Cevedale 3750 m [Gruppo Ortles-Cevedale]
Accesso: da Santa Caterina Valfurva, dove termina la strada
Percorso di salita: Rifugio Ghiacciaio ai Forni 2000m - Rifugio Pizzini 2700m - Rifugio Casati 3250m (pernotto m/p 50 €) - cima Cevedale 3750m - ritorno stesso itinerario ma possibile itinerario circolare
Dislivello e tempi salita: 1 gg - 1200 m - ore 4.00 ; 2 gg - 500 - ore 2
Sabato 2 e domenica 3 Maggio, con compagnia che si è allargata all’ultimo momento, decidiamo di provare la notevole cima del Cevedale a 3750m nel gruppo dell’Ortles: in verità, a inizio settimana, si voleva puntare al Gran Zebru’, posto esattamente a nord e di fronte al Cevedale, ma le condizioni meteo che davano grado 3 marcato, le pioggie in pianura e il tam tam che dava un metro di neve fresca in quota (falso!!!), ci hanno - fortunatamente - fatto desistere dal proposito iniziale. Il Gran Zebru è poco piu’ basso del Cevedale, si fa con soli 1000 m dal Pizzini, ma la normale presenta un canalino rognoso e un pendio finale sui 45°-55° a sud… quindi…
Dal rifugio ai Forni si sale con pendenza regolare in 1.30h al Pizzini (possibilità di pernotto): da lì si diramano tre itinerari:
1. al Gran Zebrù
2. al Rifugio Casati presso la sella del Cevedale
3. direttissima a cima Cevedale (si può fare come ritorno del 2. per chiudere l’anello)
Sempre con gli sci ai piedi (due di noi, i restanti con le ciaspole) saliamo al Casati, dapprima con pendenza regolare e poi con un ultimo strappo finale di circa 300m sotto la sella. Raffiche di vento forte e temperatura gelida ci ricordano che siamo sempre a 3200 m e conviene avere dietro attrezzatura completa.
L’indomani con tempo freddo e bellissimo si parte ore 7.00 e si percorre tutto il ghiacciaio fin sotto le due cime gemelle del Cevedale (dx) e Zufallspitze (sx): pendenza lieve con strappo finale di circa 200m, cima ore 9.00. Bellissima. Il Gran Zebrù è di fronte a noi…. un triangolone con un pendio immacolato…
Discesa con gli sci con qualche capitombolo e una piccola disavventura.. 100 m sotto la cima, nel tratto piu’ ripido, spazzando con gli sci e … cadendo, ho perso uno sci e la gamba è sprofondata in un crepo nero, che , in teoria, secondo le indicazioni del gestore, non vi doveva essere … con il senno di poi, essendo sempre un ghiacciaio, sarebbe stato giusto legarsi. Ma poi, se uno vuole scendere con gli sci, come fa?
E’ possibile, non avendo l’esperienza per stabilire lo stato del ghiacciaio e della neve, che il crepo fosse solo di qualche decimetro… e cmq, la realtà è sempre più intricata delle convinzioni in quanto:
1. alle h. 13, con un sole cocente, si vedevano le cordate che salivano tranquillamente …
2. il gestore del Pizzini diceva che c’erano le condizioni ottimali per salire il Gran Zebru’ e sosteneva che a fine giornata vi sarebbero salite almeno cento persone (e di sicuro di ritorno al Pizzini, in quel momento c’erano cento scialpinisti) …
3. poco sopra il Pizzini, a q. 2700, ore 13.00 con sole cocente, la neve era dura e incredibilmente, mi teneva su’ (e io peso circa cento kg con sci e attrezzatura)
4. al Casati a q. 3250 m la neve nuova non era piu’ di 20 cm ….
5. il gestore del Casati ci aveva detto che i crepi erano tutti chiusi ….
Escursione di non eccessivo impegno per escursionisti ben allenati, ma di notevole impegno per il sottoscritto: la cima del Cevedale non è difficile e permette di prendere confidenza con l’ambiente del ghiacciaio.
Allego foto…