Autore Topic: SOCCORSO ALPINO...  (Letto 3545 volte)

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donkey71

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SOCCORSO ALPINO...
« il: 03/12/2008 23:20 »
LA NOTIZIA DI POCHI GIORNI FA, ora divulgata da qualche media.

Dal 2009 in Friuli Venezia Giulia l’elisoccorso della Protezione civile potrebbe diventare a pagamento. Non per tutti naturalmente, ma solo per quelli che finiscono nei guai colposamente, per imperizia o imprudenza. Questa la proposta all’esame del consiglio regionale. Se la legge dovesse passare, la regione si uniformerebbe alla prassi già in uso altrove, come in Val d'Aosta e Veneto.

Andare in montagna, ormai lo si è detto in tutti i modi, può essere pericoloso ed è necessario quindi essere preparati e coscienti di quello che si fa. Ma siccome sempre più numerosi si fanno gli incidenti dei cosiddetti "turisti della domenica" il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha presentato al consiglio regionale una proposta per far diventare i soccorsi in quota a pagamento.
 
I commi 7 e 8 dell’articolo 5, inserito nella legge Finanziaria 2009, prevedono che gli interventi dell'elisoccorso a carico del contribuente siano solo quelli dovuti all'imperizia, all'incoscienza e alla sbadataggine dei turisti. Vale a dire, pagheranno le operazioni coloro che si cacceranno nei guai in maniere colposa e non accidentale, coloro che si avventurano in montagna in maniera incosciente e irresponsabile, e che costringeranno all'intervento per negligenza personale.
 
I soccorsi in quota con l'elicottero infatti, costituiscono una spesa considerevole per gli enti, pari a cira 1500 euro all'ora. Senza contare che in media un'operazione dura circa un'ora e mezza.
 
"Non è solo per una questione di risparmio che abbiamo deciso di prevedere l’elisoccorso a pagamento - ha dichiarato l’assessore alla Protezione civile Vanni Lenna -. Anzi, il motivo principale è un altro ed è quello di educare e responsabilizzare il numero sempre crescente di turisti ed escursionisti che vanno in montagna. Non si può, non si deve scherzare quando si va in quota, né è giusto che i costi dovuti all’imprudenza o alla sbadataggine di qualcuno siano a carico dell’intera comunità regionale".
 
E rispetto al discrimine che distingua l'intervento a pagamento da quello gratuito Lenna spiega: "Premesso che stiamo parlando solo dell’elisoccorso di Protezione civile cui compete la ricerca di persone scomparse e il trasporto di cadaveri, giacché l’elisoccorso di natura sanitaria affidato al 118 è e rimane gratuito, definiremo con un apposito regolamento tutte le fattispecie di richiesta impropria e le procedure applicative".
 
Se la proposta dovesse passare, il Friuli Venezia Giulia andrebbe ad ingrossare la schiera delle regioni che hanno già adottato provvedimenti del genere, che fissano alcune operazioni di salvataggio a carico del soccorso. In Val d'Aosta e in Veneto per esempio al momento per esempio, sono previsti dei ticket se la richiesta di elisoccorso risulta incongrua o impropria, per esempio quando ai recuperi non consegue un ricovero in pronto soccorso. Il ticket, relativo all'uscita dell'elicottero, è piuttosto salato ed è nell'ordine delle centinaia di euro.
 

Offline Claudia

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #1 il: 03/12/2008 23:24 »
Beh io sarei d'accordo, non me ne vogliate...
di gente che si caccia nei guai per imbecillità ce n'è tanta, non trovo giusto che si debba "regalare" un servizio del genere a chi sale in montagna in scarpe di tela e canottiera... (è per fare un esempio)

Offline Franz

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #2 il: 04/12/2008 01:05 »
Beh io sarei d'accordo, non me ne vogliate...
di gente che si caccia nei guai per imbecillità ce n'è tanta, non trovo giusto che si debba "regalare" un servizio del genere a chi sale in montagna in scarpe di tela e canottiera... (è per fare un esempio)

Sono pienamente d`accordo!

Offline alessandro28

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #3 il: 04/12/2008 14:17 »
...al momento per esempio, sono previsti dei ticket se la richiesta di elisoccorso risulta incongrua o impropria, per esempio quando ai recuperi non consegue un ricovero in pronto soccorso. Il ticket, relativo all'uscita dell'elicottero, è piuttosto salato ed è nell'ordine delle centinaia di euro.
 

però già adesso mi sembra che il sistema sia abbastanza adeguato: se non vieni ricoverato (perché non serve) allora paghi.
sorge un problema con una legge del genere: chi e in base a cosa si decide se un'incidente è stato causato da imperizia o imprudenza? al di là di chi rimane sotto una valanga con il bollettino a grado 5 o chi sale in montagna con i tacchi, come si fa a giudicare l'imperizia?

Offline jochanan

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #4 il: 04/12/2008 16:32 »
pienamente d'accordo anch'io... anche se una volta ho rischiato di essere catalogato tra quelli che avrebbero pagato. Ma non per imperizia, ma per aver creduto di essere ancora giovane  :'(
Metto qui il solito ricordo.
Ghiacciaio Pasterzen. (Grossglockner) Difficile trovare un ghiacciaio più mansueto. Ultimamente mi pare pure che abbiano messo una specie di cremagliera per far scendere cani e porci anche perchè si sta assottigliando  sveltissimamente. Bene, un tizio in scarpe da città passeggia sereno, fotografando i cristalli di ghiaccio, si allontana un Km dal pistone per la cima e.. riesce ad infilarsi in un crepaccetto. Elicottero e recupero. Non ho parole.
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline radetzky

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #5 il: 04/12/2008 16:43 »
chi e in base a cosa si decide se un'incidente è stato causato da imperizia o imprudenza?

quoto, si rischiano procedure "all'italiana" (basta conoscere qualcuno...) >:(
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline Claudia

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #6 il: 04/12/2008 16:53 »
quoto, si rischiano procedure "all'italiana" (basta conoscere qualcuno...) >:(
quando si parla di "imperizia" è sempre dura dimostrare qualcosa...
mi spiego:
uno potrebbe dire di essere "perito" perchè ha fatto dei corsi del CAI, e poi invece magari è una schiappa?
o uno è "imperito" perchè non ne ha mai fatti però son 20 anni che và in montagna e ne sà come un istruttore?
se stà all'avvocato dimostrarlo e al giudice deciderlo, auguri...

Offline jochanan

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #7 il: 04/12/2008 22:21 »
Radetzky e Claudia: vero stravero verissimo
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

grazia

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #8 il: 04/12/2008 22:41 »
 :'( :'(
« Ultima modifica: 29/04/2009 08:47 da *. »

donkey71

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situazioni nebulose...
« Risposta #9 il: 04/12/2008 22:43 »
La faccio breve, non temete. Negligenza, imprudenza, imperizia corrispondono a situazioni ed implicazioni diverse. Spesso è poi difficile far luce su effettive cause e reali responsabilità dei singoli. Ci sono situazioni diverse ma in qualche modo più o meno dimostrabili...sarà comunque un giudice infine a giudicare il fatto ed il danno oggettivo. Una cosa è sicura: chi si addentra nel terreno della responsabilità civile, deve rassegnarsi all’idea che malgrado possa aver ragione, possano anche dargli torto. Si, si rassegni del tutto. Non ci son leggi che tengano, se tutto non è chiarissimo. Ed in montagna, non sempre tutto è chiaro. Soprattutto quando ci lascia la pelle qualcuno. Se vado in montagna con un mio amico meno esperto di me, lo sto accompagnando? Ne sono quindi responsabile?
Bisognerebbe saperlo. Dipende per esempio da quanto "meno" esperto di me, lui è. Dipende anche da altre risposte che bisogna darsi. E via dicendo. Non proseguo, mi addentrerei nel diritto civile ed in mille esempi che potrei fare. Ma arriverei alla fine anche alla responsabilità penale, perché esistono anche possibili colpe in caso di certi incidenti gravi. Chi infatti agisce con imprudenza, negligenza o imperizia, è colpevole. Se provochi una valanga perché tagli un pendio dove non devi, sei colpevole. Dimostrare che lo sei, è un altra cosa. Infatti alla fine puoi anche non esserlo, alla fine puoi anche esser assolto. Nessuno ti ha visto propriamente tagliare il pendio. Non posso che dire: meglio non farsi male e meglio non si faccia male nessuno. Meglio usarla la testa, soprattutto in montagna.

grazia

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #10 il: 04/12/2008 23:51 »
la sera dopo una gita è bello ritornare a casa :)

donkey71

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fine della escursione...
« Risposta #11 il: 05/12/2008 07:46 »
Si Sal, è così...l'escursione finisce solo quando infili la chiave nella toppa di casa. Ed è bellissimo.

Offline AGH

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Re: situazioni nebulose...
« Risposta #12 il: 05/12/2008 07:57 »
Se provochi una valanga perché tagli un pendio dove non devi, sei colpevole

mah... in teoria si, ma stiamo parlando di un'attività sportiva che implica comunque dei rischi (anche di rompersi una gamba o farla rompere agli altri). Nel caso delle valanghe poi si tratta di un fenomeno assai complesso da prevedere, e la prova è che ci finisce sotto anche gente ritenuta esperta. Si dovrebbe valutare caso per caso, se vai in giro con rischio 4 o 5 e fai cadere una valanga sopra un paese ok, sei un pirla, anzi un criminale...

Ma qui mi pare si stia andando in direzioni assurde, come ad esempio vietare tot court il fuoripista... è già successo nel comune di Moena per dire, dove il sindaco qualche anno fa, durante un periodo più pericoloso, ha fatto un'ordinanza in tal senso. Oppure in alto adige si è preso a multare chi provoga valanghe, anche se non hanno creato nessun danno a cose o persone.

Vogliamo normare tutto? Fin nei minimi particolari? Ma cosi' anche andar per monti, magari presiditate da vigili, diventerà una rottura di palle :)
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

grazia

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #13 il: 05/12/2008 09:48 »
 :'(
« Ultima modifica: 29/04/2009 08:48 da *. »

manuel115

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Re: SOCCORSO ALPINO...
« Risposta #14 il: 07/01/2009 12:20 »
da l'Adige di oggi

Cento euro ogni minuto in aria

07/01/2009 12:04
È la centrale operativa del 118, in base alle condizioni del ferito, a decidere se mandare sul posto l’apparecchio dei vigili. Sessanta voli per sciatori infortunati. Dall’apertura degli impianti elicotteri in piena attività
Trentasei euro per farsi recuperare dall'elicottero e farsi depositare nemmeno mezz'ora dopo in un lettino del pronto soccorso del Santa Chiara. Magari soltanto con un paio di costole rotte. Se togliamo gli interventi di recupero di persone incolumi (comunque non superiori ad una decina in quest'inizio di stagione) e consideriamo il costo di circa 100 euro per ogni minuto di volo capiamo come l'intervento - per altro utilissimo e in qualche caso indispensabile - dell'elicottero sia piuttosto oneroso per le casse pubbliche. Certo, non per ogni infortunio sulle piste si allertano gli apparecchi dei vigili del fuoco. Alla centrale operativa del 118, infatti, gli operatori provvedono a filtrare le chiamate in base alle condizioni e alla localizzazione del ferito, nonché alla situazione meteorologica. In ogni caso il dato di una sessantina di interventi soltanto in un mese (e si tenga conto che dal 5 dicembre alla vigilia di Natale gli impianti solitamente sono aperti a singhiozzo) illustra meglio di tanti discorsi come ormai l'elicottero sia un mezzo di soccorso non più speciale. A questo punto, forse, anche gli sciatori dovrebbero rendersi conto del costo sociale del servizio e, di conseguenza, adottare un comportamento in pista più consono. Meno velocità in pista, meno acrobazie fuoripista, più attenzione con gli sci ai piedi produrrebbero di sicuro un drastico calo degli infortuni sulle piste. Con sicuro beneficio per le casse pubbliche.

http://www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=12583