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... E' stato gestito fino al 1993 quando le norme provinciali in materia non hanno più permesso di riconoscerlo come rifugio alpino, creando quindi condizioni non più vantaggiose, in termini economici, per l'attività...
Non l'ho mai fatto ma sono sicuro che a gestire un rifugio ti fai un culo come una scimmia... Bisogna avere una grande passione per resistere...Inviato dal mio V370 utilizzando Tapatalk
.... Un rifugio è un bell'impegno e trovare qualche giovane disposto a mollare gli agi di un lavoro moderno per passare alla gestione di una struttura in montagna, non è così semplice.
A quelle condizioni dubito molto che il rifugio Calisio troverà un gestoreInviato dal mio V370 utilizzando Tapatalk
Dipendesse da me, chi l'ha costruito, se non lo usa più, bonifica l'area a sue spese. Il sostantivo "rifugio" poi dovrebbe essere permesso solo ad attività isolate raggiungibili solo a piedi, altrimenti lo chiami bar/ristorante/hotel fuorimano...
uff se sono acido oggi...
Ma il rifugio evidentemente è di proprietà pubblica, e non hanno soldi per farlo ripartire. Pensano di dare la concessione gratis ma anche così è una impresa quasi disperata. Il posto non è neanche male, vicino alla città, ma le spese di gestione saranno una mazzata e i ricavi dubbi
Un momento però: un conto è avere una malga di proprietà ereditata dalla famiglia, un altro conto è mettere 200 mila euro per ristrutturare un rifugio con una concessione che avrà una scadenza!Inviato dal mio V370 utilizzando Tapatalk
Indubbiamente!! Non avere la certezza che poi quel posto sarà tuo è un enorme disincentivo ad investire qualcosa, specie di questi tempi! In ogni caso, poi, l'impegno per ristrutturare e, successivamente, per gestire è il medesimo, ed è a quello che mi riferivo!