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Dalle mie parti, invece, molte sezioni CAI hanno visto incrementare il numero dei loro iscritti, specialmente tra i giovani. La sola sottosezione GAM del CAI di Schio può vantare più di una quarantina di nuovi e giovanissimi soci.
io stesso ammeetto che sono tesserato sat a Rovereto ma non ho mai partecipato ad una sola uscita. il fatto è che tra tutti i miei coetanei (circa, includendo qualche anno più e meno) non ne ho mai sentito un che dicesse "io domani vado a fare un uscita con i giovani della sat". vi garantisco che tra le persone di età compresa tra i 16 e i 22 anni (di rovereto e dintorni) che conosco ce ne saranno sì e no 6 che vanno regolarmente in montagna, esclusi quelli che vanno sulle piste a sciare o a cercare funghi... il fatto non è che i giovani non vanno in montagna con la sat, non ci vanno proprio... lo dimostra il la difficoltà per trovare qualcuno con cui andare in montagna l'estate, figuriamoci l'inverno...
e questo come si spiega?
Secondo me dipende molto dalle persone che stanno a capo delle sezioni, dalla loro voglia di fare, di organizzare le gite, dal saper coinvolgere i giovani. Il gruppo del GAM di Schio, a d esempio, ha come presidente un ragazzo molto giovane, attorniato da collaboratori infaticabili ed instancabili, appassionati di montagna e della sana compagnia, sempre pronti ad organizzare fantastiche escursioni. Il gruppo di giovani, e meno giovani, è affiatatissimo. Ci si trova non solo per andare in montagna, ma anche per un cinema, una conferenza, una pizza o una bruschetta in compagnia. Ci si tiene in contatto durante la settimana e se la domenica il tempo è brutto, si cerca sempre di trovare insieme qualcosa di alternativo da fare.
Questo si che è organizzarsi bene!Bravi!Mi auguro che un giorno posso partecipare ad uno dei vostri giri Franz, anche xchè ce ne sono veramente un gran pochi di organizzatori che fanno l'impossibile x fare anche ulteriori uscite........anzi,una volta che poi ci s'incontra x strada manco ti riconoscono!!!! e poi c'è da dire che se chi organizza invoglia i giovani vuol dire che ci sà fare! ;)Ma c'è anche da dire che la maggior parte dei giovani sono dei fannulloni che hanno paura di fare un paio di chilometri che subito si lamentano che si stufano e che si annoiano senza conprendere la vera motivazione o l'apprezzamento di ciò che li circonda....lo si vede già da come lasciano anche il loro paese,sporcizzia e tant'altro.......la mancanza di rispetto che c'è nei giovani è in tale aumento,figuriamoci se potrebbero conprendere ciò che di bello ha la natura e la tranquillità che potrebbe offrire a loro........quindi non c'è da stupirsi se non si fanno avanti loro con buone iniziative......
Se vogliamo che i giovani vadano in montagna, servono nuove formule e soprattutto idee. A CAI e SAT, il compito di evolversi nel proporsi diversamente, con formula più accattivanti e moderne. O in montagna, di giovani se ne vedranno sempre meno.