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come non sono numerati??? Lo sono!
E' vero, ma se ti trovi sul sentiero e vuoi percorrerlo, non vedo perché devi per forza seguire la traccia GPS che ti dice andare a spaccarti una gamba!
Ho fatto altre verifiche. Sulla mappa Tobacco delle Pale, area periferica dei laghi di Colbricon, le tracce GPX vanno proprio per conto loro. Poiché l'errore è palesemente grossolano, credo che sia veramente un problema di impostazione delle mappe, quella di origine e quella di visualizzazione. Ho anche notato che dove il sentiero serpeggia con molte "zete", la traccia tende a diventare rettilinea. Non ne capisco la ragione. Se tu imposti il GPS perché registri i punti, mettiamo ogni 5 metri, ed entro questo limite c'è un cambio di direzione, lui lo registra.
è semplice: metti che c'è nebbia e i segni sul terreno sono pochi o poco visibili ma hai il gps... segui la traccia blu e ti spacchi le gambe Chiaro ora? non capisco cosa intendi quando dici che sembra esserci "un problema di impostazione delle mappe, quella di origine e quella di visualizzazione". Cioè cosa è sballato? La traccia o la mappa?Qualcosa che non va nelle tracce mi pare evidente, laddove anche tu ti sei accorto che in presenza di sentieri con "zete" la traccia tira invece un bel "rigone". Ma questo sarebbe il meno, cioè se il rigone fosse SOPRA il sentiero. Per rimanere all'esempio di forcella di Pala del Becco, il rigone invece non segue il sentiero ma taglia piu in basso a mezza costa verso l'impluvio, con un percorso del tutto fantasioso rispetto alla realtà. Il che, ripeto, in situazioni di scarsa visibilità può essere deleterio se si segue la traccia confidando nella sua precisione. Nel canalone della forcella di Pala del Becco, per rimanere all'esempio, c'è un scomodissima pietraia da attraversare che il sentiero, quello vero, traversa giustamente in alto dove i sassi sono più piccoli. La traccia invece ti manda già in basso...Nel traversone a nord di Cima Stellune, per fare un altro esempio, la traccia blu invece è più precisa della mappa, il cui sentiero sembra non toccare la forcella Busa della Neve (e invece la tocca, e questa imprecisione ci costò anni fa un'ora buona di faticoso ravanamento in pietraia, caricati come muli, quando poco piu a monte c'era un facile sentiero). Sarebbe interessante capire che se tutte le tracce sono così o abbiamo beccato proprio quella sfortunata
Per il primo appunto, posso risponderti che deve esserci un nebbione padano per non riuscire a vedere NON i segnavia, che sono distanziati, ma il sentiero vero e proprio. Ma potrebbe succedere e allora il GPS ti manda a pericoli, se le sue tracce sono quelle di cui stiamo parlando.
Ti ripeto che se la traccia fosse reale, cioè percorsa sul terreno e scaricata da un GPS con impostazione di registrazione punti ogni 5-10 metri, vedresti ogni minima variazione di direzione appunto ogni 5-10 metri.
Vorrei fare una serie di rilievi su mappe di zone diverse, di editori diversi, anche con programmi cartografici diversi (ne ho 3) e vedere cosa ne esce. Poi faccio uno .zip e lo carico sul megaupload. Che ne dici?
ti faccio un esempio: nella parte orientale del lagorai, da passo Colbricon fino al Biv. Moro per dire, il sentiero corre su infinite pietraie se non proprio costoni di roccia. Quando l'ho percorso io anni fa, sia pure con discreta visibilità ho dovuto fare molta attenzione a non perdere i segni e gli ometti, piuttosto distanti uno dall'altro. Insomma in certi tratti in quota, il sentiero proprio non c'è. Ergo: se la traccia è sballata e tu segui quella, ti incasini... Sbagliare direzione in certe pietraie del lagorai vuol dire, se non spaccarsi le gambe, perdere facilmente ore di marcia io credevo che il gps registrasse, a seconda delle impostazioni, ogni x secondi, non metri... o no? Ottima idea! Attendo spasmodicamente
Per le pietraie del Lagorai non posso che darti ragione. Ma devo anche dire che un escursionista esperto (come te) non dovrebbe fare difficoltà a "snasar" il sentiero!
Hai detto bene... il pivello!!! Se uno è così sciocco da cacciarsi su un sentiero sconosciuto con uno strumento sconosciuto, visto che è nuovo fiammante, e con tempo (metereologico) "sconosciuto", allora va proprio a cercarsele, GPS o non GPS. Prima di usarlo "al buio", io mi sono fatto una decina di giretti dai Bindesi a Brusafer, dalle Novaline a Maranza e così via.
modestamente ) "Snasar sentieri", magari estinti, è la mia specialità ))Ma io non parlo per me, mi immagino però il pivello col suo bravo e fiammante gps...
Quindi..Il gps va bene per chi conosce già la strada
Riassumendo: se il gps deve servire a seguire con precisione un percorso, la traccia deve essere precisa. Altrimenti a che serve?
Il GPS non serve soltanto per seguire una traccia. Puoi anche puntare un riferimento e raggiungerlo seguendo l'andamento del terreno più favorevole e sicuro. Puoi anche impostare le coordinate a casa e raggiungere il punto che non vedi, magari in mezzo alla nebbia. Tu mi insegni che la morfologia del terreno, che incide notevolmente sul fattore sicurezza, specialmente in condizioni meteorologiche avverse, è mostrata solo da una buona mappa, cartina "de carta". Questa è ancora indispensabile, dico ancora perché nel futuro inevitabilmente la tecnologia digitale si mangerà anche la carta!
Ti par di barare? Perché con la cartina, 100 anni fa, non potevano avere lo stesso tipo di scrupolo?...
Dove il percorso è abbastanza rettilineo, con pochi punti la traccia è fatta e anche sufficientemente precisa. Dove il percorso è tortuoso o a zig-zag, devi marcare il punto praticamente da ogni cambio di direzione. Se le zete sono molto strette, è molto più facile tirare giù una riga dal punto più alto al punto più basso tralasciando le inversioni ravvicinate. Spero di essermi spiegato.
comprando un po' di logger e dandoli ai tanti volontari di cui può disporre
ad esempio ai forumendoli di girovagando