GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ARGOMENTI MONTANARI => Notizie di montagna => Topic aperto da: AGH - 17/01/2014 20:05
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VENDESI RIFUGI IN TRENTINO
Sono Erdemolo, Madonnina, Serot. Del rif. Erdemolo (Val dei Mocheni, Lagorai) si sapeva, anche della richiesta economica esagerata che ha affossato l'interesse della Sat. Il rif. Madonnina, sulla Vigolana, è "morto" da anni. Stupisce la vendita del Rif. Serot (Lagorai - Valsugana), rimesso praticamente a nuovo di recente... (annunci da Tursimo e Ospitalità nel Trentino - dicembre 2013)
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Quella del Serot è una sorpresa.La ristrutturazione è stata radicale ed anche di qualità.Certo che nella zona gli esercizi sono tanti:Rincher,Le Pozze,Serot,Il Paradiso (quello appena aperto,sotto la mia baita),Le Desene.
Vista la folle richiesta per l'Erdemolo,mi chiedo quanto vorranno per il Serot....
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Quella del Serot è una sorpresa.La ristrutturazione è stata radicale ed anche di qualità.Certo che nella zona gli esercizi sono tanti:Rincher,Le Pozze,Serot,Il Paradiso (quello appena aperto,sotto la mia baita),Le Desene.
Vista la folle richiesta per l'Erdemolo,mi chiedo quanto vorranno per il Serot....
sì è sorprendente la vendita del Serot. Ma di chi è?
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Il rif. Madonnina non è molto appetibile, è ormai "imboscato", temo che diventerebbe (o diventerà) uno dei tanti ristorantini nel bosco raggiungibili con la macchina. Forse soltanto un'ottima cucina potrebbe farlo rivivere. Ma non chiamiamolo rifugio!
Dell'Ardemolo abbiamo già parlato. Comunque bisogna anche dire che non è tanto facile trovare persone disposte a passare 4-6 mesi all'anno in un rifugio (vero), anche se molto frequentato come l'Ardemolo. Ci vorrebbero dei giovani. Qui i nostri vicini sudtirolesi hanno molto da insegnarci. Per loro non è così difficile perché hanno un diverso senso della montagna. Ricordi, AGH, quelle meravigliose foto della val d'Ultimo?
Del Seròt, strano... hanno la strada, luoghi battuti in ogni stagione, struttura nuova, può essere un problema personale del gestore, Kobang, che dici?
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Ma il Seròt ha anche servizio di pernottamento. Lo hanno anche gli altri in zona?
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Non conosco l'attuale proprietario. Certo che ci hanno lavorato sodo per cui chissà cosa ha determinato la decisione di vendere
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Non conosco l'attuale proprietario. Certo che ci hanno lavorato sodo per cui chissà cosa ha determinato la decisione di vendere
quindi è proprietà privata... Ma il proprietario è lo stesso degli ultimi anni?
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No,si chiama Roberto Patti;fra l'altro ha messo su un sito molto curato con tutte le attività e proposte per il 2014.
Sembra che l'attività sia ben avviata,opera anche come B&B,a detta di chi ha provato la cucina è buona ecc.
La vendita è stata decisa intorno alla metà di dicembre e ci sono annunci su varie bacheche on line
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Strana la vendita del Serot, ci sono passato quest'estate, appena ristrutturato, davvero un'ottima struttura.. Certo che, in effetti, la concorrenza che c'è lì è spietata ::) Per l'Erdemolo se lo sognano che trovano qualcuno :P Quello in Vigolana manco so dov'è ;D . Un rifugio è un bell'impegno e trovare qualche giovane disposto a mollare gli agi di un lavoro moderno per passare alla gestione di una struttura in montagna, non è così semplice.
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Non l'ho mai fatto ma sono sicuro che a gestire un rifugio ti fai un culo come una scimmia... Bisogna avere una grande passione per resistere...
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Il Madonnina è una struttura piuttosto grande e vecchia. La vedo dura riavviarlo se non ci si inventa qualcosa. Il posto non sarebbe neanche male...
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Stupisce anche a me la vendita del Serot; l'attuale gestione di Roberto Patti e sua madre Gabriella aveva aperto nell'estate 2007. Si mangia bene e le camere, dove ho pernottato, sono piccole ma molto curate. I prezi non sono economicissimi, ma neanche esosi. Sono persone molto cordiali. ed è sempre pieno; per due anni abbiamo tentato inutilmente di passare il Capodanno senza successo, nonostante li avessimo contattati mesi prima.
Speriamo che vada in buone mani :-\
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Il Madonnina può avere un futuro comestruttura inserita nel progetto di percorsi MTB della Vigolana.Punto di appoggio,ristoro,assistenza meccanica con noleggio,gite con guide ecc.I Tamochi van matti per queste cose,a loro piace girare in gruppi organizzati con un certo numero di servizi inclusi.
Se completeranno il progetto di collegare Trento con i laghi della Valsugana attraverso una ciclabile che risale dolcemente le pendici del massiccio,qualcuno,magari proprio un foresto (vedono più lontano di noi),potrebbe essere interessato.
La Vigolana ha una struttura organizzativa e di promozione piuttosto efficace e curano anche la stagione invernale con le ciaspolate.
Il Serot temo sia un investimento importante,anche se ogni tanto la vecchia idea di mollare tutto e provare come gestore rifugio riaffiora....
La zona si presta a tutto:scialpinismo,parapendio,trecking,ciaspole,mtb,gite a tema.Forse è mancata la voglia o la capacità di intercettare tutte queste nicchie di potenziali clienti,limitandosi al tradizionale pernotto e ristorante,in concorrenza con le tante strutture vicine.
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oh beh .... culo a scimmia o no .... se fossi ricca ricca io all'erdemolo ci andrei di corsa! ;D
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Il rifugio Calisio tenta il rilancio, concessione "gratis" ma lavori per 150-200.000 euro a carico del gestore (!)
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Rifugio Calisio: cercansi gestori
La Cooperativa Monte Calisio che dal 1974 gestisce l'omonimo rifugio sull'Argentario, si è detta disponibile a cedere i diritti sulla struttura. La cooperativa, secondo quanto riferito dal presidente della Circoscrizione Armando Stefani, è disposta a cedere gratuitamente i diritti della concessione che scade nel 2020, per la gestione del rifugio che da anni è in stato di abbandono. E' stato gestito fino al 1993 quando le norme provinciali in materia non hanno più permesso di riconoscerlo come rifugio alpino, creando quindi condizioni non più vantaggiose, in termini economici, per l'attività. Gli anni di abbandono hanno però messo a dura prova l'edificio: la proposta della Circoscrizione ai nuovi gestori è quella di investire circa 150.000/200.000 euro per i lavori di ristrutturazione a fronte di una nuova concessione ventennale. La nuova concessionenon sarà quindi soggetta a bando, si attende che qualche privato si faccia avanti per raccogliere la sfida.
http://www.trentotoday.it/cronaca/rifugio-calisio-cercasi-gestore-concessione-gratuita.html (http://www.trentotoday.it/cronaca/rifugio-calisio-cercasi-gestore-concessione-gratuita.html)
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... E' stato gestito fino al 1993 quando le norme provinciali in materia non hanno più permesso di riconoscerlo come rifugio alpino, creando quindi condizioni non più vantaggiose, in termini economici, per l'attività...
E dovrebbe diventare vantaggioso oggi? Dopo 200.000 euro di investimento? :o (da recuperare in massimo 20 anni)
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Non l'ho mai fatto ma sono sicuro che a gestire un rifugio ti fai un culo come una scimmia... Bisogna avere una grande passione per resistere...
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.... Un rifugio è un bell'impegno e trovare qualche giovane disposto a mollare gli agi di un lavoro moderno per passare alla gestione di una struttura in montagna, non è così semplice.
Quest'estate per puro caso ho conosciuto tre ragazzi che stanno ristrutturando (a loro spese) un vecchio rifugio chiuso da 20 anni e che contano di aprire quest'anno! La zona è quella ai piedi delle Pale di San Martino. Certo i lavori da fare sono tanti e ci vuole, come dicevano Agh e Trabuccone, una volontà di ferro, però devo ammettere che, anche se mi occupo di tutt'altro, gestire un rifugio rimane sempre un pensiero che mi affascina profondamente. In ogni caso questi ragazzi che ho conosciuto, anche se la costruzione era ancora ufficialmente chiusa ci hanno offerto torta e da bere e ci han lasciato campeggiare (durante il giorno) sul prato all'ingresso. Pur continuando per ora a svolgere le loro professioni stanno organizzando e portando avanti tutta una serie di attività molto fantasiose (ad esempio serate di lettura e musica in malga, un bosco di alberelli sui quali può essere attaccata una targa ricordo per le famiglie che lo desiderano...) con le quali raccogliere fondi per il restauro del rifugio/malga e sfruttando le agevolazioni per le nuove imprese che la Provincia di Trento, meritoriamente, mette a disposizione. Secondo me se un giovane ha un pò di esperienza in merito e la voglia di fare, gestire un rifugio non è niente male come progetto di vita. Di seguito riporto il link
www.malga-civertaghe.it (http://www.malga-civertaghe.it)
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Ps: La torta era ottima! ;D
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Un momento però: un conto è avere una malga di proprietà ereditata dalla famiglia, un altro conto è mettere 200 mila euro per ristrutturare un rifugio con una concessione che avrà una scadenza!
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A quelle condizioni dubito molto che il rifugio Calisio troverà un gestore
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A quelle condizioni dubito molto che il rifugio Calisio troverà un gestore
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Dipendesse da me, chi l'ha costruito, se non lo usa più, bonifica l'area a sue spese. Il sostantivo "rifugio" poi dovrebbe essere permesso solo ad attività isolate raggiungibili solo a piedi, altrimenti lo chiami bar/ristorante/hotel fuorimano... uff se sono acido oggi... ;D
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Dipendesse da me, chi l'ha costruito, se non lo usa più, bonifica l'area a sue spese. Il sostantivo "rifugio" poi dovrebbe essere permesso solo ad attività isolate raggiungibili solo a piedi, altrimenti lo chiami bar/ristorante/hotel fuorimano...
mi par giusto, così succede nei paesi civili..
uff se sono acido oggi... ;D
dire pane al pane e vino al vino non vuole affatto dire essere acidi ma essere sinceri
;)
..purtroppo pare non essere + di moda...
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Ma il rifugio evidentemente è di proprietà pubblica, e non hanno soldi per farlo ripartire. Pensano di dare la concessione gratis ma anche così è una impresa quasi disperata. Il posto non è neanche male, vicino alla città, ma le spese di gestione saranno una mazzata e i ricavi dubbi
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Ma il rifugio evidentemente è di proprietà pubblica, e non hanno soldi per farlo ripartire. Pensano di dare la concessione gratis ma anche così è una impresa quasi disperata. Il posto non è neanche male, vicino alla città, ma le spese di gestione saranno una mazzata e i ricavi dubbi
Questo rifugio non ha mai avuto vita facile, praticamente è un debito, ci vuole coraggio per accettare queste condizioni . Inoltre se uno è anche scaramantico non ci pensa proprio visto che negli anni 90 in una baita accanto vennero assassinati due barboni, che la dice lunga sulla frequentazione escursionistica di quei posti
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A parte la scaramanzia, sono le premesse che non stanno in piedi. Investire 200.000 euro per una concessione di un rifugio chiuso da anni, e in quel posto, mi pare improponibile
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Un momento però: un conto è avere una malga di proprietà ereditata dalla famiglia, un altro conto è mettere 200 mila euro per ristrutturare un rifugio con una concessione che avrà una scadenza!
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Indubbiamente!! Non avere la certezza che poi quel posto sarà tuo è un enorme disincentivo ad investire qualcosa, specie di questi tempi! In ogni caso, poi, l'impegno per ristrutturare e, successivamente, per gestire è il medesimo, ed è a quello che mi riferivo! :)
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Indubbiamente!! Non avere la certezza che poi quel posto sarà tuo è un enorme disincentivo ad investire qualcosa, specie di questi tempi! In ogni caso, poi, l'impegno per ristrutturare e, successivamente, per gestire è il medesimo, ed è a quello che mi riferivo! :)
certo uno potrebbe dire: lo considero come un affitto... Ma: se fai i lavori di ristrutturazione i soldi li devi tirar fuori tutti e subito e non è come pagare 10.000 euro l'anno (o li hai già, o fai un mutuo). Inoltre il rifugio è fermo da anni, quindi bisogna partire da zero con tutte le difficoltà e le incertezze del caso. Oltre a questo aggiungi le spese di gestione e l'ipotesi diventa veramente un azzardo notevole. Altro che "giovane che voglia mettersi in gioco" come si dice nell'articolo: sembra più qualcosa di adatto a un kamikaze ;D
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http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/05/10/news/rifugio-boch-va-deserta-anche-la-quarta-asta-1.7040406 (http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/05/10/news/rifugio-boch-va-deserta-anche-la-quarta-asta-1.7040406)
articolo vecchio e area geografica diversa, ma il denominatore comune è sempre lo stesso ..... mancanza di soldi e prezzi alti
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Vabe' ma il Boch è avviato e in zona appetibile come Campiglio, sia pure a prezzo altissimo come affitto.
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Anche il rifugio Stivo è in crisi! Il gestore ha gettato la spugna, sembra per i vecchi dissidi col malgaro che osteggia la teleferica...
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certo uno potrebbe dire: lo considero come un affitto... Ma: se fai i lavori di ristrutturazione i soldi li devi tirar fuori tutti e subito e non è come pagare 10.000 euro l'anno (o li hai già, o fai un mutuo). Inoltre il rifugio è fermo da anni, quindi bisogna partire da zero con tutte le difficoltà e le incertezze del caso. Oltre a questo aggiungi le spese di gestione e l'ipotesi diventa veramente un azzardo notevole. Altro che "giovane che voglia mettersi in gioco" come si dice nell'articolo: sembra più qualcosa di adatto a un kamikaze ;D
Sicuramente se le prospettive fossero volte ad un aumento dei frequentatori della montagna d'alta quota (non mi sto riferendo alla malga presso le Pale, parlo in generale) uno potrebbe ragionare con maggiore serenità per il futuro.... pur consapevole della difficoltà da kamikaze ;D
Personalmente ho l'impressione che rispetto a una ventina d'anni fa molte zone e rifugi in alta quota (intendo sopra i 2500 m e raggiungibili solo a piedi dopo una bella escursione) siano meno frequentati di un tempo, specie dagli italiani, anche voi avete questa impressione?
Per quanto riguarda gli altri rifugi citati nella discussione, sono stato a quello di Erdemolo /Nardemol 4 o 5 anni fa e mi ricordo che mi sembrava avesse già allora bisogno di una "mano di fondo" oltre a presentare prezzi abbastanza elevati.
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Ci sarebbe anche questo rifugio in cerca di un gestore :)
http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/Rifugio-sul-monte-Stino,-cercasi-gestore-27159.html (http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/Rifugio-sul-monte-Stino,-cercasi-gestore-27159.html)
E' un po fuori zona rispetto a quelli precedenti ma l' affitto sembrerebbe molto conveniente.
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L'affitto è molto conveniente ma si parla però di spese di allestimento in carico al gestore... suppongo siano gli arredi, che non è poca spesa...
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L'affitto è molto conveniente ma si parla però di spese di allestimento in carico al gestore... suppongo siano gli arredi, che non è poca spesa...
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Questo è il bando di gara :)
http://www.comune.capovalle.bs.it/sites/default/files/albopretorio/bando%20di%20gara.pdf (http://www.comune.capovalle.bs.it/sites/default/files/albopretorio/bando%20di%20gara.pdf)
Questi sono alcuni itinerari da fare in zona :)
http://www.comune.capovalle.bs.it/sites/default/files/Cartina%20dei%20sentieri.pdf (http://www.comune.capovalle.bs.it/sites/default/files/Cartina%20dei%20sentieri.pdf)
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Questo è il bando di gara :)
http://www.comune.capovalle.bs.it/sites/default/files/albopretorio/bando%20di%20gara.pdf (http://www.comune.capovalle.bs.it/sites/default/files/albopretorio/bando%20di%20gara.pdf)
mamma mia, fa già scappare a gambe levate :D
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sono stato l'anno scorso sullo Stivo. Direi che la concezione di quel rifugio è vecchia e difficilmente reinventabile. Da li puoi fare una traversata stralunga in cresta e arrivare al Bondone. E poi la macchina? E' solo un gran bel punto panoramico. Poi l'accesso da S.Barbara è lungo e noioso. In tutta la giornata c'erano 7 persone me compreso. un po' poco (domenica).
C'era uno che dotato di carisma da vendere aveva inventato un metodo per far rinascere un rifugio:ho presente dai miei giovani anni l'infaticabile Quirino Bezzi, che riusciva a mettere in attivo i rifugi. Ricordo il Vioz, (quello vecchio, ovvio) dove è stato come gestore un 2 anni. Molti salivano anche solo per salutarlo. Poi ha fatto costruire la chiesetta, quindi inaugurazione, messe...
In seguito è passato al Denza, che era poco frequentato, non so perchè. Anche li riuscì nell'impresa
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sono stato l'anno scorso sullo Stivo. Direi che la concezione di quel rifugio è vecchia e difficilmente reinventabile. Da li puoi fare una traversata stralunga in cresta e arrivare al Bondone. E poi la macchina? E' solo un gran bel punto panoramico.
io non direi che il rifugio non è "reinventabile". Non ce n'è bisogno, il rif. funziona molto bene e sotto la gestione Leonardi mi pare funzionasse molto bene, estate e anche inverno. In inverno anzi fu uno dei primi rifugi a tenere aperto, una cosa che non faceva praticamente nessuno.
Le difficoltà del rif. Marchetti sono legate, credo, per quel che ne so, a delle vecchie beghe col malgaro che impedisce l'uso della teleferica e quindi gli approvvigionamenti visto che, elicottero a parte, è l'unico mezzo per rifornire il rifugio.