Autore Topic: [ORIENTAMENTO] Cartografia, le nuove carte 4LAND  (Letto 125318 volte)

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Le cartine sono la croce e delizia di ogni escursionista serio. Impensabile andare in giro senza la fedele cartina rigorosamente in scala 1:25.000. Ma quali sono le migliori?

Le più diffuse nel Trentino sono le Kompass: sono abbastanza buone riguardo le informazioni ma la rappresentazione del territorio lascia piuttosto a desiderare. Capita che quelle che sembrano banali dorsali poi si rivelano nella realtà micidiali e insuperbili bastionate di roccia verticale, oppure vallette amene si scoprono come canyon paurosi :)

Le Tabacco sono ottime carte, decisamente migliori da questo punto di vista ma coprono il trentino solo in parte, e non sono molto aggiornate.

Anni fa c’erano le GEO, derivate dalle cartine IGM (Istituto Geografico Militare, eccellenti per l'orografia me pessime per l'aggiornamento rimasto fermo a mezzo secolo fa e più), coprivano solo la zona del Lagorai-Primiero-Pale di S. Martino ma erano ottime. Pare che la società editrice sia fallita, ma se ne trovano ancora in giro in qualche edicola, se le trovate prendetele.

Di recente sono uscite delle nuovissime carte “4LAND” GPS map con sentieri e strade rilevate con ricevitori GPS. Le carte sono realizzate da Nature Dynamics, un gruppo formato da geologi che studiano le catene montuose, esperti in geo-tecnologie, guide alpine e disegnatori. L’azienda è specializzata in acquisizione dati sul terreno con GPS e gestione in ambiente GIS secondo un protocollo ben definito, foto-interpretazione, digitalizzazione e creazione banca dati, elaborazione modelli digitali del terreno (DTM, TIN, ASCII file etc.), effetto rilievo, generazione isoipse, grafica mista raster-vector, pre-stampa, stampa o masterizzazione, cartografia digitale per telefoni e PDA collegati a GPS. Le zone attualmente coperte sono: Lago di Garda, Monte Baldo, Val di Fiemme, Val di Fassa, Lagorai-Cima D'Asta, Paneveggio-Pale di San Martino, Primiero-Vanoi, Pasubio-Piccole Dolomiti (Carega).

Ad una prima occhiata le carte 4LAND sono davvero totalmente diverse dal solito: il paesaggio sembra molto più realistico e il territorio è reso molto bene grazie all’aiuto delle foto aeree e ad una colorazione più realistica. Ad esempio si distinguono in un colpo d’occhio le zone rocciose, boscose o prative, gli impluvi, le dorsali eccetera, cioè l’orografia nel suo complesso.

L’impressione però è che manchino molte informazioni sul terreno (rimappare tutto del resto sarebbe un’operazione immane): es. tracce dei sentieri, mulattiere, baite, tratturi, tralicci, croci, ruderi, eccetera (con realtiva quota), cioè tutti quegli elementi che sono invece abbondanti sulle vecchie carte e che possono essere molto utili per l’orientamento di chi va in montagna senza GPS.

Il sito della 4LAND, sul quale si possono anche acquistate direttamente le cartine è
http://www.naturedynamics.com/
« Ultima modifica: 28/08/2015 11:27 da AGH »
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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #1 il: 03/07/2007 10:08 »
la prima impressione era giusta: mancano addirittura le funivie! Per esempio i due tronchi della funivia Lusia, semplicemente non ci sono sulla carta 4LAND. E neppure gli impianti di passo Valles.

In un carta escursionistica, gps o no, questo non mi pare accettabile, perché un impianto di risalita può essere utile non solo per l'orientamento ma anche per risparmiare dislivello, o comunque come punto di appoggio logistico per organizzare una escursione.
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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #2 il: 03/07/2007 11:29 »
Secondo mia esperienza non trovo differenze tra le varie cartine, forse meglio si salva la Tabacco.
Cmq la vera bibbia per la grafica montana è senz'altro quella dell'Alpenverain, edita in italiano dalla SAt, ma solo per il Brenta. Lì c'è tutto ciò che serve e anche di più. Ma bisogna saperla leggere; molti amici non hanno saputo decifrare la morfologia così come viene rappresentata. D'altronde provenivano dalle solite cartine in commercio, buone per trovare l'albergo per la doccia, ma non per scovare la sorgente nascosta nella conca retrostante  ;D

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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #3 il: 03/07/2007 11:58 »
le carte alpenverein non le conosco, ma si trovano qui in trentino, e dove?
« Ultima modifica: 03/07/2007 12:02 da AGH »
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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #4 il: 04/07/2007 17:22 »
le carte alpenverein non le conosco, ma si trovano qui in trentino, e dove?
Io ne ho 2. Un'edizione dell'88 e una del 96.
A questo link puoi vederne un dettaglio, ma rende assai poco. Sembra ci sia una nuova edizione, targata 2005.

http://www.alpenverein.at/shop/?viewMode=Karten&SubCat=Südalpen&navid=7

Ricordo di averle trovate tutte e due presso un edicolante in zona Tione nel mentre scendevo da uno dei tanti giri brentini.
In zona Brenta sono cartine comuni, solo che non attirano il classico turista  :-\

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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #5 il: 24/07/2007 20:50 »
ho riguardato le carte e, pur ribadendo la validità complessiva del progetto, trovo che ci siano manchevolezze gravi e, direi, inaccettabili. Molti sentieri o tracce semplicemente non ci sono, mentre tutti sappiamo che le tracce, quando sono evidenti, sono spesso utilissime.

Un'altra mancanza grave sono "i bollini" che rappresentano il divieto di accesso alle auto sulle strade forestali, di soliti posti nei fondovalle o a una certa quota, che sono utilissimi per sapere quanto si potrà salire lungo la forestale, e di conseguenza il dislivello da fare a piedi.

Altra mancanza che rasenta l'incredibile è l'assenza di importanti impianti di risalita! Com'è possibile che sulle carte non siano riportati impianti di risalita ancora perfettamente in funzione, perfino funivie?

Inoltre non mi piace la rappresentazione delle strade. In tutte le carte è ormai invalso l'uso di rappresentare le strade in ordine di grandezza e con determinati colori. Perché non adottare questo che è ormai uno standard di fatto, ai quali l'utilizzatore di carte è abituato? Sulle carte 4land le strade asfaltate provinciali sono viola! (invece che gialle), mentre molte strade forestali sono gialle (invece che bianche come sarebbe logico) perché segnalate come percorsi MTB: la dimensione della colorazione gialla mi pare eccessiva e a un colpo d'occhio sembra che le strade suddette siano più grandi delle strade asfaltate, il che genera una certa confusione che inificia la leggibilità delle carte "icto oculi".

Anche la colorazione non mi convince del tutto: bene la parte boscosa o prativa, ma perché per le rocce
si è scelta una improbabile colorazione rosata o marroncina? Le rocce sono di colore grigio, non rosa o marrone.

Francamente mi riesce difficile trovare una spiegazione a questi "difetti" delle carte che, per il resto, specialmente nella rappresentazione dell'orografia, mi sembrano davvero ben fatte. Ho visto che qui c'e' un iscritto di 4land, sarebbe bello se potesse fornirci il punto di vista, come dire, aziendale :)

Gli ho mandato un messaggio privato pregandolo di intervenire, ma mi pare che in 4land siano restii perché non rispondono alle mail. Un'altra mancanza, stavolta veniale, è l'assenza di un quadro di insieme, per cui non si capisce se le carte si sovrappongo: ad esempio le due carte della val di fiemme o del primiero si sovrappongo a quella del Lagorai? Ah saperlo! Per finire, sul sito non si capisce se le carte si trovano in commercio nelle librerie o l'unico modo di comprarle è attraverso il sito, con l'aggravio delle spese di spedizione che sarebbero pari a quelle della carta.
« Ultima modifica: 25/07/2007 09:23 da AGH »
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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #6 il: 25/07/2007 12:05 »
Al bar/rifugio del passo manghen la vendono. ;D ...quella del lagorai
Non si possono nutrire pensieri cattivi al di sopra di una certa altitudine
(François Mauriac)

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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #7 il: 25/07/2007 12:16 »
e sulle carte non ti pronunci? :)
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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #8 il: 25/07/2007 12:57 »
Mah guarda, non le conosco bene, ci ho dato solo un'occhiata appunto al manghen, era la prima volta che le vedevo in giro. Per il resto mi sono abituato (male) alle kompass.
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rispondono gli autori delle carte 4LAND
« Risposta #9 il: 25/07/2007 23:38 »
con molto piacere ricevo dagli autori delle carte 4 Land, Enrico Casolari e Remo Nardini, una approfondita risposta alle osservazioni fatte qui riguardo alle nuove carte. Mi sembra molto importante e positivo che le aziende si confrontino con noi utenti, in questo caso poi la spiegazione è molto interessante perché fa capire a noi profani quanto e quale lavoro ci sia dietro la realizzazione di una carta topografica.

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Vorrei esprimere il punto di vista degli editori delle carte 4LAND. Siamo geologi e abbiamo lavorato per anni sul territorio montano delle Alpi meridionali e degli Appennini. Per fare carte geologiche abbiamo usato ogni tipo di base cartografica, da quelle militari, a quelle IGM, quelle delle Provincie e Comuni, quelle commerciali topografico-escursionistiche. In questo modo abbiamo potuto valutare i diversi tipi di carte e verificare la corrispondenza del territorio con esse. Ci siamo quindi fatto un'idea piuttosto precisa della situazione cartografica del territorio alpino, e in particolare del Triveneto.

1. Carte IGM (Istituto Geografico Militare). L'istituto lavorava ha lavorato bene fino agli anni '50, poi tutto si è fermato e, oltre ad essere peggiorato l'aspetto grafico della cartografia, sono mancati gli aggiornamenti e quindi le carte non rappresentano più il territorio attuale. La rete di sentieri, inizialmente piuttosto corretta, è in gran parte diversa da quella attuale. Da notare che tutte le carte commerciali riportano ancora questa rete (sentieri non SAT-CAI, mulattiere).

2. Carte delle Provincie e Regioni. Piuttosto buone in genere nella rappresentazione del territorio e delle infrastrutture (pur con differenze negli aggiornamenti), sono inutilizzabili per i sentieri (soprattutto nei boschi).

3. Carte commerciali topografico-escursionistiche. Utilizzano la rete di sentieri non SAT e mulattiere delle carte IGM, che abbiamo visto essere obsolete. I sentieri SAT vengono tracciati secondo le indicazioni dei soci SAT, delle Guide, di personaggi che conoscono le montagne. Per questo motivo, la rete di sentieri segnati è discreta, ma è suscettibile all'errore umano e alla diversa attendibilità delle persone. Si tratta di un dato empirico non verificato sul terreno. In molti casi non esiste corrispondenza tra ciò che è riportato sulla carta e ciò che si trova sul terreno. Assolutamente inadeguate alla navigazione GPS perchè i sentieri sono tracciati "a memoria" e a mano. Spesso le carte più famose sono quelle più infide perchè contengono una miriade di imprecisioni mascherate da un effetto grafico piuttosto piacevole e dettagliato. I colori sembrano ricalcare quelli reali dell'uso del suolo (prato, bosco etc.), ma in realtà non hanno corrispondenza con la realtà. Le rocce sono eccessive e si estendono ben oltre i loro reali confini. Spesso sono "piatte", cioè non danno un'idea della morfologia.

4. Carte realizzate direttamente dai tipografi per APT, Comuni etc. In Italia non esiste la professione di cartografo e chiunque può disegnare una carta e distribuirla senza dovere rispettare alcuna normativa. Per questo motivo esiste un'infinità di carte, che spesso riprendono le carte commerciali, o quelle tecniche. In alcuni casi queste carte sono anche migliori di quelle commerciali perchè coprono piccoli territori e sono più attente alla sentieristica. Spesso invece sono delle brutte violazioni dei diritti d'autore.

Da questa brevissima panoramica, è chiaro che la cartografia in Italia sia terra selvaggia, in cui tutti prendono da tutti, senza che nessuno disponga del dato reale, raccolto sul terreno e validato con una seria foto-interpretazione. Per questo motivo, le carte sono tutte molto simili, e spesso l'escursionista crede di avere male interpretato la carta se non trova corrispondenza tra la realta e la sua rappresentazione cartografica.

Inizialmente provammo a "sistemare" le carte esistenti, ma poi ci siamo resi conto che si trattava di un lavoro lunghissimo e che non avrebbe prodotto niente di serio. Quindi decidemmo di prendere noi i dati, percorrendo con GPS i sentieri, anche quelli più nascosti e non segnati. Ci prendemmo gusto e iniziammo a generare la morfologia con elaborazioni del DTM (Digital Terrain Model) e rendering molto pesanti. Generammo anche le curve di livelli, per arrivare a digitalizzare tutti gli edifici, i corsi d'acqua, i laghi, i ghiacciai. le paludi e torbiere. Inserimmo le sorgenti del catasto del Servizio Geologico, tutti i punti di interesse presi con GPS (dal rifugio, al bivacco, al ricovero più sperduto adatto per passare una notte. In questo modo ci siamo trovati a generare tutti i dati, cioè a fare quello che dovrebbe fare l'IGM.

E' ovvio che questo processo è complicatissimo da sostenere per una piccola struttura privata che non riceve alcun finanziamento, e, ovviamente qualche piccolo errore sarà sempre presente, soprattutto nelle prime edizioni. Ma quel che conta è che la rete di sentieri e strade forestali è in via di aggiornamento e la rappresentazione dei sentieri delle nostre carte non ha niente a che vedere con quella delle altre carte. Il lavoro più grosso è quello di andare a cercare i sentieri e le mulattiere riportati nelle altre carte (quelle famose che derivano dalle carte IGM): la maggior parte non esiste più, o non ha più un senso, mentre esistono altrettanti sentieri nuovi fatti dai Comuni, patti territoriali, parchi che dobbiamo percorrere e inserire nelle carte. E' un lavoro pesante fatto da due geologi  con la passione per la montagna (personalmente trascorro circa 150 giorni all'anno in montagna, con giornate di rilevamento di 15 ore di cammino veloce in media, e circa 100.000 m di dislivello all'anno) e da guide alpine e aspiranti guide del trentino (Val di Non, Val di Sole, Primiero, Tesino).

I primi risultati stanno arrivando: le principali APT e Comprensori ci stanno facendo cartografare i loro territori, il Parco di Paneveggio usa i nostri daati per il Paino del Parco, a Toronto hanno premiato una nostra carta come una delle migliori carte topografiche del mondo, in un concorso in cui erano presenti enti governativi e anche la National Geographic Society. Il mercato però è altra cosa. Enormi blocchi nella distribuzione da parte della concorrenza, difficoltà di penetrazione, acquirenti spesso poco attenti che valutano soprattutto il prezzo.

Lo scoglio maggiore è comunque quello della visibilità nei negozi, che ci viene negata con ogni mezzo in un mercato che sembra chiuso e statico. Ciò è provato dal fatto che nei negozi in cui ci viene offerta visibilità (e soprattutto le nostra carte vengono sposte stese) le vendite vanno molto bene. Ma a forza di stare tra le rocce ci siamo temprati piuttosto bene e dovremo resistere piuttosto bene. Certo fa bene parlare e informare e vi ringraziamo per qiesta opportunità che ci avete offerto.

Gli editori delle carte 4LAND
Enrico Casolari e Remo Nardini.
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Re: rispondono gli autori delle carte 4LAND
« Risposta #10 il: 26/07/2007 08:12 »
Citazione
Inizialmente provammo a "sistemare" le carte esistenti, ma poi ci siamo resi conto che si trattava di un lavoro lunghissimo e che non avrebbe prodotto niente di serio. Quindi decidemmo di prendere noi i dati, percorrendo con GPS i sentieri, anche quelli più nascosti e non segnati. Ci prendemmo gusto e iniziammo a generare la morfologia con elaborazioni del DTM (Digital Terrain Model) e rendering molto pesanti. Generammo anche le curve di livelli, per arrivare a digitalizzare tutti gli edifici, i corsi d'acqua, i laghi, i ghiacciai. le paludi e torbiere.

vi ringraziamo molto della lunga e approfondita risposta.

Potete almeno soddisfare una mia curiosità personale: perché mancano alcuni importanti impianti di risalita? Es. quelli sulla tognola in primiero, quelli di passo valles e addirittura la funivia del lusia???

grazie
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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #11 il: 26/07/2007 08:17 »
rispondono Enrico Casolari e Remo Nardini, autori delle carte 4 land:
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riguardo alla mancanza di sentieri e tracce non posso rispondere perchè sulle carte ci sono solo i sentieri che abbiamo percorso a piedi ed è possibile che qualcosa sia sfuggito nelle prime edizioni..ma per dare una risposta sensata bisogna entrare nel dettaglio e specificare quali sentieri mancano.

I dati per mettere i bollini di divieto di transito sulle forestali li abbiamo. Non li abbiamo inseriti perchè non lo ritenevamo necessario, ma potremmo valutare di inserli nelle prossime edizioni.

Per quanto riguarda gli impianti di risalita, abbiamo deciso di inserire quelli aperti solo d'estate. Purtroppo in alcuni casi il dato è stato digitalizzato in modo approssimativo e certi impianti mancano. Nelle nuove edizioni ci sono tutti, anche quelli aperti d'inverno.

Per quanto riguarda le strade, devo contestare tutte le osservazioni.
- Le strade sono distinte secondo l'importanza con diversa larghezza e colore. La distinzione viene fatta non in base alla classificazione vecchia (provinciale, statale etc) che non rispecchia l'importanza della strada ma in base all'importanza nel comunicare le località e al traffico che vi transita (strada di grande comunicazione, strada principale, strada secondaria). Inoltre, per la prima volta nella cartografia del Trentino-Alto Adige, viene fatta una REALE distinzione tra strade sterrate, asfaltate e tracce di strade. Le distinzioni delle altre cartografie sono ambigue per mascherare la mancanza di questo dato. La colorazione dei percorsi di mountainbike viene tenuta sullo sfondo (in giallo) e più larga, per consentire di distinguere su quale fondo ci si muove (sterrato, asfalto, sentiero o mulattiera). In alcune carte tecniche 4LAND per MTB, oltre alla distinzione del fondo stradale, c'è la distinzione in base alla difficoltà (rosso, blu, nero). Sul colore delle strade, posso solo dire che a noi piacciono così e in fondo basta guardare la legenda.

Colorazione delle carte. La nostra colorazione non viene fatta in base alla distinzione dell'uso del suolo (che abbiamo comunque realizzato con mesi di foto-interpretazione e che riportiamo solo nella cartografia digitale Trekmap per Garmin), ma in base all'altimetria (rampa ipsografica). In pratica i colori cambiano ogni 200 m di quota: il vantaggio di questa rappresentazione è quello di offrire una migliore comprensione dei dislivelli, che accoppiata con lo sfumo genera un potente effetto 3D.

Colore delle rocce. E' difficile convincere dei geologi che le rocce sono color grigio. I calcari sono prevalentemente grigiastri, le dolomie prevalentemente biancastre, le areniti e le argilliti di infiniti colori (spesso gialle, verdi o rosse). Le ignimbriti del Lagorai, ad esempio, sono rossastre..per non parlare delle rocce vulcaniche. Noi abbiamo voluto esagerare e abbiamo colorato di un marrone-rossastro le ignimbriti del lagorai (porfidi), mentre abbiamo colorato di grigio le dolomie, i calcari e i graniti, inserendo un dato geologico nella carta del lagorai, mi spiace non sia stata colta questa "finezza". Inoltre, la cartografia è una rappresentazione della realtà fatta dall'uomo e in questo preferiamo assomigliare ai cartografi dell'800 piuttosto che a quelli attuali, così convenzionali a seguire le codifiche e così imprecisi nel rappresentare la natura.
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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #12 il: 26/07/2007 12:47 »
ringrazio gli autori delle risposte, di seguito cerco di motivare le mie osservazioni

Citazione
riguardo alla mancanza di sentieri e tracce non posso rispondere perchè sulle carte ci sono solo i sentieri che abbiamo percorso a piedi ed è possibile che qualcosa sia sfuggito nelle prime edizioni..ma per dare una risposta sensata bisogna entrare nel dettaglio e specificare quali sentieri mancano.

ora non ho sottomano l'elenco ma potrei citare ad esempio il sentiero che transita  a sud di forcella Ceremana (lagorai orientale) e che raggiunge forcella Valcigolera: manca del tutto. E' vero che non è un sentiero numerato ma è una traccia evidente (vecchia strada militare suppongo) che poi prosegue per le Buse Malacarne  fino a Forcella Miesnotta (che per onestà devo dire non ho fatto fin qui) e oltre. E' un sentiero molto interessante che permette di traversare a sud e in quota la bastionata di cime. Secondo la carta 4land non c'e' nulla, sulla Kompass invece c'è :) (Kompass che peraltro fa un casino terribile a sud di passo colbricon, riportando tracce sul ghiaione che non esistono, sono scomparse o comuque irrintracciabili)

Citazione
I dati per mettere i bollini di divieto di transito sulle forestali li abbiamo. Non li abbiamo inseriti >perchè non lo ritenevamo necessario, ma potremmo valutare di inserli nelle prossime edizioni.

I bollini sono utilissimi e oserei dire indispensabili per pianificare le gite: un conto è poter salire con la forestale fino ad una certa quota, un conto è doversi fermare in fondovalle perché c’è il divieto che obbliga magari a 1 o 2 ore di cammino non previste. Su una carta seria, a mio avviso, queste informazioni DEVONO esserci.

Citazione
Per quanto riguarda gli impianti di risalita, abbiamo deciso di inserire quelli aperti solo d'estate. Purtroppo in alcuni casi il dato è stato digitalizzato in modo approssimativo e certi impianti mancano. Nelle nuove edizioni ci sono tutti, anche quelli aperti d'inverno.

Anche in questo caso mi pare una motivazione bizzarra: l’impianto, aperto o chiuso che sia, serve non solo per salire o scendere ma anche come importante elemento di orientamento visivo immediato. Gli impianti devono esserci tutti, aperti o chiusi che siano.

Riguardo alla rappresentazione delle strade per il momento soprassiedo. :) Dico solo che non se è una buona idea mettere in una carta escursionistica anche i percorsi delle mtb (e perché non quelli a cavallo allora?), non sarebbe meglio fare una carta tecnica per i biciclettari? Tra l’altro non sempre corre buon sangue tra chi va in bici e a piedi... :)

Citazione
Sul colore delle strade, posso solo dire che a noi piacciono così e in fondo basta guardare la legenda

ma le carte non devono piacere agli autori delle medesime (perlomeno non solo) ma soprattutto a chi le usa, cioè agli escursionisti: una buona carta è una carta chiara e leggibile a colpo d’occhio, se devo andarmi a leggere la legenda vuol dire che non è cosi di immediata lettura.

Citazione
Colorazione delle carte. La nostra colorazione non viene fatta in base alla distinzione dell'uso del suolo (che abbiamo comunque realizzato con mesi di foto-interpretazione e che riportiamo solo nella cartografia digitale Trekmap per Garmin), ma in base all'altimetria (rampa ipsografica). In pratica i colori cambiano ogni 200 m di quota: il vantaggio di questa rappresentazione è quello di offrire una migliore comprensione dei dislivelli, che accoppiata con lo sfumo genera un potente effetto 3D.

sul "potente effetto 3d" dello sfumo sono d’accordo, ma non mi convince troppo il cambio di colore ogni 200 metri di quota (perché poi proprio 200?). Mi sembra una soluzione poco percepibile a chi guarda la carta, bisogna anche considerare che non tutti sono esperti cartografi: le curve di livello dovrebbero essere, insieme ai punti quotati, più che sufficienti per valutare la pendenza dei versanti e i dislivelli. Mi sembra insomma più un elemento di disturbo che di chiarezza.

Citazione
Colore delle rocce. E' difficile convincere dei geologi che le rocce sono color grigio. I calcari sono prevalentemente grigiastri, le dolomie prevalentemente biancastre, le areniti e le argilliti di infiniti colori (spesso gialle, verdi o rosse). Le ignimbriti del Lagorai, ad esempio, sono rossastre..per non parlare delle rocce vulcaniche. Noi abbiamo voluto esagerare e abbiamo colorato di un marrone-rossastro le ignimbriti del lagorai (porfidi), mentre abbiamo colorato di grigio le dolomie, i calcari e i graniti, inserendo un dato geologico nella carta del lagorai, mi spiace non sia stata colta questa "finezza". Inoltre, la cartografia è una rappresentazione della realtà fatta dall'uomo e in questo preferiamo assomigliare ai cartografi dell'800 piuttosto che a quelli attuali, così convenzionali a seguire le codifiche e così imprecisi nel rappresentare la natura.

Ma le carte le fate per i geologi o per gli escursionisti?  ;D Con tutti gli sforzi possibili di buona volontà, mi riesce assai difficile immaginare il Lagorai color marrone, o rosato  :D.

Lo spirito dei cartografi dell’800, ai quali vi ispirate, è certamente apprezzabile, ma all’epoca erano anche parecchio imprecisi  ;D

La carta è concettualmente uno strumento simbolico (altrimenti basterebbe una foto aerea), anche le colorazioni dovrebbero seguire, nei limiti del possibile e del realistico, quest’idea simbolica del colore delle rocce. O no? Per questo dico che Le Pale di S. Martino rosa o marroni mi sembrano poco credibili :)

Naturalmente tutte le opinioni sono, comprese le mie beninteso, perfettamente opinabili. Queste mie modeste osservazioni hanno un intento costruttivo e non polemico, in fondo l'interazione azienda-cliente dovrebbe servire proprio a questo, migliorare il prodotto.
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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #13 il: 06/08/2007 11:20 »
discutendo con hoabonti riguardo ai sentieri mancanti, lei osservava in una recente escursione sulle Pale di S. Martino che a Passo Farangole non c'è sulla carta 4land il sentiero che porta a cima Bureloni,  indicato nella realtà da un cartello e il cui sentiero appariva ben tracciato (che però non ha percorso).

Sulla Kompass invece c'era, anche se il sentiero non ha numerazione. Ne abbiamo dedotto che probabilmente quelli di 4land hanno tracciato solo i sentieri con numerazione "ufficiale".
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Re: Cartografia, le nuove carte 4LAND
« Risposta #14 il: 07/09/2007 21:01 »
Come "atto di fiducia" e incoraggiamento all'azienda che le produce, ho comprato altre due carte di 4land.

Precisamente la Lagorai-Cima d'Asta n. 113 a doppia faccia, e Val di Fiemme Orientale n 107, al prezzo di 9,90 euri cadauna.

Premetto che non le ho ancora usate sul terreno tuttavia (sarò fissato), non riesco ad abituarmi alla insolita colorazione per fasce altimetriche (vedi spiegazione degli autori nei messaggi precedenti in questo stesso thread).

In pratica, ogni 200 metri di dislivello le fasce cambiano colore ma, a mio modo di vedere, e sarà probabilmente anche per l'abitudine, l'effetto non mi piace per nulla.

Per esempio nella carta 113 le cime del Lagorai sembrano tutte vette da 3000 metri e piu, perché hanno messo una colorazione azzurrina e bianca, cioè quella che di solito nelle carte si usa per marcare vedrette e ghiacciai.

Idem per i boschi, che nella fascia 1800-2000 diventanto marroni! Ma perché? Io i boschi e i pascoli li voglio verdi o verdolini, non marroni! Personalmente mi lascia molto perplesso l'idea delle abetaie color marrone :), come vedere le Pale di S. Martino di colore rosa! Sono colori irreali che non mi convincono. 

Ma la cosa bizzarra è che questo sistema di colorazione NON è stato adottato anche per l'altra carta, la 107, nella quale una parte del territorio è il medesimo. Sulla 107 Cima Cece per esempio torna "rocciosa" e non di ghiaccio, come sembra sulla 113. Perché due sistemi di colarazione differente?

Dulcis in fundo, mi scappa l'occhio sulla zona del Lago Cengello: e il bivacco non c'è :(((

Non mi pare accettabile che in una carta escursionistica che fa della precisione e accuratezza il proprio vanto (addirittura con tracciatura ex novo con gps dei sentieri) manchino elementi cosi importanti (perfino funivie come sul Lusia!). Spero siano "difetti di gioventù" altrimenti non sono sicuro che comprerò altre carte 4land.

Mi piacerebbe confrontarmi con qualcun altro che le usa per sapere cosa ne pensa :)
« Ultima modifica: 09/03/2008 17:22 da AGH »
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