Autore Topic: Salvataggio estremo: il Soccorso svizzero vola in Nepal per salvare Tomaz Humar  (Letto 2096 volte)

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Il soccorso svizzero vola in aiuto di Tomaz Humar
da montagnatv il Ven, 2009-11-13 10:30

ZERMATT, Svizzera -- Il celebre alpinista Simon Anthamatten, il pilota più esperto dell'Air Zermatt e il capo della stazione di soccorso della nota località svizzera. Questo il team partito ieri per tentare il disperato soccorso di Tomaz Humar, ferito e bloccato ormai da quattro giorni a 6.300 metri di quota. Gli svizzeri, di fronte ad un compito complesso anche perchè non è chiaro il versante tentato da Humar, dovranno pilotare un elicottero nepalese e hanno lanciato un appello internazionale per ottenere aiuto con la burocrazia. L'alpinista sloveno stava tentando una solitaria sul Langtang Lirung, cima hiamlayana di oltre settemila metri non lontana dallo Shisha Pangma. Era da solo, con soltanto un cuoco al campo base. Lunedì, l'incidente. Poco dopo, l'alpinista sloveno è riuscito a chiamare in patria il suo amico Branco Ivanek, comunicandogli di essere bloccato ad oltre seimila metri. Gli ha detto che era ferito, ma non ha aggiunto dettagli.

Da quel momento, nessuno ha più parlato con Humar. Sono seguiti giorni frenetici, di tensione e telefonate internazionali. Una squadra di sherpa è stata portata al base e gli elicotteri nepalesi hanno sorvolato la zona, ma finora i soccorsi nepalesi non hanno prodotto alcun risultato.

"Il primo giorno gli sherpa hanno installato corde fisse per 400 metri fino al primo campo - ha dichiarato alla stampa Ang Tshering Sherpa, presidente dell' Union of Asian Alpine Associations -. Poi sono saliti di altri 900 metri, attrezzando la via fino a 6.300 metri di quota. Ma non sono riusciti a trovare Humar, con cui non è più stato possibile avere alcun contatto satellitare”.

Disperato, l'amico di Humar ha chiesto aiuto alla squadra di soccorsi dell'Air Zermatt, composta da uomini tra i più qualificati del mondo per gli interventi in quota. Gli svizzeri non si sono fatti pregare. il pilota Robert Andenmatten, il capo della stazione di soccorso dell'Air Zermatt Bruno Jelk e il celebre alpinista Simon Anthamatten sono partiti immediatamente alla volta dell'Himalaya.

"Gerold Biner, comandante dei piloti, sta coordinando i soccorsi da qui - racconta Menno Boermans dell'Air Zermatt -. Il nostro team dovrebbe essere arrivato stamattina a Kathmandu e la sfida più grande sarà sicuramente riuscire ad ottenere l'autorizzazione affinchè il nostro pilota possa prendere i comandi di un elicottero nepalese. Noi possiamo farcela. Abbiamo abilità e fondi per riuscire a compiere questa missione estrema di soccorso. Per questo chiediamo aiuto: se qualcuno può aiutarci a convincere le autorità nepalesi, ci contatti. Perfavore lasciateci provare a salvare Tomaz".

Nel frattempo, però, si moltiplicano i dubbi su dove si trovi l'alpinista. Si era parlato della parete nord, ma ora qualcuno parla della sud. La confusione, a quanto pare, sarebbe dovuta alla volontà di Humar di agire senza dare notizie della sua spedizione. Cosa che però, ora, sta intralciando i soccorsi che stanno cercando di salvargli la vita.

Soccorsi che, ancora una volta, partono dall'Europa con una spedizione internazionale, che offre esperienza, qualifiche e competenze senza sapere che cosa, in realtà, li aspetti laggiù. L'incertezza, però, non impedisce di varcare gli oceani per fare un tentativo. Un gesto che in passato è stato persino criticato, ma che per fortuna, oggi, continua a ripetersi.Le critiche, superficiali e fini a sè stesse, per fortuna vengono smentite dai fatti. O meglio dalla generosità delle persone che non si fanno fermare da vuote dichiarazioni di purismo e continuano a lottare per salvare delle vite.

da http://www.montagna.tv/?q=node/11302
 
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Katmandu, 12:47
ALPINISMO: TROVATO MORTO SULL'HIMALAYA SLOVENO HUMAR

E' stato ritrovato morto Tomaz Humar, 40enne alpinista sloveno, che si era infortunato a 6300 metri di altezza nel corso di una salita in solitaria nella catena dell'Himalaya. I soccorittori hanno localizzato il corpo sulla parete sud del Langtang Lirung, cima nepalese di 7.234 metri, secondo gli organizzatori della spedizione Asian Trekking. "E' caduto durante l'ascesa, si è fratturato la colonna vertebrale e la gamba - ha precisato Dawa Sherpa, che ha coordinato i soccorsi -. Saliva del tutto solo, senza guide o portatori".
Humar, che nel 1999 aveva scalato in solitaria la parete sud del Daulagiri I (8.167 m), settima montagna del mondo, riuscendo poi a ripetersi sul'Annapurna I (8.091 m), non aveva dato più contatti dopo l'ultimo messaggio radio trasmesso lunedì quando aveva comunicato ad altri alpinisti di essersi ferito.
(14/11/2009) da repubblica
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Offline soramont

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magari un piccolo errore pagato con la vita
Andai per i boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita  e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi,e per non scoprire,in punto di morte ,che non ero vissuto,(H,D,Thoreau)

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Stavolta Humar non ce l'ha fatta.
Giù nel 2005 era stato salvato miracolsamente sul Naga Parbat, grazie alle prodezze di un pilota pakistano che al terzo tentativo era riuscito a recuperarlo

http://www.youtube.com/watch?v=j5C6JCXe1h4
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