponendosi quindi come strumento di prevenzione degli incidenti in montagna o in zone boscose.
Umm....... rimango un po' scettico sull' utilizzo, come ben saprai, se non sei in quota è ben difficile che ti ascolti qualcuno, come avrai visto dal mio nik, sono un radioamatore che ha sempre con se nello zaino, un apparato portatile V-UHF ed in tanti anni mi e capitato rarissimamente di poter far due chiacchere con qualche OM, da tre anni a questa parte, porto con me un' antenna direttiva pieghevole, ben più efficente dell' antenna in gomma di cui è dotato il mio portatile, che ha comunque 5 W di uscita, con quest' antenna, montata su una canna da pesca lunga 5 metri, qualche volta sono riusito a far qualche QSO ( ciacchere per i non adetti ai lavori ) con qualche radioamatore ma sempre tramite ponte radio, che sono sempre installati in quota e sono muniti antenne molto efficienti.Fatto salvo il fatto dell' encomiabile iniziativa, resto perplesso sull' effettiva utilizzo da parte di un escursionista in emergenza, l' unica possibilità è che ci sia qualcuno ( l' ideale sarebbe un rifugio con un' antenna seria montata esternamente ) e che sia in ascolto. E' vero come si legge sul sito, che la portata è di cica 5/8 Km ma in zona completamente libera (con le UHF, basta un piccolo dosso tra i due corrispondenti per non sentirsi), in pratica tali condizioni si verificano se l' apparato trasmette da una vetta o meglio ancora in riva al mare con i piedi in acqua ma in montagna la vedo dura................Comunque auguri
interessante, anche per sapere cmq le condizioni già dalla partenza!!! Ovviamente da prendere con le pinze.Ma sorge subito una domanda, per provare queste cose è necessario essere radioamatori titolati dal ministero?
Infatti Simone, è quello che dicevo io, le due radio devono essere in portata ottica, alcuni anni fa, quando volavo con il deltaplano a motore ( ULM ) parlai dalla provincia di Ancona, con un' altro " volatile " in provincia di Venezia, distanza a spanne 400 Km con 1,5 W di potenza e quota intorno ai 1.000 m. Da casa mia, ( pesaro ) in condizioni particolari, e sto parlando sempre di VHF, con altenna molto efficiente ( una direttiva da 17 elementi ) parlo agevolmente con la Sardegna e alcune volte con la Polonia, ma sono conzioni molto particolari
Dal 24 luglio scorso abbiamo cominciato ad assegnare i nominativi radio di identificazione. Per quanto riguarda gli Utenti (standard) della Rete Radio Montana (>> http://www.radioinmontagna.it/ilprogetto/strutturaoperativa/utenti.php) contiamo ad oggi ben 299 persone, alle quali è stato assegnato il nominativo radio. Tale numero aumenta giorno per giorno.
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All'atto pratico quanto meglio funzionano gli "Apparati PMR-446" rispetto ai cellulari?
Se cerchi ne avevamo già parlato, comunque funzionano esclusivamente in portata ottica, se c'è un ostacolo tra i corrispondenti non è possibile parlarsi, visto che per legge non si possono usare ponti ripetitori, di uso esclusivo di noi radioamatori e di Ditte ed Enti autorizzati.