Dal Giornale di Vicenza di oggi:
L’APPELLO. Il Soccorso alpino raccomanda agli appassionati di evitare la zona montana della Val Leogra e Val Posina
Alto il rischio di valanghe. Vietate le escursioni
Mauro Sartori Parola d’ordine: stare a casa ed uscire solo per le compere natalizie o per passeggiate in piano. L’appello parte dal Soccorso alpino di Schio e mai come in questo momento risulta accorato. Il pericolo di valanghe nella zona montana della Val Leogra e della vicina Val Posina è altissimo. Segnalato ieri a 4 su scala da 1 a 5 dal punto di rilievo di Arabba. A preoccupare ulteriormente ci sarebbe una segnalazione di qualche giorno fa, arrivata alla protezione civile. Una valanga di neve si sarebbe staccata da un costone della Val Caprara sul Pasubio, nel versante che porta al Passo della Borcola. Un elicottero del Soccorso Alpino si è alzato per verificare la situazione. Le crepe sarebbero ben visibili. Quelli del Soccorso alpino di Arsiero hanno visto una lastra di neve soffice lunga oltre mezzo chilometro sul versante sinistro di Val Sorapache. Basta e avanza per decretare “out” la zona ed invitare gli escursionisti, a partire dai più temerari, a rimanersene al calduccio. «Per compattare la neve ci vorranno sette, otto giorni per i versanti a sud maggiormente esposti al sole ma si arriverà tranquillamente alle due settimane per quelli a nord. Fino ad allora e sperando che le condizioni metereologiche non peggiorino, è meglio evitare avventure in montagna, soprattutto ad alta quota», afferma Beppe Grasselli del Soccorso Alpino di Schio. Un consiglio rivolto anche ai più esperti. Le escursioni a rischio sono in particolare quelle della Val Canale, Val Camossara e appunto Val Caprara.Un dato su tutti: la chiesetta nell’area sacra del Pasubio è coperta da 5 metri di neve e pare non sia stato possibile avvistarla dall’elicottero. Ieri sul Pasubio non c’era praticamente nessuno. Il Soccorso Alpino ha tenuto sotto controllo i punti critici ma il problema si verificherà dopo il 25 dicembre quando molti saranno in ferie e aumenterà il desiderio di escursioni in quota: «A quel punto sarà meglio informarsi prima di mettersi in viaggio - assicura Grasselli -. Il ricompattamento è in atto ma non sappiamo cosa ci attende fra qualche giorno». Per quanto riguarda i rifugi, il Papa è chiuso mentre è aperto il bivacco Sacchi - Marzotto ma, come scrive il bollettino della neve di ieri, «gli itinerari che portano alla parte sommitale del Pasubio sono sconsigliati». Aperto il Lancia nei fine settimana e tutti i giorni dal 26 dicembre al 6 gennaio. Il sindaco di Posina ha emesso un’ordinanza di divieto di accesso alle valli menzionati e alla Strada delle Gallerie.