GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Occidentale => Escursioni invernali in Trentino => Ortles - Cevedale - Le Maddalene - Vegaia / Tremenesca => Topic aperto da: Claudia - 07/01/2008 13:34
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Ora che finalmente è scesa un pò di neve come si deve, questo weekend mi son fatta una ciaspolata davvero con i fiocchi ;D
Premettendo che ha nevicato tutta notte e che il mattino il paesino era immerso nelle nuvole (o nebbia, chiamatela come volete), ammetterete guardando le foto che ho avuto una fortuna spropositata :o
L'itinerario è stato scelto dalla guida che Radetzky ha proposto nell'apposita sezione, "Zaino in spalla con le racchette da neve" e devo dire che ne sono stata veramente contenta.
Il punto di partenza è una strada forestale che si dirama sulla sinistra tra il Passo del Tonale e il paese di Vermiglio, poco prima di raggiungere il Forte Strino; lì abbiamo parcheggiato l'auto e iniziato la salita sul sentiero 137. La prima parte della salita è in mezzo al bosco, dove solo uno sciatore è stato in giornata prima di noi: si affonda nella neve freschissima che cade anche dagli alberi, tant'è che pare che nevichi... La giornata è calda, e dopo pochi passi devo già togliere guanti, sciarpa e una felpa di pile, benchè la salita non sia per niente ripida.
Dopo circa tre quarti d'ora di cammino (con fermate ogni 2 minuti per scattare una foto...) arriviamo alla Val di Strino e, stando sempre sulla sinistra del torrente (destra idrografica), la percorriamo tutta fino a raggiungere la Malga Strino (1937m) in altri 40 minuti circa. La malga è quasi coperta di neve, ma la parte posteriore ha un riparo con tavoli e panche... finalmente si mangia ;D
Dopo "pranzo" ricominciamo la salita, in direzione della Città Morta e dei Laghetti di Strino (che non raggiungeremo mai... causa parte femminile della coppia troppo stanca e difficoltà a trovare la giusta direzione, nonchè neve fresca e farinosa in cui si affonda fino a mezza gamba...). Il panorama è spettacolare, siamo circondati da una valletta immacolata e da cime illuminate dal sole: il Monte Tonale, la Punta d'Albiolo e il Monte Redival.
Bellissimo giro, non "estremo" come quelli fatti da Passo e Guido, ma veramente consigliato per la bellezza del panorama... complice anche una giornata limpida come quella che abbiamo trovato noi!
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wow claudia che bel giro...e che belle foto... :o :o.......complimenti....la prossima volta vengo con te (almeno prendo bel tempo) :D
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Brava Claudia! bellissima la malga! e gran giornata, hai qualche altra foto?
cmq i giri con passo non sono estremi, sono solo delle promenades tra monti alla "brokeback mountain"... :o
Faccio anche gite più brevi, ma quando c'è solo passo estremizzo un po', mi piace vederlo arrancare nella neve... ::)
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Merito dell'abbondantissima nevicata che c'è stata sabato, nonchè della Val di Sole, che regala sempre bellissimi panorami :)
Cmq...
01 - Collinette di neve che sembrano finte...
02 - Dal bosco
03 - Panorama sul Redival
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altre foto... in effetti ne ho fatte almeno 150 ;D lo sò che sono esagerata, ma quando mi ricapita una giornata così?!
Montagne immacolate, ma si vedono i segni di due passaggi precedenti...
04 - scia
05 - orme nella neve
06 - unica nuvoletta al tramonto
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belle veramente, ancora brava, :D da quella parte sono stato solo alla presanella, ma è effettivamente magnifica. :)
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Io sulla Presanella mai stata... dal bivacco Jack Canali son salita al Passo dei Topografi che è praticamente sulla sinistra della Presanella (immaginandola come se la vedessi dal rif. Denza), però devo ammettere che è una gran bella visione. Purtroppo non sono riuscita a fotografarla domenica dalla strada, ma recupererò la prossima volta ;-)
In zona ci sono tanti bellissimi posti, dal Larcher (Cevedale) all'Albiolo (con passo contrabbandieri), al Rif. Bozzi dal Lago Palù...
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complimenti bel giro.. ma a valanghe come stavamo messi?
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A proposito di ciaspole e valanghe; ci sono stati un bel po' di incidenti con le ciaspole...soprattutto di gente che è scivolata lungo il percorso (e alcuni sono morti) più che di valanghe (anche perchè il trentino fino alla settimana scorsa aveva poca neve e ben assestata). Non fa altro che convincermi del fatto che la gente (spronata dagli enti turistici) vada in giro in inverno come farebbe su dei sentieri estivi convinti che sia la stessa cosa...quando magari c'è un traverso un po' esposto,facilissimo d'estate, che con le ciaspole diventa pericolosissimo e si vola giù che è un piacere. :(
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A proposito di ciaspole e valanghe; ci sono stati un bel po' di incidenti con le ciaspole...soprattutto di gente che è scivolata lungo il percorso (e alcuni sono morti) più che di valanghe (anche perchè il trentino fino alla settimana scorsa aveva poca neve e ben assestata). Non fa altro che convincermi del fatto che la gente (spronata dagli enti turistici) vada in giro in inverno come farebbe su dei sentieri estivi convinti che sia la stessa cosa...quando magari c'è un traverso un po' esposto,facilissimo d'estate, che con le ciaspole diventa pericolosissimo e si vola giù che è un piacere. :(
Ti sei ricordato dei due che erano convinti di andare al lago Nero?
O della famiglia che non aveva idea di dove si trovava?
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si, quella è la situazione normale, soprattutto il pericolo è maggiore per coloro che sono già escursionisti estivi con un po' di esperienza e quindi la sicurezza frega, basta che cambi un po' la neve, il vento, e situazioni banali possono diventare ingestibili... ::) per non parlare delle valanghe di cui tra l'altro la maggior parte della gente crede a luoghi comuni assolutamente falsi...
dei 3 gruppi incontrati lungo la strada al lago lambin,con tempo da lupi:
1) escursionista ben equipaggiato con cane e 2 bambini piccoli incontrati alle 2 del pomeriggio passate, andare alla alta chiedendo: "c'è qualcosa su di qua?!" ed erano ad almeno un' ora di distanza dal rifugio...
2)2 escursionisti ben equipaggiati e sicuri di sè incontrati alle 3 che chiedevano quanto mancava al lago nero (il lago nero era nella valle attigua, completamente fuori itinerario)
3)gruppo di scialpinisti incontrati al ritorno, anch'essi volevano salire al lago lambin,ma avevano sbagliato strada salendo su per una forcella che non c'entrava nulla.erano stati ingannati dalle non facili condizioni atmosferiche e dal fatto che il lago (in inverno) sia difficilmente individuabile a causa delle numerose gobbe e micro-valli che lo circondano.
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si l'impressione è che la gente vada in giro in ciaspole senza avere la minima idea del pericolo delle valanghe. Alcune Apt ho visto che segnano certi percorsi con un cartello apposito che indica un percorso ciaspolabile privo di pericoli.
Certo è impensabile segnare tutti i percorsi (i piu belli sono quelli che non saranno mai segnati) ma la moda delle ciaspole forse è spinta senza un'adeguata informazione anche sui pericoli, che sono assolutamente gli stessi di chi fa sci alpinismo o che comunque va fuori dalle piste battute.
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la grande differenza è fare una ciaspolata e fare escursionismo invernale: una ciaspolata è una PASSEGGIATA, (magari anche lunga e faticosa con grande dislivello) lungo un itinerario,quindi una traccia privi di pericoli oggettivi, tipo pendii a rischio valanghe, esposti e con buone condizioni di neve.
L'escursionismo invernale presuppone invece la possibilità di confrontarsi con questi rischi e quindi richiede ovviamente una preparazione e un equipaggiamento diversi.
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Il fatto che le ciaspole siano utilizzabili da tutti, al contrario ad esempio dello scialpinismo, mette molti soggetti in grado di mettersi nei guai, dal momento che di gente "poco furba" è pieno il mondo, d'estate come d'inverno, in Trentino come in Sicilia...non vedo però quali soluzioni a parte, forse, una segnalazione di tipo prudenziale da parte della Sat o delle Apt... (mah...)
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...non vedo però quali soluzioni a parte, forse, una segnalazione di tipo prudenziale da parte della Sat o delle Apt... (mah...)
Le stesse APT che ti consigliano di venire a ciaspolare in libertà nell'incantevole valle di ...??
O quelle che l'estate consigliano i turisti ad intraprendere itinerari in canotta e sneakers?
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la moda delle ciaspole forse è spinta senza un'adeguata informazione anche sui pericoli, che sono assolutamente gli stessi di chi fa sci alpinismo o che comunque va fuori dalle piste battute.
Esatto!
Ma e' appunto una questione di moda...e con la moda non si puo' combattere finche' non passa sostituita da qualcos'altro!
Prendiamo la "moda" delle sciancrature degli sci...spatoloni enormi..."prenditi i carving che sono una figata"..."questi curvano da soli" ti dicono in negozio...e poi via di legamenti rotti perche' non riesci a tenere gli sci!!!
Nello scialpinismo prendetevi la briga di guardare gli sci degli escursionisti e contate quanti hanno sci che pesano meno di un kg l'uno...poi chiedete agli stessi escursionisti che itinerari e quanto dislivello fanno in una stagione. Un terzo di loro potebbe usare due cortecce di larice senza notarne la differenza!!!
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...non vedo però quali soluzioni a parte, forse, una segnalazione di tipo prudenziale da parte della Sat o delle Apt... (mah...)
Le stesse APT che ti consigliano di venire a ciaspolare in libertà nell'incantevole valle di ...??
O quelle che l'estate consigliano i turisti ad intraprendere itinerari in canotta e sneakers?
Mah...comunque per me il problema principale sta nella leggerezza di certa gente nell'affrontare la montagna...
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secondo me più che una questione di essere sprovveduti è più che altro una questione di incoscienza e di un po' di superbia;quel credere di sapere che va tanto di moda in montagna. Ritornando agli escursionisti estivi già "rodati" che affrontano sentieri estivi in inverno come nulla ci fosse di diverso, basandomi sulla mia breve esperienza, posso dire che le difficoltà maggiori che incontro d'inverno sono (in ordine decrescente): orientamento, pericolo valnghe (scelta della traccia), progressione con ciaspole su terreno difficile (molto spesso è meglio toglierle), vento e freddo. Tutte cose che d'estate non ci sono o sono ridicole paragonate all'ambiente invernale e con conseguenze molto più gravi se prese sottogamba (vedi perdersi).
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complimenti bel giro.. ma a valanghe come stavamo messi?
Eh Agh mi prendi impreparatissima! Nevicata abbondante tutto il giorno e la notte precedenti, temperatura abbastanza mite direi (ad un certo punto caldo addirittura). Metà gita nel bosco in moderata salita, metà nella valle risalendo con un pò più di pendenza... Non ci siamo avventurati oltre proprio perchè siamo inesperti di montagna invernale e andare e restarci non è il mio sogno ;D
D'altronde la guida lo descrive come "i contrafforti del Monte Redival con i suoi valangosi pendii sudorientali" e cmq per affrontare delle difficoltà simili preferisco prima accumulare altre esperienze, o magari muovermi con chi ne sà di più! Diciamo che essendo dei novellini il nostro genere di ciaspolata è quello inteso da Guido, una passeggiata ma non molto di più.
...soprattutto di gente che è scivolata lungo il percorso (e alcuni sono morti) più che di valanghe (anche perchè il trentino fino alla settimana scorsa aveva poca neve e ben assestata).
Ma come si fà a scivolare? Nel senso... ho camminato sia su neve freschissima dove affondi che su neve ghiacciata in buona pendenza e le mie 405 non han mai mostrato segni di scivolamento...
Cmq ragazzi, se qualcuno ha voglia di farmi un breve corso su come capire se la neve è ok per camminarci, io accetto spiegazioni! (grazie già da ora)
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Claudia, il riferimento ai pericoli nel tuo topic è puramente derivato dalla domanda di agh sulle valanghe, non volevo fare riferimenti a te e alla tua gita.Tra l'altro se non si superano determinate pendenze si è molto più al sicuro, per quello ho parlato di "passeggiate", sicuramente non in termine dispregiativo :)
Per quanto riguarda il giorno successivo ad una nevicata, soprattutto con rialzo delle temperature è il giorno più pericoloso :o, ma è sempre soggettivo, se si segue una traccia sicura anche con queste condizioni si può ridurre al minimo il rischio :)
il problema maggiore è nei traversi di neve dura, dove il grip, almeno nelle mie, è affidato ai corti chiodini sotto le ciaspole, quindi bisognerebbe tenerle "a piatto" usando le caviglie per fare aderire tutte le puntine, ma è una parola, poi spesso basta che togli un po' di peso o non l'appoggi uniformemente e via.. :-\
altro problema è uno strato sottile di neve più morbida su neve dura, dove i chiodini scivolano liberamente sulla patina senza arrivare ad avere grip.
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Claudia, il riferimento ai pericoli nel tuo topic è puramente derivato dalla domanda di agh sulle valanghe, non volevo fare riferimenti a te e alla tua gita.Tra l'altro se non si superano determinate pendenze si è molto più al sicuro
ocio che non è assolutamente sufficiente non affrontare pendenze per essere al sicuro, cosi come non sono assolutamente sicure le forestali. Quello che importa è quello che sta sopra: tu puoi essere anche in piano ma se il pendio vicino scarica sei fregato uguale :)
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si, l'avevamo già detto anche in altri topic :) Soprattutto se i pendii sopra sono sottovento, con cornici, con neve accumulata, con adeguata ripidità (ovvero se son troppo ripidi la neve non si ferma neanche,quindi sono meno pericolosi di quelli medio-ripidi). In ogni caso la ripidità del pendio (E DEI PENDII LIMITROFI) può essere considerata come una buona discriminante (ovviamente per eccesso) rispetto alla pericolosità di un itinerario.
Mi spiego: se un itinerario non presenta pendii (e limitrofi) sopra i 27°, oppure troppo ripidi per rischio valanghe, può essere considerato oggettivamente non pericoloso con qualsiasi condizioni di neve.
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è anche ovvio che se vai in giro con alto pericolo nella scala valanghe con 2 metri di neve intorno, può anche capitarti una valanga di versante che parte 3km prima e porta via tutto quello che trova e lì hai voglia a guardare la ripidità del pendio...
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è anche ovvio che se vai in giro con alto pericolo nella scala valanghe con 2 metri di neve intorno, può anche capitarti una valanga di versante che parte 3km prima e porta via tutto quello che trova e lì hai voglia a guardare la ripidità del pendio...
In ogni caso si consiglia di provare a "nuotare" per rimanere sulla superficie della valanga. ;D
(A me sembra una cazzata, ma da più parti me l'hanno venduta per vera. Che ne dite, cari amici del forum?)
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io no so nuotare :-[ Dovrei fare un corso?
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io no so nuotare :-[ Dovrei fare un corso?
Portati il salvagente!!! ;D
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è anche ovvio che se vai in giro con alto pericolo nella scala valanghe con 2 metri di neve intorno, può anche capitarti una valanga di versante che parte 3km prima e porta via tutto quello che trova e lì hai voglia a guardare la ripidità del pendio...
In ogni caso si consiglia di provare a "nuotare" per rimanere sulla superficie della valanga. ;D
(A me sembra una cazzata, ma da più parti me l'hanno venduta per vera. Che ne dite, cari amici del forum?)
non so, fortunatamente, non ho mai provato ::), ma ho letto e sentito cose contraddittorie. sicuramente abbandonare sci e bastoncini aiuta a non farti trascinare sotto, ma nelle valanghe a lastroni (il 90% in cui sono coinvolti in incidente gli escursionisti) è ben difficile " nuotare" in quanto si tratta di blocchi di neve ad alta coesione , un po' come nuotare in una vasca di giganteschi pezzi di lego. La cosa principale, dopo essersi liberati da sci e bastoncini è mettersi in una posizione di sicurezza in modo da proteggere la testa e con le braccia tenere uno spazio libero davanti a naso e bocca per poter avere, in caso di seppellimento, una sacca d'aria in cui poter respirare.
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io no so nuotare :-[ Dovrei fare un corso?
Se fossi còrso, quantomento del litorale, hai voglia a non sapere nuotare. 8)
Però la storia dello sbracciarsi per "galleggiare" sulla neve che precipita a valle, che mi sa tanto di leggenda metropolitana (e non venire a dirmi che se è metropolitana non c'entra nulla con la montagna ;D), l'ho sentita più volte.
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non so, fortunatamente, non ho mai provato ::), ma ho letto e sentito cose contraddittorie. sicuramente abbandonare sci e bastoncini aiuta a non farti trascinare sotto, ma nelle valanghe a lastroni (il 90% in cui sono coinvolti in incidente gli escursionisti) è ben difficile " nuotare" in quanto si tratta di blocchi di neve ad alta coesione , un po' come nuotare in una vasca di giganteschi pezzi di lego. La cosa principale, dopo essersi liberati da sci e bastoncini è mettersi in una posizione di sicurezza in modo da proteggere la testa e con le braccia tenere uno spazio libero davanti a naso e bocca per poter avere, in caso di seppellimento, una sacca d'aria in cui poter respirare.
Grazie Guido.
Ho capito che posso avere qualche speranza purché:
1 - la valanga non sia a pezzi di Lego ma, al massimo, a palline IKEA;
2 - sbigottito e progressivamente angosciato per la massa nevosa che mi sta investendo riesca a togliermi lo zaino ed i bastoni;
3 - mentre la neve mi sballotta su un pendio vellutato (cioè sgombro da rocce, alberi, cespugli etc. etc.) io riesca ad assumere una posizione di sicurezza.
Nel caso mi dovesse capitare di essere investito da una valanga pregherò di essere sbattuto contro qualcosa di molto duro, almeno non subirò la pena del soffocamento da cosciente.
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La cosa principale, dopo essersi liberati da sci e bastoncini è mettersi in una posizione di sicurezza in modo da proteggere la testa e con le braccia tenere uno spazio libero davanti a naso e bocca per poter avere, in caso di seppellimento, una sacca d'aria in cui poter respirare.
In piu' a me hanno sempre detto di non togliere mai lo zaino perche' in caso di valanga a lastroni protegge la colonna vertebrale.
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(http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?action=dlattach;topic=461.0;attach=1722;image)
Proprio al centro della foto si nota il percorso di una slavina, che ha pure risalito il versante facendo una sorta di parabolica.
Con quelle pendenze e la velocità di caduta mi riesce difficile immaginarmi pronto a fare alcunché, probabilmente non capirei nulla, fino al provvidenziale impatto con una roccia o un albero.
PS per Claudia: Guido sembra fare il saccente, ma in realtà è molto ferrato in materia. Riconosco (e mi costa molto ammetterlo ;D) che è stato una guida preziosa nelle escursioni che abbiamo fatto assieme, ovviamente per quanto riguarda il solo argomento neve. 8)
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non so, fortunatamente, non ho mai provato ::), ma ho letto e sentito cose contraddittorie. sicuramente abbandonare sci e bastoncini aiuta a non farti trascinare sotto, ma nelle valanghe a lastroni (il 90% in cui sono coinvolti in incidente gli escursionisti) è ben difficile " nuotare" in quanto si tratta di blocchi di neve ad alta coesione , un po' come nuotare in una vasca di giganteschi pezzi di lego. La cosa principale, dopo essersi liberati da sci e bastoncini è mettersi in una posizione di sicurezza in modo da proteggere la testa e con le braccia tenere uno spazio libero davanti a naso e bocca per poter avere, in caso di seppellimento, una sacca d'aria in cui poter respirare.
Grazie Guido.
Ho capito che posso avere qualche speranza purché:
1 - la valanga non sia a pezzi di Lego ma, al massimo, a palline IKEA;
2 - sbigottito e progressivamente angosciato per la massa nevosa che mi sta investendo riesca a togliermi lo zaino ed i bastoni;
3 - mentre la neve mi sballotta su un pendio vellutato (cioè sgombro da rocce, alberi, cespugli etc. etc.) io riesca ad assumere una posizione di sicurezza.
Nel caso mi dovesse capitare di essere investito da una valanga pregherò di essere sbattuto contro qualcosa di molto duro, almeno non subirò la pena del soffocamento da cosciente.
A parte lo zaino, come dice il saggio smit, tutto il resto è corretto ;D...
...è per quello che gli incidenti da valanga hanno una mortalità molto alta.
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Ehi ragazzi ma quante cose mi avete spiegato, grazie!
Il mio problema è che sò ancora poco di montagna invernale e cerco di "raccattare" tutti i consigli possibili (ovviamente dati da chi spero sappia di che cosa parla... e qui credo di essere nel posto giusto!). Inoltre, i posti che frequento sono sempre nuovi per me e quasi sempre è difficile trovare informazioni precise sulle poche guide o siti che ho a disposizione... Certo è vero che se si ascoltano le apt, si possono fare giri in ciaspole praticamente ovunque nelle loro bellissime località ;D
X GUIDO: non credere che x me il termine "passeggiata" sia inteso in senso negativo! Intendevo dire che per me le ciaspolate non sono cose estreme come le vostre, tutto qui! Inoltre, grazie per tutti i consigli, sia su come "riconoscere" una gita fattibile e sicura, sia sulle posizioni di salvataggio. Come Agh, mi iscriverò a un corso di nuoto ;D
X PASSO: in effetti credo di pensarla come te... dovessi essere travolta, restare là sotto cosciente non sarebbe la prima delle mie scelte!
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Su un sito ho visto lo zaino con gli air bags...costava 700,00 € circa...
Anch'io so della storia del "nuotare"anche se pero' nel caso di neve tipo quella di giovedì e venerdì dubito serva... perchè in ogni caso la "polvere" ti soffoca.... 8)
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mah... io ho sentito invece che sarebbe meglio traversare con lo zaino su un solo spallaccio, che se viene giu la valanga lo butti...
Io penso che se sei travolto, sopravvivere sia sostanzialmente una questione di culo :)
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Da Meteortrentino...
La recente perturbazione ha determinato precipitazioni nevose che hanno interessando anche il fondovalle, con apporti di neve fresca cumulati mediamente pari a 15-20, 30-40 e 40-70 cm rispettivamente nelle zone orientali, meridionali ed occidentali della Provincia. In concomitanza con le nevicate si è verificato un deciso rialzo termico, pertanto alle quote più basse la neve fresca si sta rapidamente assestando e consolidando. Sui versanti oltre il limite del bosco il vento ha invece ridistribuito la neve al suolo, formando insidiosi accumuli eolici che risultano mal legati agli strati sottostanti e che localmente possono determinare valanghe a lastroni soffici sui pendii più ripidi anche con debole sovraccarico. Nella giornata odierna le temperature elevate potranno deterrminare scaricamenti spontanei nei versanti esposti al sole.
Punti pericolosi
Pendii ripidi interessati da accumuli di neve ventata come versanti sottocresta, canali ed impluvi oltre il limite boschivo
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Proprio al centro della foto si nota il percorso di una slavina, che ha pure risalito il versante facendo una sorta di parabolica.
Con quelle pendenze e la velocità di caduta mi riesce difficile immaginarmi pronto a fare alcunché, probabilmente non capirei nulla, fino al provvidenziale impatto con una roccia o un albero.
Se tu sali quel canalone dopo una bella nevicata sei un pazzo, non fosse altro perche' con quella pendenza la neve viene scaricata in maniera naturale senza l'intervento di fattori esterni.
Hai voglia a nuotare... :o
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mah... io ho sentito invece che sarebbe meglio traversare con lo zaino su un solo spallaccio, che se viene giu la valanga lo butti...
A che pro dovrei buttare lo zaino?
Per non affondare? Non credo che 3/4/5 kg di peso facciano la differenza.
Preferisco tenerlo e avere un po' di protezione in piu'. Lastroni a parte potrei salvarmi dallo sbattere contro un albero o una roccia...
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Io penso che se sei travolto, sopravvivere sia sostanzialmente una questione di molto culo :)
Ti devo quotare stavolta (non senza una piccola correzione ;))!!!
Se tu sali quel canalone dopo una bella nevicata sei un pazzo, non fosse altro perche' con quella pendenza la neve viene scaricata in maniera naturale senza l'intervento di fattori esterni.
Hai voglia a nuotare... :o
Prenditela con Guido, è stato lui a portarmi su. ;D
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Prenditela con Guido, è stato lui a portarmi su. ;D
Si, ma il canalone era gia' scarico e quindi non sussistevano pericoli oggettivi...
Mi pare che Guido sappia il fatto suo in fatto di neve e valanghe!
E poi scusa...la pellaccia era la tua...prenditela tu!!! ;D
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sicuramente ci vuol del gran c..o
il canale aveva poca neve in cima se non in alcuni punti, abbiamo seguito comunque le dorsali,la neve era ben assestata, sotto la crosta da vento e da rigelo la neve aveva debole coesione.solo un punto pareva pericoloso e lo abbiamo aggirato.
gli zaini avalung hanno dato prova di essere molto efficaci, aumentando notevolmente il volume della persona e diminuendo di conseguenza la densità servono a proteggere sia dagli urti che dal seppellimento.
una valanga nubiforme deve essere già una valanga bella grandina per seppellirti, valanghe piccole a debole coesione (quelle a pera) non sono pericolose come quelle a lastroni. Se una valanga di polvere (quelle nubiformi) ti prende,non soffochi, muori dall'impatto dell'aria che muovono, le valanghe nubiformi arrivano ai 300km all'ora e distruggono tutto,ma sono già belle grandine...
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Ehi ragazzi ma quante cose mi avete spiegato, grazie!
Secondo me la cosa piu' importante e' essere critici quando si intraprende un itinerario. Evitare sempre di seguire ciecamente una traccia gia' esistente perche' il fatto che qualcuno sia gia' passato non e' assolutamente indice di sicurezza.
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Ehi ragazzi ma quante cose mi avete spiegato, grazie!
Secondo me la cosa piu' importante e' essere critici quando si intraprende un itinerario. Evitare sempre di seguire ciecamente una traccia gia' esistente perche' il fatto che qualcuno sia gia' passato non e' assolutamente indice di sicurezza.
eh sì....se sono passati Guido e passo poi........ 8)
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Su un sito ho visto lo zaino con gli air bags...costava 700,00 € circa...
Anch'io so della storia del "nuotare"anche se pero' nel caso di neve tipo quella di giovedì e venerdì dubito serva... perchè in ogni caso la "polvere" ti soffoca.... 8)
una precisazione: meglio lo stile libero o la rana? :P
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A che pro dovrei buttare lo zaino?
Per non affondare? Non credo che 3/4/5 kg di peso facciano la differenza.
non per affondare, ma lo zaino è probabilmente un impiccio ulteriore e si può anche impigliare dove e quando non dovrebbe (rami, alberi, rocce) e tirarti sotto
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Agh credo che passo sarà daccordo con me nel definire questa tua ultima risposta "cazzeggio" :o
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Su un sito ho visto lo zaino con gli air bags...costava 700,00 € circa...
Anch'io so della storia del "nuotare"anche se pero' nel caso di neve tipo quella di giovedì e venerdì dubito serva... perchè in ogni caso la "polvere" ti soffoca.... 8)
una precisazione: meglio lo stile libero o la rana? :P
....io sempre il mio "stile libero" (cioè MATTONE) :'(
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A che pro dovrei buttare lo zaino?
Per non affondare? Non credo che 3/4/5 kg di peso facciano la differenza.
non per affondare, ma lo zaino è probabilmente un impiccio ulteriore e si può anche impigliare dove e quando non dovrebbe (rami, alberi, rocce) e tirarti sotto
Evidentemente sono diverse "scuole" di pensiero: scegliere se non prendere botte o non rimanere impigliati...
Visto lo scenario (valanga) io non ho dubbi...
Certo che poi bisogna vedere se al momento giusto si ha il tempo e la freddezza di pensare e reagire...
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...scusate....ma non è quasi peggio il TOGLIERSI GLI SCI? 8)
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...scusate....ma non è quasi peggio il TOGLIERSI GLI SCI? 8)
Al corso a me hanno detto: appena ti accorgi che la neve cede cerca di uscire dalla valanga sciando in diagonale verso l'esterno-basso (mi rendo conto che con il panico, le pelli e gli scarponi slacciati non sia facile...). Se non ce la fai sgancia gli sci perche' altrimenti tendi ad essere "risucchiato" dalla neve.
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Al corso a me hanno detto....
Chi è che organizza corsi?non credo guasterebbe farne uno...anzi!
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Verissimo, almeno hai delle informazioni corrette... poi metterle in pratica nel momento del bisogno magari sarà impossibile, ma... partire informati è già qualcosa ;)
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[Chi è che organizza corsi?non credo guasterebbe farne uno...anzi!
Le scuole della SAT di sicuro.
http://www.sat.tn.it/Home/scuole_corsi.htm (http://www.sat.tn.it/Home/scuole_corsi.htm)
So per certo che ce n'e' uno in programma per la scuola di Alpinismo e Scialpinismo Val di Non "G.Corradini" (SAT ci Cles, Rallo e Fondo se non erro).
Per questo corso puoi chiedere informazioni a Dallago Sport di Cles (Arrigo, uno dei proprietari, e' il direttore del corso).
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Questo fine settimana ho fatto il bis di questa gita, sempre in ciaspole.
Siccome faceva caldissimo e i bollettini davano grado 4, per non rimanere proprio fermi o non andare sulle pieste da sci, abbiamo deciso di fare questo facile percorso.
Sotto il sole cocente ci siamo avviati lungo la forestale, dapprima nel bosco e poi sul fondo della val di strino.
Fino agli ultimi cartelli il percorso era battuto da uno scialpinista, poi abbiamo aperto noi la via fino alla Malga Strino, dove abbiam messo una panca nella neve al sole e ci siam riposati ed abbronzati ;D
Verso le 14.30 è passato uno scialpinista che però, per mancanza di traccia, ha saggiamente rinunciato a salire la cima del redival (grado 4 e caldo, eh... ::) ).
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metto alcune foto:
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e altre
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metto alcune foto:
Ma che altezza aveva la neve? :o
Era ovunque così alta come nella prima foto con i cartelli?
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c'era una bella arietta sul redival mi pare :)
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Bello il Redival! :o era il mio sogno farlo...ma credo che mi accontenterò della versione estiva! :P ;D
No comment riguardo ai metri di neve! :-X
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Bello il Redival! :o era il mio sogno farlo...ma credo che mi accontenterò della versione estiva! :P ;D
No comment riguardo ai metri di neve! :-X
be' è un "sogno" molto alla portata direi. Basta aspettare un po' che la neve si assesti, poi la salita è facile per il versante sud (se non ricordo male)
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Basta aspettare un po' che la neve si assesti
Tipo giugno - luglio dici? ;D ;D
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Ma che altezza aveva la neve? :o
Era ovunque così alta come nella prima foto con i cartelli?
credo di sì... la malga era quasi sepolta... certo sulla forestale era meno, ma in generale direi che ce n'era TANTAAAAAAAAA
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Tipo giugno - luglio dici? ;D ;D
ahuahauhauahuahuahauhauahau se và avanti con questo sole magari si scioglie per fine luglio, dai, non essere pessimista!!
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:'(
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ma va tra un po' piove acqua calda ;D e si scioglie tutta la neve
bello non vedo l'oraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa