parla Rossana Podestà, sua compagna da più di 30 anni (molto bello il loro incontro e la loro storia...):
«Io e Walter non eravamo sposati – eravamo entrambi reduci da matrimoni finiti, non ce n’è mai fregato niente di risposarci, era altro quello che ci ha uniti – e per l’ospedale dove Walter era ricoverato questo era un problema, così come lo è per la legge italiana. Pensi che mi hanno anche allontanata dalla rianimazione dicendo: “Tanto lei non è la moglie”. Le sembra possibile che una persona che già è schiacciata dal dolore venga trattata in questo modo?»
«Quest’inverno abbiamo fatto un viaggio faticosissimo: 3.800 chilometri nel “grande mare di sabbia” e sull’altopiano Gilf Kebir, tra Libia, Sudan ed Egitto. Lui era assente e stanco, e a me, che lo conosco bene, era sembrato strano. Poi, tre mesi fa, ha iniziato ad avere dolori molto forti e allora l’ho portato all’ospedale. Mi hanno detto subito della malattia, e che era in fase terminale, ma io ho deciso di non dirgli niente, mi sono presa la responsabilità di tacere».
http://www.vanityfair.it/people/italia/2011/09/20/rossana-podest%C3%A0-walter-bonatti-scusa-se-non-te-l%27ho-detto