Autore Topic: [COMUNICAZIONI] Persi e il cellulare non prende? Niente paura, c’è lo “Spot"  (Letto 22862 volte)

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Offline AGH

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Vi siete persi in montagna e il cellulare non prende? Niente paura c’è lo “Spot“. Non quello pubblicitario, ma un aggeggio di emergenza che non conoscevo.

In sostanza sostituisce il (carissimo) telefono satellitare, permettendo di inviare tre tipi di messaggi:

1) “Emergenza” a cellulare (e/o mail)
2) “Tutto ok” a cellulare (e/o mail)
3) Segnale di emergenza ad un loro centro di assistenza che provvede ad avvisare il numero di soccorso della nazione in cui ci si trova (deducibile dall’invio delle coordinate geografiche). Lo Spot invia inoltre le coordinate GPS del mittente.

Si trova su Ebay a meno di 100 euro, il servizio base costa 99 euro ma attenzione, pare che in Italia ancora non funzioni con nessun gestore di telefonia mobile. In pratica funziona solo il segnale di emergenza. Qualcuno ce l’ha o ha avuto modo di provarlo?

E’ reclamizzato qui
http://www.findmespot.com/
« Ultima modifica: 14/07/2008 23:59 da Claudia »
Blog di Montagna
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MontagnaAmica

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Ciao AGH, avevo visto il sito di SPOT, comunque a mio parere non sostituisce il telefono satellitare, è più che altro una via di mezzo, un qualcosa da avere in più oltre al cellulare, ma non è comparabile alla sicurezza in caso di emergenza che un satellitare può fornire.

I limiti, a mio parere, non sono pochi.

Prima di tutto i tempi per allertare i soccorsi sono superiori al satellitare, il segnale viene trasmesso alle agenzie internazionali, e poi viene inoltrato alle strutture competenti, e così via, fino a raggiungere gli organi di soccorso locali.

Questo richiede tempo, anche se sul loro sito non è specificato precisamente quanto.

So che a suo tempo, con i PLB, si parlava di alcune ore, spero che con SPOT sia meno... Ma comunque non ha certo l'immediatezza di una telefonata via satellitare al numero DIRETTO del Soccorso Alpino o comunque per il soccorso locale di zona.

In certi frangenti, come uno shock anafilattico che purtroppo è più frequente di quanto non si creda (ogni anno ci sono morti per questo) i minuti possono davvero fare la differenza. Stessa cosa per tutte le emergenze gravi (emoragie di una cereta entità, valanghe, ecc.).

Guardando sul sito, nella rete di copertura, le zone "migliori" sono quelle in cui c'è una PROBABILITA' superiore al 99% di inviare un messaggio nell'arco di 20 minuti.

E 20 minuti, in emergenza, per me non sono affatto pochi, poi occorre che la centrale a cui viene inviato il messaggio è all'estero e deve comunicarlo ai vari organi di soccorso fino a raggiungere quelli locali. E passa altro tempo.

Secondo punto dolente. Non potendo parlare, non si può specificare la gravità o meno dell'accaduto. Né tanto meno le caratteristiche concrete dell'incidente, il numero di persone coinvolte, la gravità e la tipologia dei sintomi, e così via.

Questo significa che il Soccorso Alpino deve presupporre la cosa più grave di quanto non sia, in termini di impiego di uomini e mezzi. E comunque potrà ugualmente non partire preparato nel migliore dei modi per la specifica emergenza, che non può individuare a priori.

E' vero che è possibile inviare un messaggio di aiuto ad un numero scelto al posto della chiamata di emergenza per distinguere i casi meno gravi, ma comunque non è la gestione migliore di un'emergenza.

Fornire già le informazioni del problema in sede di chiamata, permette ai soccorsi di partire attrezzati ed equipaggiati. Inoltre si possono segnalare eventuali problemi locali, condizioni meteorologiche, presenza di ostacoli, e così via.

Inoltre, con un telefono satellitare, i soccorsi possono chiamare per ulteriori informazioni e, comunque, si tengono in contatto, elemento molto importante per tenere monitorata la cosa e, ultimo ma non ultimo, importante anche per il fattore psicologico delle persone coinvolte.

Terzo problema. La chiamata di soccorso è strettamente legata al GPS, sul sito è indicato che in caso di problemi a reperire le coordinate, il messaggio di emergenza viene inviato senza le coordinate, beh, non è che in questi casi (si spera rari...) sia poi un grande aiuto...

A voce, invece, posso sempre spiegare dove sono.

Per questo il prodotto in se' è interessante, sicuramente, ma non è certo un modo per sostituire il satellitare. Piuttosto lo vedo come una scelta più economica, una via di mezzo.

Quanto ai costi, c'è da dire però una cosa. Se da un lato l'apparecchio costa 100 euro, occorre poi un abbonamento da 99 euro l'anno, beh non sono pochi. Con quei soldi si paga anche un canone base satellitare, e poi alcuni gestori hanno anche introdotto le carte prepagate senza abbonamento, quindi da queto punto di vista il risparmio direi che non c'è.

Quello che sarebbe utile, a mio parere, al posto di SPOT, sarebbe un telefono satellitare veramente "base" senza diavolerie, che potrebbe costare 300-400 euro. Sarebbe la soluzione migliore.

Poi, piuttosto che niente, sicuramente SPOT rappresenta una sicurezza in più... Sperando che con il tempo possano arrivare a velocizzare la trasmissione del segnale, che a mio avviso è il problema maggiore.

Buona serata,

Stefano

Offline AGH

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grazie per le ottime info. Però mi riesce difficile credere che i tempi siano così lunghi trattandosi di un'emergenza. Se è davvero cosiì, è assurdo, anche perché immagino siano tutti sistemi automatizzati che, per lenti che possano essere, non dovrebbero impiegare più di qualche minuto.

Se i tempi che hai indicato sono veri, cioè minimo 20 minuti o addirittura ore, penso che l'aggeggio sia del tutto inutile e anzi pericoloso perchè si perde tempo che in taluni casi potrebbe essere prezioso :)

Certamente hai ragione quando dici che si tratta di una via di mezzo, io penso che tra qualche anno i telefoni satellitari avranno tariffe più umane e quindi saranno alla portata, se non di tutti, di parecchi
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manuel115

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spiegazione impeccabile MontagnaAmica!  ;)
una domanda: ma questo dispositivo SPOT si appoggia sempre ad una rete satellitare, oppure si sta creando una connessione destinata solo al suo utilizzo?

MontagnaAmica

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Citazione
Però mi riesce difficile credere che i tempi siano così lunghi trattandosi di un'emergenza

So che il problema del tempo nei soccorsi c'era con i PLB, che non sono tanto diversi come strumenti rispetto a SPOT, in svizzera la REGA ha elaborato un documento in cui faceva presente comunque i problemi che ho rilevato:
http://www.bakom.admin.ch/themen/frequenzen/00689/01575/index.html?lang=it

Anche nel sito ufficiale di Spot, sotto la voce "copertura", è precisato l'invio del primo segnale entro 20 minuti:
http://www.findmespot.eu/it/explorespot/index.php?cid=130

dove è esplicitamente indicato "99% di probabilità minima d riuscita nell'invio di un messaggio nell'arco di 20 minuti".

Per quello che riguarda il "passaggio" dell'informazione, personalmente non sarei, comunque, troppo ottimista sui tempi. Si tratta di trasmettere l'informazione da un continente ad un altro (tra l'altro con lingue diverse) e, al momento, non esiste un protocollo internazionale da seguire, credo che sia questo il problema maggiore.

La centrale che riceve il segnale deve quindi capire, dalla posizione del GPS, il Paese da cui è partita la richiesta, e provvedere a contattare manualmente un numero di emergenza di quel paese, quindi...

Non so come funziona concretamente la cosa, ma presumo che magari gireranno (manualmente) la chiamata ad un centro Europeo, o ad una struttura italiana, la quale dovrà a sua volta individuare la struttura competente a trasmettere il segnale, e così via.

E, se è così, i minuti fanno presto a passare.

Anche con il telefono satellitare non bisognerebbe mai comporre il numero internazionale di emergenza "112" (NB: spesso il satellite di riferimento copre più paesi, quindi non posso fare il 118, e se faccio il 112, che è internazionale, non è detto che mi rispondano i Carabinieri in Italia...), ma comporre i numeri italiani competenti per il soccorso nella nostra zona.

Citazione
una domanda: ma questo dispositivo SPOT si appoggia sempre ad una rete satellitare
Usa la rete satellitare SPOT, che personalmente non conoco...
http://www.findmespot.eu/it/explorespot/index.php?cid=115

manuel115

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Anche con il telefono satellitare non bisognerebbe mai comporre il numero internazionale di emergenza "112" (NB: spesso il satellite di riferimento copre più paesi, quindi non posso fare il 118, e se faccio il 112, che è internazionale, non è detto che mi rispondano i Carabinieri in Italia...), ma comporre i numeri italiani competenti per il soccorso nella nostra zona.
praticamente il telefono satellitare funziona come un normale cellulare, x quel che riguarda le chiamate a numeri fissi (escludendo i numeri di utilità pubblica)...quindi potrei chiamare direttamente la stazione del soccorso alpino più vicino!

MontagnaAmica

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Esatto, una differenza abissale rispetto a Spot...

Infatti io ho memorizzati i numeri diretti dei vari Corpi di Soccorso Alpino della Zona, oltre ad altri numeri fissi di Trento per le Emergenze (Ospedale, Carabinieri, ecc.).

Spero di non aver mai bisogno di utilizzarlo, ma se dovesse succedere qualcosa... So che in pochi minuti arrivano i soccorsi, posso comunicare i dettagli dell'incidente o del malore, posso avere assistenza per alcune manovre di primo soccorso da fare prima dell'arrivo del soccorso alpino...

Ed ho la certezza che la chiamata è giunta a destinazione.

Non mi pare poco, pagando un canone bimestrale (non annuale tutto in blocco) che, per 12 mesi, è comunque inferiore a quello di Spot.

Poi, una mia considerazione, molto personale: non vorrei che lo scopo di Spot sia quello di puntare a percepire i vari 99 euro, e quindi la politica sia sostanzialmente quella di vendere sottocosto l'apparecchio, per poi guadagnare su un canone che nel 99% dei casi non viene utilizzato...

Magari con il tempo il canone aumenterà?

Altrimenti non riesco a spiegarmi come con 100 euro possa comunque essere fornito un seppur rudimentale trasmettitore satellitare (la potenza di trasmissione necessaria per raggiungere i satelliti è piuttosto elevata) ed un GPS...

Con fatica si acquista un GPS con quei soldi...

manuel115

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ecco cosa dicono sul sito dello SPOT in merito a come funziona; sarà effettivamente così?


"SPOT. Il primo dispositivo al mondo di messaggistica satellitare.
Il comunicatore satellitare SPOT regala a voi e ai vostri cari la serenità data dall'assistenza sempre a portata di mano. SPOT è l’unico dispositivo del proprio genere a impiegare la rete satellitare GPS per ricevere le coordinate e inviare la posizione, con un collegamento a Google Maps™, e un messaggio preregistrato su rete satellitare commerciale. A differenza dei trasmettitori di posizione personali (PLB), SPOT fa molto più che richiedere aiuto. Premendo un pulsante, si può tracciare il percorso, tenersi in contatto coi propri cari, richiedere aiuto per casi diversi dall’emergenza. Poiché si avvale al 100% di tecnologia satellitare, SPOT funziona in tutto il mondo, anche dove non arrivano i cellulari."

MontagnaAmica

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Girando un po' per la rete ho trovato qualche informazione in più.

Allora, per prima cosa la rete satellitare SPOT è sì una rete satellitare commerciale, ma non per le telefonate vocali, ma per l'osservazione della Terra. Infatti Spot sta per Satellite Pour l'Observation de la Terre:
http://it.wikipedia.org/wiki/SPOT

A questo punto alcune cose sono già più chiare. Innanzitutto perché sul sito viene indicato un tasso di affidabilità, peraltro molto elevato, del 99,4%. Che però significa anche che nello 0,6% dei casi non funziona. E visto che parliamo di emergenze, e che non si sa se la chiamata giunge o meno a destinazione... Beh, non è proprio il massimo.

Tutto questo secondo me confermerebbe il mio "sospetto" a livello commerciale, cioè la rete SPOT è stata creata per altri motivi, non sarebbe in grado di sopportare traffico vocale, né di sostenere alti volumi di traffico, ma si presta bene a questo uso di emergenza.

Certo che, però, chiedere un canone annuo uguale o superiore a quello di un sistema satellitare "vero"... non è troppo apprezzabile.  ::)

Almeno, visto che lo strumento ha comunque molti limiti rispetto ad un telefono satellitare normale, anche per le emergenze, il costo del canone annuo dovrebbe essere proporzionato, così come l'acquisto è meno oneroso rispetto ad un telefono satellitare.

Per questo mi sembra che la politica commerciale sia invece quella di regalare o quasi lo strumento, per guadagnare poi sul (notevole se paragonato al servizio offerto) canone annuale.

Da un punto di vista tecnico, ho pensato anche ad un altro problema. Essendo necessarie le coordinate del GPS perché la chiamata di emergenza possa effettivamente essere utile, le possibilità di inoltrare chiamate di emergenza possono essere limitate, in certi contesti. Ad esempio nel bosco fitto, il GPS spesso non riesce a lavorare.

Ricordiamoci infatti che il GPS ha bisogno di localizzare almeno tre satelliti (trigonometria), mentre per telefonare basta che il telefono "veda" un solo satellite.

Questo fa ancora un'importante differenza rispetto al telefono satellitare.

Personalmente mi è capitato ancora di verificare che nel bosco, anche in punti in cui si "apriva" abbastanza,  il GPS (Garmin) a volte faticava o non riusciva proprio a ricevere il segnale.

Concludendo, secondo me questo sistema dovrebbe essere potenziato su questi punti:
1) Velocità di inoltro della chiamata;
2) Ricezione di un segnale che conferma la ricezione della chiamata;
3) Possibilmente la possibilità di avere più segnali di emergenza in base alla gravità;
4) Costo del canone annuale proporzionato, dell'ordine di una ventina di euro annui, al limite con addebito in occasione delle emergenze.

Così come ora, la cosa personalmente mi lascia un po' scettico. Nel senso che a questo punto mi verrebbe da dire che un investimento sicuramente maggiore per un telefono satellitare vero (che magari può essere ridotto cercando un telefono satellitare usato), disponibilità economica permettendo, sarebbe la soluzione migliore, alla fine annualmente i costi sarebbero poi gli stessi o anche minori.

Un saluto a tutti e buona serata,

Stefano

Offline AGH

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scusa l'ignoranza ma cosa è il PLB?
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Offline Claudia

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trasmettitori di posizione personali (PLB)

MontagnaAmica

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PLB sta per Personal Locator Beacon, ossia "Segnale di Posizione personale". Poi ci sono gli Epirb (personale localizzatore di emergenza).

Credo che siano nati in campo nautico, inizialmente invece che tramite satellitare trasmettevano su frequenze radio internazionali di emergenza, che potevano ad esempio essere raccolte dagli aerei.

Come SPOT, si tratta di apparecchi che non permettono la comunicazione, ma solo l'invio di un messaggio (trasmissione dati quindi) per l'emergenza.

Recentemente, se guardi il link che avevo postato della REGA per quello che riguarda la Svizzera, sono stati costruiti del PLB che inviano il segnale di emergenza via satellite.

Quindi, direi più o meno come SPOT.

La REGA non era entusiasta, infatti consigliava altri sistemi preferibilmente, rispetto ai PLB. Vero che la Svizzera non è l'Italia, e che c'è un canale radio dedicato all'emergenza, ascoltato 24h su 24, una copertua cellulare che non ha confronti (spesso rifugi, impianti, ecc. vengono usati come ripetitori).

Inoltre, riflettendo su SPOT e sui sistemi similari, bisognerebbe verificare anche il funzionamento della rete satellitare, ad esempio in caso di nebbia, foschia, o maltempo.

Ricordo che una volta avevo accompagnato un gruppo e tra i partecipanti c'era un ingegnere che si occupava appunto di trasmissioni dati satellitari, e mi diceva che le trasmissioni satellitari voce avevano un'ottima qualità e normalmente funzionano anche in caso di maltempo, le trasmissioni dati (tra cui l'Internet satellitare) erano invece più problematiche risentendo maggiormente delle condizioni meteorologiche, perché usavano tecnologie diverse.

Non so se sia vero, ma visto che era il suo lavoro presumo che lo sia.

Se così fosse, questo potrebbe essere un altro punto a sfavore di SPOT...

manuel115

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peccato che nn sia così efficiente...sarebbe stato un sistema molto economico x sostituire il telefono satellitare. ma a questo punto visto ciò che scrivi di difetti nello SPOT ce ne sono molti; i telefono satellitari sono inaccessibili, economicamente, alla maggior parte della gente...forse col tempo qualcosa potrà cambiare ma ne dubito...basta vedere gli ARVA, nonostante la tanta pubblicità sulla sicurezza che se ne fa, nn sono ancora alla portata delle tasche di tutti gli escursionisti!  ;)

Offline AGH

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i telefoni satellitari non credo costino poi moltissimo, e di certo i prezzi si abbasseranno ancora. Quello che cost un occhio sono le telefonate, ma in caso di emergenza non credo che uno stia a guardare lo scatto alla risposta o il costo al minuto :)

update: come non detto, i telefoni satellitari più economici costano più di mille euri, credevo meno :(
« Ultima modifica: 14/05/2008 06:01 da AGH »
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MontagnaAmica

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come non detto, i telefoni satellitari più economici costano più di mille euri, credevo meno

No, costano un po' meno, dipende dai sistemi. Nei satellitare non c'è uno standard come nei cellulari. Lo stesso cellulare lo usi sulla rete Vodafone, Tim, Wind, Tre, ecc.. Un satellitare invece è concepito per quella apposita rete satellitare, ogni rete satellitare è diversa dall'altra.

La rete Globalstar ha i satelliti più vicini alla Terra, quindi è quella che richiede meno potenza di trasmissione, poi ovviamente l'area di copertua del satellite è minore per cui è necessario un maggior numero di satelliti e diverse aree della Terra non sono coperte, questo è un elemento importante per chi ad esempio lo usa anche per spedizioni extraeuropee.

La rete Turaya ha i satelliti posizionati più in alto, un satellite copre quindi un'area maggiore, ma occorre un telefono più potente per poter "comunicare"  con il satellite.

La rete Iridium o ex-Iridium (la società iniziale ha fatto un disastroso "buco" senza riuscire a recuperare quanto speso per gli investimenti) è l'unica che copre tutti i continenti, e chiaramente per questo è la più costosa.

Un telefono Turaya costa sui 900/950 euro + IVA, mentre un telefono SAT Globalstar costa sui 700/750 euro IVA compresa. Il Turaya è piccolissimo, come un nomale cellulare, fa cellulare + satellitare, ha GPS integrato, ma... costa. In compenso Turaya ha le carte di credito prepagate.

Il SAT Globalstar fa solo satellitare, è più voluminiso, ma molto robusto, per questo costa meno.

Pensa che fino a non molto tempo fa Globalstar aveva in produzione un ottimo Ericcson che non faceva trasmissione dati, a circa 500 o anche meno, io ho avuto la fortuna di trovare una rimanenza a 399 euro, nuovo e compreso attivazione.

Per questo dico che se avessero tenuto in produzione questo telefono, essenziale sicuramente, ma molto buono e comunque sufficiente per un uso di emergenza, 400 euro sarebbero stati una cifra più che ragionevole.

E, sinceramente, 400 euro per un telefono satellitare vero contro 100 di uno SPOT, faccio un sacrificio, compro il satellitare, tanto poi il canone annuale è lo stesso, ma un prodotto radicalmente superiore, neppure confrontabile.

Poi... il mercato va per la sua strada... I maggiori clienti dei satellitari sono imprese e persone che si spostano spesso all'estero, imprese di auotrasporti in primis, perché in questo modo risparmiano sul roaming internazionale.

Noi, come escursionisti ed alpinisti, contiamo poco alla fine. Forse, se i vari SAT, CAI, a livello internazionale, facevano una convenzione con Elsacom/Globalstar, il vecchio Ericson che ho io sarebbe rimasto in produzione...

Ma è una mia considerazione personale, chiaramente.

Oggi, l'unica alternativa per spendere meno dei 700/750 euro, è cercare qualche telefono satellitare usato.

Buona giornata a tutti,

Stefano