In caso di incidente in montagna, feriti e dispersi potranno essere localizzati grazie ai telefoni cellulari. La questione, dibattuta a causa della privacy, è stata finalmente chiarita dal Garante che nei giorni scorsi ha concesso al soccroso alpino di ricorrere ai telefonini per rintracciare persone ritenute in pericolo di vita.
inserisci il corpo della newsChe i telefoni cellulari fossero localizzabili dalle società telefoniche, anche in zone di scarsa copertura, era forse risaputo. Ma fino a ieri, l'utilizzo di questo prezioso strumento da parte del soccorso alpino e dalle forze dell'ordine impegnate nelle ricerche in montagna sembrava impossibile a causa di spinose questioni inerenti la privacy. Nello specifico, il problema era la diffusione di dati sensibili senza il consenso dell'interessato.
Da tempo il Cnsas, Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, spingeva perchè, in caso di dispersi o feriti in incidenti in montagna, le società telefoniche fornissero i dati necessari a rintracciare i telefoni cellulari. Spesso infatti, in questi casi l'urgenza di intervenire si scontra con ricerche lunghe e laboriose e maggior velocità significa salvare vite umane.
Finalmente, nei giorni scorsi il Garante della privacy è intervenuto sulla questione, chiarendo che i comuni e gli organismi di soccorso in montagna possono chiedere e ottenere dalle società telefoniche la posizione delle persone in pericolo di vita, per le quali siano state attivate formalmente le ricerche.