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Beh sembra interessante... come numero per l'sms potresti mettere quello di una persona fidata che sai di poter contattare sempre mentre tu sei in giro per monti...
si d'accordo ma la persona fidata potrebbe non avere il cello, o non avere campo, un cello del soccorso invece sarai sicuro che è sempre disponibile...
Sul sito dell'applicazione viene detto chiaramente che la posizione viene calcolata con GPS o approssimazione in base alla cella telefonica. Come si è già discusso la prima ha bisogno di almeno 4 satelliti ben posizionati altrimenti sgarra e non di poco, la seconda in montagna è del tutto inaffidabile.Infine l'utilità:- non sei in grado di parlare? incoscienza, valanga, ictus: non credo riusciresti nemmeno a tirare fuori il telefono dalla tasca...- non riesci a scrivere messaggi? arrivare a comporre la chiamata rapida non è tanto più semplice che chiamare il 118, anzi nel primo caso devi addirittura sbloccare la tastiera. tieni poi conto che gli smartphone o hanno i tasti piccoli o hanno il touch screen.Sono solo mie opinioni, non voglio dare contro a nessuno.
certo, nella sostanza hai ragione, si tratta di casi limite. Ma se si può affinare una procedura semplice e veloce perché non adottarla? Credo che sistemi simili esistano per chi naviga per mare: sei su una barca che affonda, pigi un pulsante e parte un messaggio di sos con la tua posizione, mentre salti in acqua sull'autogonfiabile. In montagna: vedi partire la valanga, pigi il bottone e stringi le chiappe (faccio per dire, chiaro che difficilmente si ha tempo di tirar fuori lo smart, accenderlo, aprire l'applicazione e inviare il messaggio etc). Oppure vedi uno che va sotto la valanga, pigi il bottone e vai subito a cercare di tirarlo fuori...
La cosa più utile, se si vuole avere la certezza che la richiesta di soccorso venga raccolta, sono i PLB (personal locator beacons).Con 300€ se ne compra uno con ricevitore GPS, non serve fare abbonamenti ma basta registrarsi sul sito dedicato del Dipartimento di Protezione Civile.Per l'uso basta aprire l'antenna e premere un tasto.
bene ma qui si va verso apparecchiature troppo specialistiche. Io insisterei più sugli smartphone perché sono o stanno diventando degli "strumenti di massa". Pensa a quanta gente si ammazza andando a funghi o perché si perde nei boschi: il segnale di soccorso deve essere inviato nel modo piu semplice possibile...
Pensa ad esempio ai dispersi in seguito a catastrofi tipo giappone: potrebbero esserci sistemi in cui rintracci immediatamente la persona su una mappa (google ha attivato una pagina apposta per rintracciare i dispersi, sia pure senza coord http://japan.person-finder.appspot.com/?lang=en). Certo la strada da fare mi pare ancora lunga, la tecnologia però ormai c'è (pensa ad applicazioni come foursquare) deve solo essere applicata e diffusa...
però bisogna accettare il compromesso di avere i ripetitori della rete gsm anche in montagna.
mah, io sono convinto che prima o poi tutto passerà via satellite, risolvendo alla radice i problemi di copertura.
umm, il problema ( attuale ) è che bisogna avere delle potenze alte ed antenne efficienti. Attualmente in ambienti chiusi non si riesce ad utilizzare i satelliti, poi non so quante telefonate riesca a gestire contemporaneamente un satellite.A tutt' oggi poi è meglio non parlare di costi di gestione!Ettore