Autore Topic: La Sat di Pergine contro la giungla dei cartelli  (Letto 3624 volte)

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Offline AGH

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foto da Il Trentino

Sat, caos segnaletica sui sentieri
L'accusa: «Usano i nostri colori per altri percorsi, si crea confusione»

PERGINE. La Sat di Pergine lancia l'allarme per la troppa confusione nella segnaletica di montagna. È avvenuto nel corso dell'annuale assemblea. Ivan Poppi ha posto l'attenzione sul problema. «In alta montagna, nel Lagorai e sui nostri monti - ha detto - ci si imbatte in una selva di segnavia affiancati anche copiando la classica tipologia satina». «Lo fanno - ha aggiunto Poppi - utilizando i "nostri" colori bianco e rosso con numero del sentiero, località e ore di cammino.

La conseguenza è quella di creare confusione negli escursionisti, che spesso vengono fuorviati e dirottati su sentieri che non appartengono alla Sat e ancora peggio verso mete non desiterate». Ha poi spiegato che altri enti o associazioni piantano segnaletica per indicare ippovie, piste per mountain-bike, passeggiate o percorsi particolari. Spesso uno stesso palo è affollato di segnali anche simili, oppure in un incrocio ci sono diversi pali con ciascuno un proprio segnavia anche in questo caso simili.

L'allarme è stato raccolto da Franco Gioppi (vicepresidene della Sat centrale, presente ai lavori) e da Luca Biasi (commissione sentieri). Hanno spiegato, come qualche anno fa sia stato firmato un protocollo d'intesa da Sat, Apt, associazioni varie per impegnarsi a evitare questa confusione, ma non è poi stata rispettata. «Tra l'altro - ha detto Biasi - spesso i percorsi s'intrecciano e si sovrappongono, cavalli e bici rovinano i percorsi e poi nessuno li ripristina, così come i segnavia che pure si deteriorano. Noi satini abbiamo più volte protestato per questa situazione e la Provincia ha promesso d'intervenire, anche perché non esiste alcuna norma e tutti agiscono liberamente. Solo la Sat, da 140 anni provvede alla segnaletica sui sentireri ed anche, e soprattutto, con la manutenzione degli stessi».

Questo aspetto ha trovato riscontro anche nella relazione che Walter Fontanari (capostazione Soccorso alpino) ha tenuto a ricordare come spesso siano dovuti intervenire per cercare escursionisti dispersi causa la segnaletica. L'assemblea, presieduta da Andriano Crivellari (già presidente Sat) ha registrato la relazione del presidente Cesare Pirotta, quindi la situazione economica.

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/01/29/news/sat-caos-segnaletica-sui-sentieri-5577426
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Offline Selvagem

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Re: La Sat di Pergine contro la giungla dei cartelli
« Risposta #1 il: 29/01/2012 22:45 »
Il problema esiste a livello estetico, anche se è vero che  da qualche anno cavalli e bikers hanno intensificato la loro presenza su sentieri  e strade forestali e il fatto che manchi ancora una normativa provinciale è scandaloso, in Trentino!!!! Dico solo che tutti hanno diritto di frequentare la montagna che non deve essere monopolizzata ma rispettata e preservata, semmai bandita a escursionisti analfabeti.
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Offline AGH

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Re: La Sat di Pergine contro la giungla dei cartelli
« Risposta #2 il: 30/01/2012 07:42 »
Secondo me ha ragione la Sat. I cartelli dell'ippovia nello stesso stile di quelli della Sat  generano inutile confusione. I cavalli sui sentieri inoltre, se il terreno é umido, riducono il sentiero a un impraticabile pantano per chi va a piedi (visto più volte personalmente). La montagna é di tutti ma, proprio per questo, serve un minimo di regole.
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Offline SPIDI

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Re: La Sat di Pergine contro la giungla dei cartelli
« Risposta #3 il: 30/01/2012 08:27 »
Anche la pro loco di S Orsola segnando alcuni sentieri a usato cartelli che sono praticamente uguali a quelli SAT,(Vedi foto) in alcuni punti dove si incrociano i vari itinerari e sorta una "foresta" di cartelli creando confusione e perplessità, non mi pare logico piantare  2 3 pali nello stesso luogo con indicazioni su tempi e km diversi per la stessa meta  ::)  
« Ultima modifica: 30/01/2012 08:31 da SPIDI »
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Offline danieled

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Re: La Sat di Pergine contro la giungla dei cartelli
« Risposta #4 il: 30/01/2012 10:54 »
E' giusto che ognuno possa percorrere la montagna... ma a parità di regole.
Esiste una SAT che ha in cura i sentieri e li segnala in bianco-rosso?
BENE.

Che ci sia una società BIKERS che tenga cura dei propri sentieri e li segnali in blu-giallo (ad esempio)
così come una società hippo tenga cura dei propri sentieri e che li segnali in viola blu a pois piuttosto che fuxia...
...e altre società (riconosciute) che facciano lo stesso.
Così si evitano le confusioni e si segnala correttamente il percorso ai vari tipi di usufruitori; ed ogni società si assuma la responsabilità del percoso come fa la brava SAT!
Non abbiamo ricevuto questo pianeta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli.

Offline Selvagem

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Re: La Sat di Pergine contro la giungla dei cartelli
« Risposta #5 il: 30/01/2012 11:28 »
C'è un certo immobilismo in tal senso, mi sembra che la Provincia ha istituito una commissione per la soluzione dei problemi, un tavolo dove ognuno dovrebbe portare un contributo finalizzato alla tutela e alla responsabilità,  ma non sarà facile, ci sono attriti e gelosie....spero solo che, e non è un gioco di parole, la montagna non partorisca un topolino
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Offline Luca19

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Re: La Sat di Pergine contro la giungla dei cartelli
« Risposta #6 il: 30/01/2012 18:32 »
Questo argomento è stato trattato anche all'ultimo congresso provinciale SAT a settembre.
Per quanto riguarda l'estetica dei cartelli sono perfettamente d'accordo, l'ippovia e i percosi in bicicletta vanno segnati in modo diverso visto che danno  informazioni diverse.

Il fatto che il passaggio dei cavalli rovini i sentieri bagnati mi sembra una causa persa, da escursionista, ma anche da "cavallerizzo", so che il problema esiste ma francamente non vedo una soluzione. I sentieri percorsi dai cavalli sono molto spesso strade forestali o sentieri comodi e larghi, l'ippovia del trentino orientale è un vanto della nostra regione invidiato in tutta italia. L'unica cosa che si può fare è tollerarsi a vicenda.

Molto più fastidiosa è la presenza sui sentieri più impervi dei "pazzi"  che fanno downhill...questa estate mi sono dovuto gettare letteralmente nei cespugli più di una volta per evitare di essere falciato da questi tizi.. >:( >:( >:( >:(
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Re: La Sat di Pergine contro la giungla dei cartelli
« Risposta #7 il: 30/01/2012 18:39 »
Il fatto che il passaggio dei cavalli rovini i sentieri bagnati mi sembra una causa persa, da escursionista, ma anche da "cavallerizzo", so che il problema esiste ma francamente non vedo una soluzione. I sentieri percorsi dai cavalli sono molto spesso strade forestali o sentieri comodi e larghi, l'ippovia del trentino orientale è un vanto della nostra regione invidiato in tutta italia. L'unica cosa che si può fare è tollerarsi a vicenda.

finché i cavalli vanno sulle forestali non vedo il problema. Una volta  però ho visto una fila di cavalli e cavalieri transitare su un sentiero e quindi su delle passerelle in legno. Il sentiero è stato devastato e ridotto a un pantano impraticabile. Le passerelle in legno e un ponticello sono stati notevolmente rovinati dagli zoccoli dei cavalli. In quel caso, chi paga? Chi rimette a posto il sentiero e i manufatti in legno, che pure avranno avuto un costo di manodopera tra realizzazione e messa in posa?
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Offline pianmasan

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Re: La Sat di Pergine contro la giungla dei cartelli
« Risposta #8 il: 30/01/2012 18:47 »
La sovrabbondanza di segnavia e cartelli vari personalmente mi dà fastidio. Direi che talvolta nuoce addirittura ad una corretta informazione. Io sarei per una segnaletica minimalista, ridotta all'osso. Però bisogna anche considerare che gli utenti dei sentieri possono essere del tutto "ignoranti" della zona in cui transitano, penso ad esempio gli escursionisti forestieri, e quindi qualche notizia in più può essere accettata. Giusto usare colori differenziati per segnali di diversa natura.
Per il problema accennato da Luca 19, già sollevato nel forum, come sempre buon senso e tolleranza, da ambedue le parti.

Offline AGH

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Re: La Sat di Pergine contro la giungla dei cartelli
« Risposta #9 il: 30/01/2012 20:06 »
La sovrabbondanza di segnavia e cartelli vari personalmente mi dà fastidio. Direi che talvolta nuoce addirittura ad una corretta informazione. Io sarei per una segnaletica minimalista, ridotta all'osso. Però bisogna anche considerare che gli utenti dei sentieri possono essere del tutto "ignoranti" della zona in cui transitano, penso ad esempio gli escursionisti forestieri, e quindi qualche notizia in più può essere accettata. Giusto usare colori differenziati per segnali di diversa natura.

la segnaletica Sat, essendo gestita e controllata periodicamente ormai da decenni su tutto il territorio trentino, è l'unica realmente affidabile. Non capisco quindi come si possa permettere l'apposizione di cartelli simili che generano una assurda confusione. E' una considerazione perfino banale, sembra impossibile che si possa incasinare una delle poche certezze sui sentieri :) 
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